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Autore: Feder122    06/01/2019    0 recensioni
Deltarune è un universo parallelo ad Undertale, ma questo significa che i due mondi non sono minimamente collegati. Toby Fox afferma che è così, ma qui le cose stanno diversamente.
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asgore Dreemurr, Asriel Dreemurr, Chara, Toriel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una mattina, Chara si svegliò.
“Oggi non ho nessuna voglia di alzarmi dal letto…”
Mentre queste parole risuonavano nella sua testa, il caloroso abbraccio delle sue coperte l’abbandonò. Improvvisamente era in piedi e si stava muovendo.
“Mi sento strana, credo di essere ancora mezza addormentata.”
Uscita dalla sua stanza, Chara decise di dirigersi in bagno per sciacquarsi la faccia. Ma non lo fece.
Andò direttamente in cucina, poi uscì di casa e salì in macchina insieme a Toriel, ma a decidere di farlo non era stata lei.
Allora capì. Inizialmente si disperò.
“L’anima rossa ha preso il controllo…non posso crederci.”
Riusciva soltanto a spostare leggermente il suo sguardo e fuori dal finestrino vide gli sguardi sorridenti di tutti i suoi conoscenti che la salutavano. Presto tutta quell’allegria sarebbe sparita.
“Non posso parlare, non posso chiedere aiuto, non posso ribellarmi, non posso neanche piangere.
Perché!?”
Ma c’era qualcosa di strano. L’anima, stranamente, non aveva ancora detto nulla. Dopo anni di torture psicologiche, perché non stava infierendo?
Arrivata a scuola, Chara venne prese di mira da Susie, una ragazza che era stata sospesa due volte per atti di bullismo. Il mostro la afferrò con un braccio solo e la sbatté contro gli armadietti. Chara pensò: “Smettila idiota, o sarai la prima a morire per mano mia! Anche se la cosa non mi dispiacerebbe più di tanto…”
Non si sarebbe mai aspettata che lei e Susie sarebbero diventate amiche quello stesso giorno. Dopo l’aggressione infatti, le due dovettero andare a recuperare dei gessetti nel ripostiglio, ma qualcosa che neanche Chara avrebbe mai potuto prevedere avvenne. Il pavimento sotto i loro piedi sparì, facendole cadere in un luogo sconosciuto.
Chara non riusciva a spiegarsi come ciò fosse avvenuto.
“Sarà un universo parallelo? No, serve un’enorme quantità di energia per spostarsi tra due mondi partendo da un universo dove il continuum spazio-tempo è bilanciato
Poco dopo essere arrivate in quel luogo privo di luce, fecero la conoscenza di Ralsei, che si presentò come uno dei principi del regno oscuro, il luogo dove si trovavano. Egli raccontò loro una leggenda, che aveva come protagonisti tre eroi, i quali avrebbero dovuto impedire che uno dei due mondi prevalesse sull’altro. Non avevano altra scelta se non far avverare questa assurda profezia per tornare a casa. Ralsei visse questa avventura come un divertimento. Susie, invece, la visse inizialmente come una scocciatura, ma poi fece la conoscenza di Lancer, che sarebbe diventato il suo migliore amico, con cui sviluppò un rapporto di fratellanza e quell’esperienza la rese una persona totalmente diversa. Chara invece non visse a tutti gli effetti quell’avventura, semplicemente la osservò. Si affezionò a Ralsei, che le ricordava molto Asriel da bambino, imparò a conoscere Susie, che prima disprezzava e fu contenta di vedere in lei un cambiamento radicale. Ma per tutto il tempo nella sua testa ci fu un pensiero fisso: “Perché l’anima rossa non sta agendo come ha fatto nell’altro universo?”
Poi, alla fine della sua avventura, dopo essere tornata a casa, si ricordò cosa era precisamente successo tanti anni prima. L’anima rossa aveva costretto Frisk a distruggere il mondo dopo averglielo fatto salvare, si era divertita a tradire la fiducia di tutti.
“Non lo farai una seconda volta.”
Con tutte le sue forze, dopo ore di tentativi, Chara riuscì nuovamente a muoversi. Era notte fonda quando ci riuscì. Strisciò fuori dal suo letto, barcollò fino al centro della stanza e si liberò della sua anima senza un minimo di esitazione, strappandosela dal petto. Poi la scagliò dentro la gabbietta per uccelli che si trovava all’angolo della sua stanza e si sdraiò nuovamente sul suo letto per riposare in eterno. Ma prima di esalare l’ultimo respiro, si chiese: “Però…da dove salta fuori quella gabbia? Eheheh, a quante stranezze ho assistito oggi di cui non scoprirò mai le risposte?”
 
“Come disse un filosofo umano, la via della conoscenza è la via del dolore. Riposa in pace, nessuno potrà mai dire che non te lo meriti, mia cara discepola.”
Gaster non poté trattenere le lacrime.

Era passato un mese. L’anima rossa aveva preso il controllo. Gaster ricorderà per sempre il dolore e la disperazione che aveva provato pensando che il destino di tutti fosse ormai segnato. Lo scienziato aveva lottato con tutte le sue forze, ma persino il padre di Sans era impotente difronte all’anima rossa. Avevano combattuto nel bosco a sud della città, vicino al laboratorio di Gaster e quest’ultimo, colpo dopo colpo, era stato letteralmente messo in ginocchio. Con la testa abbassata e pronto ad accettare il suo destino, non gli rimaneva altro da fare che maledire se stesso per i suoi errori.
“Sei stato una vera scocciatura. Addio, Gaster.”
Lentamente, mentre le faceva stingere saldamente in mano un coltello, l’anima rossa aveva alzato il braccio di Chara. Gaster aveva chiuso gli occhi, ma due suoni glieli avevano fatti riaprire: l’urlo di dolore dell’anima rossa seguito dal suono di un’arma da fuoco magica.
“Sans? No…i gaster blaster fanno un suono diverso. Quello è…Asriel?!”
“Esattamente, sono quello che non ti ha mai detto il suo nome ma che tu conosci comunque e quella è la corruzione dell’anima di Kris che ha preso il controllo sulla sua volontà, vero?”
“Come fai a...”
“Kris parla nel sonno. L’ho sentita per molto tempo ripetere le parole anima, controllo e genocidio, così ho fatto un po’ di ricerche sugli umani. Unendo le mie ricerche ai suoi pianti notturni ho capito che venite da un’altra linea temporale, che Kris è come una bomba ad orologeria e che dovevo disinnescarla, ma temevo che qualsiasi mossa avventata avrebbe potuto farla esplodere, quindi ho portato avanti le mie ricerche nella più totale segretezza e mi sono preparato per questa evenienza.”
“Allora cosa pensi di fare? L’unica speranza è…”
“Indebolire l’anima di Kris azzerando i suoi HP e approfittare della capacità delle anime umane di resistere dopo la morte per purificarla e inserirla nuovamente nel corpo di Kris. Posso occuparmi della prima parte, ma tu devi pensare alla seconda, sei in grado?”
“Sì, ma toglimi una curiosita, se non ci fossi stato io, cosa avresti fatto?”
“Non farmelo dire…o sembrerò un pessimo fratello maggiore.” Aveva risposto Asriel prima di spostare il suo sguardo su ciò che era rimasto della persona a cui teneva più di chiunque altro, per poi aggiungere: “Mi riprenderò mia sorella, ma prima voglio metterti in guardia: dopo tutto quello che le hai fatto passare, non sperare che sarà piacevole.”
“Tsk, ma sentite questo smorfiosetto. Solo perché sei bravo negli sport, pensi di essere abbastanza forte da sconfigg…”
L’anima rossa dovette smettere di parlare per parare un affondo. Poi Asriel fu alle sue spalle e questa volta riuscì a colpirla. Essa venne scaraventata a quindici metri di distanza e quando si rialzò vide due spade che la stavano per colpire. Riuscì a schivarle, ma non poté evitare la palla di fuoco che Asriel lanciò poco dopo. Il giovane mostro le si avvicino e disse: “Scusa se ti ho interrotta, cosa stavi dicendo?”
   
 
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