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Autore: ely91    02/05/2005    4 recensioni
Il ricordo, nel tempo, aiuta il futuro. Il tuo futuro sarà parte del tuo passato e il tuo ricordo si tramanderà nel tempo. Vivi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sweet waiting

Sweet waiting.

 

Il sudore cominciava a grondarle giù dal viso, mentre con occhi sbarrati osservava il foglio che la medimaga le aveva consegnato quella mattina stessa.

Indietreggiò, finendo sul letto, fissando quel foglio, come se avesse tante di quelle spiegazioni da raccontargli… ma esso riportava sempre le stesse parole: - Analisi di GRANGER – HERMIONE. Risultato positivo. Complimenti, lei aspetta un bambino.-

Hermione rise appena, poi grosse e copiose lacrime cominciarono a scenderle sulle guance. Si asciugò le lacrime e si guardò la pancia, poi deviò lo sguardo, come per paura.

 

Erano tre anni che era sposata con Ron, ma nessuno di loro due aveva mai accennato a voler avere un bambino. Tutti e due troppo impegnati con il corso intensivo per Auror, tutti e due troppo presi dai loro problemi quotidiani…

E ora, per togliersi uno sfizio, Hermione aveva fatto un test, sotto consiglio di Ginny, che aveva avvertito alcuni disagi nell’amica.

 

Non sapeva  a chi doveva dirlo per primo: aveva l’impressione che lei per prima dovesse assorbire per bene la notizia.

Automaticamente, con mani tremanti, mentre dentro di lei si risvegliavano mille sentimenti contrastanti e mentre cominciava anche a sentire un certo disagio allo stomaco, prese un po’ di polvere volante. Con fatica si inginocchiò e introdusse la testa nel camino, tra i ceppi spenti.

- Farvey Street 13-

 

Ginny era impegnata a indossare la divisa da medimaga, poiché era molto in ritardo per il turno pomeridiano. Draco era andato in giro per le strade, ancora fermamente convinto di non dover avere bisogno di cercare un lavoro stabile.

Passando attraverso il salotto, guardò quasi il camino intravedendo un riflesso.

-Hermione!- gridò Ginny senza fermare il suo andirivieni.

-sono in un ritardo bestiale!-

Hermione abbassò lo sguardo: - aspetto un bambino.-

Ginny si fermò nell’atto di legarsi i rossi capelli in una coda.

L’amica spalancò la bocca, ma si riprese quasi subito.

-Oh, ma è MAGNIFICO!- disse, mentre si avvicinava al camino, sedendocisi davanti.

Hermione fece un cenno non tanto convinto.

Ginny, che non si era scordata del suo ritardo, disse: - Bhè penso che tu sia scossa.- (Solo Dio sapeva quanto avesse voluto anche lei sposare Draco ed avere un bambino con lui) –come l’ha presa Ron?-

Lo stomaco di Hermione fece un triplo salto carpiato e le venne un conato di vomito che trattenne a stento.

-Non…non gliel’ho ancora detto.-

-bhè, immagino tu lo faccia quando tornerà stasera, vero?!?- continuò Ginny.

 

Già, che cosa avrebbe detto a Ron quella sera?

Se a lei tutto sembrava così irreale, come avrebbe reagito suo marito? E poi era successo tutto così inaspettatamente, che anche lei non era ancora riuscita ad esprimere tutta la sua felicità.

Cosa avrebbe detto l’impulsivo, pasticcione Ron? Per un attimo Hermione si chiese perché tutto fosse successo proprio a lei.

Avrebbe dovuto avvisare anche Harry, che viveva a Hogsmeade da un po’ di tempo… e anche Sirius, Lupin… già…ma perché allora non organizzare una cena di “famiglia”?

 

Hermione si sentì girare la testa e fu costretta a stendersi.

L’orologio di fianco a lei scandiva i minuti che la separavano dall’arrivo di Ron.

20:34… come glielo dico?

20:35… sarà contento?

20:36…e gli altri come la prenderanno?

20:37…perché sto facendo tutta questa tragedia?

 

Finalmente il campanello suonò.

Hermione fece un balzo dal letto e la testa si lamentò di nuovo. Respirò a fondo e guardò dritta davanti a sé. Con passi lenti raggiunge la porta; la fissò un attimo sentendosi colpevole di qualcosa, poi aprì di scatto.

Chiuse gli occhi.

-Sono incinta- pronunciò.

 

***

 

Ron non reagiva…

Era rimasto lì fermo sulla porta e quando Hermione aveva aperto gli occhi, l’aveva scoperto a fissarle la pancia.

Lei sospirò rumorosamente e il vento fresco di Aprile le sconvolse i capelli ricci. Ron a quel contatto parve riprendersi.

Entrò urtando il braccio di Hermione, che preoccupata si morse un labbro e sentì l’ansia invadergli il corpo come un gas letale.

Ron barcollò per il corridoio e Hermione lo seguì preoccupata.

Lui si sedette in camera da letto e si guardò allo specchio. Hermione gli si avvicinò e gli passò un braccio attorno al suo collo. Poi appoggiò la testa sulla sua spalla. Ron fece un piccolo respiro, poi con la mano accarezzò la testa di sua moglie.

 

Già, di sua moglie.

Era strano che il tempo avesse portato la sua vita lontano dalla piccola, dispettosa e secchiona Hermione.

Ce l’aveva col tempo, lui. Perché gliel’aveva rubata e l’aveva resa più dura, più responsabile, più donna, anche se a lui piaceva la Hermione matura.

Nonostante tutto questo si sentiva ancora tanto bambino e l’idea di poter avere un figlio non l’aveva mai nemmeno lontanamente sfiorato. Tutto questo voleva dire per lui crescere e prendere delle responsabilità importanti…

Ma nello stesso tempo era felice ed era dell’idea che la felicità avesse bisogno di un po’ di tempo per scoppiare. Chissà come doveva sentirsi la sua Hermione…

 

-ti fa male da qualche parte?-

Riuscì a dire Ron.

Hermione rimase spossata da quella domanda, così fuori dal mondo in quel momento.

-lascia perdere. Sei contento?- Hermione guardò il marito negli occhi; Ron conosceva quello sguardo, ma non poteva mentire, anche perché non aveva nulla da nascondere allo sguardo indagatore di Hermione.

-si… ma è tutto così… all’improvviso-. Ron alzò le sopracciglia, sperando di non aver detto nulla che potesse far innervosire Hermione.

La moglie però era in un qualche modo sollevata.

Hermione spiegò a Ron che l’aveva detto solo a Ginny ma si accorse che Ron era tropo assente, immerso nei suoi pensieri. S’innervosì appena un pochino.

-si può sapere a che diavolo pensi?- gli occhi le si strinsero a fessura.

Ron vomitò le ultime parole quasi inconsciamente:- a cosa vuoi che pensi? A nostro figlio!-

Hermione ne aveva abbastanza di farsi prendere da quegli attacchi d’ansia che non riusciva a sopportare. Che cosa avrebbe dovuto dire, come moglie responsabile e consapevole?

Lei si limitava a stare seduta accanto a suo marito e a parlare di cose assurde e a pensare a come dirlo al resto della sua famiglia. E suo marito NON le veniva incontro.

Ron continuò a immergersi nell’oceano di pensieri che affioravano nella sua mente.

Poi disse a una Hermione troppo cupa per i suoi gusti:- sarà un maschio o una femmina?- Hermione sorrise appena e si divertì a pensare ai nomi che avrebbe potuto dare a suo figlio.

-se è una femmina la chiamo … Molly, come tua madre o Ginny! Che ne pensi?-

Ma Ron non la ascoltava. –Se è maschio sarà Sirius!-

Hermione diede uno schiaffo dietro la testa di Ron. –Ahi!-

-scusa, ma non mi stai ascoltando-

-si, invece-

Hermione si alzò e si diresse in cucina per preparare un tè. La pancia le dava delle fitte non indifferenti, ma il pensiero che si trattava di suo figlio rese più sopportabile il dolore e il fatto che anche Ron aveva assimilato la notizia la sollevò di molto.

-che stai facendo, non ti affaticare!- cominciò Ron.

Hermione scuotè la testa, sorridendo e continuò ad armeggiare con le bustine.

 

***

 

Erano le sette quando Harry varcò la porta della casa della sua migliore amica e del suo migliore amico.

Nel surrealismo di tutta la situazione, Harry abbracciò e fece i complimenti a Ron, mentre Hermione, come al solito, sembrava sull’orlo delle lacrime.

Quanto tempo era passato dall’ultima che si erano visto? Di cosa era capace il destino… di sconvolgere, in bene, un coppia come Ron e Hermione. Di farli crescere sotto i suoi occhi. Dopotutto, però, era rimasto piacevolmente sorpreso dalla notizia. Sarebbe diventato un bravo zio!

 

Gli invitati arrivarono tutti: Sirius non risparmiò battute sarcastiche dedicate ai due sposini, mentre Lupin si commosse dicendo che era bello che la famiglia si estendeva. Draco Malfoy aveva sfiorato con la mano la pancia di Hermione dicendo: - Un altro Weasley!- Tonks invece arrivò scortata dai suoi due bimbi: Tom e Jhon. Due pesti e già due ottimi metamorfomaghi. Mentre entrambi succhiavano un ciucciotto spuntato dal nulla, Tonks abbracciò Hermione: - non mi sembri tu!-

Hermione pensò che i complimenti che aveva ricevuto fino a quel momento non erano del tutto confortanti.

A rappresentare la famiglia Weasley si presentarono Fred e George, seguiti dalle loro mogli, quali Angelina e Katie.

-ehi fratello, stavolta hai fatto proprio centro!- Ron non sembrava essere a suo agio e di tanto in tanto pregava sotto voce Fred e George di smetterla di lanciare battutine non richieste, ma i suoi due fratelli, come del resto avevano sempre fatto, provavano un sadico piacere nel mettere a disagio il loro fratellino.

 

Finalmente Hermione riuscì a mettere tutti a sedere e cominciò a servire le portate, ma subito tutte le donne della famiglia accorsero in suo aiuto. Hermione sbarrò gli occhi terrorizzata quando vide Tonks avvicinarsi di soppiatto al suo servizio di bicchieri di cristallo.

Una mano da Angelina, Katie e Ginny, però, l’accettò volentieri. Non aveva molta fame, anzi, non ne aveva proprio, ma per non far preoccupare Ron, ingurgitò a forza qualcosa.

Non riuscì a dire molto, ma l’importante è che ora lo sapevano tutti. Si compiacque quando vide Harry fare i salti di gioia all’idea di diventare zio.

 

Durante la cena tutti si consultavano sul nome da assegnare al piccolo in arrivo e quando Hermione espose la sua idea al riguardo, Sirius si commosse sotto le risate generali dei commensali, mentre Ginny disse, guardando Draco che deviò lo sguardo, che presto avrebbe ricambiato. Tutti applaudirono e Draco divenne di una leggera sfumatura di rosa.

 

La serata proseguì tranquilla e Hermione si sentì protetta, al sicuro, nel suo mondo, nel suo vero mondo; quello magico. Quello che più credeva impossibile è che suo figlio sarebbe stato un purosangue e che sarebbe cresciuto insieme ad una famiglia che sapeva dare tanto amore e tanto calore a chi ne aveva bisogno.

 

CRASH.

Tonks aveva rovesciato la bottiglia di vino con cui Sirius stava intrattenendo una vivace conversazione.

Ron si precipitò a pulire battendo sul tempo Hermione. Ansimando, cercò di rassicurarla. -Non ti preoccupare amore!...- -è tutto…- inciampò nel tovagliolo che penzolava dalla sedia del piccolo Tom – sotto controllo!-

-cosa intendi per controllo?- scherzò Harry mentre aiutava il suo amico. –non darti troppe arie, Potter. Non sai neanche rassettare un po’ di vino.- aggiunse Draco sussurrando con fare superiore: - Reparo.-

Ron fece una smorfia eclatante: - grazie Malfoy. L’avrei fatto io se tu non mi avessi preceduto con la tua mania di fare il buffone!-

Hermione pensò che fosse il momento buono per intervenire.

-Che cos’era sotto controllo?!?- chiese, affacciandosi dalla cucina.

 

A volte i vecchi tempi hanno bisogno di essere ricordati.

 

 

Il ricordo, nel tempo, aiuta il futuro.

Il tuo futuro sarà parte del tuo passato e il tuo ricordo si tramanderà nel tempo. Vivi.

 

 

CIAO A TUTTI!

DOPO UNA LUNGA PUASA COME VEDETE SONO TORNATA!

IN QUESTO PERIODO DI ASSENZA HO CAMBIATO IL PC E TUTTI I MIEI BEI APPUNTI DI HP6 SN SFUMATI…

HO PERSO TEMPO ANCHE  PERCHE’ C’E’ TANTO DA STUDIARE X L’ESAME E ANCHE perché MI STO DEDICANDO ALLA STESURA DI UNA RACCOLTA PERSONALE DI POESIE…E QUINDI LE IDEE SU HP NN AVEVANO TEMPO DI VENIRE FUORI…

MA ORA SN D NUOVO QUI! PIACIUTO QST ONE SHOT?

FATEMI SAPERE PARERI PROPRIO PERCHE’ NON E’ UNA FIC IMPEGNATIVA…

ATTENDO VOSTRE NOTIZIE!!!

ELY91*

  
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