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Autore: HarryPotter394    16/01/2019    5 recensioni
‘’Da quando sei diventato così spavaldo?’’ chiese lei continuando a rifilargli qualche occhiata che di dolce aveva ben poco.
‘’Da quando preferisci fare compagnia a me piuttosto che ad Harry?’’ chiese Ron ignorando la domanda della ragazza che improvvisamente aveva perso il suo cipiglio arrabbiato.
‘’Da sempre ‘’ rispose semplicemente lei questa volta addolcendo un po' lo sguardo e incrociando nuovamente le braccia al petto in segno di attesa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ciao a tutti!! Guardando alcune delle scene tagliate dal film di ‘Harry Potter e i doni della morte parte 1’, mi è venuta l’ispirazione per scrivere una nuova ff su Ron e Hermione. Non so se qualcuno abbia già scritto qualcosa su questa scena in particolare, però io avevo voglia di scrivere due paroline a proposito!!  Ringrazio tutti coloro che la leggeranno, e coloro che la inseriranno tra le seguite, le preferite o le ricordate. La dedico a : Paige95, Vale_rhp e inzaghina che come me sono fan di questa splendida coppia <3 <3 ps. La parte scritta in grigio è ovviamente un ricordo, e ho preso spunto dalle fantastiche ff di Paige95.
 

Passarono alcune settimane da quando Ron, Harry e Hermione erano riusciti a sfuggire dal Ministero riuscendo a portare con loro l’Horcrux. Ogni settimana che passava diventava sempre più difficile da sopportare, sembrava quasi che il tempo si fosse fermato e con l’avvicinarsi dell’inverno e l’abbassarsi delle temperature le giornate diventarono sempre meno sopportabili. Alle difficoltà che già incombevano su di loro, si aggiunsero ovviamente i pensieri e le paure rivolte verso le persone a loro più care, la paura della guerra, di Voldemort e dei mangiamorte che giorno dopo giorno diventavano sempre più potenti e uccidevano tante anime innocenti senza un minimo di pietà. Inoltre era ormai un po' di tempo che Harry con l’aiuto di Hermione rifletteva su quali potessero essere gli altri Horcrux e dove potessero trovarsi.

Quella mattina, fu una copia spudorata di tutti gli altri giorni appena trascorsi, il sole pallido illuminava il lago immobile alle spalle della tenda, un po' più lontano vi era Harry che si era allontanato con il medaglione al collo per continuare a riflettere sulla situazione in cui si era cacciato spinto da tutto ciò che lo stesso Albus Silente gli aveva detto, e spinto dalla voglia di porre fine alla Guerra una volta per tutte. Ron si era avvicinato invece alla sponda del lago e passava il suo tempo a lanciare i sassi per poi lasciarli rimbalzare sulla superficie immobile dell’acqua. I suoi pensieri erano comunque rivolti altrove e ben presto vennero interrotti dall’arrivo di Hermione alle sue spalle.
‘’Hei’’ disse lei avvicinandosi al ragazzo e poggiandogli una mano sulla spalla.
 
‘’Hei’’ rispose lui voltandosi verso di lei e rivolgendole un sorriso che la ragazza ricambiò timidamente.                                      

‘’Come mai sei venuta qui?’’ le chiese Ron tornando alla sua occupazione mentre lei incrociava le braccia al petto.

‘’Non posso farti compagnia?’’ rispose lei con aria stizzita e con le sopracciglia leggermente inarcate.

‘’La tua compagnia è sempre gradita’’ rispose lui voltandosi nuovamente verso di lei per poi abbassarsi e scegliere un altro sasso da poter lanciare in acqua, sembrava davvero concentrato.

‘’Io non sono mai riuscita a farli rimbalzare, me lo insegni?’’ disse lei improvvisamente dopo un silenzio imbarazzante che si era venuto a creare. Ron che era ancora intento a cercare una pietra adatta, alzò lo sguardo incredulo verso di lei che nel frattempo attorcigliava attorno al suo dito una ciocca di capelli sfuggita alla coda disordinata in cui li aveva raccolti.

‘’Come hai detto?’’ chiese lui con aria spavalda e un sorrisetto compiaciuto stampato sul viso.

‘’Ti ho chiesto se mi insegni a far rimbalzare i sassi sulla superficie dell’acqua, se non ti va però…’’ disse Hermione che però venne interrotta da un gesto della mano di Ron che la invitava ad avvicinarsi a lui.

‘’Hermione Granger che mi chiede un aiuto in qualcosa, posso definirlo un evento più unico che raro’’ disse lui cercando di stuzzicarla, e prima ancora che lei potesse aprire bocca per ribattere lui la prese per mano e le disse in tono orgoglioso ‘’Ronald Weasley al suo servizio Signorina Granger’’.

Lei arrossì, ‘’Vedi che sono seria!’’ rispose con un tono di voce acuto forse causato dal leggero imbarazzo che provava.

‘’Anche io sono serio, chi non offrirebbe mai un aiuto ad una fanciulla dolce e tenera come te?’’ rispose lui continuando a stuzzicarla solo per il piacere di farla arrabbiare, e sapeva benissimo che delle semplici parole come quelle avrebbero causato un’occhiataccia furente da parte della ragazza.

Ormai erano anni che si conoscevano ed entrambi non riuscivano a fare a meno di battibeccare, così come non riuscivano a fare a meno l’uno dell'altra. Hermione sembrava essere più in sintonia con Harry, e Ron pur essendo consapevole del fatto che tra il suo migliore amico e lei, la ragazza che ormai occupava un posto speciale nel suo cuore, non ci fosse niente se non pura amicizia fraterna. Eppure lui aveva paura, e si vergognava un po' ad ammetterlo tanto da non essersi confidato neanche con il suo migliore amico, che Hermione potesse metterlo in secondo piano rispetto ad Harry o qualunque altro ragazzo. Tante volte si era detto tra sé e sé che questo suo timore fosse dettato dal fatto che lei per lui fosse come una sorella, poi però continuando a riflettere e notando come il suo cuore battesse sempre più forte con la sola vicinanza di quella ragazza così speciale per lui, si rese conto che in realtà era geloso ma soprattutto era innamorato di Hermione Granger.
 
Quella sera dopo la sfuriata con Ginny, la sua adorabile sorellina cresciuta troppo in fretta, si era ritirato nel suo dormitorio, e dopo essersi fatto una doccia veloce e aver indossato il pigiama, con ancora i nervi a fior di pelle si era sdraiato in modo scomposto sul letto, sotto le coperte tirate su fino al naso. Harry era entrato lentamente in camera, aveva uno sguardo un po' triste, abbattuto e arrabbiato, ma non si premurò di chiedergli la causa di quell’improvvisa causa del suo umore, dopo la notizia che Ginny gli aveva riferito preferiva restare in silenzio e non proferire parola con nessuno, neanche con il suo migliore amico. ‘Hermione ha baciato Viktor Krum’ quella frase all’apparenza normalissima, in lui causava una tale rabbia che se avesse potuto si sarebbe smaterializzato in Bulgaria solo per cercare e picchiare Viktor Krum. ‘Come ha osato mettere le sue luride mani su Hermione?! E lei come ha potuto lasciarglielo fare?’ queste erano le domande che si poneva continuamente e a cui non riusciva a dare una risposta. Aveva capito solo una cosa, era geloso e questo significava solo una cosa…Si era innamorato proprio di lei…
 

 
 Tutto di lei lo faceva innamorare; i suoi occhi, dolci e allo stesso tempo profondi e pronti a fulminare chiunque commetta una qualsiasi azione non consona secondo i canoni di Hermione; il suo profumo, la sua voce, la sua risata e tutto ciò che la riguardasse, tranne Grattastinchi, nonostante fosse il ‘dolce’ e ‘adorabile’ gattino di Hermione, lui continuava ad odiarlo.

‘’Da quando sei diventato così spavaldo?’’ chiese lei continuando a rifilargli qualche occhiata che di dolce aveva ben poco.

‘’Da quando preferisci fare compagnia a me piuttosto che ad Harry?’’ chiese Ron ignorando la domanda della ragazza che improvvisamente aveva perso il suo cipiglio arrabbiato.

‘’Da sempre ‘’ rispose semplicemente lei questa volta addolcendo un po' lo sguardo e incrociando nuovamente le braccia al petto in segno di attesa.
Quella risposta spontanea stupì persino lei, che non si sarebbe mai aspettata di confessare liberamente a Ron che lei gradiva in modo particolare la sua presenza.

Nonostante le loro giornate passare insieme fossero caratterizzate nella maggior parte dei casi da battibecchi continui, a lei piaceva tanto, anzi amava passare il suo tempo con lui, che per lei rappresentava una presenza importante, speciale e che le dava sempre un senso di protezione, tante volte però le provocava anche un senso di nervosismo a causa del suo essere così testardo e orgoglioso.

‘’Allora me lo spieghi o no?’’ chiese lei impaziente, Ron continuava a guardarla stupito per la risposta che lei gli aveva appena dato, neanche lui si sarebbe mai aspettato di sentire da parte della ragazza una rivelazione simile, potrebbe sicuramente sembrare una banalità, ma per lui non lo fu affatto, anzi il piacere e la soddisfazione che gli provocò quella semplice confessione lo rese davvero allegro.

‘’Certo che te lo spiego’’ le rispose semplicemente Ron raccogliendo dal suolo una pietra piatta.

‘’Questa è la chiave: più piatti sono meglio è. Prova questo’’ le disse porgendole il sasso che aveva raccolto.

‘’Bene…’’ rispose semplicemente lei ascoltando attentamente Ron.

‘’Piegati leggermente indietro. Abbassati.’’  Le spiegò lui un po' imbarazzato mentre si sistemava meglio dietro di lei per spiegarle meglio la posizione.

’Colpetto di polso’’ continuò Ron spiegandole passo per passo quello che doveva fare.

‘’Sei proprio bravo’’ si complimentò Hermione spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

‘’Così più o meno?’’ chiese Hermione che aveva lanciato il sasso in acqua senza farlo rimbalzare minimamente.

‘’No’’ rispose Ron reprimendo una risatina.

‘’A-abbassati’’ le disse di nuovo Ron che si trovava ancora dietro di lei.

‘’E poi…?’’ Hermione non aveva fatto tanto caso al leggero imbarazzo di Ron mentre le spiegava come far rimbalzare i sassi.
‘’…questo braccio va indietro, e…’’ le prese delicatamente il braccio e la guidò per il movimento preciso che doveva fare.

‘’Due salti. Buono?’’ disse Hermione compiaciuta dopo aver lanciato il sasso e averlo visto rimbalzare sulla superficie dell’acqua.

‘’Ci stai arrivando. Ci stai arrivando’’ le disse Ron, si sentiva un po' in imbarazzo, ma in realtà non capiva neanche lui il perché.
 
‘’Niente male, tre.’’ Ron si complimentò dopo che Hermione ebbe lanciato un altro sasso e quello rimbalzò per tre volte. ‘’Prova ad abbassarti un altro po' ‘’ le consigliò ancora una volta Ron sempre con la vce leggermente imbarazzata.‘’Colpetto di polso’’ continuò mentre ancora una volta le prese il braccio per guidarla verso il modo più corretto per lanciare il sasso.

‘’E’ quasi come un déjà-vu, vero?’’ chiese Hermione voltandosi verso Ron che continuava a starle dietro.

‘’un déjà che?’’ lui le rispose confuso e le chiese delle spiegazioni su ciò che avesse appena detto.

‘’Non hai mai provato la sensazione di rivivere una situazione che hai già vissuto? Ecco, questo è il déjà-vu’’ spiegò in fretta Hermione guardandolo.

‘’Oh, ho capito, sì è come se avessi già provato questa sensazione, tu?’’ rispose Ron ripensando subito a qualche anno prima quando entrambi avevano solo 11 anni.

‘’Sì sì, mi è sembrato di rivivere la lezione di incantesimi del nostro primo anno’’ rispose Hermione ridacchiando e perdendosi nei ricordi.

‘’Il colpetto di polso mi ricorda tanto quell’incantesimo’’ continuò lei sorridendo e ripensando a quei momenti ormai lontani. Era tutto così diverso pochi anni fa, sicuramente non si sarebbero mai aspettati di diventare amici e di innamorarsi.

‘’E’ leviosa non leviosà, ma lo sai che eri proprio odiosa? Per fortuna che con il tempo si cambia’’ disse Ron scherzando e imitandola.

‘’Sta parlando mister simpatia’’ rispose Hermione fingendosi offesa, in realtà, e strano a dirsi, la battuta di Ron non l’aveva infastidita così tanto.

‘’Io sono simpaticissimo, sei tu che non hai senso dell’umorismo’’ disse Ron continuando a punzecchiarla.

‘’Io ho tantissimo senso dell’umorismo, sei tu che non riesci a coglierlo’’ gli rispose di rimando Hermione che mentre lanciava un altro sasso, appoggiò il piede su una pietra scivolosa che la fece cadere nell’acqua fredda. Ron scoppiò a ridere, lei non sapeva se imitarlo oppure se arrabbiarsi con lui perché non la stava aiutando. Alla fine decise di ridere, ma si arrabbiò comunque, così tirò la manica del maglione di Ron facendolo scivolare accanto a lei la quale gli diede uno schiaffo dietro la nuca.

‘’E adesso io che c’entro?’’ chiese Ron mentre si rialzava e porgeva una mano ad Hermione per aiutarla.

‘’Tu c’entri sempre’’ disse lei ‘’ e poi avresti dovuto aiutarmi anziché ridere’’ continuò lei infreddolita e fradicia mentre con Ron altrettanto zuppo si dirigeva verso la tenda.

‘’Ma ti ho aiutata a rialzarti, sono un galantuomo io eh’’ disse Ron assumendo un’espressione di orgoglio e soddisfazione sul viso.

‘’Tu? Un galantuomo? Spero che tu stia scherzando’’ disse la ragazza fermandosi di colpo e voltandosi  verso il ragazzo che nel frattempo aveva preso la bacchetta
e aveva pronunciato l’incantesimo ‘Orchideous’, dalla punta della sua bacchetta uscì una splendida rosa di un tenue rosa chiaro. Hermione la osservò confusa.

‘’Continuo a non essere un galantuomo?’’ disse Ron  ‘’ scommetto che e rose sono i tuoi fiori preferiti’’ continuò il ragazzo compiaciuto della sua affermazione e dell’incantesimo ben riuscito, mentre le porgeva la rosa.

‘’Sì mi piacciono tanto’’ e dopo aver afferrato delicatamente il fiore tra le mani, abbracciò il ragazzo felice che ricambiò facendola sentire speciale e protetta.
   
 
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