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Autore: Farkas    19/01/2019    7 recensioni
L'amicizia fra Juvia e Gajeel mi ha sempre affascinato e visto che non sappiamo nulla del loro rapporto ai tempi di Phantom Lord ho provato a immaginarmi come si siano conosciuti. Se volete saperlo anche voi non vi resta che cliccare sul titolo e leggere la mia prima one-shot dedicata a Fairy Tail.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Lluvia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                             ACQUA E FERRO

“Queste storie d’amicizia tra uomo e donna raccontano la forma più rara e fragile di amicizia, la più arricchente. In esse il maschile e il femminile si integrano, senza competizione, senza seduzione e senza paura, nell’incontro amicale”. David Maria Turoldo.
 
Che Gajeel Redfox fosse un duro, era qualcosa che anche il più ottuso degli individui avrebbe capito alla prima occhiata: la corporatura robusta, e i numerosi piercing conducevano a un’unica interpretazione.
Un tipo del genere dava l’impressione di poter sopportare di tutto senza problemi, e certo un po’ di pioggia non avrebbe mai potuto impensierirlo.
Infatti quando dopo una missione particolarmente lunga era ritornato alla gilda di Phantom Lord, non aveva quasi fatto caso alla pioggia torrenziale, che curiosamente sembrava cadere solo nei dintorni dell’inquietante castello.
Solo dopo quattro giorni le continue precipitazioni, lo avevano portato a lamentarsi ad alta voce, e Totomaru aveva sbuffato che quel fenomeno, si ripeteva da quando una ragazza si era unita alla gilda. A dire di quella tipa, la pioggia la seguiva ovunque andasse.
Tutto sommato la faccenda lo aveva interessato poco, e il drago d’acciaio aveva quasi completamente rimosso quella bizzarra diceria, quando il master Jose lo convocò.
L’uomo gli ordinò di fare coppia con la nuova arrivata per un po’: a suo dire aveva un gran potenziale, ma era ancora acerba. Stare accanto al membro più potente della gilda l’avrebbe di certo spronata a migliorarsi, e in più Gajeel avrebbe dovuto farsi un’idea del suo livello e delle sue capacità, per poi comunicargli le sue impressioni.
Una stramaledetta seccatura per il Dragon Slayer: a lui piaceva lavorare da solo, anche per potersi tenere tutta la paga. In ogni caso quando il master ordinava, non si poteva che obbedire.
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Erano passate quasi due settimane, da quando si era unita a Phantom Lord e le cose non erano cambiate poi molto: la gente continuava a tenerla a distanza, anche se i suoi nuovi compagni almeno non la prendevano in giro.
“Juvia finalmente ha trovato il rispetto. Per un’ameonna  come lei è già tanto”.
Le sue capacità in effetti avevano impressionato il Master Josè, al punto che le aveva detto che avrebbe lavorato accanto al mago più potente della gilda.
-E’ la prassi, mia cara- aveva aggiunto il discendente di Geoffrey.- Ogni nuovo membro, deve collaborare con un veterano in modo che si possa capire il suo livello, e quali missioni è in grado di compiere. Questa non è certo una di quelle gilde di sciocchi, dove ognuno sceglie la missione che vuole, e parte quando gli va come Fairy Tail-.
A Juvia era rimasto particolarmente impresso il disgusto con cui l’uomo aveva pronunciato il nome di quella gilda, ma tutto sommato le era parsa una regola ragionata e non aveva sollevato obiezioni.
Aveva sentito parlare di quel Gajeel durante i suoi primi giorni a Phantom Lord: cresciuto da un drago, e in grado di mangiare metallo… all’inizio Juvia non aveva prestato orecchio a quelle dicerie, ma quando se l’era trovato davanti, non aveva fatto fatica a crederci.
La missione scelta dal mago era l’eliminazione di una pericolosa banda di briganti, che da mesi tormentava la città di Mahtog, non proprio nota per l’onesta imperante. Le montagne e le numerose grotte che la circondavano, la rendevano facile preda dei banditi che trovavano infiniti nascondigli in cui rifugiarsi.
Il viaggio non fu particolarmente lungo e i due scambiarono poche parole.
Una volta arrivati in città Gajeel pretese dal sindaco di potersi recare sul luogo dell’ultimo colpo della banda. La turchina aveva pensato, che volesse cercare indizi, ma lui si limitò a fiutare l’aria come un cane da caccia, prima di imboccare un vicolo seguito a ruota dalla ragazza.
-Dove vanno Juvia e Gajeel?- domandò la maga affannata per la corsa.
-Al covo di quei banditi. Con il mio olfatto ho percepito il loro odore mischiato a quello di muschio, fango e cose simili… insomma ciò che si può trovare nelle grotte qui intorno, che fanno sicuramente da covo ai banditi. Trovarli per me sarà un gioco da ragazzi-.
Alla ragazza inizialmente non era parso possibile che un essere umano potesse avere un olfatto tanto sviluppato, ma quando dopo poche ore di marcia si ritrovarono fuori da una grotta sperduta in mezzo ai monti, dal cui interno provenivano canzonacce volgari dovette ricredersi.
-Mai sottovalutare il fiuto di un Dragon Slayer- sentenziò l’uomo in tono compiaciuto.- E ora dovrai lavorare un po’ anche tu. Vediamo cosa sai fare in battaglia-.
Detto ciò il drago d’acciaio entrò di corsa nella caverna urlando:- Ruggito del Drago di Ferro!- un potente tornado grigio composto da schegge di metallo fuoriuscì dalla bocca del giovane travolgendo i banditi.
Questi ultimi una volta ripresisi dalla sorpresa tentarono inutilmente di reagire all’assalto del mago. Gajeel trasformato il proprio braccio in una clava d’acciaio cominciò a menare colpi devastanti a destra e a manca, mentre gli attacchi che subiva non gli facevano un baffo, dato che si era ricoperto completamente il corpo con scaglie di ferro.
Nulla lo faceva sentire vivo come il combattimento. Era lì che si liberava la vera essenza del drago.
Di colpo un fascio d'acqua scagliato ad altissima velocità, scaraventò contro il muro uno dei banditi. Incuriosito il Dragon Slayer si voltò per vedere la giovane Loxar scagliare lame d'acqua in grado di perforare persino le rocce… e neanche lei pareva risentire dei colpi dei nemici, dato che ogni volta che veniva colpita il suo corpo mutava in acqua.
“Bè combatte bene” pensò divertito il moro. “Almeno non corro il rischio di annoiarmi”.
Lo scontro non portò via ai due membri di Phantom Lord più di dieci minuti. Dopo aver ridotto all’impotenza i delinquenti, li portarono fino alla prigione del villaggio, incassarono la ricompensa prevista, e ripresero la strada di casa.
In tutto ciò non smise di piovere nemmeno un secondo.
-Allora è proprio vero- commentò il giovane Redfox quasi al termine del viaggio di ritorno.- La pioggia ti segue ovunque-.
- A Juvia dispiace tanto-mormorò lei in risposta.- Ma sì, la pioggia segue sempre Juvia, e lei non può farci niente. Per questo tutti l’hanno sempre tenuta a distanza-.
-Bah- sbuffò Gajeel.- E’ chiaro che hai conosciuto solo pappamolle. A me la pioggia non dà tutto questo fastidio-.
A quella frase Juvia si voltò di scatto verso il compagno, sgranando gli occhi:- N… non te ne dà?- balbettò in tono sorpreso.
-Certo che no. Non mi spavento per un po’ d’acqua, ho affrontato ben di peggio. E comunque sei in gamba. In genere io lavoro da solo, ma se proprio devo fare squadra con qualcuno, mi fa piacere che sia tu. Almeno non sei una palla al piede-.
La turchina era senza parole, era la prima volta che qualcuno la prendeva in considerazione in modo positivo.
-Grazie… anche a Juvia è piaciuto andare in missione con Gajeel!-esclamò tutta contenta la maga dell’acqua, mentre un piccolo sorriso le appariva sul volto.
Nessuno dei due si accorse di come la pioggia si fosse fatta meno intensa.
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La valutazione di Gajeel fu la seguente:-E’ di certo più in gamba della maggior parte dei falliti qui intorno. Con il giusto allenamento, credo che potrebbe diventare in breve una maga di classe S-.
-Detto da te è un gran complimenti Gajeel- commentò il master.- Ma una sola missione, per quanto svolta bene non basta a determinare le capacità di una persona. Anch’io penso che la ragazza abbia stoffa, ma voglio comunque che faccia coppia con te per qualche settimana-.
L’uomo non sollevò obiezioni. Gli sarebbero potuti capitare compagni di missione assai peggiori.
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Tre settimane e otto missioni dopo Juvia non era più conosciuta solo perché portava la pioggia ovunque andasse. Dopo che era riuscita a completare tutte quelle missioni difficili (Gajeel aveva aumentato la difficoltà dell’incarico scelto ogni volta), il suo potere era fuori discussione… tuttavia la cosa che più stupiva tutti era il rapporto creatosi tra la ragazza e il suo mentore.
Il Dragon Slayer d’acciaio sembrava rispettare l’ameonna e lei dal canto suo pareva gradire la sua compagnia. Infatti terminato il tirocinio in certe occasioni aveva continuato ad andare in missione con il Dragon Slayer.
Qualche mese dopo Gajeel era impegnato a godersi un pasto a base di viti e bulloni, quando Juvia lo avvicinò.
-Il master ha appena convocato Juvia- mormorò quest’ultima.- Vorrebbe che Juvia e altri maghi, formassero una squadra di elementi scelti denominata Element Four. Juvia è onorata, ma se accetta potrà andare meno spesso in missione con Gajeel…-.
-Accetta- tagliò corto il moro. -E’ una buona opportunità. E poi ci vedremo comunque qui-.
La turchina parve rincuorata e si sedette tranquillamente a fianco del collega. Gajeel dal canto suo riprese a mangiare, cercando di non mostrare, quanto avesse trovato sciocca la preoccupazione della compagna.
Come se potesse dispiacergli che Juvia andasse in missione con qualcun altro! Un conto era stato lavorarci insieme, apprezzarla come una collega capace, e come una persona con cui era piacevole scambiare due parole… ma da qui al diventare amici ne passava di acqua sotto i ponti!
E lui non aveva bisogno di creare legami con altri esseri viventi. L’ultimo di cui si era fidato era Metallikana, che un bel giorno l’aveva piantato in asso senza uno straccio di spiegazione. Non avrebbe commesso l’errore di fidarsi di nuovo.
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“Non piove” realizzò sorpreso il dragon slayer, mentre riportava la ragazzina bionda a Phantom Lord.
Che voleva dire? Juvia non poteva certo essersene andata in un momento così importante! Oltre a non essere da lei, il master non lo avrebbe mai permesso!
Che le fosse successo qualcosa? E perché l’idea gli procurava quello strano vuoto allo stomaco?
Alla notizia che gli Element Four erano stati sconfitti dai membri di Fairy Tail il moro si limitò a commentare:-Solo scarafaggi che soccombono ad altri scarafaggi-.
“Pensi davvero che anche Juvia sia uno scarafaggio?” gli mormorò una vocina nel cranio.  La sensazione di vuoto aumentava e gli ricordava fastidiosamente, quella che aveva provato quando Metallikana se n’era andato.
Il moro fisso con rabbia la ragazza bionda. Se non fosse stato per lei, quello scontro fra gilde non ci sarebbe stato, Juvia sarebbe stata lì… e lui non avrebbe sentito quel vuoto.
Gliel’avrebbe fatta pagare. Eccome se gliel’avrebbe fatta pagare.
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Bè sono arrivato anche in questa sezione.
Il rapporto tra Juvia e Gajeel mi ha sempre incuriosito e ho deciso di scriverci su questa OS.
Non credo che prima di unirsi a Fairy Tail Gajeel non considerasse proprio Juvia un’amica, anzi penso che credesse proprio di non aver bisogno di amici… ma che inconsciamente la giudicasse già tale.
Grazie per essere arrivati fin qui, ci si vede nelle recensioni!
  
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