Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Lady I H V E Byron    28/01/2019    2 recensioni
(Crossover con "Dragon Age Origins")
Impegnati nella ricerca e battaglia contro Master Xehanort e l'OrganizzazioneXIII, Sora, Paperino e Pippo finiscono in un nuovo mondo, in cui, con loro grande stupore, gli Heartless e i Nessuno non sono il pericolo principale...
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Paperino, Pippo, Sora
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note dell'autrice: scusate se mi perdo nei dialoghi...



--------------------------------------------------



Era ormai il tramonto quando il gruppo, continuando a percorrere la Via Imperiale, riuscì a scorgere in lontananza un villaggio. Dopo lo scontro con i Prole Oscura, avevano abbandonato il sentiero, imboccando un ponte che, da quanto raccontato da Morrigan, risaliva ai tempi dell’Impero Tevinter.
-E’ quella laggiù Lothering?- domandò Sora, indicando in avanti.
La maga allungò il collo.
-Sì, è Lothering.- annunciò -Resteremo qui giusto per dormire e fare provviste.-
-Magari anche per prendere qualcosa di caldo, tipo mantelli. Sto gelando!- rabbrividì Sora, strofinandosi le braccia.
Morrigan apparve come divertita.
-Non sei abituato al freddo, eh, ragazzino? Devi davvero vivere in un posto caldo…-
-Sì… molto caldo…- fu la risposta.
Il mabari ringhiò.
-Ehi, cosa succede, cucciolo?- domandò Pippo, quasi preoccupato.
Due abbai, mentre con il muso sembrava indicare in avanti, ringhiando di nuovo.
C’erano delle persone, poco più avanti. Indossavano delle armature di cuoio ed erano armati.
Dovevano prestare la massima prudenza. Potevano anche essere banditi.
-Probabili nemici in vista, che facciamo?- domandò Sora, indeciso su cosa fare.
Paperino e Pippo si misero a riflettere.
-Magari se chiediamo loro con gentilezza se possiamo passare…- propose Pippo, sereno e sicuro.
-Oh, ma che idea da favola!- tagliò corto, acida, Morrigan –Dei tizi armati sono di fronte a noi e lo strano cane pensa giustamente di chiedere loro di farci passare come se niente fosse!-
-Potremo provare. Magari sono di guardia al villaggio e vogliono assicurarsi che non passi brutta gente…-
-Pippo, io qui ci vivo e so riconoscere i banditi dai soldati.- ribatté la maga –So quello che dico. Io dico di attaccarli subito.-
-Ma, Morrigan, mi sembrava non dovessimo attirare l’attenzione…-
Punto a favore di Pippo. Non aveva tutti i torti.
Morrigan gli diede ragione.
-D’accordo, facciamo come volete voi…- sospirò, incrociando le braccia –Poi non dite che non vi avevo avvertito…-
Alistair non disse nulla. Era dall’attacco dei Prole Oscura che era tornato triste e silenzioso. Non aveva sostenuto né Morrigan né i tre forestieri.
Li seguiva senza fiatare.
Il gruppo di fronte a loro era composto di dieci persone. Tutti uomini. Armature di cuoio e spade corte legate alla schiena. Sul pavimento c’era un sacco di iuta. Mezzo pieno.
Uno di loro, probabilmente il capo, si avvicinò a loro, sorridendo lievemente. Ma non un sorriso cortese, di benvenuto. Era come se volesse chiedere loro un favore.
In effetti, era così.
-Oh, bene, altri rifugiati…- disse, infatti; fu seguito da due uomini, cui uno aveva la corporatura più massiccia di lui –Per l’accesso al villaggio, sono venti pezzi d’argento.-
Sora venne colto di sorpresa.
-P-pezzi d’argento…?- balbettò –Ma non abbiamo soldi.-
Pippo si sentì in imbarazzo. Aveva ragione Morrigan: quelli erano banditi.
Il capo fece spallucce, con aria da strafottente.
-Allora niente passaggio, ragazzino. Se non hai grana, tu non passi.-
-Capo, ma sei sicuro…?- domandò l’uomo più robusto, preoccupato –Davvero vuoi chiedere il dazio anche a loro? Mi sembrano armati. E guarda quei due esseri.-
Stava parlando di Paperino e Pippo, che si guardarono, allibiti.
-E c’è anche una maga. Potrebbe essere lei ad averli trasformati in animali. Non voglio essere trasformato in un animale!-
-Ehi, noi non…!- protestò Paperino, ma Pippo gli strinse il becco.
-Stiamo al gioco, Paperino!- gli suggerì, sottovoce.
Il capo dei banditi fece una smorfia di disapprovazione.
-Il dazio vale per tutti, idiota!- disse, acido –Non possiamo tirarci indietro per un mago!-
Sora comprese ciò che intendevano. Si pentì di non aver ascoltato Morrigan.
-Quindi è questo che fate…?- fece, con sguardo serio, da sfida –Ad ogni persona che passa chiedete una somma di denaro? Siete degli imbroglioni!-
-Imbroglioni…? Noi?- controbatté il capo dei banditi –Ci manteniamo da vivere, senza spargere sangue. E con il Flagello, viene molta gente a rifugiarsi qui. Gente disposta a donare tutto quello che possiede pur di avere un rifugio. Mi sembra uno scambio equo, non trovate?-
Alistair non poteva più restare in silenzio. Sentire quelle orribili parole, su chi profittava sulle spalle delle persone povere, stava mettendo a prova la sua pazienza.
Infatti, scostò sia Morrigan che Sora, con passo furioso.
-Quindi siete solo dei parassiti!- tuonò –Dovreste vergognarvi! Chiedere i dazi ai disperati che chiedono solo un rifugio sicuro! Beh, mi dispiace, ma da noi non avrete niente! Se necessario, entreremo a Lothering con la forza!-
Si respirava aria di sfida.
E Sora, come suo solito, la colse al volo, con il suo solito sorriso.
-Già! E non vi conviene mettervi contro Alistair!- disse, determinato -Lui è un Custode Grigio!-
Alistair sentì il proprio respiro bloccarsi, Paperino emise qualche verso di spavento, tirandosi le piume sulle tempie, Pippo sgranò gli occhi e si coprì la bocca, mentre Morrigan si mise una mano sulla fronte e scosse la testa.
-Fantastico, non ci bastava Alistair…- mormorò, infatti, delusa –Ora abbiamo DUE idioti…-
Alistair, infatti, dovette lottare duramente contro la tentazione di prendere Sora a schiaffi.
Questi, infatti, apparve come confuso alla reazione degli amici.
-Uh? Perché quelle facce…?- fece, infatti –Cosa ho detto?-
Il giovane gli parlò a denti stretti.
-Non so se ti è sfuggito, ma… sono leggermente ricercato, Sora… E dovevamo mantenere il profilo basso, ricordi…? Ecco perché ho queste vesti.-
Il bandito grosso e prudente, infatti, impallidì e fece un passo indietro.
-U-un Custode Grigio…?!- disse, impaurito –Ehi, capo, ti ricordi cosa hanno detto su di loro… che hanno ucciso il re! Non voglio fare la sua stessa fine!-
Il capo era sempre più seccato.
-Smettila, idiota!- tuonò; sfoderò le sue lame –Chissà che ricompensa ci daranno per l’ultimo Custode Grigio! Sotto ragazzi! Saccheggeremo i loro cadaveri!-
Alistair si fece più serio e determinato.
-Bene!- esclamò, sguainando le sue armi –Avevo comunque voglia di darvi una bella lezione!-
Morrigan era del suo stesso pensiero. Il mabari si mise in posizione di combattimento, ringhiando. Anche Sora non si tirò indietro.
-Vi insegniamo noi ad approfittare di chi ha bisogno!- esclamò, sguainando il Keyblade.
Gli unici che volevano evitare lo scontro erano Paperino e Pippo, ma non ebbero altra scelta.
Per fortuna, non era come combattere contro i Prole Oscura. E quei banditi non erano così abili con le armi come sembrava.
Sembrava essere bastato mostrare il bastone di Morrigan per farli arretrare e far abbassare loro la guardia.
Alistair, il mabari e Sora combatterono in prima linea, combattendo contro due banditi a testa, mentre Morrigan e Paperino stavano lanciando incantesimi offensivi contro il resto dei banditi.
Pippo, ad un certo punto roteò su se stesso, con lo scudo in mano, dirigendosi verso i banditi.
Questi si distrassero, ma fu anche la loro sconfitta: furono, infatti, colpiti dallo scudo. Quei colpi li fecero cadere.
Il capo dei banditi fece i gesto di resa.
-D’accordo! D’accordo! Basta!- esclamò; non aveva più l’aria da spavaldo, semmai l’inverso –Ci arrendiamo! Per il Creatore! Siete davvero forti!-
Sora e Alistair gli puntarono le loro armi contro.
-Sicuramente molto più di voi!- disse il ragazzo, furioso.
Ma lo sguardo di Alistair era molto più furioso di Sora.
-Ora svuotatevi le tasche di tutti i denari che avete!- ordinò, deciso.
-Sì, sì, lo facciamo!- ordinò il capo dei banditi, porgendo il borsello ai forestieri, e indicando agli altri di fare lo stesso. Così fu fatto.
-E ce ne sono altri in questa sacca, ok?-
-Bene, ora andatevene e non tornate più!-
-Se fossi in voi, gli darei ascolto.- lo appoggiò Morrigan, lievemente sarcastica –Ho lanciato un incantesimo su di te.- spiegò, indicando il capo dei banditi –Se non lasciate questo posto entro dieci secondi, esploderai. Dieci, nove, otto…-
L’uomo si guardò, nevrotico, il corpo. Non voleva morire.
-Gambe, uomini!- ordinò, correndo verso la Via Imperiale.
Il gruppo lo seguì con lo sguardo; Morrigan era come divertita.
-Incredibile, ci sono cascati…- mormorò, una volta assicurata che fossero abbastanza lontani da non sentirla.
-Già, ottimo bluff, Morrigan!- complimentò Sora.
-Chi ti dice che non sia vero?-
Il resto si voltò di scatto verso di lei, stupiti.
-Cosa…?- fece il ragazzo –Quindi l’incantesimo…?-
-Sì, posso far esplodere le persone.- tagliò corto la maga –Ma appena lancio l’incantesimo, chi lo prende, esplode subito. Ho semplicemente mentito sul tempo. Divertente, vero?-
Un bluff, ma ugualmente inquietante. Paperino impallidì. Non immaginava esistesse anche QUEL tipo di magia. Il mabari uggiolò, allarmato.
Sora si morse entrambe le labbra, ma poi mostrò tutti i suoi denti con un grande sorriso.
-Beh, l’importante è esserci sbarazzati di loro e finalmente andare a Lothering!- disse, ottimista.
-Già, e finalmente con qualche soldo in tasca!- aggiunse Paperino, prendendo tutti i borselli dei banditi e posando gli occhi sulla sacca.
-Sì, sono d’accordo.- concordò Morrigan.
-Ehi, fermi!- li fermò Alistair, serio –Non appartengono a noi! Sono di quella povera gente rifugiata qui a Lothering! Dobbiamo restituirli.-
-Davvero?- Morrigan sospirò di nuovo -Alistair, lascia che ti rinfreschi la memoria: dobbiamo trovare un posto per dormire e senza soldi non possiamo mangiare. Hai qualche alternativa rispetto ad una taverna?-
-Beh… pensavo di chiedere rifugio alla Chiesa. Hanno sempre dei posti letto per i pellegrini.-
-Scordatelo. Io nella Chiesa non ci entro.-
Sora mise fine alla lite.
-Adesso basta. E’ vero, questi sono soldi rubati, ma è anche vero che ne abbiamo bisogno per sopravvivere. Io dico intanto di andare a Lothering e guardarci intorno per decidere cosa fare, va bene?-
Entrambe le parti litiganti rifletterono un po’. Tanto valeva provare, no?
-Sì… sempre che non sia già girata la voce della presenza dell’ultimo Custode Grigio grazie a te, Sora, e alla tua bocca larga…- mormorò Alistair, sperando di non essere sentito.
Il villaggio che si presentava di fronte a loro era piccolo, ma era un ottimo luogo per chi voleva temporaneamente rifugiarsi dal Flagello in corso. O, almeno, così sembrava…
C’era molta gente per strada, con abiti laceri, madri disperate che non sapevano come nutrire i figli piccoli…
C’erano persino delle persone che stavano distribuendo pane per i rifugiati, ma non era abbastanza; almeno era una piccola consolazione.
-Lothering…- riprese Alistair, con un filo di voce –Graziosa proprio come nei dipinti.-
Si fermarono tutti, appena scesi i gradini di pietra, guardandosi intorno. I tre forestieri in particolare per assicurarsi che non vi fossero tracce di Heartless o Nobodies.
Morrigan, invece, aveva interesse per un’altra questione.
-Ehi, Alistair…- disse, con il suo solito sguardo da strafottente –Com’è questa tua improvvisa parlantina? Ti sei deciso di tornare tra di noi?-
Sora si voltò verso i due. Si mise entrambe le mani dietro la nuca, come suo solito.
-Già, in effetti non hai parlato per niente, per tutto il viaggio.- notò, facendo preoccupare, di nuovo, Paperino e Pippo.
Lui e la maga ricevettero sguardi minatori e delusi da parte del giovane.
-Oh, scusatemi tanto se sono stato taciturno e melanconico!- ironizzò, infatti -In fondo, sono solo l’ultimo Custode Grigio rimasto nel Ferelden, Loghain ha tradito il re, lasciandoci in preda dei Prole Oscura, e durante la battaglia ad Ostagar ho perso una persona importante! Tu, Morrigan, come reagiresti se perdessi tua madre?-
La risposta sarcastica non si fece attendere.
-Prima o dopo aver smesso di ridere?- fece, indifferente.
Ciò fece sentire a disagio il resto dei presenti.
-Ok… ammetto che la cosa è inquietante… e qualcosa mi dice che era meglio se non lo domandavo.- commentò Alistair, impallidendo.
Il mabari uggiolò. E Sora si sentì in colpa per quanto detto poco prima, con poco tatto.
-Mi dispiace, Alistair.- si scusò –Non lo sapevo. Per quello che vale ti capisco, tantissimo. Anche io… ho perso delle persone nei miei viaggi. E so come ti senti.-
-Grazie al Creatore, qualcuno che mi sostiene.- si sollevò il giovane –Comunque, tornando a cose più importanti… adesso dove andiamo?-
-Ehm… Morrigan, non avevi consigliato di venire qui per fare provviste e passare la notte?-
-Esattamente, Sora.- rispose la maga, indifferente, come suo solito.
-No, io intendevo… accidenti, nella mia testa suonava meglio.- dopo un breve respiro e dopo aver passato la mano dietro i capelli, Alistair ritrovò la ragione –Secondo i Trattati, i Custodi Grigi, durante un Flagello, sono obbligati a chiedere aiuto agli elfi, ai nani e ai maghi. Ma… suggerirei di andare prima da arle Eamon, a Redcliffe.-
Sora approvò senza pensarci due volte.
-Allora andremo a Redcliffe!- decise.
-C’è da fidarsi di questo Eamon?- aggiunse Pippo, dubbioso –Perché rivolgersi a lui?-
-Lo conosco e sono sicuro che, se gli spieghiamo come stanno le cose, metterà una buona parola contro Loghain. E’ una figura importante nell’Incontro dei Popoli, ed è molto amato. Vedrete che riuscirà a mettere l’intero Ferelden contro di lui.-
-Beh, è già una buona notizia…- ripeté Sora, ottimista –Almeno abbiamo un alleato.- Non perdeva occasione per tenere alto il morale del gruppo.
Persino il mabari abbaiò felice.
-Ma prima, raccogliamo le forze, così saremo più che in forma per affrontare la Prole Oscura!-
Alistair lo osservò con un sopracciglio abbassato e con le braccia incrociate.
-L’energia e l’ottimismo non ti mancano, vero, ragazzino…?-
Sora sfoggiò nuovamente il suo solito sorriso.
-Beh, il nostro motto è “Sorridere sempre”.- spiegò, prendendo sottobraccio Paperino e Pippo –Ce lo siamo promesso dal primo viaggio.-
La risposta fece divertire il Custode Grigio, che ridacchiò.
-Beh, immagino che può funzionare.-
Morrigan storse la bocca e abbassò anche lei un sopracciglio.
-Fantastico, ora sono circondata da QUATTRO idioti…- mormorò, senza farsi sentire.
-Forza, perché siamo ancora qui?- concluse Sora, più determinato di prima -Abbiamo un Flagello da fermare e tanti Heartless e Nobodies da eliminare!-
Se solo avesse avuto anche il potere di trasmettere la sua solarità e il suo ottimismo…
Lothering era un piccolo villaggio, con un piccolo fiume che garantiva loro acqua per irrigare i campi e lavare i panni.
In condizioni normali, poteva essere un comune villaggio abitato da contadini e pastori.
Ma stava incombendo un Flagello: ciò che i forestieri videro fu solo miseria, povertà e lotta per la sopravvivenza: gente che sgomitava, mentre cercavano di prendere del cibo da un calesse, o mentre cercavano di abbeverarsi al pozzo, al centro del villaggio.
Le case non erano sufficienti per ospitare i profughi: questo spiegava la presenza delle tende appena fuori il villaggio.
Tutti rubavano da tutti. Addirittura c’era un profugo che urlava contro la Prole Oscura, i Custodi Grigi, sulla morte del re.
Quasi tutti gli abitanti stavano piangendo il loro re.
Sora ebbe compassione di ognuno di loro. Sentì il suo cuore pesante. Succedeva sempre così, ogni volta che assisteva a scene simili. Quella fastidiosa sensazione di non essere in grado di aiutare il prossimo…
-Beh, questa è la Chiesa…- disse Alistair, rompendo il ghiaccio e facendo quasi sobbalzare il ragazzo.
Erano di fronte all’edificio più grande del villaggio.
Morrigan, alla sua vista, fece di nuovo lo sguardo da strafottente.
-Posto ridicolo con persone ridicole che venerano una donna morta in un rogo e pregano una divinità che li ha abbandonati ben DUE volte…- mormorò.
-Un po’ di rispetto, Morrigan!- esclamò Alistair, offeso –Per te non significa niente, ma questa è una situazione disperata! Il morale alto è importante in momenti come questi, e anche la fede gioca un ruolo importante!-
Un ringhio di disapprovazione fu la risposta.
Sora era confuso da quella discussione.
-Non capisco, perché disprezzi così tanto questo luogo, Morrigan?-
-Non capisco la stupidità di certe persone che si affidano ad un’entità che non esiste, sperando che faccia il lavoro sporco per loro.- rispose la maga, acida.
-Quale altra risposta aspettarsi da un’eretica…?- sussurrò Alistair, con disprezzo.
-Un’eretica decisamente più intelligente di te!-
-Adesso basta!- tagliò corto Sora, ponendo di nuovo fine al litigio –Morrigan, smettila di provocare Alistair, e tu, Alistair, non prendertela ogni volta che Morrigan ti provoca. Che vi piaccia o no, siamo tutti sulla stessa barca. Voi due non potete sopportarvi, perché, non lo so, ma se vogliamo fermare il Flagello dobbiamo cooperare e cercare, almeno, di essere uniti per lo stesso fine. Fatelo per il Ferelden, almeno, la vostra casa…-
Paperino e Pippo furono stupiti dalle parole di Sora. D’altronde, chi altri era più bravo di lui nel creare amicizie e nel temperare gli animi?
Alistair e Morrigan, infatti, si guardarono perplessi e poco convinti delle parole del ragazzo: non facevano altro che scambiarsi sguardi minatori. Si voltarono le spalle a vicenda, con una smorfia di disprezzo.
Non avevano fatto pace, ma almeno avevano smesso di litigare.
-Comunque…- riprese Paperino, continuando ad osservare l’edificio nella sua interezza –Perché stiamo entrando qui dentro, Alistair? Non dovevamo cercare un posto per la notte?-
-Anche, Paperino.- rispose Alistair, prima di entrare nella Chiesa –Ma avevamo anche deciso di chiedere informazioni. In situazioni di emergenza, nessun rifugio è più sicuro della Chiesa. Troveremo qualcuno in grado di aiutarci, fidatevi.-
La Chiesa era un luogo di culto. Sora si stupì del suo interno. Non era maestosa come la chiesa di Notre Dame, nella “Città delle Campane”, o il santuario della Fortezza Oscura, ma aveva ugualmente un suo fascino.
Era una chiesetta semplice, adatta per un modesto villaggio come Lothering. Le uniche decorazioni erano le candele accese per le preghiere o delle statue raffiguranti una donna.
C’erano anche molte persone, al suo interno, di tutte le età, di entrambi i sessi e di tutte le razze, contadini e soldati.
Morrigan apparve come delusa, come ste stesse dicendo “Io ve l’avevo detto…”.
-Io vedo solo gente piagnucolare di fronte alle sacerdotesse…- commentò –Sei sicuro che troveremo quello che cerchiamo, qui, Alistair…?-
-Beh, nel caso non te ne fossi accorta, ci sono anche dei templari, qui. Magari, se lo chiediamo gentilmente, ci sapranno aiutare nel…- si interruppe, cambiando espressione, come se avesse trovato qualcosa; o qualcuno –Scusate un attimo…-
Si allontanò dal gruppo, avvicinandosi ad un uomo in armatura; era volto verso delle candele.
-Ser Donall?- fece, infatti, con un filo di voce -Siete voi?-
L’uomo si voltò verso di lui.
-Sì? Con chi…?- si illuminò, appena vide il volto di chi aveva di fronte –Alistair?! Per lo spirito del Creatore, vi credevo morto!-
-Sì, lo credevo anch’io…-
Il resto del gruppo si unì al giovane.
-Un tuo amico, Alistair?- domandò Sora, senza pensarci due volte.
-Più o meno. E’ uno dei cavalieri di arle Eamon. Già, perché siete qui?-
Donall scosse la testa.
-Non avete sentito? Arle Eamon è malato. Nessun medico o mago sembra essere in grado di guarirlo.-
Tale frase fece inorridire Alistair.
-Arle Eamon?! Malato?!- esclamò.
-Sì, ancora adesso non sappiamo perché. L’arlessa ha persino incaricato noi cavalieri per la ricerca dell’Urna delle Sacre Ceneri.-
-QUELL’Urna?! Quella che si racconta contenga le ceneri di Andraste?-
-Sì. Secondo la leggenda, è in grado di guarire qualsiasi malattia. Abbiamo persino consultato dei vecchi appunti di un certo Fratello Genitivi per trovarla, ma, per quello che mi riguarda, stiamo solo correndo dietro una leggenda. E come se non bastasse, il mio compagno, Heinrich, è morto, ucciso da quei banditi bastardi che si trovano fuori il villaggio! Giuro che se sono ancora lì…!-
-Nessun problema.- tagliò corto Sora, sereno, e con le mani dietro la nuca –Li abbiamo scacciati.-
Tale notizia giunse nelle orecchie di un altro cavaliere, dall’armatura decisamente diversa da quella di Donall. Anzi, era Donall ad avere l’armatura diversa rispetto a quella degli altri uomini in armatura presenti nella Chiesa.
Costui si avvicinò al gruppo.
-I banditi?!- disse, infatti, stupito –Li avete scacciati?! Grazie al Creatore! Non ne potevamo più di mandarli via! Come avete fatto?-
Fu Morrigan a prendere la parola.
-Beh… sono bastate le giuste parole per farli spaventare…-
Fu osservata male dal secondo cavaliere; ma poi cambiò espressione.
-Beh, allora vi ringrazio. -
-Non c’è di che, ehm…-
-Ser Bryant, ragazzo, capo dei templari.- si presentò il secondo cavaliere a Sora -Sapete, il bann è partito per il nord, a Denerim, e ha portato con sé i suoi soldati. Siamo rimasti solo noi templari a proteggere e mantenere l’ordine a Lothering. E’ un’impresa, con il Flagello in arrivo. Non è raro incapparsi in liti tra abitanti o rifugiati, ma non era nulla che non potessimo gestire. Stiamo facendo il possibile e gli anziani ci stanno dando una mano. Ma i disordini sono aumentati con la comparsa di quelle strane creature nere e bianche…-
Creature nere e bianche? Sora, Paperino e Pippo si misero in allarme.
-Quando è successo?- domandò il ragazzo, infatti, serio.
-Proprio ieri.- spiegò Bryant –E’ stato terribile. Non potevamo nemmeno toccarli. Hanno ucciso un paio di profughi e noi non siamo riusciti a salvarli.-
-Anche io e Heinrich siamo stati aggrediti da quelle creature, giorni fa.- aggiunse Donall –Proprio prima di venire qui. Sono persino peggio dei Prole Oscura.-
I tre forestieri si osservarono l’un l’altro.
-Per caso, uno di voi ha visto anche un tizio con un cappotto nero, di recente, da queste parti?- domandò Sora, serio in volto.
Entrambi i cavalieri fecero di “no” con la testa.
-Abbiamo visto molti rifugiati, e molti di loro indossavano abiti scuri, ma nessuno con un cappotto nero. Mi dispiace.-
-Chi se ne frega di quelle creature o di strani individui vestiti di nero, Sora!- si intromise Alistair, preoccupato –Parlatemi di Eamon! Donall, come è successo?! Proprio ora che abbiamo bisogno di lui contro Loghain!-
-Già, Loghain! Sta per indire una guerra civile! Alcuni bann si sono schierati contro di lui. Ci fanno credere che siano stati i Custodi Grigi ad uccidere re Cailan, ma altri sostengono il contrario…-
A Sora non piaceva essere interrotto e messo da parte. L’intervento di Alistair lo aveva completamente disorientato.
Era chiaro che la notizia su Eamon lo avesse scosso. Persino più degli Heartless e Nobodies.
Questo, invece, aveva scosso Sora.
A quanto pare, erano comparsi anche a Lothering.
Niente di cui stupirsi, dato che, basandosi sulle testimonianze di Morrigan e Flemeth, sembrano essere comparsi successivamente una battaglia. Ma restava ancora l’interrogativo, come e perché erano comparse in quel mondo.
Paperino e Pippo si erano avvicinati a lui. Come al solito, non volevano impicciarsi nelle questioni di altri mondi: dovevano attenersi ai loro programmi. E la loro missione era eliminare gli Heartless e i Nobodies.
Tuttavia, dovevano scoprire di più sulla loro comparsa nel Ferelden, e scoprire se uno dell’OrganizzazioneXIII avesse fatto la sua comparsa.
Decisero, dunque, di chiedere in giro.
Notarono delle persone, in ginocchio, in posa di preghiera, di fronte ad una donna, che recitava dei versi ed allungava la mano verso di loro.
-Possa il Creatore benedirvi ed illuminare il vostro cammino.- concluse la donna, molto probabilmente una sacerdotessa.
Le persone intorno a lei si alzarono, fecero un cenno della testa e si dispersero.
Sora ebbe compassione di ognuno di loro. Era gente disperata, senza casa, senza una vita. Ciononostante, poche parole, poche preghiere, tenevano accesi i fievoli frammenti di luce dentro i loro cuori. Aveva ragione Alistair: la fede era un buon monito per tenere alto il morale, e con esso la speranza. Era la speranza quella dentro i loro cuori. Di ciò Sora ne fu lieto.
La sacerdotessa notò la loro presenza. Infatti, sorridendo lievemente, si avvicinò a loro. Non sembrò badare all’aspetto di Paperino e Pippo.
-Salute a voi, forestieri.- salutò, con un leggero inchino –Cosa vi porta qui a Lothering? Siete qui per prestare aiuto ai rifugiati? O per offrire una decima alla Chiesa? O volete una benedizione?-
Sora ricambiò il saluto, come fecero Paperino e Pippo.
-Ci spiace deludervi…- ammise, con una nota di amarezza nel suo tono; voleva davvero aiutare, ma non sapeva come –Ma siamo qui per informazioni su delle strane creature che sembrano essere apparse qui nel villaggio.-
La sacerdotessa sembrava essere turbata da tali parole. Anzi, proprio preoccupata.
Mise delicatamente le sue mani sulla bocca di Sora, dopo essersi guardata nevroticamente in giro.
-Sshhh! Non nominare quelle creature!- ammonì, sottovoce –Sembra che appaiano ogni volta che ne parli. Sono ormai due giorni che subiamo attacchi. Uccidono uomini, donne, bambini, anziani. Persino gli animali! Non ci bastava il Flagello, ora abbiamo anche queste… cose! Il Creatore ci vuole tutti morti!-
Era disperata. Era normale, di fronte ad un nemico che non puoi affrontare.
Sora scostò le mani della sacerdotessa dalla sua bocca nello stesso modo in cui erano state messe, con delicatezza.
-Non dovete temere.- rassicurò, sorridendo –E’ per questo che sono qui. Per eliminarli.-
La sacerdotessa si illuminò.
-Davvero?!-
-Solo una domanda, per caso avete visto anche…?-
-FEDELI! PRESTO, ACCORRETE! FINALMENTE UNA PERSONA E’ GIUNTA PER LIBERARCI DA QUELLE CREATURE MALEFICHE NERE E BIANCHE!-
I presenti si voltarono verso la sacerdotessa e i tre forestieri. Si strinsero in cerchio attorno ad essi. Sora si sentì lievemente a disagio. Anche Paperino e Pippo erano del suo stesso umore. E non aveva nemmeno mentito: lui era davvero lì per gli Heartless e i Nobodies. E non aveva nemmeno rivelato la sua vera origine.
Il suo senso di confusione era tale da non ascoltare nemmeno una domanda a lui porta. Riuscì a sentire solo quella della sacerdotessa.
-Siete forse un discepolo di Andraste? Vi ha mandato lei per salvarci?-
Quella domanda lo confuse ancora di più.
-Andraste…?- domandò, imbarazzato –E chi sarebbe…?-
Tale domanda fece sconvolgere ancor più le persone intorno a lui. Non da escludere qualche paesano o rifugiato che parlavano tra loro sottovoce, pronunciando parole poco cortesi nei suoi confronti; tra le altre cose, definendolo un ciarlatano.
Due mani afferrarono le spalle di Sora: Alistair.
-Scusatelo, brava gente.- disse, quasi imbarazzato –Non è di queste parti e non sa niente. Ora, con permesso…-
-Ehi! Piano!-
-Sei impazzito…?-
Lo stava praticamente spingendo. Sora era quasi sul punto di inciampare e cadere in mezzo alla Chiesa.
Morrigan non faceva altro che ridacchiare. Soprattutto quando uscirono tutti dalla Chiesa e Sora fu letteralmente spinto nel cortile.
-Ahia!- si lamentò –Alistair! Che ti è preso?!-
-A ME cosa è preso?!- protestò il giovane –Sei TU che ti ostini ad aprire quella dannata bocca!-
-Non ho detto nulla di male! Non ho nemmeno detto che sei un…!-
Pippo gli tappò la bocca prima che potesse urlare “Custode Grigio”.
-Sora, non puoi dire quella parola, ricordi…?- gli fece notare, preoccupato.
Morrigan non aggiunse nulla: si limitava a ridacchiare sotto i baffi.
Alistair sospirò, riprendendo la calma.
-Ascolta…- mormorò, accompagnando le sue parole con le mani –Questa gente è disperata. La Prole Oscura, il Flagello, Loghain, gli Heartless e i Nobodies… manca poco che si dimenticano il significato di “pace e tranquillità”. Se tu ti fai avanti con “Ehi, guardatemi! Sono l’eroe che vi salverà tutti!”…-
Anche Paperino ridacchiò: -Sì, è proprio da Sora.-
-…è logico che in loro si accenda la speranza. E come ti ho detto prima, qui, nel Ferelden, in tutto il Thedas, quando la situazione è, come si dice, tragica, ci aggrappiamo alla fede, per mantenere alto il morale. Non puoi uscirne con “E chi è Andraste?”. E se dici una frase simile, almeno mezzo Thedas ti da la caccia per condannarti al patibolo, e noi, come stabilito, non dobbiamo attirare l’attenzione. Capisci, vero?-
Sora sospirò, abbassando lo sguardo, come per dire: “Sì, capito…”
-Quindi… come ti posso dire… ehm…- Alistair si guardò intorno, alla ricerca di una scusa qualunque per concludere la discussione -Perché non vi fate un giro per Lothering a cercare indizi su quello che state cercando, mentre noi cerchiamo un posto per la notte?-
-Ma se non posso chiedere in giro, allora come…?-
-Un modo lo troverai! Ora andiamo! Il sole sta per tramontare!-
-Ok, ok…-
Il trio dei forestieri, un po’ confusi, si allontanarono, attraversando il cortile.
Alistair, Morrigan e il mabari rimasero sulla soglia della Chiesa.
-Bel discorso…- complimentò, sarcastica, Morrigan –Ma… sarà saggio lasciarli liberi così? Non hai paura che Sora vada in giro a dire che sei l’ultimo Custode Grigio rimasto?-
-Un po’ sì. Ma almeno sarò abbastanza lontano da scappare.- rispose, ironico, Alistair -Anzi, stavo quasi pensando di lasciarli qui.-
-Uhhh… davvero crudele…-
Il mabari uggiolò.
-Ma poi come la mettiamo con gli Heartless e i Nobodies? Ricordi ancora che ci sono anche loro, oltre alla Prole Oscura…? E, a quanto pare, solo il ragazzino può annientarli, con la sua spada strana.-
Morrigan non aveva tutti i torti. E Alistair lo sapeva. Le lanciò uno sguardo al veleno.
-Quanto ti odio quando fai così…- mormorò, serrando le labbra; poi guardò in avanti –Ora vediamo di trovare una degna taverna dove passare la notte senza farci scoprire…-
-Come? Non volevi dormire qui? O forse finalmente hai capito che l’opzione Chiesa è una pessima idea?-
-Già, ma non per colpa tua…-
Lo disse, osservando Sora con aria minatoria…
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Lady I H V E Byron