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Autore: DarkDarrik    31/01/2019    2 recensioni
Dopo il torneo del potere, le minacce per i nostri eroi non sono finite. Broly e Olyb sono pronti a vendicarsi di Goku e Vegeta, mentre un nuovo personaggio al servizio di Zeno fa l suo ingresso scena. Egli è il misterioso Spektor, le cui intenzioni sono più indecifrabili che mai.
Consigliabile leggere la prima "stagione" di DB Super Revelation
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goku iniziò ad alzare le mani verso il cielo, mentre le prime energie iniziavano a raccogliersi nei suoi palmi riversati verso l’alto.
Gohan, Piccolo, Tien e Gotenks iniziarono a lottare contro Broly, mentre gli androidi e Majin Buu fronteggiavano Olyb.
Dopo un’attimo di indecisione Vegeta decise di dare supporto agli androidi e al demone rosa contro quello che era suo nemico poco prima.
Tien si alzò in cielo e unì le mani formando un triangolo e poco dopo sparò il suo corpo più potente verso Broly, che però  ne uscì illeso per poi raggiungerlo e sferrargli un colossale destro che lo stese al suolo, quasi uccidendolo.
Gotenks, trasformato in Super Saiyan III imprigionò il Super Saiyan Blue Leggendario con le sue Ciambelle Galattiche, mentre Gohan Suprema lo colpiva con una potente Kameahmeah, usando tutta la sua forza.
Una nube di fumo si formò dove priva c’era Broly, dal fumo partì una potente sfera energetica  verdastra diretta verso Gohan, ma un tempestivo intervento di Piccolo, impedì al mezzo saiyan di venire colpito.
Il namecciano crollò a terra in fin di vita, dopo aver fatto scudo a Gohan il quale, scaturì la sua furia micidiale contro il nemico, iniziando un combattimento colpo sul colpo col gigantesco Broly.

Gli attacchi combinati degli androidi stavano mettendo in difficoltà Olyb che parava e schivava energicamente l’instancabile duo artificiale.
Dal nulla una poderosa onda energica rosa investì il Super Saiyan V, un coltre di fumo iniziò a formarsi attorno al corpo del saiyan malvagio  che poco dopo furente di  rabbia si lanciò all’attacco, colpendo C18 allo stomaco con un poderoso pugno, per poi calciarla via, addosso al fratello, che la prese al volo preoccupato.
In pochi attimi i due androidi vennero raggiunti da un’ immenso colpo energetico, C17 coprì con la schiena il corpo esamine della sorella tra le sue braccia e l’impatto con la sfera energetica gli sbalzò di diversi metri contro degli iceberg distrutti.
Majin Buu afferrò il saiyan in una morsa usando il suo corpo elastico e invitò Vegeta a colpirlo rapidamente.
Vegeta si trasformò in Suuper Saiyan Blue per poi lanciare un potente Final Flash che investì il nemico e il suo alleato rosa.
Majin Buu era in pezzi e si stava rigenerando, mentre Olyb era ferito, ma ancora vivo.

Gotenks venne afferrato per la caviglia e fatto sbattere ripetutamente contro ciò che era rimasto di quel campo di battaglia devastato, infine la piccola Fusion venne scaraventata lontana e colpita un potente colpo energetico sparato dalla bocca di Broly.
Gohan tornò alla carica cercando di dare il massimo, tuttavia non sembrava bastare, era già malconcio e pesto, il Super Saiyan Blue Leggendario era nettamente più forte di lui. Dopo un ennesimo pugno incassato il figlio di Goku, finì esamine nella neve.
Broly puntò direttamente verso Goku che aveva raccolto le energie per la sfera Genkidama.
“Kakaroooooooooooooooot!” gridò il saiyan malvagio, per poi iniziare a caricare una potente energia sferica nel palmo chiuso della mano.

Vegeta venne spazzato via lontano da un colpo di Olyb, che ero stava lottando contro un malconcio C17, per quanto non si potesse stancare l’androide era in netta difficoltà contro il Super Saiyan V.

https://www.youtube.com/watch?v=lWaMHBx1d4g

“Vegeta! Prendi la sfera, ho un piano!” gridò Goku al suo compagno che era a terra sotto di lui, stanco e sfinito.
“Ti è saltato l’ultimo neurone nel cervello? L’ultima volta che ho toccato quella cosa mi stava ammazzando!” sbraitò il principe verso il saiyan cresciuto sulla terra.
Poi notò che Broly stava puntando direttamente a Goku con una potente sfera di energia.
“Merda!” ringhò il principe, doveva scegliere se fiondarsi su Broly, oppure fidarsi di quel pazzo di Kakaroth.
“Sono cambiate tante cose da quella volta, sei diventato un altro. Hai una famiglia, degli amici e il tuo cuore è puro. Mi hai aiutato innumerevoli volte a difendere questo pianeta e tutto l’universo 7. Hai imaprato cos’è l’amore, il rispetto e l’amicizia e sono fiero di te. Solo tu puoi farcela! Dimostri a questi saiyan chi è il nostro principe!” disse Goku, per poi lanciare la Sfera Genkidama verso Vegeta, e poco dopo venne investito dal potente colpo di Broly. Goku venne colpito in pieno e finì in fin di vita verso Whis e Beerus, preoccupati dal fatto di non poter intervenire.
Vegeta gridò il nome siayan del suo alleato e poi fu u colpito dalla Sfera Genkidama, che lo fece ringhiare di dolore, per poi lentamente infondergli forza e finire sotto il suo controllo, egli la alzò sopra la testa come aveva visto fare tante volte da Goku.
“Come si vede se quest’affare è pronta?” chiese preoccupato Vegeta.

“Whis, puoi mettermi in contatto con l’universo 11?” mormorò flebilmente Goku.
L’angelo fu sorpreso da quella richiesta e guardò Beerus, che con un grugnito annuì.
Poco dopo, l’angelo puntò il suo scettro verso il saiyan malconcio.

[Universo Undici; Pianeta del Dio della Distruzione]

 

Jiren si stava allenando duramente insieme a Toppo, sotto l’occhio vigile di Marcarita.

Fin dal giorno in cui il loro Universo era stato ripristinato dalle Super Sfere del Drago, i due Pride Troopers avevano giurato di migliorarsi senza sosta, in vista di un nuovo scontro con gli altri Universi.

La cosa che lasciò tutti di stucco è che l’idea venne proprio dal Grigio, il quale era noto per le sue interminabili sessioni di meditazione lontane da tutto e da tutti: non era da lui abbandonare il modo di fare schivo e solitario che lo aveva sempre contraddistinto.

Eppure, l’esito inaspettato del Torneo del Potere lo aveva cambiato profondamente, poiché gli aveva fatto balzare davanti agli occhi una verità che un tempo conosceva ma che aveva scelto di dimenticare: un uomo solo, per quanto possa essere forte, prima o poi avrà bisogno dell’aiuto e del sostegno di qualcuno.

Da ragazzo, Jiren era stato abbandonato dai suoi stessi compagni, i quali spaventati dalla potenza inarrestabile del Demone che aveva eliminato la sua famiglia, fuggirono lasciandolo solo a piangere i caduti in battaglia. Sulle tombe dei suoi genitori e del suo maestro, il Grigio giurò che li avrebbe vendicati facendo affidamento solo su sé stesso. La sua crociata individuale contro il crimine gli aveva fatto comprendere l’importanza della forza, la quale gli avrebbe garantito una vittoria schiacciante sul male ed il raggiungimento del suo obiettivo.

In seguito, sotto le pressanti richieste del Dio della Distruzione, decise di unirsi con riluttanza ai Pride Troopers, un gruppo di giustizieri che perseguiva il suo stesso obiettivo: grazie ai loro mezzi, riuscire a trovare il Demone sarebbe stato più facile, anche se nel fare tutto ciò si guardò bene dallo stringere legami con i nuovi compagni.

Tuttavia nell’udire le parole di Son Goku e nel vedere come i combattenti del Settimo Universo collaboravano tra loro, Jiren aveva compreso che non era giusto ripudiare fiducia e amicizia a prescindere e che il lavoro collettivo gli avrebbe permesso di diventare ancora più forte.

I due Pride Troopers si trovavano in una dimensione creata grazie allo scettro di Marcarita e stavano cercando di superare i propri limiti, in un luogo dalla pressione schiacciante e pervaso da un caldo soffocante.

Le loro aure infuocate si scontrarono generando un boato assordante, seguito da un esplosione che avrebbe potuto distruggere un’intero sistema solare.

Sia Toppo che Jiren uscirono illesi dalla collisione, visto che avevano creato una barriera energetica attorno ai propri corpi, tuttavia le loro uniformi erano un po’ malconce come risultato del loro allenamento estenuante.

— Stavolta c’è mancato davvero poco!— esclamò Toppo ancora avvolto da una nube di fumo.

— Già...— rispose Jiren stringendo il pugno, poi proseguì dicendo —... ma sento che oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti.—

Jiren aveva pronunciato “abbiamo” con una tale naturalezza che lasciò Toppo spiazzato.

— Jiren...— iniziò il Leader dei Pride Troopers con tono solenne —... grazie per tutto quello che stai facendo.—

— Ti riferisci agli allenamenti?—

— Non solo a quello...— rispose Toppo scuotendo il capo — Sai, ho notato che ora trascorri molto più tempo con la squadra: persino le tue missioni solitarie si sono ridotte.—

— Beh...— fece il Grigio, mentre rivedeva davanti ai suoi occhi l’atroce passato di cui era stato protagonista, poi rivelò — Per una vita ho incolpato il prossimo per quanto mi è accaduto da giovane, ma ho capito che non è giusto isolarsi e scaricare le colpe di certe persone sul resto del mondo.—

— Questo tuo cambiamento è dovuto a Son Goku e ai suoi amici?—

— Hanno dimostrato che si può lavorare insieme nonostante le differenze e che l’individuo non può esistere senza il sostegno degli altri, quindi direi di sì.—

Toppo faceva ancora fatica a credere che il Grigio, dopo aver visto le proprie convinzioni frantumarsi, fosse riuscito a mutare radicalmente le proprie convinzioni e se qualcuno gli avesse detto che un cambiamento simile sarebbe avvenuto proprio in Jiren, sicuramente non ci avrebbe mai creduto.

— Per oggi direi che può bastare: uno sforzo eccessivo è sempre controproducente.—disse Marcarita battendo per terra con la punta dello scettro per due volte, riportando i due Pride Troopers sul Pianeta di Belmod.

— Ehi Toppo! — esclamò Belmod richiamando il suo allievo — Ora che ti alleni con Jiren non ti sarai mica messo in testa di superarmi anche tu?!—

— C-certo che no, Lord Belmod...—

— Bravo...— disse il Distruttore nonostante fosse consapevole del fatto che Toppo gli avesse mentito — E guarda come vi siete conciati: in quelle condizioni non entrerete in casa mia!—

— D’accordo Lord Belmod, provvedo immediatamente...— sbuffò Marcarita mentre sistemava gli abiti logori dei due Pride Troopers, tuttavia venne interrotta da una chiamata del tutto inaspettata.

— Chi è?!— sbraitò Belmod facendo un balzo indietro — N-non dirmi che il Zeno vuole organizzare un altro Torneo!—

— Shh!— fece l’Angelo fulminandolo con lo sguardo — È Whis...Ciao fratello, a cosa devo questa chiamata?—

— Buongiorno sorella, quando tempo!— iniziò Whis cordiale, poi improvvisamente si fece serio — Sarò breve: qui nel Settimo Universo si sta consumando una battaglia disperata e visto che io non posso interferire con il corso degli eventi, ho pensato di contattarvi.—

La richiesta di Whis suonò piuttosto inusuale alle orecchie dei presenti, poiché l’ultima cosa che si sarebbero aspettati da parte del Settimo Universo era una chiamata d’emergenza per una richiesta di aiuto.

Belmod si domandava perché quell’idiota di Beerus preferisse continuare a dormire piuttosto che impedire a qualcun altro di dettare legge nell’Universo; Toppo si interrogava sul come avrebbero potuto aiutarli vista la distanza enorme che li separava, mentre i pensieri di Jiren si concentrarono sull’essere che stava mettendo alle strette Goku e Vegeta: chi era e quanto poteva essere forte?

— Anch’io sono nella tua stessa posizione Whis, non capisco dove vuoi arrivare...— disse Marcarita non sapendo cosa pensare, al che il fratello rispose

— Diciamo che l’aiuto di Jiren sarebbe ben accetto e che il destino questo Universo dipende da lui.—

Finalmente Whis si era deciso a rivelare cosa li avesse spinti ad inoltrare la richiesta d’aiuto all’Universo contro cui avevano combattuto e vinto; proprio per questo non era così scontato che Jiren accettasse di dare loro una mano, visto il suo carattere.

— A-anche se volesse, impiegherebbe chissà quanti giorni per raggiungerli!— esclamò Toppo rivolgendosi ai presenti, i quali non poterono fare a meno di convenire con lui.

— Non è necessario che veniate qui...— annunciò l’Angelo guida del Settimo Universo —... ma forse dovrebbe essere Goku a dirvi come procedere.—

Whis passò al Saiyan il comunicatore e nel momento in cui gli sguardi di Goku e Jiren si incrociarono, questi non potè fare a meno di notare le gravi ferite che il combattente aveva riportato durante la battaglia.

— Jiren, sono Son Goku! Ti chiedo aiuto per sconfiggere dei potenti nemici che minacciano il mio Universo.

Ti reputo il guerriero più valoroso e leale che io abbia mai affrontato.

D-devi solo alzare la mano verso il cielo e donarmi la tua forza, ti prometto che un giorno ricambierò il favore! —

L’accorato appello del Saiyan, il quale era concentrato nel raccogliere le energie nello stesso attacco usato contro Jiren al Torneo, non potè far altro che provocare un sussulto al Pride Trooper.

— Son Goku...—

— So che siamo stati avversari e che la pensiamo diversamente su certe cose, ma per sconfiggere il male ho bisogno di una minima parte della tua energia...—

Ancora una volta, il Grigio fu sorpreso dalle parole di Goku, il quale nonostante la sua forza, non si faceva scrupoli nel chiedere aiuto alle persone che lo circondavano.

— Lo farò, ma non è necessario che ricambi il favore, perché hai già aiutato il mio Universo ripristinandolo...— affermò Jiren, mentre un brivido gli percorreva la schiena —... E facendolo hai aiutato anche me: entrambi combattiamo il male e lottiamo per superare i nostri limiti, ma grazie a te ho capito che possiamo riuscirci solo facendo affidamento l’uno sull’altro.—

— P-proprio così, la Sfera Genkidama si basa su questo!—

— Preparati a ricevere l’energia, penso che anche Toppo sia d’accordo con me.— disse il Grigio rivolgendo uno sguardo di intesa al compagno, il quale rispose

— S-si, i Pride Troopers si oppongono al male indipendentemente dall’Universo in cui esso si manifesta: JUSTICE!—

— Woow!— esclamò Goku nell’avvertire il potere dei Pride Troopers confluire verso di lui, poi continuò dicendo — Jiren, Toppo non so come ringraziarvi!—

— Non devi farlo, solo... Non dimenticare la tua promessa: un giorno, ci sfideremo ancora!—

Universo 7

Il bastone di Whis iniziò a brillare intensamente, per poi confluire un’enorme quantità di energie nella Sfera Genkidama sulla testa di Vegeta, che la guardava crescere con le mani rivolte verso l’alto.
Il principe si sentì tutt’uno con quella misteriosa energia, mentre ormai tutti i combattenti Z erano a terra feriti e senza forze.
Broly e Olyb si misero uno vicino all’altro, pronti a caricare un potente colpo energetico combinato per poter contrattaccare.
“Ora Vegeta! Lanciala!” sbraitò Goku cercando di alzarsi a fatica.
“Al diavolo! Crepate una volta per tutte!” gridò Vegeta lanciando con tutte le sue forze l’enorme Sfera contro i fratelli saiyan, il loro colpo energetico impattò contro la Genkidama, che arrestò la sua avanzata.
Vegeta tentò di trasformarsi in Super Saiyan Blue Evolution, ma ciò avvenne solo per un breve attimo, poi la testa del principe finì ciondoli, cosi come le sue braccia.
Aveva superato il limite del suo corpo mortale, e queste erano le conseguenze.
La Sfera intanto stava tornando indietro e proprio verso Vegeta che sembrava in trance sospeso a mezz’aria.
Quando la Genkidama toccò il principe dei saiyan, egli rialzò la testa e le mani di scattò quasi in maniera meccanica, nei suoi occhi c’era un bagliore grigio e la sua aura era densa e di un colore strano, con dei contorni argentei.
Con tutta la forza che ebbe in corpo Vegeta fece rimbalzare la Sfera all’indietro, contrastando i due fratelli, che lentamente dopo una stregua lotta eneregtica vennero raggiunti dalla Genkidama, cerando di fermarla a mani nude mentre li faceva strisciare indietro.
Con un’ ultimo sforzo il principe urlò di rabbia e la Sfera Genkidama raggiunge Broly e Olyb inghiottendoli e cancellando la loro esistenza mentre urlavano e si contorcevano.
Vegeta poco dopo osservò le sue mani brillare di luce argentea e sorrise beffardo, poi la sua vista si offuscò e inizio a precipitare verso il basso.
Prima che impattasse a terra fu preso da Goku che lo adagiò sul terreno.
“Sono fiero di te, Vegeta, quello era il potere dell’Ultra Intinto” mormorò il saiyan, ricevendo il silenzioso assenso di Beerus e Whis.



Note dell’autore: ringrazio davvero tanto Gabkiller, per la sua collaborazione, avendo scritto lui tutta la parte sull’Universo11 e soprattutto di Jiren. Vi consiglio davvero la sua storia ambientata proprio nell’Universo 11 di cui mi sono letteralmente innamorato.

Anche questo arco narrativo è finito e tra un po’ inizierà il prossimo, grazie a tutti lettori e tutte le lettrici!
Per ora Owarida! Alla prossima!

   
 
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