Libri > The Maze Runner
Segui la storia  |       
Autore: vale ronron    08/02/2019    0 recensioni
Abbiamo visto i Radurai del labirinto e i vincitori degli Hunger games combattere il nemico e sopravvivere a situazioni estreme. Ma Thomas, Teresa, Minho, Newt, Chuck, Katniss, Peeta e Brenda come si comporterebbero in una vita da normali ragazzi universitari?...be se siete curiosi non dovete fare altro che leggere la storia!! buona lettura!!.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Minho, Newt, Teresa, Thomas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi svegliai in tarda mattinata.

Mi sedetti sul letto e presi il cellulare.

Dieci chiamate perse da Brenda e una miriade di messaggi non letti su whatsapp, povero me!! avevo fatto bene a lasciare la vibrazione!!

Decisi di aprire whatsapp e di rimandare la chiamata con Brenda, sapevo che mi avrebbe urlato all’orecchio e per qualcuno che si era appena svegliato non era il massino.

Come immaginavo la maggior parte dei messaggi erano da parte della mia ragazza, tuttavia ero stato aggiunto ad un nuovo gruppo, appena lessi il nome mi misi a ridere.

Nome del gruppo: Pivelli e fanciulle

Pensai subito a Newt, solo lui ci chiamava così.

Il suo letto era vuoto e ieri sera non l’avevo sentito rientrare nella stanza, ero crollato dal sonno.

Aprii la chat del gruppo, tutti i coinquilini erano stati aggiunti.

Ore 08:00 NEWT: buongiorno pivelli, e buon dì anche a voi fanciulle. Spero che non vi dispiaccia, ma mi sono preso la briga di prendere i vostri numeri di telefono, dai vostri contratti, per poter creare questo gruppo. In questo modo potremmo comunicare e scherzare insieme anche a distanza.

ORE 08:20 PEETA: Bella idea fratello. Buongiorno!!
Ps: in cucina ci sono the, latte caldo e cornetti per tutti!!

ORE 08:45 MINHO: E possibile mai che in questa casa si pensa sempre e solo a mangiare!!.
 Ps: Buongiorno gente in sovrappeso!!

ORE 08:50 TERESA: ciao a tutti ragazzi. @Minho ti ricordo che sei stato il primo a sederti al tavolo stamattina, ti sei fiondato sui cornetti come se non ne avessi mai visto uno!!

Ore 08:55 PEETA: ahahahahah colpito e affondato!!

ORE 08:57 NEWT: ahahah Teresa 1- Minho 0 palla al centro!!

ORE 09:00 MINHO: è colpa di @Peeta quei cornetti erano ancora più buoni delle pizze di ieri sera.

ORE 09:05 KATNISS: non dare la colpa a Peeta, la verità è che sei un mangione!! @Minho

ORE 09:15 PEETA: ahahah grande Katniss, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!!

Ore 09:19 NEWT: Katniss 1 - Minho 0. Sbaglio o il palestrato è fortemente bullizzato dalle fanciulle!!

Ore 09:21 PEETA: ahahaha non sbagli fratello!!

ORE 09:28 MINHO: siete solo delle pippe invidiose del mio fisico!! E voi ragazze siete solo invidiose dei miei pettorali da sballo @Katniss @Teresa

ORE 09:30 MINHO Donwload foto: (selfie di Minho al parco che corre)

ORE 09:37 NEWT: mio dio pivello, dovresti farti una doccia, sei sudatissimo, puzzerai da morire…

ORE 09:40 TERESA: ahahah :’) :’) Newt 1- Minho 0.

ORE 09:42 Newt: loser!! @Minho

ORE 10:00 Minho: siete delle pappemolli!!!

 Sto morendo dalle risate, povero Mhino l’hanno preso di mira.

ORE 10:20 io: Buongiorno ragazzi!! È rimasto qualche cornetto per me?
Ps: non ti scoraggiare @Mhino puoi ancora vincere la partita!!

ORE 10:21 NEWT: guardate chi ce?! il bello addormentato!! Ben svegliato pivello!!

ORE 10: 22 PEETA: abbiamo scoperto chi è il dormiglione di casa!!

ORE 10:22 NEWT: dovevate vederlo, dormiva con un angioletto!!

ORE 10: 25 Minho: caspio, finalmente qualcuno che mi sostiene!! @Thomas ti saresti dovuto svegliare prima!!

ORE 10:27 NEWT: sei un sostenitore di una causa persa, passa al lato oscuro Tommy, o finirai anche tu per diventare un loser!!

 
Stavo per rispondere a Newt quando mi squilla il cellulare.

Cavolo è una videochiamata di Brenda!! mi sistemai i capelli con la mano e risposi rapidamente.

“Ciao Brenda”

“ciao Brenda” ripete furiosa imitando la mia voce “mi dici solo questo?!” adesso sta urlando, sapevo che sarebbe andata a finire così.

“mi dispiace, ieri sera ero troppo stanco per messaggiare” mi giustificai “però ti ho mandato la buonanotte prima di andare a dormire” aggiunsi innocentemente

“e certo, il ragazzo mi ha mandato la buonanotte prima di andare a dormire, che grande sforzo, vuoi un applauso?!” mi beffeggiò, non la sopportavo quando si comportava così.

“Brenda ero stanco, avevo bisogno di riposare” le disse seccato.

“e di pomeriggio che diamine hai fatto?!, non ti sei nemmeno preso il disturbo di scrivermi un cavolo di messaggio per dirmi che eri arrivato, ma la cosa che più mi fa incazzare è che hai completamente ignorato tutti i messaggi che ti ho scritto da ieri mattina fino a poco fa!!”in questo momento urlava in un modo cosi stridulo che l’avrebbero potuta capire persino i pipistrelli.

“mi dispiace, ti chiedo scusa, ieri è stata una giornata molto movimentata, il viaggio, la nuova città, la casa, i coinquilini è accaduto tutto molto velocemente, non ho avuto il tempo di messaggiare!!”

“però ieri sera prima di cena ti ho visto on line” mi accusò

“ero in videochiamata con Chuck” risposi esasperato

“certo, il tempo di parlare con tuo fratello ce l’hai, la tua ragazza invece deve aspettare!!”

“Brenda adesso basta, ti ho chiesto scusa e ti ho detto più volte che mi dispiace, possiamo parlare di altro adesso?! o dobbiamo continuare così ancora per molto?!”

“voglio sapere tutto quello che hai fatto da quando sei atterrato fino ad ora” mi disse ancora palesemente arrabbiata

Alzai gli occhi al cielo esasperato e gli raccontai tutto quanto, o quasi tutto.

L’unica cosa che omisi furono Katniss e Teresa.

Brenda era già pesante di suo, se le avessi raccontato che condividevo la casa con due ragazze avrebbe dato di matto e mi avrebbe fatto impazzire.

Non mi piaceva mentirle ma non avevo altra scelta.

Le raccontai dell’uscita pomeridiana in città, di quanto erano bravi Peeta e Newt in cucina, e di quanto era buffo Minho.

Le dissi che erano tutti molto simpatici e che ero fortunato ad averli come coinquilini.

“tu invece, cos’hai fatto ieri?” le chiesi

“solite cose, di mattina sono stata a scuola, di pomeriggio è venuta Sonya per fare i compiti e non appena abbiamo finito siamo andate in centro a fare un aperitivo” mi racconta annoiata

“che programma hai per oggi?” le chiesi

“be oggi a scuola c’era assemblea d’istituto, quindi ho deciso di non andare e di prendermi un giorno di vacanza, sto aspettando che vengano le mie amiche per andare a fare shopping in centro” mi rispose

“capito, salutamele” le risposi.

Si senti un campanello suonare

“devono essere loro, stacco cucciolo, ci sentiamo dopo, e mi raccomando rispondi ai miei messaggi e alle mie chiamate o mi arrabbio sul serio!!” mi minacciò

“si tranquilla, divertiti cucciola” le dissi mandandole un bacio con la mano

“ciaoo, a dopo” disse ricambiando il bacio e chiudendo la videochiamata

Ero sopravvissuto, era andata meglio di quanto mi aspettassi. Per fortuna si era tranquillizzata velocemente.

Notai di avere un messaggio da una chat di whatsapp

Il numero non era salvato, ma riconobbi subito la persona della foto, mi si formò un sorriso spontaneo prima ancora di aprire la chat.

ORE 10:30 Teresa: Ciao Thomas sono Teresa. Volevo chiederti se ti andava di andare a vedere la sede di medicina? Aspetto una tua risposta.

Accidenti sono le 11:00 forse era già andata via.
Mi rattristai…

ORE 11:01 Io: Ciao Teresa, scusami, ho letto adesso, sei già andata via? 

ORE 11:02 Teresa: sono ancora a casa, ho pulito la stanza e ho sistemato tutti i miei vestiti nell’armadio.
 Ps: stavo perdendo la speranza!! 😊

ORE 11:02 io: 😊 mai perdere la speranza!! Prima di uscire però avrei bisogno di fare una doccia, mi aspetti?

Ore 11:03 Teresa: va bene, ma non metterci troppo è già tardino.

Ore 11:03 io: che ne dici se ci prepariamo due panini per pranzo? Se mangiamo fuori casa avremmo più tempo per visitare la sede di medicina

Ore 11.04 Teresa: fantastica idea, vado a preparare i panini, hai preferenze?

Ore 11:05 Io: mi fido dei tuoi gusti

Ore 11: 06 Teresa: d’accordo, ti aspetto sotto 😊


Mi fiondai in bagno per una doccia veloce. Mi sistemai e scesi in cucina.

“eccomi” dissi

“sei stato veloce” mi accolse Teresa con un sorriso “i panini sono pronti” aggiunse indicando uno zainetto poggiato su una sedia

“grazie” le dissi sorridendole

“sul tavolo c’è il tuo cornetto, non so se preferivi il the o il latte così nel dubbio ti ho riscaldato entrambi”

“sei molto gentile” le dissi sorpreso

“avevi dubbi?” mi rispose divertita

“su di te nessuno, ho capito fin dal primo momento che eri simpatica” le confessai innocentemente

“anche tu mi sei sembrato un tipo simpatico, e stamattina ho scoperto che sei anche un dormiglione!!” mi disse scherzosamente

“ero distrutto, ieri sera sono crollato” le confessai

“lo so, stamattina ho chiesto a Newt se eri sveglio e lui mi ha raccontato che ieri sera ti sei addormentato con la lampada del comodino accesa e il cellulare in mano, e poi ha aggiunto che stavi dormendo come un ghiro e che come minimo ti saresti svegliato a metà mattinata”

“che figuraccia!!” dissi imbarazzato

Eppure quando mi sono svegliato la lampada era spenta e il cellulare era appoggiato sul comodino, sicuramente era stato Newt a sistemare il cellulare e a spegnere la luce.
Devo ricordarmi di ringraziarlo.

“suvvia non hai ucciso nessuno, può capitare” mi consolò Teresa

“com’è andata la prima notte con Katniss?” le chiesi

“bene, non è male, e un po’ silenziosa ed introversa ma credo che diventeremo amiche molto presto”

“sei un ottimista tu” le dissi

“mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno” mi spiegò

Finì di fare colazione.

“vado a lavare i denti e scendo subito” dissi a Teresa.

La vidi scuotere la testa divertita.

“rieccomi” dissi sorridendole

“rieccoti” mi rispose ricambiando il sorriso “adesso andiamo, prima che ti venga in mente di fare qualcos’altro!!” mi disse scherzosamente

Camminammo verso la facoltà di medicina, mi raccontò di essere figlia unica, di aver frequentato il liceo scientifico e mi confidò di non aver avuto molte amiche.
Questo mi stupì parecchio, una ragazza simpatica come lei di amiche ne avrebbe dovuto avere tante.

“come mai non hai avuto molte amiche?”

“diciamo che ce le ho avute, ma non sono mai riuscita a tenermi un’amica stabile negli anni, perché per un motivo o per un altro finivo sempre per litigarmici, la maggior parte delle volte era per colpa dei ragazzi, non so perché ma tutti i ragazzi che piacevano alle mie amiche ci provavano con me, loro ovviamente non la prendevano bene, solo che invece di prendersela con i ragazzi se la prendevano con me, di conseguenze o mi allontanavano o non mi rivolgevano più la parola”

“mi dispiace” le dissi sinceramente dispiaciuto, anche se non mi risultava difficile capire il motivo per cui tutti i ragazzi ci provavano con lei, insomma era simpatica, gentile e soprattutto era stupenda, solo uno stupido non ci avrebbe provato. All’improvviso mi venne un pensiero, come mai una ragazza così non era fidanzata?!

“ti è mai capitato poi di metterti con uno di quei ragazzi?”

“purtroppo si” mi disse “durante gli anni del liceo, per un paio d’anni Minho si trasferì in un'altra città, e io mi sentivo molto sola e triste, le mie amiche si erano messe tutte contro di me, cosi iniziai a interessarmi ad un ex ragazzo di una delle mie ex amiche, ma cosi fini solo per peggiorare la mia situazione. Infatti le mie care amichette mi resero la vita impossibile e alla fine dovetti lasciarlo. Qualche mese dopo mi affezionai ad un altro ragazzo, all’inizio io lo vedevo solo come un amico ma lui voleva essere qualcosa di più, così alla fine cedetti e mi fidanzai con lui, ma la nostra relazione non durò, lui era molto preso da me ma io non ricambiavo appieno i suoi sentimenti, e non volevo illuderlo o prenderlo in giro così lo lasciai. Quando finalmente tornò Minho, io ritrovai la mia pace interiore”

“quindi dopo che è tornato Minho non ti sei più fidanzata?”

“l’anno scorso ho avuto una relazione estiva con un ragazzo, si chiamava Gally, Mhino non l’ha mai sopportato, anzi lo odiava. All’inizio la nostra relazione andava tutto bene poi però Gally incominciò ad essere troppo possessivo. Inizio ad essere geloso del mio rapporto con Minho, e alla fine fece lo sbaglio di chiedermi di scegliere tra lui e Minho”

“e tu hai scelto Mhino” dissi sicuro della mia affermazione

“esatto, Mhino è una delle poche persone a cui tengo di più al mondo, non avrebbe mai dovuto farmi quella domanda” mi disse risoluta

“quindi hai avuto solo tre ragazzi” chiesi pensieroso

“si esatto, ti sembrano pochi?” mi chiese divertita

“si, cioè no” le rispondo frettolosamente, preso in contro piede.

Lei scoppiò a ridere

“sei buffo Thomas” afferma sorridendo

“lo prendo come un complimento” rispondo

“tu invece quante ragazze hai avuto?” mi chiese curiosa

“be…in realtà non ho tenuto il conto” le confessai imbarazzato

“sono cosi tante?!” mi rispose lei sorpresa

“si, ma sono state brevi relazioni, durate un paio di settimane o al massimo un mese” le spiegai

“e Brenda?!” mi chiese seria. Mi sorpresi per il fatto che si ricordasse il nome, Chuck l’aveva nominata solo una volta

“ci siamo messi insieme tre mesi fa, lei è la mia relazione più lunga” le dissi pensieroso

“e lei com’è?” mi chiese curiosa

“be in realtà Brenda non è molto diversa dalle ragazze con cui sono stato prima di lei, ma lei a differenza delle altre è riuscita a farmi stare bene, non abbiamo molto in comune, ma fino ad ora, tra un litigio e l’altro, siamo riusciti a portare avanti questa relazione” le spiegai in poche parole il rapporto tra me e Brenda

“capisco” mi risponde pensierosa

“a cosa stai pensando?” le chiedo sospettoso

“penso che Chuck possa avere ragione” afferma guardandomi dritto negli occhi

“in che senso’” le chiedo confuso

“siamo arrivati” risponde evasiva, evitando la mia domanda

La sede di medicina era enorme, sembrava un labirinto, penso che mi sarei potuto persino perdere là dentro. Visitammo tutta la struttura e andammo in segreteria, li confermammo le nostre iscrizioni e ci diedero l’orario delle lezioni e il calendario degli esami, al solo pensiero degli esami fui assalito dall’ansia.

“respira Thomas, mancano mesi al periodo degli esami, è ancora presto per entrare in iperventilazione” mi tranquillizza Teresa 

“hai ragione, mi sono fatto trascinare dagli eventi”

“è ora di pranzo, che ne dici di sfruttare il giardino della facoltà per mangiare i panini?” propone Teresa

“mi sembra un’ottima idea” rispondo con entusiasmo

Ci posizionammo in uno dei tavolini localizzati in giardino.

“Teresa, cosa intendevi prima quando hai detto che credi che Chuck possa avere ragione?”

“intendevo dire che tuo fratello è molto sveglio e perspicace” risponde lei prendendo i panini dal suo zaino.

“non è questa la vera risposta!!” risposi sospettoso, era decisamente evasiva, era evidente che volesse aggirare la domanda.

“io penso veramente che Chuck sia sveglio e perspicace, lui riesce a vedere oltre le apparenze, adoro le persone capaci di farlo” mi dice con disinvoltura

La guardai sospettoso.

Lei si accorse del mio sguardo e lo ricambiò sfidandomi.

“Tom?” mi chiama con voce persuasiva

“si” rispondo, non interrompendo il contatto visivo con i suoi occhi

“posso chiamarti Tom, vero?”

Annuisco, cercando di capire cosa le frullasse in testa

“Tom, mangia il tuo panino!!” mi dice sorridendomi e porgendomi il pane

La guardai scioccato, questa ragazza si prendeva gioco di me con troppa facilità.

“dai su, io te l‘ho preparato con tanto amore, e tu che fai? non lo mangi ?!” dice facendomi gli occhi dolci

Presi il panino continuando a guardarla

“perché non vuoi rispondermi?” era veramente frustante.

Teresa aveva il coltello dalla parte del manico e io invece ero disarmato.

“perché voglio che tu lo capisca da solo” mi risponde dolcemente sorridendomi in un modo cosi tenero da farmi smettere di guardarla male.

“sei incredibile tu!!” le dico esasperato

“lo so!!” mi risponde lei ridendo divertita “adesso però mangia il panino, se non lo fai ci resterò male!!” aggiunse prima di dare un morso al suo pranzo.

“salame e formaggio, il mio panino preferito” dico sorpreso

“davvero? Io lo mangio sempre così” mi spiega contenta

“allora ho fatto bene a fidarmi dei tuoi gusti” affermo

“già, hai fatto benissimo!!” acconsente in maniera solenne

Lo squillo del cellulare interruppe il nostro dialogo

“è Chuck” dissi rispondendo alla videochiamata

“ciao Chucky, come stai?” lo salutai

“ciao fratellone, sto bene tu?!” mi chiese 

“tutto bene, sei andato a scuola?” gli chiesi

“si, sono appena tornato, sto aspettando che mamma finisca di preparare il pranzo. Tu hai già pranzato?”

“sto finendo di divorare il mio panino, me l’ha preparato Teresa, a proposito la vuoi salutare?”

“siii” disse preso dalla frenesia “speravo che me la passassi” aggiunge contento ed eccitato.

“ciao Chuck, com’è andata a scuola?” gli chiese Teresa sorridendogli dolcemente

“ciao Teresa, una noia mortale, come al solito, cosa state facendo di bello tu e Thomas?”

Mi avvicinai a Teresa in modo che entrambi potessimo essere inquadrati dalla telecamera.

“stamattina, dopo che il dormiglione di tuo fratello si è svegliato, siamo andati a vedere la facoltà di medicina, e adesso siamo seduti nell’area a verde dell’università”

“ehi, io non sono un dormiglione” mi difendo, alzando gli occhi al cielo

“si che lo sei!!” risposero all’unisono Chuck e Teresa

“che fate, parlate contemporaneamente adesso?!” gli chiedo guardandoli sbalordito

“Thommy fa una faccia molto buffa quando si sente smascherato” spiega Chuck ridendo

“si lo so, l’ho notato stamattina” afferma Teresa divertita

“avete finito di parlare di me come se non ci fossi?!”

“va bene, se ti da così tanto fastidio parleremo di altro” dice Chuck “ti sei sentito con la gatta morta?!” aggiunge curioso

“Chuck!! ti ho detto un sacco di volte di non chiamarla così!!!” lo rimprovero spazientito

“fatemi indovinare, la gatta morta è Brenda?” domanda Teresa ridendo

“si, cioè è Chucky che la chiama così, gli ho detto più volte di non farlo!!” le spiego esasperato

“non è colpa mia se quando ti gira attorno sembra un gatto che fa le fusa” si giustifica Chucky

“ahahahahah, oh Chuck mi fai morire!!” dice Teresa ridendo

“non dovresti incoraggiarlo!!” la riprendo fingendomi offeso, ma vederla ridere così mi faceva stare bene, infatti la mia frase suonò inoffensiva e priva di risentimento

“come ha preso la notizia che abiti con due ragazze?” chiede Chuck

“emh…bene…” rispondo titubante

“non ci credo nemmeno se lo vedo con i miei occhi” risponde Chuck sospettoso

“va bene, mi hai beccato, la verità è che non glielo detto” confesso disarmato

“che vuol dire che non glie l’hai detto?” mi chiedono contemporaneamente Teresa e Chuck

“vuoi due mi fate impressione!!” affermo, sbigottito dalla loro alchimia 

“non divagare!!” mi dissero all’unisono

“ok, smettetela, siete veramente inquietanti!!” rispondo scioccato

“Thommy non si dicono le bugie, non portano mai niente di buono; inoltre ricordi quello che ci dice sempre mamma?! Le bugie hanno le gambe corte!!” mi rimprovera Chuck

“Chuck ha ragione, avresti dovuto dirglielo!” aggiunge Teresa

“se gliel’avessi detto si sarebbe infuriata” mi giustifico

“Chuck, tu lo sai com’è fatta Brenda, se le avessi raccontato la verità si sarebbe messa ad urlare istericamente, non mi avrebbe fatto più parlare, inoltre si sarebbe insospettita e avrebbe cominciato a tartassarmi di chiamate e messaggi, a tutte le ore del giorno e della notte!! Mi avrebbe fatto esasperare, come minimo mi sarebbe venuto un esaurimento nervoso” dissi guardando alternativamente Teresa e Chuck

Chuck scuoteva la testa e mi guardava con sguardo corrucciato, Teresa mi fissava pensierosa.

“allora?!, non dite più niente!!” non so perché ma questo silenzio mi faceva stare male, non volevo che Teresa si facesse una brutta impressione di me, inoltre temevo il giudizio di Chuck, e mi sorpresi quando constatai che il giudizio e il parere di Teresa mi importava almeno quanto quello di Chuck.

“io di solito non mento, Chuck te lo può confermare!!” mi giustificai con Teresa, indicandogli mio fratello

“è proprio questo che mi preoccupa Thomas, tu non menti mai, perché dovresti iniziare adesso? insomma se non sei sincero e spensierato con la tua ragazza che senso ha stare con lei? Io non ho mai avuto una fidanzata ma penso che quando sarà il momento sceglierò una ragazza con cui poter scherzare, giocare e parlare come faccio con te di solito. In questo modo saprò di aver fatto la scelta giusta” dice pensieroso

Rimasi sbalordito dal discorso di mio fratello, era sei anni più piccolo di me, ma mi aveva fatto un discorso degno di mamma e papà!! La verità è che Chuck era cresciuto e io non me ne ero reso conto prima di adesso. Un ragazzo di appena 14 anni mi aveva appena fatto un discorso serio e saggio e ciò mi aveva letteralmente sconvolto.

Mi girai verso Teresa per osservare la sua reazione.

La trovai a fissare ammirata Chuck, a quanto pare anche lei era rimasta impressionata dal suo discorso.

“Chuck, ma tu quanti anni hai?” chiede affasscinata

“quasi 14, lì compio fra tre mesi” risponde Chuck confuso dall’inaspettata domanda di Teresa

“sono impressionata!!” afferma guardandolo ammaliata

“Teresa, tu credi nel vero amore, quello dell’anima gemella?” le chiede Chuck eccitato

“be…se devo essere sincera, no Chuck, non credo nell’amore” risponde dispiaciuta

La guardai ancora più sconvolto di prima.

CHUCK È PRONTO VIENI A TAVOLA senti la voce di mia madre

“Ciao Thommy, come va?, stai bene?” mi chiede mia madre apparendo all’improvviso nello schermo del cellulare

“ciao mamma, si sto bene” dissi preso incontro piede, poi mi ricordai di Teresa, quindi aggiunsi “ti presento Teresa, è una delle mie coinquiline”

“salve signora è un piacere conoscerla” disse Teresa leggermente imbarazzata sorridendole timidamente

“ciao Teresa, piacere mio, Posso chiederti un favore?” le chiese mia madre.

Fui immediatamente assalito dall’ansia

“certo signora, mi dica” risponde gentilmente Teresa, leggermente tesa

“potresti accertarti che il mio Thommy mangi?, è molto pigro, pur di dormire qualche ora in più salterebbe pure i pasti” dice preoccupata mia madre.

La guardai sbigottito, non ci credo che abbia appena chiesto ad una sconosciuta di fare una cosa del genere per me.

Teresa le sorrise e rispose “lo farò signora, non si preoccupi, e poi a casa è impossibile non mangiare!! abbiamo uno chef e un pasticcere come coinquilini” la tranquillizza Teresa

“meglio cosi, studiare è faticoso e impegnativo, dovete nutrirvi bene, per avere sempre una marcia in più!!”

“sono d’accordo” annui Teresa cordialmente

“bene Thommy, vedo che sei in buone mani, vado a far mangiare Chuck e papà, ci sentiamo dopo, a presto Teresa” aggiunse sorridendole dolcemente e passando la chiamata a Chuck

“ciao fratellone, ciao Teresa, ci sentiamo più tardi”

“ciao Chuck” lo salutammo entrambi prima di staccare la videochiamata

“hai conquistato tutta la mia famiglia” dico con tono solenne

“in realtà manca tuo papà, e poi, sono molto simpatici, tua madre mi sembra molto dolce e comprensiva”

“mio padre è il più facile da conquistare, quelli difficili di solito sono mamma e Chuck”

“buono a sapersi” afferma Teresa sorridendo soddisfatta

Finimmo di mangiare i panini in silenzio.

Quella chiamata mi aveva turbato parecchio. Ripensai a Chuck che mi rimproverava per aver mentito a Brenda e che mi spiegava cosa significava per lui avere una fidanzata.

Incredibile.

All’improvviso mi venne in mente l’ultima frase detta da Chuck e le risposta spiazzante di Teresa.

“è vero che non credi nell’amore?” le chiedo turbato, chissà per quale motivo.

“Temevo il momento in cui mi avresti fatto questa domanda” confessa guardandomi intensamente

“tu Tom ci credi nell’amore?” mi chiede sorridendomi tristemente

“io in verità non mi sono mai posto la domanda, però da grande mi sono sempre immaginato sposato con figli” le rispondo innocentemente

“la tua famiglia sembra unita e felice” mi dice con gli occhi lucidi

“la tua non lo è?” le chiedo più delicatamente possibile

“lo era, poi però mia madre si è ammalata, e quando è morta un pezzo di mio padre è morto con lei” mi disse abbassando lo sguardo e sospirando tristemente

“ehi” le dissi sorridendole timidamente e prendendole una mano impacciato ma allo stesso tempo deciso.
Non mi piaceva vedere Teresa in quello stato.

Non pensavo che alle spalle avesse una storia così triste.

Teresa era sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.

“l’amore è un’arma a doppio taglio, può farti toccare il cielo con le dita ma può anche distruggerti !!"  afferma guardandomi con gli occhi velati dalle lacrime 

Istintivamente le strinsi la mano e con la mano libera le aggiustai una ciocca di capelli dietro le orecchie

“non devi avere paura dell’amore, è un bellissimo sentimento, vale la pena provarlo” le dissi, e mi stupì io stesso delle mie parole

“la saggezza è un dono di famiglia” mi disse sorridendomi complice, fui felice di averla fatta sorridere

“mi piacerebbe credere all’amore o comunque non avere paura di amare. Ma poi guardo mio padre, ridotto ad un’immagine sfocata di quello che era un tempo, e penso che forse è meglio non amare. Penso che è meglio dare le spalle all’amore e non cedere a questo sentimento così forte e travolgente che può farti volare oltre le nuvole ma anche precipitare nell’abisso più profondo e tenebroso” mi disse tristemente

“io penso che provare un sentimento forte e intenso per qualcuno sia bello, cioè io non ho mai provato un sentimento del genere, ma vedo l’amore nei miei genitori, e l’idea di incontrare la mia anima gemella e di passare tutta la mia vita con lei mi piace molto” dissi concentrato nel seguire la linea dei miei pensieri

“Tu e Chuck siete più simili di quello che credevo” mi disse dolcemente, ancora con gli occhi velati di tristezza.

Riconobbi il modo in cui mi stava guardando, era lo stesso sguardo di ammirazione che poco prima aveva rivolto a Chuck.

“io penso che non potrai per sempre obbligare te stessa a non amare, perché arriverà il momento in cui incontrerai il ragazzo fatto apposta per te, e se non coglierai la palla al balzo potresti finire per perderlo. E di conseguenza impedirai a te stessa di essere felice” le dissi concitato

Lei era lì che mi guardava, molte emozioni le scorrevano sul viso, ma quei grandi occhi azzurri velati di lacrime mi stringevano il cuore, così senza aspettare la sua risposta o una sua reazione, mi alzai di scatto, e la invitai ad alzarsi tirandola con la mano, che non si era mai staccata dalla mia.

“basta essere tristi, adesso andremo a cercare una gelateria e ci compreremo il gelato più grande che ci sia” le dico facendole l’occhiolino

“buona idea” mi dice sorridendomi timidamente

“su su, andiamo” la incito mentre la spingo scherzosamente verso l’uscita dell’università

Passeggiammo mano nella mano fino alla gelateria, prendemmo due grossi coni con gusti differenti.

Io lo presi cioccolato e vaniglia mentre Teresa prese fragola e limone

“vuoi assaggiare” le chiesi

“si dai”

Le avvicinai il gelato al viso e lei ne prese un po’

“è buono anche il tuo” disse “adesso assaggia il mio” aggiunse porgendomi il suo gelato, mi avvicinai per prenderne un po’ ma essendo goffo per nascita calcolai male le distanze e un po’ di gelato mi finii sul naso e sulla guancia.

Imprecai e Teresa scoppio a ridere.

“sei un pasticcione” mi rimproverò teneramente “vieni qua che ti pulisco” aggiunse, prese un fazzoletto dallo zaino, mi si avvicinò ed io mi abbassai un po’ per facilitarle il compito.

Teresa era a pochi centimetri di distanza, riuscivo a sentire il dolce profumo fruttato dei suoi capelli, e il suo respiro che si infrangeva contro il mio viso mi procurava brividi lungo tutta la colonna vertebrale, trattenni il fiato e cercai di calmare i miei bollenti spiriti.

Con un tocco delicato Teresa tolse i resti del gelato dal mio viso e si allontanò da me.

“grazie” la ringraziai imbarazzato

“prego pasticcione” dice dolcemente toccandomi in naso con un dito.
Fu un gesto molto intimo.
Le sorrisi timidamente e la guardai intensamente.

Teresa era una ragazza stupenda, sia esteticamente che caratterialmente, certo la conoscevo soltanto da due giorni, ma già mi ero fatto un’idea sul suo carattere.

Era una ragazza forte, che aveva avuto un passato difficile e a volte turbolento ma nonostante tutto, non aveva mai perso il sorriso o l’ironia, forse era proprio questo suo essere socievole e divertente che le dava la forza di andare avanti e di non abbattersi.

Eravamo lì seduti sul tavolino del bar, ci fissavamo e ci sorridevamo a vicenda, senza parlare, ma non era un silenzio pesante o imbarazzante era pura armonia, non c’era nessunissima tensione fra noi, solo tanta tranquillità e pace.

Ma ovviamente i momenti come questi erano destinati a finire, infatti mi squillò il cellulare.

 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > The Maze Runner / Vai alla pagina dell'autore: vale ronron