Ciao ragazze  si sono proprio io non sono morta dopo tanto ritorno ad aggiornare la mia storia purtroppo mi ero bloccata e non sapevo più come continuarla ma ora ho ritrovato l’ispirazione e per questo tornerò a pubblicare più o meno regolarmente. Non so se qualcuna seguirà ancora la mia storia ma ho deciso di concluderla in ogni caso spero che ciò vi faccia piacere e ora vi lascio al capitolo. Ci vediamo in fondo …..
 
 
POV BELLA
Mi ero svegliata coccolata dalle braccia del mio amore, non potevo chiedere risveglio migliore. Dopo una lunga doccia rigenerante dove mi ero coccolata con il mio bagnoschiuma  preferito avevo trovato il mio amore intento a prepararmi la colazione,notai che mi stava cucinando pancake e bacon e sapeva benissimo quanto adorassi quella colazione così gli dissi : “mmm… buona la mia colazione preferita sei proprio da sposare!” a quelle parole vidi Edward imbambolarsi, forse avevo parlato troppo e come sempre a sproposito, anche se non poter negare di aver immaginato il nostro matrimonio lui in smoking ad aspettarmi sotto un arco di fiori con tutta la famiglia al completo ed io emozionata e nervosa maledicendo le scarpe che mi aveva infilato Alice con la forza ma più impaziente ed emozionata che mai di pronunciare il fatidico si, forse tutto ciò sarebbe rimasto una mia fantasia chiusa in un angolo del mio cuore. Vedendolo così gli chiesi se fosse tutto ok e mi tranquillizzò e mi rassicurò con dolcezza a volte desideravo avere il suo potere per capire cosa gli passasse per la testa.
Ero intenta a finire la mia buonissima colazione preparata dal ragazzo più dolce del mondo quando piombò in camera mia un uragano dalle sembianze di un folletto di nome Alice Cullen che iniziò a farfugliare frasi senza senso del tipo: “ muoviti è tardi… ma non hai ancora finito??? Ti aspetto nel bagno tra 3 minuti esatti altrimenti vengo e ti trascino di peso” ero con la faccia stralunata e le chiesi: “tardi per cosa?” e lei con la classica nonchalance alla Alice mi ignorò lasciandomi li come una scema. Rassegnata diedi un bacio ad Edward  che cercava di non ridermi in faccia con poco successo e la raggiunsi in bagno in fondo mi era mancata la sua pazzia così  la abbracciai le dissi: “nonostante tu sia un piccolo folletto impazzito ti voglio bene” mi strinse a se’ ma dopo mezzo secondo mi disse “adesso basta smancerie è tardi” così mi fece accomodare sulla sedia e iniziò a truccarmi, non provai neanche ad oppormi perché sapevo bene che sarebbe stata una battagli persa in partenza così mi rilassai e la lascia fare qualunque cosa stesse facendo alla mia faccia. La tortura durò relativamente poco non più di 10 min in quel lasso di tempo mi aveva truccata in modo molto leggero e mi aveva fatto indossare una minigonna nera una magliettina bianca con lo scollo a V un chiodo di pelle e un paio di stivaletti con il tacco largo e basso , sembrava che fossi tornata indietro di 15 anni quando mia madre mi vestiva per uscire; mi passò anche la borsa una piccola tracolla nera e mi lascò così andandosene con la stessa velocità con cui era venuta e urlando qualcosa tipo “Divertitevi!!”. Solo in quel momento mi accorsi che anche il mio amore si era cambiato ed era pronto per uscire, aveva indossato un jeans e una maglietta nera che metteva in risalto il suo fisico scolpito, ero rimasta li imbambolata a fissarlo come una scema quando me ne resi conto mi riscossi dal mio stato contemplativo e gli domandai “ amore dove andiamo??”   mi strinse a sé e mi rispose “oggi usciamo solo noi due oggi non ci siamo per nessuno” a quelle parole gli saltai addosso e lo strinsi forte per quanto forte potessi essere in confronto a lui; mano nella mano ci avviammo verso la sala dei troni per dare il buongiorno a tutti e salutarli. Quando arrivammo come al solito mi salutarono con affetto e mi raccomandarono di divertirmi e salutarono anche Edward anche se credo che lo avessero anche minacciato almeno telepaticamente anche se Aro Caius e Marcus non esitarono a ribadire ad alta voce i loro pensieri ossia di trattarmi come una principessa altrimenti se la sarebbe vista contro tutta la guardia.  Usciti dal palazzo la giornata era calda ma il cielo era coperto ed avevamo la certezza che non avrebbe piovuto grazie al nostro meteoalice, in poche parole era la giornata perfetta per uscire in compagnia di un vampiro senza infrangere alcuna legge. Ci avviammo verso la macchina ed Edward mi teneva stretta a se’ mi aprì la portiera e mi aiutò a salire. Entrò anche lui mi prese la mano e la intrecciò sul cambio dopo aver lasciato un dolce bacio sul dorso; in auto aleggiavano le dolci note di claire de lune ma ero impaziente così gli chiesi “amore ma dove stiamo andando??” mi sorrise col suo sorriso sghembo e il mio cuore perse un battito e mi rispose “amore oggi passeremo l’intera giornata a Roma senza fare shopping ma ho prenotato 2 biglietti per il cinema verso le 5 visto che in quel lasso di tempo splenderà il sole e non credo sia il caso camminare per Rome sotto la luce del sole non credi??” gli gettai le braccia al collo non vedevo l’ora di vedere Roma e non solo via condotti con il mio amore in fin dei conti sentivo di avere qualcosa in comune con Roma: Roma era chiamata la città eterna, proprio come sarebbe stato in ogni caso il mio amore per Edward ETERNO e nessuno avrebbe potuto cambiare ciò né la mia natura umana né tantomeno Victoria.
 
Lo so non è un granchè ma pero che vi piaccia come al solito aspetto i  vostri commenti con consigli critiche e tutto ciò che volete.
Xo xo  bacioni
Ale