Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Cianidrina    17/02/2019    1 recensioni
Charlie Elizabeth Styles.
Sorella gemella del figlio perfetto, nonché membro dei One Direction, Harry Edward Styles.
Si, eravamo gemelli.
Si, lui era il figlio perfetto.
Si, io ero la gemella venuta fuori male.
No, con me il fascino dei ricci non funzionava.
Forse perché non ce li avevo.
Io avevo i capelli lisci come quelli di nostra madre.
Eravamo tornati ad Holmes Chapel per passare il Natale in famiglia.
Ora Harry tornava alla sua vita di sempre, solo che questa volta andavo con lui.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter Three.           Heart Attack.





                               Never put my love out on the line 
                                  Never said yes to the right guy 
                                     Never had trouble getting what I want 
                                        But when it comes to you I'm never good enough.





 
Mi giravo e rigiravo nel letto.
I ragazzi erano rimasti tutti a cena e c’eravamo divertiti, niente più litigate.
Poi loro se n’erano andati e noi eravamo andati tutti a dormire.
Ma io non riuscivo a prendere sonno.
Il giorno dopo avrei già dovuto affrontare il mio primo giorno nella nuova scuola, non so se ero pronta.
Mi alzai dal letto tirando via la coperta e uscii dalla camera dirigendomi in cucina.
I miei piedi nudi facevano un leggerissimo rumore sul pavimento.
Una volta in cucina non mi disturbai ad accendere la luce, la luna permetteva di vedere quel tanto che bastava per non schiantarsi contro qualcosa.
Mi versai un bel bicchiere d’acqua e poi feci per tornare in camera mia passando accanto al fornello.
Ma proprio li accanto inciampai in qualcosa sul pavimento e mollai il bicchiere di scatto dopo essermi bagnata tutta.
Successivamente mi ritrovai ad abbracciare il pavimento.
Ah cazzo.” Sbottai.
Avevo fatto un bel tonfo.
Mi stupii quando la cosa in cui avevo inciampato imprecò.
E si sa, le cose non imprecano.
Ma vuoi stare attenta?” Disse una voce nella semi oscurità.
Dio, come avevo fatto a non vederlo.
Ero sicura di vederci bene, sicura che non ci fosse nessuno.
Eppure lui era li ora, era sempre stato li.
Seduto a terra dietro al bancone con le gambe tirate al petto.
Si alzò di scatto e accese la piccola luce sopra il ripiano dei fornelli illuminandoci entrambi.
Dio mi hai infradiciato. Guarda qua!” Disse irritato.
Era a petto nudo e ora si stava passando una mano proprio li sopra cercando di asciugarsi.
Io continuavo a non dire nulla, anche se di cose da dire ne avrei avute parecchie.
Ora sei pure diventata muta.” Sbottò lui.
Cazzo vuoi stare zitto? Non sono muta. Ora sta zitto.” Gli risposi visibilmente irritata.
Che cavolo ci fai in giro mezza nuda a quest’ora?!” Chiese indicandomi e assottigliando gli occhi.
Mi guardai un attimo.
Effettivamente avevo in dosso solo una canotta e le mutande.
Si da il caso che viva qui ora. Tu piuttosto cosa ci facevi seduto in terra?” Chiesi imitandolo.
Vivo qui anche io. E non devo darti nessuna spiegazione.” Fece un leggero passo in avanti quasi a sfidarmi.
Lo feci automaticamente anche io.
Adoro le sfide.
Dovrai abituarti ad avermi intorno Elizabeth.” Disse avvicinandosi un po’ di più e ghignando.
Mi stava sfidando!
Indossai il mio sguardo da “ora ti uccido” e mi avvicinai a lui quel tanto che bastava per sentire il calore uscire dalla sua pelle nuda ed arrivare alla mia.
Non c’è nessuno che possa fermarmi ora. Quindi cerca di girarmi alla larga, Jawaad.” Sussurrai nella cucina deserta e ora totalmente silenziosa.
Questa cosa del chiamarci con i secondi nomi era nata l’anno prima.
A me non piaceva il mio, e a lui non piaceva il suo.
Era semplicemente un altro modo per darci sui nervi, e funzionava.
Era più alto di me e sembrava quasi che si divertisse a guardarmi dall’alto al basso, cosa che mi faceva innervosire solo di più.
Siamo troppo vicini per i miei gusti” Disse infine interrompendo il contatto visivo e allontanandosi.
Io mi lasciai andare ad un lamento senza rispondere davvero e gli diedi le spalle avvicinandomi alla finestra.
Con la coda dell’occhio lo vidi spegnere la luce facendoci ricadere entrambi nella penombra.
Aprii la finestra e mi affacciai.
Sentivo Zayn rimettere in ordine il casino in cucina.
La luna era quasi piena e faceva parecchia luce, ma il celo sembrava si stesse annuvolando e a Londra faceva freddino.
Meno freddo che a Holmes Chapel, ma un freddo diverso.
Charlie.” La voce di Zayn mi riportò alla realtà.
Mi girai credendo di trovarlo ancora dai fornelli.
Rimasi sorpresa vedendolo invece già vicino alla porta della cucina.
Buonanotte.” Continuò lui.
Il tono di voce non era come prima, era dolce, come se volesse davvero augurarmi una buona notte.
Notte, Jawaad.” Risposi invece io.
Non mi sarei fatta incantare da un po’ di gentilezza notturna.
Lui sorrise divertito e poi scomparve dietro la porta.
Io tornai a guardare la luna.
E ora chi dormiva più.




                                          When I don't care 
                                             I can play him like a Ken doll 
                                                Won't wash my hair 
                                                                                                                                                   Then make him bounce like a basketball.





La mattina arrivò troppo presto.
E quindi anche il primo giorno di scuola.
Fui svegliata da un profumo buonissimo che conoscevo fin troppo bene.
Pancakes.
Così mi trascinai fino in cucina.
Ad aspettarmi trovai mio fratello con un grembiulino veramente dubbio intento a finire di apparecchiare.
Buongiorno.” Mugugnai ancora assonnata entrando in cucina e attirando subito la sua attenzione.
Buongiorno” Mi fece eco lui sorridendomi.
Sulla tavola c’era un piatto enorme di pancake, succo d’arancia e altre schifezze.
Erano questi i momenti in cui amavo mio fratello.
Ti sei portata dietro l’orso?” Mi chiese aggiungendo altri pancake nel piatto.
Io annuii versandomi un bicchiere di succo.
Quell’orso me lo aveva mandato Niall l’anno prima. Era una cavolata, diceva sempre che ero come la sua sorellina e altre cavolate varie.
Ma era tenero, ed era impossibile non volergli bene, così lo avevo tenuto con me.
Sminuisce parecchio la tua aria da dura.” Mi fece notare Harry con uno stupido ghigno.
Feci spallucce.
Il bello delle mura di casa è che nessuno può vederti.
Successivamente afferrai un pancake e mi ci gettai sopra, con conseguente risata da parte di mio fratello.
Ti porto io a scuola, va bene?” Chiese Harry sedendosi accanto a me.
No grazie, non vorrei attirare l’attenzione, e tu e la tua macchina l’attirate eccome.” Borbottai.
Quella giornata era ancora una meraviglia, perché Malik non si era ancora fatto vivo.
Il che significa che probabilmente dormiva.
Harry per caso abbiamo del ghiaccio?” Domandai a bruciapelo.
Come? Intendo.. A cosa ti serve?” Era sospettoso, e faceva bene.
Allontanai velocissima dalla mia mente il pensiero di andare a svegliare Zayn Malik infilandogli ghiaccioli nelle mutante.
Oh niente, lascia stare.” 
Lui in risposta grugnì con un pancake in bocca e anche io ritornai alla mia colazione.
La tregua durò poco.
Qualche minuto dopo quella specie di scimmia leggermente sottosviluppata fece il suo ingresso con addosso solo un paio di pantaloni della tuta.
Sembrava avesse un nido al posto dei capelli.
Gettò uno sguardo cupo verso il mio orso.
Coraggio Malik, prova a criticarlo.
Poi te la vedrai con me.
Buongiorno Zayn. Dormito bene?” Domandò mio fratello.
Certo grazie. Ho anche fatto la doccia ieri sera.” Disse gettandomi appena un’occhiata.
Ah, si riferiva al bicchiere d’acqua.
Beh ti ci voleva proprio.” Dissi io agitando la mano sotto il mio naso come a smuovere l’aria per una grande puzza.
Vedo con piacere che sei sopravvissuta alla notte Elizabeth.” Disse lui con un sorriso e il suo miglior tono acido.
Carini i tuoi tatuaggi. Chi te li ha fatti, un bambino di cinque anni con i colori a pastello?” Domandai io prima di bere un po’ del mio succo.
Uh quanta acidità oggi, qualcuno ti ha fatto pipì nel succo?” Adesso aveva iniziato ad arrabbiarsi sul serio.
Ma io non ero da meno.
Ti odio.” Risposi criptica.
Io ti odio di più” Ribattè lui.
Wow, che originalità Malik.” Amavo schernire le persone.
E poi, così dal nulla, mi arrivò un pancake in faccia.
Scioccata, incredula e immediatamente incazzata alzai il viso verso il moro che sogghignava divertito.
Mi aveva tirato un dannatissimo pancake in faccia!
Non avrai davvero osato..” Iniziai incazzatissima.
Ho osato. Ho osato.” Ribattè lui interrompendomi.
Scattai immediatamente in piedi seguita a ruota da lui.
Vieni qui deficiente che ti..
La voce di mio Harry ci bloccò entrambi.
Charlie! Zayn! Adesso basta.” Proferì duro.
Sembrava stesse per avere una crisi di nervi, davvero, davvero divertente.
Certo, tanto devo andare a scuola.” Risposi con aria di sufficienza.
Afferrai il mio bicchiere e sparii di sopra.




                              But you make me wanna act like a girl 
                                Paint my nails and wear high heels 
                                                                                                     Yes you make so nervous that I just can't hold your hand.





 
Dopo aver smaltito la crisi di nervi dovuta a Zayn Malik mi diedi una smossa e mi preparai.
Ero quella nuova, mi avrebbero guardata tutti.
Tanto valeva essere me stessa.
Una volta pronta uscii il più in fretta possibile da quella casa, non volevo più vedere nessuno.
Sarei andata a piedi a scuola, probabilmente avrei finito per fare tardi, ma la cosa mi importava ben poco.
Ma diversamente da come avevo previsto nessuno fece più di tanto caso a me.
Riuscivo a confondermi abbastanza.
Sei a Londra Charlie, non ad Holmes Chapel.
Quindi, dopo aver saltato la prima ora, dormicchiato alla seconda e mandato messaggini per tutta la terza me ne stavo senza far nulla nei bagni, ed eravamo all’inizio della quarta.
I bagni non erano male, almeno erano puliti, ma erano classici bagni di liceo.
Cabinotti singoli con i cessi, un enorme bancone in cui erano incastonati lavandini e uno specchio a parete veramente enorme.
Peccato che non erano bagni in comune, sarebbe stato figo.
E proprio nei bagni conobbi lei.
Io me ne stavo li seduta sul bancone del lavandino a fumare guardando una tipa che si lavava le mani nel lavandino da almeno dieci minuti guardandomi e credendo stupidamente che io non la notassi, e poi lei entrò.
Posò la Vuitton sul bancone lanciandomi appena un’occhiata e poi prese a sistemarsi i capelli rossi naturali.
Non potei fare a meno di esaminare il suo guardaroba.
E proprio mentre facevo il mio esame lei puntò i suoi occhioni chiari su di me.
Sai, non dovresti fumare nei bagni.” Disse, eppure alle mie orecchie non suonò come un rimprovero.
Ma più come un consiglio.
Aprì la sua borsa estraendone un beauty dal quale tirò fuori un rossetto ed iniziò ad aggiustarsi il trucco.
Ma non risultava volgare, e tanto meno vanitosa.
Ci sono tante cose che non dovrei fare” Le risposi spegnendo la sigaretta ormai finita contro il bancone, che si annerì leggermente.
Capisco.. Eppure le fai lo stesso.” Riprese lei.
Sistemò le sue cose e poi riportò i suoi occhioni chiari su di me sorridendomi.
Mi chiamo Olly Amanda Richards” Disse avvicinandosi e tendendomi la mano.
Charlie.” Risposi io senza accennare a volerle stringere la mano.
Ma lei se ne stava ancora li.
La mano tesa verso di me e per niente intimidita dal mio atteggiamento.
Una così si meritava di più da me.
Charlie Elizabeth Styles.” Le dissi afferrandole la mano.
Normalmente sarei stata alla larga da tipe così.. Rosa.
Ma Olly, così si chiamava, mi stava davvero simpatica.
È un piacere, e il tuo nome mi piace tantissimo.” 
Mollò la mia mano e si aggiustò appena la gonna.
Charlie come Charlotte?” Domandò la ficcanaso lavamani alle sue spalle.
Ma che problemi hanno tutti con il mio nome?!
Eppure prima che potessi rispondere Olly si voltò verso di lei.
Se fosse stato così mi avrebbe detto di chiamarsi Charlotte, ti pare?” Le domandò.
Il tono era fermo e autoritario, sicuro di se, ma non arrabbiato.
E fu proprio li che capii che questa ragazza mi piaceva parecchio.
La ficcanaso rimase muta e se ne andò in fretta dal bagno.
Olly si girò donandomi un altro sorriso.
Oh!” Fece tutto ad un tratto come se si fosse ricordata di una cosa importante.
Poi scoppiò in una leggera risata prima di continuare.
Come ho fatto a non riconoscerti prima! Che sbadata, tu sei la sorella di Harry Styles”  
Ancora una volta il suo tono mi sorprese, ora sapeva chi ero e a giudicare dal suo viso le piacevano mio fratello e la band eppure non sembrava volermi usare per arrivare a loro.
Decisi che potevo essere sincera.
Si, sono io.” E, strano ma vero, accennai pure ad un sorriso.
Credevo vivessi ad Holmes Chapel.. Beh avrai i tuoi motivi per essere qui.” Chiuse la sua borsa in fretta e se la mise al braccio.
Si, infatti si” Riuscii a biascicare io.
Ero quasi sconvolta, era la prima che non mi tormentava per la mia vita o mio fratello.
Beh Charlie, spero ti troverai bene qui a Londra.” Mi fece un sorriso così dannatamente sincero.
Ora vado, non è nel mio stile saltare le lezioni.” Continuò immediatamente.
Mi salutò con la mano e poco dopo era già sparita dietro la porta.
Lasciandomi li.
Per la prima volta da tanto, con un sorriso in volto.




                                           Never break a sweat for the other guys 
                                              When you come around I get paralyzed 
                                                 And every time I try to be myself 
                                                                                     It comes out wrong like a cry for help.




 
Il mio sorriso sparì quando uscendo da scuola, alla fine di tutte le lezioni, mi resi conto della calca di gente tutta concentrata in un punto.
Il mio subconscio sapeva benissimo cosa aveva scatenato quel putiferio, ma non volevo ammetterlo.
Eppure più mi avvicinavo a quella Range Rover nera e terribilmente famigliare e più cresceva in me un lato omicida.
Quell’idiota di mio fratello era venuto a prendermi.
Dopo un’infinita serie di “scusa”, “permesso”, “fuori dai piedi”, “devo passare” e “cazzo ti levi!” riuscii ad arrivare alla macchina.
Ma quando lo sportello sul retro si aprì vidi che gli idioti erano ben cinque.
E io dove dovrei salire?!” Gridai.
Poi Niall battè sulle sue gambe e allora capii.
Buttai dentro la mia borsa e mi affrettai a salire chiudendo lo sportello alle mie spalle.
Appena svoltato l’angolo il rumore delle urla si ovattò ed iniziarono le mie.
Harry! Brutto deficiente! Ti avevo detto che non ti dovevi avvicinare alla mia scuola! Nessuno di voi avrebbe dovuto farlo!” Sbraitai contro mio fratello che se ne stava alla guida.
Accanto a lui c’era Zayn.
Dietro Louis, Liam e Niall.
Ti avevo detto che l’avrebbe presa bene!” Esclamò Louis scoppiando a ridere.
Io misi il broncio facendo scoppiare a ridere pure Niall.
Ci dispiace del putiferio, volevamo solo darti un passaggio.” Si scusò Liam.
Come si faceva ad essere arrabbiati con lui?
Già, stiamo andando allo studio e tu eri in traiettoria quindi..” Continuò mio fratello.
Che senso aveva parlare con loro?!
E questa sera Niall ha proposto di andare tutti assieme al Funky Buddha a festeggiare il tuo arrivo!” Quasi trillò Louis.
O cavolo No.
Che grandissima rottura di palle.
Dovevo trovare il modo di uscirne fuori, e dovevo farlo alla svelta.
Oppure..
Certo! Sarebbe fantastico. Posso portare anche un’amica?” 
Ditemi di si. Ditemi di si. Ditemi di si.
Tu hai un’amica?!” Domandò Zayn fingendosi sconvolto.
Oh ciao Zaynie mi ero quasi scordata di te! Ti sono mancata?” Domandai allungando una mano e scompigliandogli i capelli velocemente.
Lui protestò con qualche verso animalesco scostandosi dalla mia mano ma io parlai nuovamente prima che lui potesse aprire bocca.
Allora Hazza posso?” Cercai di addolcire il mio tono.
Lui sospirò appena e mi gettò uno sguardo dal retrovisore.
E va bene.” Acconsentì.
Io sorrisi istintivamente.
Lui frenò accanto al marciapiede.
E adesso scendi e vai a casa che noi abbiamo del lavoro da fare.” Continuò fingendosi spazientito.
Io scoccai un bacio sulla guancia a Niall e saltai giù dalla macchina.
In un secondo loro erano già ripartiti.
Ed io ero già dentro casa.




                                           You make me blow 
                                              But I cover up, won't let it show 
                                                 So I'm putting my defenses up 
                                                    Cause I don't wanna fall in love 
                                                       If I ever did that,
                                                          I think I'd have a heart attack.

 

 
 

 





 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Cianidrina