risveglio
“Dovremmo alzarci..”
“Mmm..”
“Dai Hector, è tardi”
mormorò accarezzandogli i capelli neri scompigliati dall'ennesima notte d'amore
“Sono...davvero sono molto stanco... Lei mi sfinisce signorina Rivera”
Imelda trattenne a stento una risata a quelle parole, sfiorandogli le labbra.
Hector aprì gli occhi castani, lucidi e un po' assonnati ma pieni di sentimento
Accarezzò con delicatezza il viso della moglie, scendendo poi sul collo niveo, sulle spalle e infine sulla vita sottile dove sì fermò per attirarla contro di sé
“Sei splendida, mi amor”
Lei arrossì appena a quel contatto.
Adorava il modo che aveva Hector di toccarla.
Accarezzò il suo petto, delicata.
“Anche tu non sei male”
“Oh davvero..?”
Risero entrambi questa volta, stringendosi maggiormente l'uno all'altra
Trascorsero alcuni secondi di silenzio, prima che il musicista muovesse le mani sul corpo di lei, per farle il solletico.
Un vizio oramai.
“Smettila! Vuoi proprio farmi arrabbiare.?!”
Le fermò i polsi sollevandoli sopra la sua testa
“A volte ne vale proprio la pena! Così poi … posso farmi perdonare..” mormorò vicinissimo al suo orecchio
Lei tremò appena.
Era inutile. Da quando sì erano sposati, era diventato parecchio difficile per lei restare arrabbiata con lui.
Hector, era sempre troppo bravo a farsi perdonare.
Sorrise a quel pensiero, accarezzandogli una guancia con il naso.
Gli baciò il collo, lentamente e con agilità liberò i polsi per abbracciarlo ed Hector tornò a guardarla negli occhi, sorridendo in quel modo che la faceva impazzire