Premessa: Questa storia, non è considerata come sequel/prequel di qualcosa o uno spin-off. Ogni riferimento a città, oggetti o persone è puramente casuale.




«Le persone con il disturbo dissociativo complesso, hanno un'organizzazione associativa delle loro personalità che è compresa tra due o più parti dissociative, ognuna avendo (almeno una di queste) differenti modi di rispondere, di sentire, di pensare, di percepire, sensazioni fisiche e comportamenti. Quello che chiamano "Inner World" è un mondo che è sospeso nel subconscio, dove risiedono le varie personalità. Indipendentemente dalla consapevolezza della coscienza. Le personalità di tutti noi hanno un sistema dinamico che, come vari tipi di sistemi, involvono continue azioni e reazioni con parti del sistema interfacciando il meglio o il peggio. Le parti dissociative potrebbero prendere il controllo o influenzare la persona, nel complesso, in misura maggiore o minore. Queste parti, non importa quanto separati siano vissuti, non sono "persone" o "personalità". Sei comunque una persona sola, nonostante sappiamo che non ti senti sempre come sei ora. » recitava lo psicologo. "Cazzate!" avrebbe voluto urlare. Sapevo cosa voleva dire, ma decisi di non farlo parlare altrimenti la situazione sarebbe degenerata. Mi prestai solo ad annuire e a tentare di non spappolargli la testa contro al muro. Tutti gli psicologi con cui sono stato, hanno detto la stessa identica cosa. Tutti. Non sono persone? E che sono? Frutto della mia immaginazione? Non siamo mica in Beyond: Two Souls. Era come se lo psicologo avesse una cassetta registrata al suo interno e ne avessa una per ogni suo caso. Non ne potevo più, ormai ho smesso pure di ascoltarlo. "Vattene" mi diceva, ma sarebbe stato maleducato. "No, resta, così potresti capire più cose." aveva ragione pure lui. Non sapevo più chi potevo ascoltare. Mamma? No, mamma è sempre occupata. Per non parlare di papà che fa il camionista. Praticamente non lo vedo quasi mai. Sarebbe bello stare con lui e andarsene da sto posto di merda. A Leonard, sarebbe piaciuto.  Scommetto che ora starebbe mangiando le sue solite patatine fritte, prese in qualche fast food. Mi ricordo le giornate, quando pur di non portarmi al MC e andarcene al Burger King (lo preferiva a qualsiasi altro fast food) mi trascinò all'uscita, sbattendomi in macchina di Mamma. Era sempre solare e non conosceva la parola "Noia". Parola, che in questo momento, mi sta sopraffando. Bla, bla. Personalità che non sono personalità? Cazzo sei, un controsenso umano? È uno scherzo?
... Leonard mi riempiva di scherzi. Se fosse ancora qua-.. "Smettila." Sì, forse avrei dovuto smetterla. Forse avrei dovuto pensare a cosa fare dopo questa sessione. Che stava dicendo? boooh. Non mi importava neanche più, so cosa ho e so cosa provo, non mi servono psicologi o cazzate varie.
Il solo pensiero che l'indomani sarei dovuto andare a scuola, mi metteva i brividi. Odio le medie. Troppo casino. Davvero, troppo casino. Tutti i miei amici, continuano a dire che non sto al passo coi tempi e dovrei aggiornarmi. Non mi vesto come vogliono loro... forse dovrei. O forse no. Mi importava davvero, fare amicizia con quelli? Era questa l'amicizia? Anche a Leonard non piacev-. Mi tirai uno schiaffo. Lo psicologo non lo notò neanche da quanto era incantato. Chissà, forse pensava che fosse normale. Pensava che avrei capito. E invece no, non mi interessava. Dopo qualche minuto finalmente la sessione finì, e uscì da quella dannata porta, che di sicuro, non avrei più attraversato. Lo studio del tizio, era parecchio lontano da casa, ma non avendo nessuno che mi venga a prendere, ho dovuto farmi tutta la strada a piedi. E devo dire che non era male. Stavo da solo e mi guardavo i piedi mentre camminavo, alzando il capo solo qualche volta, per ammirare il tramonto. Loro mi tenevano compagnia. Erano gli unici che riuscivano a farmi compagnia, oltre a Leonard. Sarebbe fantastico se riuscissi a raggiungerlo in qualche modo. Sarebbe fantastico se riuscissi a raggiungerli. Cosa avevo? Nulla, solo loro. E mi stava bene. Mi capivano, ed era fantastico. Non avranno i miei gusti, hanno comportamenti completamente differenti, ma stranamente li capisco tutti. Dal primo all'ultimo. Mi hanno salvato parecchie volte e mi hanno aiutato altrettanto. Il giorno a seguire, avrei deciso di cambiare il mio modo di pensare. Avrei deciso io, chi avere accanto e chi avere con me per sempre. Sarei stato io, complice delle mie azioni, non gli altri. Il sole stava scendendo così velocemente, sembrava che ogni passo che facevo lo facesse calare ancora di più. Allora mi fermai. In mezzo al marciapiede. Riuscivo ad intravederlo, nonostante ai tetti delle case che occupano il mio range di vista. Effettivamente, dopo che mi ero fermato, era come se il sole si fosse fermato. Non calava più. Mi guardai le scarpe. Forse avevo bisogno di cambiarle. Erano davvero rotte, per non parlare della mia felpa e i jeans. La mia mente era entrata in modalità "Pausa". Avevo sgombrato la mia testa da tutti i pensieri stressanti e ansiosi. Mi tranquillizzai. "Tranquillo." Ma io sono tranquillo. Ho bisogno di tempo. "Sbrigati. Torniamo a casa."

«Sì. Torniamo.»




Angolo GoroGoroh! Ho tentato di portare qualcosa di strano oggi :D spero vi posso piacere. Ditemi, vorreste un continuo di 'sta storia oooo? Fatemelo sapere! Questo ragazzo misterioso.. chissà quante cose ha da dirci sul suo disturbo dissociativo. Alla prossima!