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Autore: Ayon    28/02/2019    0 recensioni
Era finita. Lui era battuto. Tutto era salvo. Eppure il fato non lascia mai tregua ed ora la leggenda deve affrontare la sua sfida più grande: sconfiggere un cattivo? No...sopravvivere con il Mostro . "Ora tu..drago..hai la sua attenzione, e Lui non ti darà tregua"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Per la seconda volta, da quando aveva compiuto la sua missione, ll drago si sveglio di sobbalzo, ma stavolta non per un altro sogno insolito, ma per la paura. Freneticamente il drago si guardò intorno, più indaffarato a cercare la draghetta nera, che a guardare l'intorno. Con suo grande sollievo, la trovo distesa a canto a lui: dal respiro si capiva che era addormentata e, con gioia, poté notare che qualcuno ne aveva curato le ferite (come le sue del resto). Più tranquillo, il draghetto avvicinò il suo muso alla testa della dragonessa "Cinerea!" sussurrò piano e la scosse un pochino per svegliarla. Divenne subito chiaro che lei non voleva, poiché si mosse un po e si giro dall'altra parte, come un bambino che non voleva alzarsi e si rigira nelle coperte, una cosa che diverti il testardo draghetto. Dopo l'ennesima esortazione, lei apri lentamente gli occhi verdi smeraldo, che, curiosamente non erano da rettile come ci si poteva aspettare, ma a palla (cosi quelli ametista del maschio, scusate la dimenticanza)"Spyro? dove siamo?" chiese con la voce ancora intorpidita dal lungo sonno. Il drago viola fece per risponderli, salvo ricordare una cosa: non né aveva la più pallida idea! Come si può immaginare, inizio a guardarsi intorno..e spalanco li occhi per la sorpresa: si trovavano in una piccola grotta... di roccia e ghiaccio... con le sbarre (sempre di roccia e ghiaccio); tradotto: una grotta-prigione. "che posto è questo?" disse Cinerea chiaramente nervosa (per validi motivi, non le piacevano le gabbie) prima che si potessero dare una risposta, una voce, chiaramente maschile e molto giovanile, si levò alle loro spalle. I due, girandosi videro la creatura più strana che avessero mai visto, fissarli dalle sbarre della gabbia: stava in posizione eretta ed era alta pressapoco come una scimmia, ma non incurvata e, per di più, ben proporzionata, più come un ghepardo, ma con il muso più schiacciato; il pelo (rossiccio e corto) si trovava soltanto in cima alla testa, lasciando il volto nudo, una cosa che fece ricordare a Spyro di quella volta che aveva morso una scimmia con tale forza che lei, per liberarsi, se lo era letteralmente strappato, mostrando quella pelle rosata (e sanguinante), ma in questo caso la cosa non provocava repulsione, anzi era piuttosto piacevole, salvo per le ferite sulle guance; la cosa che più li impressionava erano sia li occhi celesti del, dai lineamenti, giovane e il fatto che era coperto da testa ai piedi da un abito (cosi li definiva Hunter) di.. pelliccia (e qui i due draghi, amici dei pelosi, non vollero sapere dove li aveva trovati, per evitare, in caso di risposta-negativa per loro- di vomitare) e da degli strani vestiti di..pelle (e sperarono di no) o stoffa, che copriva tutto, dalle gambe ai piedi. Superato lo sbalordimento iniziale, Cinerea chiese, in tono fermo e un po' (giusto un po') minaccioso dove si trovassero, qui il ragazzo sobbalzo come se l'avesse punto un insetto"SAPETE PARLARE!?" quasi urlò (anzi Urlò); i due lo guardarono sbigottiti"ehm...certo" rispose Spyro a metà fra l'intontito e il confuso; il ragazzo spalancò la bocca ancora più esterrefatto " Uao, sapevo che i draghi non fossero proprio delle bestie selvagge ma che potessero parlare","chi sarebbero le -bestie selvagge-" esclamò la draghessa nera chiaramente alterata"e poi come muovete i vostri corpi e il vostro viso, come se fosse umani" qui la confusione per i due draghi crebbe, incappaci di capire cosa ci fosse di tanto strano, ma prima che si potesse dire qualcos'altro, una voce, più vecchia e dura, gli interruppe "Ragazzo! Non avvicinarti troppo" e qui si avvicinò un altro (probabilmente) umano: era persino più alto, robusto e muscoloso di Hunter, con il pelo non sul capo, ma sulla bocca (e questo ricordò a Spyro quei morti congelati del ghiacciaio di Dante; come che Volter definì quel pelo sui volti? a già: barbe) visibilmente più vecchio e vestito, oltre che con quei vestiti sulle gambe, anche con uno spallaccio metallico le cui cinghie passavano per il torso nudo, che lasciava intravedere una grossa cicatrice, e delle bende rosse sui polsi; la cosa che, però, faceva più impressione era il fatto che la sua pelle fosse pallida come una luna e segnata da un simbolo rosso che copriva l'occhio sinistro (che, a differenza del destro, non aveva una cicatrice) e si estendeva e diramava sulla nuda spalla sinistra (formando una spirale) e proseguendo verso la parte più sinistra del torso. li occhi, di un arancio-marrone, fissavano con sospetto e durezza i due draghi, i quali capirono subito che quello non era come le scimmie, vile e perfido, ma più come li austeri e sospettosi ghepardi, a cui si aggiungeva un che di autoritario, più di chiunque altro avessero mai visto; nonostante ciò, Cinerea non poté che rivolgerli un duro "perché ci avete imprigionato?" lo sguardo severo dell'individuo si posò su di lei, facendola vacillare un po': non per malvagità, ma per quanto fosse forte e austero, "da vero comandante"lo paragono lei "perché non so se siete pericolosi" rispose lui schietto "non siamo pericolosi, noi draghi siamo una razza pacifica" l'uomo alzo un cipiglio"non da quello che ho sentito io; bruciate villaggi, divorate persone e altro", il drago viola lo guardò stupefatto"queste sono bugie, noi draghi non attacchiamo" il cipiglio dell'individuo si alzò"almeno non senza un valido motivo","così è meglio, ma ciò non stabilisce se siete pericolosi o meno per noi" rispose lui: Il drago abbasso lo sguardo a terra"allora perché ci hai salvato?" tutti si voltarono verso di lui"e come lo sai che è stato proprio lui a salvarci?" chiese Cinerea scettica "perché, quando ci fu la bufera io vidi qualcuno fra la neve e anche se essa non mi permetteva di vedere con chiarezza, credo che fosse proprio lui" e si voltò a guardarlo negli occhi, "tanto sei alto e massiccio, e poi" e qui si blocco un attimo"forse dico una sciocchezza, ma credo di aver visto i tuoi occhi" mentre tutti guardavano increduli il drago, l'individuo abbasso lo sguardo "allora eri proprio tu quello che mi supplicava, la figura con gli occhi ametista" disse a bassa voce attirando l'attenzione su di se "forse ci ha salvati per farci combattere in un'arena"disse la draghessa nera sospettosa"cos'è un arena?" chiese il giovane accanto, il vecchio,però, non lo ascoltò, immerso com'era nei suoi pensieri; poi alzò lo sguardo, fissando negli occhi il drago, occhi che trasmettevano più sincerità e bontà di chiunque avesse mai visto (salvo suo figlio, un bambino) "e va bene..vi liberò" tutti lo guardarono stupefatti"ma no mi fido di voi e, visto che vi ho salvato, mi dovete un favore, oltre a dovere seguire delle regole, capito?" Spyro annui subito, mentre Cinerea fu più riluttante ( solo dopo che il drago viola la guardo negli occhi, cedette). Soddisfatto l'uomo si avvicinò e sferrò un violento colpo alle sbarre, frantumandole, con sorpresa dei due"non erano molto massicce"pensò la draghetta mentre usciva. I due si guardarono intorno, erano circondato da un fitto bosco innevato, diverso da quelli a cui erano abituati"dove ci troviamo?" chiese il draghetto viola"A MIDGARD"
   
 
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