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Autore: AlekHiwatari14    01/03/2019    1 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3


Presto arriva un nuovo giorno. Finalmente i nostri ragazzi hanno un orario da seguire e non perderanno tempo solo con il professor Aizawa e i suoi duri allenamenti.
"Buongiorno, ragazzi!" Saluta Rin entrando in classe.
"Buongiorno, Aizawa. Ti vedo davvero carica oggi." Nota Kyoka, vedendola sistemarsi al suo banco.
"Puoi dirlo forte. Non vedo l'ora che viene il pomeriggio."
In quell'istante entra Izuku insieme a Ochaco e Tenya. La ragazza si fa coraggio. In fondo l'altro giorno ha fatto anche la figura dell'idiota non salutandolo pur conoscendolo già.
"Ciao, Icchan!"
"Icchan?" Si chiede Midoriya, voltandosi verso la ragazza e rendendosi conto solo in quel momento che è la sua amica d'infanzia.
"Oddio, Ricchan? Sei davvero tu? Ieri non ti avevo proprio riconosciuto. Perdonami."
"Tranquillo. Non sei l'unico. Ho notato che hai sviluppato anche tu il quirk, anche se non ho capito che tipo di unicità è."

Izuku si vede messo con le spalle al muro, ma proprio in quell'istante a salvarlo arriva il President Mic per le lezioni mattutine di inglese. Dopotutto, la mattina dovranno seguire le materie obbligatorie come inglese, matematica e cose del genere. La mattina passa velocemente. Arriva mezzogiorno e per i ragazzi è l'ora di pranzo, una delle materie preferite di Rin.
"Ah, finalmente si mangia. Chissà cosa c'è di buono." Comincia a pensare l'argentea, dirigendosi in mensa insieme a Shouto, Momo, Denki e Kyoka.
"Ho sentito dire che lo chef è Cook Hero in persona. Sicuramente cucinerà da Dio." Informa il biondo, facendo illuminare gli occhi dell'argentea, quando Shouto le rivela la dura verità: "Si, ma anche che la maggior parte delle cose che cucina contiene riso."
"Riso?!" Sbraita la ragazza, lasciando perplessa Momo che chiede: "Aizawa, va tutto bene?!"
"No che non va bene! Da quanto in qua cucinano tutto con il riso?"
"A tutti piace il riso." Commenta Kyoka alterando ancora i più la ragazza che continua a lamentarsi: "A tutti tranne me."
"Stai sempre a lamentarti." Ribatte il bicolore alterando ancora di più l'amica che continua: "Guarda che non mi sto lamentando, anzi. E' solo che certe situazioni sono al limite del pensabile. Poi dici che questa non è sfiga! Tsk! E' normale che la pazienza se ne va a farsi benedire!"
Con queste parole la ragazza si allontana dai compagni andandosene dalla mensa.
"Ehi, ma dove vai?!" Cerca di fermare Denki vedendola più irritata del solito, quando Shouto lo ferma: "Lasciala stare.  Fa sempre così. Vedrai che tornerà quando avrà fame."
"Quando avrà fame?" Domanda Momo ignara delle abitudini della ragazza.
"E' sempre stato così dalle elementari. Si lamenta del cibo, salta il pasto e poi entra di nascosto nella cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare. E' un classico."
I ragazzi iniziano così a mangiare senza la loro compagna che nel frattempo si ritrova ad urtare il braccio di Bakugou nell'uscire.
"Fa attenzione a dove metti i piedi!" Urlano contemporaneamente, per poi darsi le spalle e borbottare: "Crepa!"

Intanto, Aoi finalmente arriva in mensa, anche se in ritardo. Prende ben 3 ciotole di riso in bianco, cominciandolo a guardare con orgoglio: "Riso! Che prelibatezza."
Ebbene si, è il suo cibo preferito.
Prende un vassoio cercando un posto libero, quando vede da lontano parte dei suoi compagni. Si siede vicino agli altri e inizia a mangiare, ma nota l'assenza di Rin.
"Ragazzi, scusate, ma... Aizawa?! Non la vedo nemmeno agli altri tavoli."
"Se n'è andata via senza mangiare." Informa Momo, seguita da Kyoka:"Sembrava incavolata nera."
"Non lo sembrava, ma lo era." Aggiunge Shouto, facendo preoccupare Aoi.
Abbassa lo sguardo verso le sue ciotole di riso, per poi dire: "Mantenetemi il posto. Torno subito."
Prende una ciotola di riso e va a cercarla, credendo che avesse fame.
"Spero che non stia andando da lei con quella ciotola." Mormora Shouto, continuando a mangiare, mentre Denki se la ride: "Voglio proprio vedere come tornerà Aoi."
"Come minimo gli tirerà il riso in faccia." Presume Kyoka, quando Momo domanda: "Non credete che forse avremo dovuto dirglielo?"
"Si, ma è stato lui ad andarsene senza dirci che andava da lei." Ribatte il bicolore un po' infastidito dalle attenzioni di Aoi verso Rin.
In quell'istante, il biondo trova l'argentea affacciata ad una finestra nel corridoio che brontola qualcosa: "Tsk... riso di qua, riso di la. Ma dico io, tanto che vi fa schifo delle uova o della carne alla piastra?"
Purtroppo Aoi non sa nulla dell'incidente e nemmeno ha capito cosa stesse borbottando.
Silenziosamente si avvicina a lei con la ciotola tra le mani e gliela porge. La ragazza si volta e comincia a guardarlo in mal modo.
"Cos'è? Uno scherzo?"
Lui le sorrise per poi dirle con fare amichevole: "Mi hanno detto che non hai pranzato e ho pensato che avessi fame."
Rin guarda il riso, poi volge lo sguardo su di lui, ride istericamente per poi chiedere: "Davvero?"
Il ragazzo annuisce e l'argentea mostra il suo lato peggiore prendendo quella ciotola con un sorriso, per poi versagliela addosso e bloccare il tempo.
"Tsk...ma tu guarda a questo disgraziato! Si divertono anche a prendermi in giro!" Si lamenta, per poi allontanarsi e sbloccarlo solo dopo essere abbastanza lontana da non essere seguita.
"Ma... cosa...? Che diamine le è preso e dov'è finita?" Comincia a chiedersi il povero Aoi, ma poi decide di tornare in mensa. Kyoka e Denki iniziano a ridergli addosso, mentre Momo batte: "Io l'avevo detto che era meglio avvertirlo."
Il ragazzo sospira e riprende la ciotola di riso che ha in testa, per poi mangiare quel che ne resta mormorando: "Sarebbe grave sprecare una ciotola di riso così buona!"
"Posso sedermi con voi?!" Domanda Toru, standosene con il vassoio tra le mani.
Shouto si alza e la lascia sedersi, mentre lui se ne va diritto in classe dov'è Rin.

Arriva il pomeriggio e finalmente i ragazzi possono godersi la lezione che attendono con ansia già dall'inizio della giornata, ovvero fondamenti dell'eroismo.
"Pronti per cominciare?!" Sbraita All Might entrando in classe. Ha un atteggiamento carico e deciso trasmettendo euforia a tutta la classe, ma non solo per la sua presenza.
"Mettete i vostri costumi, ragazzi, e raggiungetemi." Con queste semplici parole fa uscire fuori i costumi da supereroi che l'istituto ha creato a seconda del quirk di ogni singolo studente.
I ragazzi non perdono tempo a prendere i loro costumi e dirigersi nei rispettivi spogliatoi per mettersi.
"Certo che l'hanno sviluppati proprio bene." Commenta Kyoka, vedendo i pantaloni del suo costume dotati di amplificatori.
"Tsk... parla per te! L'unica cosa buona del mio costume è la maschera." Si lamenta l'argentea, amareggiata dal costume che secondo il suo punto di vista è fin troppo aderente e succinto. Come darle torto in fondo?
E' un body nero aderente che mostra ogni sua forma del corpo, soprattutto quella deformazione sulla gamba destra, all'altezza della coscia, che sembra un orologio tatuato di nero, ma non è altro che parte del suo quirk lasciato in bella vista. Ha stivali neri, alti fino a metà gamba, senza tacco. L'unica cosa che copre il bacino e quell'orologio è un pezzo di stoffa viola, simile ad una camicia legata alla vita. La maschera è in tessuto adesivo, di colore nero, che è fatta in due parti. La parte destra copre solo gli occhi, mentre l'altra copre dall'occhio e si espande fino alla bocca, nascondendo l'intera cicatrice della ragazza.
Ha ancora i capelli al vento, ma li sta legando in una coda alta con un nastro nero, poichè sa che è l'unica occasione in cui nessuno farà domande per la cicatrice in volto, ma soprattutto per essere più agile in battaglia.
"Fattelo dire, hai proprio un corpo da paura." Commenta Asui, vedendo che con il costume è quasi mezza nuda.
"Tsk...ci mancavano solo le lesbiche e il quadro è completo! Poi parlate di me, ma non sono poi così piazzata bene. Qui l'unica che ha le forme al posto giusto è Momo."
"Per favore, piantatela ragazze."
"Non trovate che sia un po' troppo aderente a voi?"
"Certo che lo è! Sicuramente chi ha creato queste cose è una creatura demoniaca. Guardate tutti i vestiti! Insomma, è più che ovvio che li hanno fatti fin troppo succinti. Sicuramente sono dei pervertiti che vogliono vedere i nostri corpi, non lo capite?"
"Su, via. Smettila di lamentarti. L'hanno fatto su misura del tuo quirk."
"E secondo te dovrei camminare mezza nuda anche in inverno? Ma siete fuori? Sto ringraziando il cielo che è primavera, altrimenti avrei già fatto un reclamo. Cioè, non voglio lamentarmi di me, ok? Ma guardate. Vi sembra normale il costume di Toru o di Momo?"
"Effettivamente non posso darti torto." Comincia a imbarazzarsi la povera Toru, sentendosi enormemente a disagio, ma Momo vuole metterle in riga: "Purtroppo sono questi. Dobbiamo farci forza e andare."
"Già, che tu lo voglia o no, i costumi non possono essere cambiati." Continua Kyoka uscendo con le altre.
Gli occhi sono puntati su di loro, d'altro canto è inevitabile una cosa del genere.
"Che forme!" Urlano contemporaneamente Denki, Aoi e Mineta facendo sentire terribilmente a disagio Rin.
Todoroki le va vicino, ma lo sguardo di Aizawa lo blocca. Sa che è una giornata no ed è meglio per lui che sta zitto. Non a caso lei stessa glielo ribadisce: "Non una parola, ti prego. Altrimenti qua ci scappa il morto a fine giornata."
Pur rimanendo in silenzio, lo sguardo insistente dei 3 non è che le vada molto a genio.
Volge lo sguardo verso di loro e osserva attentamente quell'Aoi. Solo il pensiero di averla presa in giro le fa rabbia.
Lo guarda minacciosamente, mentre guarda i dettagli del suo costume. E' rosso, ma con delle rifiniture a forma di molla grige. Sembra essere fatto in tessuto elastico. La base degli stivali è grigio, simile a metallo, per diminuire l'impatto dei danni. Sulla testa ha un casco con visiera, simile a quello di Ochaco.
"Questa giornata sta andando di male in peggio..." Dice la ragazza tra se e se, ignara che le rogne ancora non sono finite.

"Ma che bella maschera. Dovrebbero chiamarti doppia faccia." Provoca Katsuki, vedendo il suo costume.
La ragazza abbassa lo sguardo e stringe i pugni. Non sopporta questa situazione. Non può sopportarla.
"Bada a come parli..." Gli dice, per poi volgere lo sguardo al professore che li chiama. Le squadre sono state assegnate.
Team A - Midoriya e Uraraka
Team B - Todoroki e Shoji
Team C - Mineta e Yaoyorozu 
Team D - Bakugou e Iida
Team E - Ashido e Aoyama
Team F - Sato e Koda
Team G - Kaminari e Jiro
Team H - Asui e Tokoyami
Team I - Hagakure e Ojiro
Team J - Kirishima e Sero
Team K - Aizawa e Shinkawa

 
Si passa alla selezione degli scontri. La modalità sembra abbastanza banale poichè è la classica battaglia eroi contro villani.
All Might procede con l'estrazione e ironia della sorte il Team A, definito eroi, affronterà il Team D, definito villani.

 
"Bene, tutti gli altri mi raggiungano in sala monitor." Annuncia il professore, facendo strada agli altri.
Gli sguardi di Izuku e Katsuki parlano da sé. C'è odio nei loro occhi e non poco.
Rin sta andando con gli altri, quando nota quegli sguardi che non le piacciono affatto.
Si allontana dal gruppo e durante l'esercitazione, in quei cinque minuti in cui dovrebbe prepararsi Bakugou e Iida, decide di agire e utilizzare il suo quirk.
Blocca tutto il tempo, lasciando solo il suo rivale lì che riesce a muoversi.
"Ma che?" Comincia a chiedersi, guardandosi attorno, quando la vede arrivare dalla porta principale.
"Che diamine vuoi, doppia faccia? Spostati! Mi stai rubando del tempo prezioso."
"Tranquillo. Tanto è tutto fermo, nessuno saprà nulla."
"Cos'è? Uno scherzo?"
"No, una persona a me cara mi ha detto di affrontare i miei ostacoli ed è quello che voglio fare."
"Mpf... fatti tuoi. Fammi uscire adesso, vecchia befana!"
"Ancora non lo capisci, Kacchan? L'unica cosa che riesci a fare è ferire chi ti sta attorno. Quello ti riesce davvero molto bene, complimenti."
Parte un applauso ironico da parte della ragazza, cosa che fa alterare ulteriormente il ragazzo: "Non ti ho mai chiesto la tua opinione. Levati dai piedi!"
"No!" Esclama con tono deciso, per poi attivare nuovamente il suo quirk bloccando parte del suo corpo.
"Ma... cosa? Che diamine mi hai fatto, brutta strega? Perchè non riesco a muovermi?"
"Adesso mi ascolterai." Con questo, avanza verso di lui, per poi continuare: "Mi hai chiamata doppiafaccia ed è a te che devo questo nomignolo. Lo sai bene. Non sopporto che te ne stai bello beato a distruggere la vita altrui, quindi è meglio che ti prenda le tue responsabilità."
Ad un passo da lui, completamente immobile e senza poter scappare, Bakugou assiste a qualcosa che non avrebbe mai pensato di vedere. La ragazza si toglie la maschera, mostrando l'orribile cicatrice che parte da sotto all'occhio sinistro e arriva fino al lato della bocca fatta da colui che ha davanti.
Ha molta rabbia e frustrazione, ma ciò che prevale è la voglia di farlo sentire inutile e inadatto alla società proprio come si è sentita lei quel giorno in cui le è stato sfregiato il volto: "Se devi chiamarmi doppia faccia, abbi almeno le palle di farlo guardando e ricordando chi è stato l'artefice di questo."
"Sei stata tu. Sei tu che ti sei messa di mezzo. Se non ti fossi intromessa..."
"Adesso non sarei così? Beh... certo. Forse hai ragione, ma... se tu non avresti tanta presunzione, se quel giorno eri il Kacchan di sempre, quello senza orgoglio e spavalderia, tutto questo non sarebbe mai successo. La colpa è solo tua!"
"Mia? Tsk, ma sentila! Davvero pensi che la colpa sia mia? Sei tu che..."
"Sai che significa vivere con una cicatrice come questa? Tu non lo sai. Non puoi saperlo perchè tu sei solo un ragazzo, sei il sesso opposto, fai parte della categoria di persone che se hanno cicatrici diventano più attraenti, non hai avuto la sfortuna di nascere femmina! Già le ragazze hanno mille sfortune nella vita. Avere una cicatrice sul volto è una vera e propria condanna!" Gli urla la ragazza. Poi lo prende per le spalle e lo guarda diritto negli occhi: "Secondo te sono bella?"
"Che?" Farfuglia non capendo a pieno ciò che vuole l'argentea che, vedendolo titubante, scatta: "Avanti, dimmelo che sono un mostro! Perchè lo so che lo sono. Nessuna ragazza con un volto sfregiato si ritiene bella. Io stessa non mi accetto, come posso pensare che la società possa volere una come me?"
"Cavoli tuoi."
"Cosa?!"
"Se non ti accetti, non è di certo colpa mia! Sono cavoli tuoi!"
"Ma davvero non lo capisci? Kacchan, probabilmente non te ne sei mai accorto, ma io ti ammiravo."
"Cosa?"
"Tu eri l'esempio di eroe che volevo diventare. Quello che fa di tutto per proteggere gli amici, quello che fa di tutto per arrivare al proprio obiettivo, quello che vince tutte le sfide anche se le prende di santa ragione. Peccato che avevo completamente preso un abbaglio. Tu non sei un eroe. Tu distruggi tutto quello che tocchi. Tu stavi per uccidermi quel giorno e quando ho scoperto la cicatrice avevo deciso di farla finita, ma... in quel momento ho incontrato un vero eroe, qualcuno con cui non puoi minimamente competere. Se non fosse stato per lui, se non fosse stato per Todoroki, adesso non sarei qui."
"Todoroki?"
"Ci tenevo a dirtelo prima del tuo scontro. Lui è superiore a te e te ne accorgerai ben presto. Anche perchè tu non sei in grado di contenere la tua furia omicida, dico bene?"
"Cosa?"
"Tanto lo so che finirai per far esplodere il volto a Midoriya, proprio come hai fatto con me."
"Cos'è? Una sfida?"
"No, solo che so bene come agisci e so che non sei in grado di vincere senza mettere in pericolo qualcuno."Gli dice la ragazza, per poi bloccarlo e far ripartire il tempo non appena è lontana.

Per tutto il tempo Bakugou pensa a tutto ciò che gli è stato detto. Prende molto sul serio la sfida lanciata da Rin, ma i fatti dimostrano che è proprio come quella ragazza gli ha detto. Nonostante abbia mancato il bersaglio per non fargli del male, Midoriya ha dato tutto se stesso, ferendosi gravemente e lasciando Katsuki perdere la sfida non solo riguardo la classe, ma anche con Rin.
Oltre il danno anche la beffa. Momo non perde tempo a dire quali dettagli erano sbagliati dello scontro e Bakugou accusa il colpo. Ha fatto esplodere il palazzo ed è normale che fosse un errore bello e buono.
Comincia ad essere sotto pressione. Gli occhi di Rin sono puntati su di lui. Sorride.
Che stia riuscendo nel suo intento?

TO BE CONTINUED...
   
 
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