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Autore: Aching4perfection    04/03/2019    1 recensioni
Un corso degli eventi un po' diverso, dove le vite di Ino e Shikamaru si sono separate presto, ma non hanno mai smesso di essere legate dall'amore... e non solo da quello. Una storia d'amore ostacolata che finisce col coinvolgere l'intero villaggio di Konoha, e che seguirà inevitabilmente il corso del suo destino.
Dedicato a tutte le ostinate mosche bianche!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino, Shikamaru/Temari
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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Avrei fatto meglio a usare degli scatoloni accidenti! Questa cosa mi sta costando una fortuna in valigie e borsoni.

Beh, poco male, direi che al momento è il caso di concentrarsi su altre questioni.

Dopo quasi mezz’ora di attesa la maniglia della porta gira e mio marito finalmente rientra.

-Ciao Shikamaru.

-Ciao teso… ma che succede?

Si guarda intorno spaesato. Tutta la stanza è ingombrata da borse di ogni dimensione, tutte piene delle sue cose.

Io sono seduta su una di esse, esausta dopo tutto il lavoro che mi ci è voluto per riempirle. Sono più vicina ai cinquanta che ai quaranta ormai e non ho più le energie di un tempo.

Non ho più le energie per tante cose…

-Succede che ti sto lasciando tesoro.

Gli dico con naturalezza.

-Che...cosa?

Mi alzo e mi avvicino a lui. Gli tolgo le carte del lavoro dalle mani e le poso sul mobile dell’ingresso.

-Ho detto che ti sto lasciando Shikamaru. È giunto il momento ormai.

Mi fa quasi tenerezza mentre boccheggia come un pesce fuor d’acqua alla ricerca di chiarimenti.

-Ma… ma io non capisco…

Lo prendo per mano e lo accompagno fino al divano, permettendo che si lasci cadere confuso su uno dei cuscini.

-Io invece l’ho capito tempo fa. Questo matrimonio non era fatto per durare. Abbiamo vissuto dei bei momenti insieme, ma ora credo che le nostre strade debbano dividersi.

Lui più che ferito sembra basito. Mi guarda come un bambino guarda un adulto ubriaco.

-Io non… Perché?

-Shikamaru, Shikadai è grande ormai. È maggiorenne e ha imboccato la sua strada. Non ci sono più scuse a questo punto per ignorare la realtà dei fatti.

Forse comincia a capire di cosa sto parlando, ma decido di prendere un bel respiro e dirglielo chiaramente, conscia del fatto che sto per dargli la più bella notizia della sua vita.

-Ora puoi stare con Ino, Shikamaru.

Strabuzza gli occhi e si aggrappa al cuscino con le mani. Rimane un momento in silenzio, a riflettere. Per un momento il cuore mi si stringe nel ricordare come, anni fa, mi innamorai proprio di quella sua espressione.

-Tu… tu lo sapevi?

Non prova in alcun modo a negare, del resto sarebbe davvero inutile, oltre che scorretto.

-Ma certo, l’ho sempre saputo… ti sorprende?

Lui prova a rispondere ma non gliene lascio il tempo.

-Come avrei potuto non saperlo testa d’anans che non sei altro? Sono tua moglie, ho condiviso il tuo letto per oltre vent’anni. Credi che non mi accorgessi di quando la notte cominciavi a rigirarti? Credi che non notassi tutte le volte che ti imbambolavi a pensare a chissà cosa col sorriso sulle labbra? Credi che non mi sia mai chiesta perché eri sempre così impaziente di andare in missione a Konoha?

-Temari io…

-Credi che non vedessi come tornavi a casa ogni volta? Coperto di vergogna, tristezza e quel forte odore di fiori…

È stato liberatorio dire tutto. Mi ci voleva, ma non porto rancore.

Shikamaru porta scritto sul viso il suo senso di colpa e non è la prima volta che lo noto. Tante volte ho percepito in lui quel senso di colpevolezza, e mi è sempre apparso così forte, che in altre circostanze forse mi avrebbe indotta a dimenticare tutto.

Ma il problema è che in lui la colpa non si è mai accompagnata al rimorso.

Lo faceva star male tradirmi. Ma non lo faceva star male l’amare lei.

Si vergognava delle bugie che mi raccontava. Ma del sentimento che lo lega a quella donna… di quello non ha mai chiesto scusa neanche a se stesso.

Mi siedo accanto a lui sul divano e gli sorrido, come per tranquillizzarlo.

-Ma se lo hai sempre saputo - mi chiede calmandosi - perché me lo dici solo ora?

Mi aspettavo questa domanda. La verità è che me la sono posta anche io tante volte.

-Beh… - rispondo con una nota di malinconia - sono un essere umano anch’io. Ho tentato di negare all’inizio, e quando non è più stato possibile ho cercato di giustificarti. Ho sperato che fosse una debolezza passeggera e che prima o poi avresti amato me come ami lei.

Shikamaru deglutisce rumorosamente e titubante mi mette una mano sulla schiena, per poi ritrarla subito imbarazzato.

-Ma a un certo punto mi è stato chiaro che non sarebbe mai successo - proseguo - Però c’era ancora Shikadai. Avevamo retto fino a quel momento, perché rovinare i suoi ultimi anni in questa casa?

Lui mi sorride. Alla fine tutti e due abbiamo accettato di soffrire per il bene di nostro figlio, perché anche lui è rimasto per Shikadai, questo l'ho capito.

Come marito e moglie abbiamo fallito, ma come genitori siamo stati bravi.

Mi alzo in piedi e mi rimbocco le maniche.

-Ora però Shikamaru, è giunto il momento in cui tu stia con chi ti rende felice. E a dirla tutta, è il momento che anche io trovi qualcuno che mi ami davvero.

Sollevo una delle borse e gliela porgo.

Lui si alza lentamente e me la prende dalle mani. Senza nemmeno posarla a terra mi abbraccia. Uno degli abbracci più sinceri che abbia mai ricevuto da mio marito… e arriva nel momento in cui lo consegno a un’altra donna.

Gli do un paio di pacche sulla spalla per interrompere quel momento prima che diventi insopportabile e lui mi lascia andare.

-Temari… - mi dice.

-Si?

-Mi dispiace… per tutto.

Gli sorrido e con una mano gli carezzo la testa.

-Ti credo. E comunque… date le circostanze… sei stato un bravo marito.

-Anche tu sei stata una brava moglie.

Raccolgo un’altra borsa da terra e gliela passo.

Lui ride.

-Ok, capito me ne vado.

Non più tardi di un’ora dopo ha caricato il furgoncino con tutte le sue cose e mi saluta un’ultima volta dallo specchietto retrovisore.

Non è l’ultima volta che ci vedremo, siamo ancora una famiglia noi e Shikadai… ma questa è l’ultima volta che verso una lacrima per lui.

   
 
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