Anime & Manga > Bungou Stray Dogs
Ricorda la storia  |      
Autore: Vera_D_Winters    04/03/2019    1 recensioni
Quella che vi propongo oggi è una songfic che mi frullava in testa da un po', perchè si mi sono riguardata 3885 volte il musical Notre Dame de Paris, e quando Frollo canta questa canzone io sento il dolore nell'anima.
Il punto di vista è quello di Chuuya come sempre dato che mi trovo molto di più a muoverlo.
Ovviamente le parole della canzone non vanno prese alla lettera, perchè è dedicata ad Esmeralda e lei è una donna gitana XD Ma secondo me il significato generale della canzone si adatta perfettamente a questi due.
Spero vi piaccia e se vi va lasciatemi un commento :)
Ovviamente vi consiglio di ascoltare la canzone mentre leggete
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Io so cos'è la passione 
Ma non lo so se è veleno Io non so più cosa sono

 

Il dirigente della Port Mafia dagli ondulati capelli rossi
si risvegliò con la schiena dolorante ed un gran mal di testa,
i raggi del sole mattutino gli scaldavano le gote, il cappello e la giacca ben piegati accanto
alla propria figura distesa a terra, la mente ancora confusa.
Si tirò a sedere stiracchiandosi, cercando di ignorare le pungenti fitte alla schiena
e provò a fare mente locale, scandagliando le immagini nella propria testa
per fare il punto della situazione.
Che diavolo...
Aveva combattuto contro una specie di piovra gigante con...

 

E se ragiono o se sogno 
Annego e il mare è lei 
Sento i sentimenti miei 
Che non ho sentito mai 
L'onda che non affrontai

 

Di scattò saltò in piedi guardandosi intorno con fare concitato.

Lui ovviamente non c'era. Che sciocco ad avergli creduto,
ad averlo anche solo pensato.
Aveva usato "Corruzione", il vero volto del proprio potere,
Solo perchè Dazai era stato al suo fianco, si era fidato di lui anche se ammetterlo era difficile,
ed ancora una volta in risposta aveva ricevuto una porta chiusa in faccia.
Lui se n'era andato ancora una volta, lasciando Chuuya indietro.

 

Mi distruggerai, mi distruggerai 
E ti maledirò finché avrò vita e fiato 
Mi distruggerai, mi distruggerai 
Tu mi hai gettato nell'abisso di un pensiero fisso 
Tu mi distruggerai, mi distruggerai 
Mi distruggerai


Di che cosa si stupiva?
Davvero ci era cascato? Ormai lo conosceva a sufficienza.
Eppure...
Eppure lo aveva sentito parlare mentre perdeva i sensi. Dazai gli aveva detto che non lo avrebbe abbandonato, che lo avrebbe riaccompagnato al punto di ricognizione con i suoi uomini.
Lo aveva chiamato Partner e aveva promesso.
A Chuuya era quasi parso addirittura di percepire il sorriso dell'ex compagno.
Era stata solo un'impressione causata dalle forze che venivano meno?
Un'allucinazione prima di svenire?
La proiezione del proprio sciocco desiderio?

 

Io cado in te, tentazione 
E tutto al diavolo va 
La scienza e la religione 
E virtù e castità Io guardo un orlo di gonna 
E vedo abissi di donna 
La gonna gira e mai 
Mai per me la toglierai

 

Se esisteva un premio per i disperati, Chuuya era candidato a vincerlo.
Ancora perso dietro un uomo che forse nemmeno lo aveva mai considerato,
ancora ad attendere qualcosa che mai si sarebbe arrivato.
Logorato da un desiderio che nemmeno voleva ammettere,
ossessionato quasi.
Perchè di certo ciò che sentiva non era sano,
non poteva essere considerato sano.
 

Mi distruggerai, mi distruggerai
E maledico te perché di te non vivo
M
i distruggerai, mi distruggerai 
Ti abbraccio in sogno tutto il giorno e sto, di notte, sveglio 
Tu mi distruggerai, mi distruggerai 
Mi distruggerai

 

La cosa più triste era forse la consapevolezza in tutta quella storia.
La consapevolezza che Dazai senza Chuuya era ancora qualcosa,
mentre Chuuya era... era solo la metà di una mela ormai rosicchiata.
Il doppio nero, che ormai possedeva solo il nero.
Se la raccontava ovviamente il rosso.
Si diceva che non aveva bisogno di Dazai.
Che ciò che li legava era la sola rivalità.
Che voleva semplicemente toglierlo di mezzo.
Ma erano solo menzogne che si auto imponeva per non cadere a pezzi.
 

E quel mio cuore d'inverno
E' un fiore di primavera
E brucia dentro l'inferno
Come se fosse di cera
Sei tu che soffi sul fuoco
Tu, bella bocca straniera
Ti spio, ti voglio, t'invoco Io sono niente e tu vera

 

Recuperò da terra la giacca e se la posò sulle proprie esili spalle,
cercando un calore che non riusciva a provare,
cercando di combattere il freddo che improvvisamente l'aveva preso,
nonostante i raggi del sole ormai avessero conquistato la radura,
spargendo la loro luce tutta intorno.
Era tempo di tornare a casa, dai suoi uomini.
Mosse un passo avanti,
poi ne fece un altro e un altro ancora,
fino a riuscire a regolarizzarsi nell'incedere,
perdendo l'andatura insicura
e riacquistando il proprio solito cipiglio arrogante.

Mi distruggerai, mi distruggerai 
E ti maledirò finché avrò vita e fiato 
Mi distruggerai, mi distruggerai 
Tu mi hai gettato nell'abisso di un pensiero fisso 
Tu mi distruggerai, mi distruggerai 
Mi distruggerai

 

In quel momento Chuuya detestava se stesso ancor più che Dazai.
Si odiava per la propria debolezza appena mostrata,
per la facilità con cui alla fine cedeva al suo ex partner.
Voleva maledirlo e maledirsi.
Voleva cancellarlo e cancellarsi.
Magari avrebbe potuto compiere quel doppio suicidio di cui l'altro tanto vaneggiava.
Sarebbe stato semplice e tutto quel dolore sarebbe svanito.
Chuuya sarebbe stato libero, e chissà,
magari anche Dazai avrebbe trovato la pace.
Felici insieme nella morte, dato che in vita sembravano non esserne capaci.
Eccolo fino a che pensieri riusciva a portarlo quel maledetto.
Pensieri che non gli appartenevano...
tale era il potere che il castano aveva su di lui.
Un potere devastante e distruttivo,
 che lo gettava nelle più cupe profondità del proprio essere,
un luogo in cui nessuno avrebbe potuto raggiungerlo,
tranne quell'unica persona che forse nemmeno lo avrebbe mai cercato.


Mi distruggerai 
Mi distruggerai, mi distruggerai

Finalmente il rosso raggiunse il punto d'incontro con i propri uomini,
ed in qualche modo riuscì a tornare a respirare,
indossando la propria maschera di strafottenza e rabbia.
Solo lui era stato spettatore della sua stessa caduta,
dell'ennesima distruzione sfiorata.
Alzando il viso verso il cielo allora, si ripromise di non crollare oltre,
di non permettere mai più a Dazai, di fargli ciò che gli aveva fatto.
Lo giurò con tutte le sue forze, sul suo orgoglio, sulla sua vita,
su tutto ciò che aveva costruito in quegli anni.
Ma in cuor suo sapeva che quel giuramento sarebbe stato vano
non appena avesse incontrato nuovamente
gli occhi di colui che gli aveva preso cuore e anima.
Lo avrebbe distrutto completamente alla fine.
Chuuya lo sapeva.
Lo avrebbe distrutto, e glielo avrebbe anche lasciato fare.
E forse nemmeno se ne sarebbe pentito.

Mi distruggerai

 

- The end -  

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bungou Stray Dogs / Vai alla pagina dell'autore: Vera_D_Winters