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Autore: Nao Yoshikawa    10/03/2019    6 recensioni
Momenti di ordinaria follia...
#1 - “Sei un idiota! Almeno dividiamolo!”.
“Ma non ci penso proprio”.
#2 - "Voglio un cane".
"Cosa me ne faccio di un cane se ho già te?".
#3 - “Nnoitra, sei un bullo”.
“E tu una rompipalle certificata".
#4 - “Ma seriamente vuoi dormire sul pavimento?!”.
“Sicuramente mi darà più sollievo che continuare a dormire su quel materasso infernale”.
#5 - "Ora non mi verrai a dire che hai paura di un piccolo ago, eh?".
"Chiariamo una cosa, Nel. Io non ho paura di niente".
#6 - “D’accordo, visto che hai deciso così, mangerò gli spaghetti di soia da solo. Se vuoi puoi dividere i croccantini con Aries”.
“Smettila di prendermi in giro!”
#7 - “E tu che vuoi? È me che vuole baciare, di certo non te”.
“Credo che Aries sia geloso”.
#8 - “Dimmi che mi ami”.
“Lo sai già”.
#9 - "Sbaglio o quella era una scenata di gelosia?".
"Non è assolutamente questo, che sciocchezza".
#10 - "Perché non puoi amarmi tanto quanto ti amo io?".
Il capitolo 54 partecipa alla “Parole intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di efp”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Another world'
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24 – In my arms
 
Era una giornata assolutamente normale. Neliel non era ancora tornata da lavoro e Nnoitra si stava ritrovando a dover – suo malgrado – a badare ad Aries, il quale aveva ben pensato di fare i suoi bisogni sul tappeto del soggiorno.
«Quel maledetto quadrupede tutto rotoli!» imprecò. «Lo fa si proposito, ama vedermi soffrire. Vedi tu cosa mi tocca fare!»
Dopo aver eliminato ogni traccia del “fattaccio”, Nnoitra mise in punizione Aries, chiudendolo in veranda. E poi si sedette sul divano, stanco.
Insomma, normale amministrazione. Neliel sarebbe sicuramente tornata a momenti.
Mentre l’aspettava, finì quasi per addormentarsi.
A svegliarlo con un sussulto fu il cigolio della porta che si apriva. Non sapeva quanto tempo fosse passato, sapeva solo che adesso sua moglie era finalmente rientrata.
«Ah, eccoti qui», borbottò strofinandosi gli occhi. «Senti, il tuo adorato cucciolo ha fatto un casino, ho dovuto pulire tutto e…»
Non si accorse neanche dello sguardo stravolto ma raggiante di Neliel.
«Nnoitra», lo chiamò. «Devo dirti una cosa, una notizia bellissima!»
«Una… notizia bellissima?» domandò alzandosi e andandole vicino. «Siamo diventati ricchi? Hai trovato un nuovo lavoro?»
Lei scosse il capo. Il sorriso non era scomparso, eppure adesso i suoi occhi erano ricolmi di lacrime.
«No, Nnoitra. È una notizia molto, molto più bella.»
La voce era incrinata dal pianto. La osservò per qualche attimo. Fra tutte le opzioni possibili, ce n’era una a cui non aveva pensato. E nel momento in cui ci pensò, non ebbe il coraggio di dirlo.
«Neliel…?» sussurrò.
Quest’ultima si asciugò una lacrima.
«Sono incinta.»
Per qualche attimo il tempo parve fermarsi. E Nnoitra si ritrovò, come raramente succedeva, senza parole. Dopo quello che avevano passato, non si aspettava una cosa del genere così presto.
E sul momento non seppe se sentirsi felice, impaurito o semplicemente spaesato.
«Sei incinta?»  ripeté stupidamente.
Lei annuì.
«Sì. Pensavo di non meritarlo ma… è successo. Nnoitra, tu cosa dici? Lo so, lo so che non era esattamente tua intenzione avere dei figli, so che non ami i bambini e che se potessi li uccideresti, però magari…»
Ciò che Neliel avvertì furono le sue braccia attorno al proprio corpo. Sentì il battito di Nnoitra, ora accelerato.
Lui la stava stringendo a sé. Gli aveva appena dato una notizia che avrebbe cambiato per sempre le loro vita e si sentiva maledettamente stupido nel non riuscire a formulare una frase di senso compiuto.
Sapeva cosa Neliel aveva passato. Cosa avevano passato, perché era un fardello che entrambi avevano portato.
«Andrà bene», le sussurrò. «Andrà bene questa volta. Perché mi prenderò io cura di voi, questi quel che costi.»
Assai raramente Nnoitra usava quel tono dolce. E quelle parole, quella promessa, era senza dubbio la più importante che le avesse mai fatto.
Neliel si strinse maggiormente nell’abbraccio, sollevata e felice.
Quello era per lei un sogno che finalmente si avverava.
 
Nota
Aaaaaaaaaah, mi auto-commuovo per le cose che scrivo. La famiglia si allarga, direi che una gioia del genere questi due se la meritavano. Avranno un bimbo/a!
Nnoitra non sa essere dolcissimo quando vuole? Con la gravidanza ne vedranno proprio delle belle :DD
   
 
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