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Autore: dana    03/05/2005    7 recensioni
Lily si svegliò di soprassalto e si ritrovò di fronte la faccia di tre ragazzini.
Uno era il più alto con i capelli e gli occhi neri, un altro aveva i capelli e gli occhi marroni e sembrava piuttosto stanco, l’ultimo invece pareva allegro con i capelli neri e spettinati e due grandi occhi nocciola coperti da un paio di occhiali ancora più grandi.
-- Chi siete? -- domandò con un filo di voce la ragazza
-- Chi sei tu? -- fece di rimando quello più alto
-- L’ho chiesto prima io… -- rifilò Lily.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

 

Passeggiava nel grande parco della scuola.

Era entrata in una zona che non sapeva neanche esistesse…

Ma non le importava…

Stava riflettendo…

Ora era sola… completamente sola…

Non c’era più neanche quello stronzetto di Potter a farle compagnia…

Aveva smesso da un po’ di versare lacrime, anche perché sapeva che non sarebbero servite a niente.

Ma non poteva fare niente contro i sensi di colpa che l’assillavano da tempo…

Non faceva altro che darsi della stupida dalla mattina alla sera, e Anya, la sua migliore amica, non poteva darle in conforto che cercava…

Non che non ci provasse, ma non ci riusciva comunque…

Ma quello che più le faceva male era vedere come lui e la sua combriccola dei Malandrini si divertivano…

Ridevano, scherzavano, facevano i duri… come se non fosse successo niente…

Si sarebbe aspettata almeno che per qualche tempo fosse un po’ più lugubre…

O una cosa del genere…

Invece niente. Si divertiva, e sfruttava ogni occasione per dimostrarlo in giro.

-- Ehi, guarda un po’ chi si rivede! La mezzosangue cotta di Potter -- fece una voce anche troppo familiare risvegliandola dai suoi pensieri.

-- Cazzo Malfoy! Non si può mai stare in pace! Dovunque vado ci sei tu che rompi! -- fece acida la ragazza agitando le mani furiosa

-- Che paroloni grossi per una ragazzina come te… -- fece l’altro abbassando lo sguardo a terra per nascondere un ghigno

-- Oh, non immagini neanche cosa sono capace di dire con questa bocca… se non stai attento uno di questi giorni potrebbe scapparmi una maledizione senza perdono… -- fece amara l’altra

-- Vero… ma posso ben immaginare cosa sai fare con quella bocca… -- assentì il biondo

-- Ma di cosa… oh! -- fece la rossa lasciandosi sfuggire un gemito capendo in ritardo il significato delle parole del biondo che davanti a lei sghignazzava apertamente.

-- Vedo che siamo un po’ tonte oggi… --

Lily lasciò passare su quest’ultima osservazione del biondo e riprese a camminare facendo finta che non esistesse…

Era stufa marcia di quel ragazzo.

-- Ehi! Cosa pensi di fare Evans? Te ne vai? -- fece il biondo riprendendola per un braccio

-- Senti non sono in vena di discutere con te oggi. -- fece secca la rossa strattonando il braccio per liberarsi dalla morsa che lo stava trattenendo.

Per tutta risposta il biondo strinse ancora di più il braccio della ragazza

-- E chi ha detto che dovrai parlare. Silencio -- pronunciò queste a bassissima voce.

Lily mosse le labbra a formare le parole “Vaffanculo Malfoy”

-- Non c’è di che Evans… -- rispose lui prima di unire i loro visi in un bacio che non aveva nulla di dolce, ma che esprimeva piuttosto uno strano desiderio

-- Sai… credo che tutto questo sarebbe stato meno “doloroso” per te, se solo tu non mi avessi schiantato davanti a Potter… e no piccola mezzosangue… questo proprio non dovevi farmelo… -- fece lui dandole un piccolo morso sul collo

Lily trattenne un gemito e ne approfittò per cercare nella sua tasca la bacchetta

-- Stai cercando questa? -- chiese lui facendole volteggiare davanti un pezzo di legno scuro che Lily cercò di afferrare

-- Credo che per adesso la terrò io… -- fece con un ghigno lui.

Nella mente della rossa si materializzò un solo pensiero

Paura

 

______________________________________________

-- Bravo James… --

-- Complimenti Jamie! --

-- Di questo passo la coppa è assicurata… --

Era appena terminato un allenamento di quiddich, che era finito a tempo di record.

James Potter era riuscito ad individuare quasi subito il boccino.

Si era reso conto che quando si è arrabbiati si riesce meglio…

E ora tutta la squadra si stava congratulando con lui.

-- Ehi Jamie.. Ma che ti prende? --

-- Niente Sirius… sono solo stanco. -- fece l’altro cercando di chiudere l’argomento invano.

-- No amico, qui c’è qualcosa che non Va…-- fece l’altro

-- Senti Paddy, non mi va di discutere. Sono semplicemente stanco. -- fece serio l’altro.

Sirius arretrò di un passo

-- Ma lo sai che cominci a farmi paura.. Stai diventando troppo serio -- fece ironico Sirius

-- Sirius. Lasciami in pace. -- fece secco James montando in sella alla sua scopa e cominciando a sorvolare un po’ il castello.

Immediatamente cominciò a rilassarsi.

Il vento che gli scompigliava più del normale i capelli e che sbatteva con forza contro il suo viso lo tranquillizzavano e lo facevano riflettere.

Forse era stato troppo duro con Lily…

Se l’è cercata

Forse non avrebbe dovuto ignorarla così apertamente…

Non ha fatto niente per farmi fare il contrario

Forse non avrebbe dovuto dirle che l’amava…

Non i quel modo per lo meno

Forse avrebbe dovuto scusarsi…

Mai

Stava sorvolando il grande parco di Hogwarts, e si era sorpreso mentalmente di vedere quanto fosse grande.

Quando gli capitò di volgere lo sguardo in una zona un po’ appartata, che non aveva mai notato.

Abbasso un po’ il manico in modo da scendere di quota e vide due figure piuttosto attaccate accanto ad un albero.

Scese completamente a terra e capì chi era il ragazzo (perché aveva notato che erano un ragazzo e una ragazzo)

-- Ehi Malfoy! -- fece con voce ironica l’altro si irrigidì ma non si voltò

-- Cosa vuoi? -- fece semplicemente l’altro con voce bassa e strascicata

-- Dimmi un po’, chi è la sfortunata che ti stai facendo adesso? La Parkinson? O magari la Steel? -- continuò con lo stesso tono canzonatorio James.

L’altro intanto stava ghignando in modo incredibile

-- Se te lo dicessi non lo crederesti possibile. -- fece con un tono altrettanto ironico Malfoy

-- Mettimi alla prova. --

-- Bene. Ma ricorda che l’hai chiesto tu -- fece spostandosi e spingendo davanti a James una ragazza che subito cadde in ginocchio.

I capelli, di un rosso acceso, le coprivano gli occhi, e il moro non capì di chi si trattasse

-- Allora chi è? -- domandò seccato

-- Controlla tu stesso -- fece con il solito ghigno in faccia

-- Non sono disposto neanche a sfiorare una delle tue sgualdrinelle Malfoy… dimmi chi è -- fece James con aria disgustata.

Proprio in quel momento la ragazza in questione alzò lo sguardo, dipinto dal terrore e dalla rabbia, verso Malfoy, poi verso l’altro ragazzo.

-- Lily -- fece in un sussurro che si disperse nell’aria velocemente.

Il volto della ragazza era rigato dalle lacrime, gli occhi di solito di un verde brillante erano arrossati e cupi, il collo era pieno di morsi quasi fosse stata un pezzo di pane da mangiare, i vestiti erano sporchi e piuttosto spiegazzati e non spiccicava parola.

Automaticamente si chinò verso la ragazza che gli gettò le braccia al collo come gratitudine.

-- Non sai quanto ce la siamo spassata io e la Evans… -- fece Malfoy.

James, che non gli aveva più badato, alzò gli occhi verso il biondo che stava comodamente appoggiato all’albero di prima con le braccia incrociate al petto.

-- Brutto bastardo, come hai potuto! -- fece in un sibilo, mentre i suoi occhi saettavano furibondi.

-- Calma Potter, non lo sai che fa male al cuore arrabbiarsi in questo modo? -- lo canzonò l’altro.

James in un lampo fu in piedi.

Lo prese per il colletto della camicia e lo sbatte contro l’albero su cui stava appoggiato

-- Azzardati ancora a fare una cosa del genere e non vivrai abbastanza a lungo per raccontarlo in giro -- fece a bassa voce in modo che solo il biondo lo potesse sentire.

-- E questa cosa sarebbe? Una minaccia? -- fece l’altro in tono di sfida

-- Prendila pure come ti pare, ma non ti azzardare a sfiorarla neanche con un dito, o dovrai fare i conti con me. -- fece con tono minaccioso

-- Non ti preoccupare, tienitela pure cara la tua bella mezzosangue. Dopotutto non era un granché -- fece spostando lo sguardo sulla ragazza che si stava asciugando le lacrime.

James lo lasciò andare e presa la ragazza in braccio se la caricò sulla scopa prima di scomparire verso la torre di Grifondoro.

Prima di entrare nella scuola, nei pressi del grande portone si fermò

-- Allora mi vuoi spiegare cos’è successo? -- fece duro. L’altra cominciò a muovere le labbra e le braccia cercando di spiegare.

-- Aspetta un attimo Finite Incantate -- fece il ragazzo estraendo la bacchetta magica

-- Io non centro niente, stavo passeggiando e mi sbuca quello lì davanti, comincia a minacciarmi e cose del genere, poi mi morde e… Oh… meno male che sei arrivato tu… altrimenti non so proprio cosa sarebbe successo… -- fece la rossa, mentre le lacrime cominciavano a sgorgarle dagli occhi.

-- Scusami… -- continuò in un sussurro poco dopo.

L’altro non disse niente, ma la strinse forte a se finché non la sentì smettere completamente di piangere, e si accorse che si era addormentata con la testa sulla sua spalla.

 

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Fine quinto capitolo

  
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