Capitolo 13. Quello che Mike non
avrebbe mai dovuto fare
Sono almeno due ore che vago per
casa come un anima in
pena. Ovvero il tempo esatto che è passato dal mio incontro
con Bella alla
festa in maschera organizzata da Jessica. Non riesco ancora a credere
di aver
fatto quello che ho fatto!. Non ho saputo resistere, lei era cosi
vicina, e
cosi bella con quell’abito da sirena mozzafiato. Ovviamente
non sono cosi
sprovveduto, avevo una maschera anche io, lei non sa che a baciarla
è stato il
sottoscritto, colui che abita sotto il suo stesso tetto, un vampiro. Ma
poi
avrò fatto bene a nascondermi dietro una maschera? Se poi
lei si innamorasse di
quel tizio come glielo spiego che ero io?. Soprattutto dopo che
l’ho
praticamente costretta ad andare al ballo con Mike visto che non
gliel’ho
chiesto prima io. Pensare a Mike mi fa inevitabilmente diventare
nervoso. Sono
ad una festa, si ballerà sicuramente, per qualche estraneo
motivo mi viene
voglia di spaccare qualcosa solo pensando a Mike avvinghiato a Bella
che ballano
felicemente in mezzo alla pista. Detesto ammetterlo ma Mike non
è affatto
brutto, certo non può competere con il sottoscritto. Ma non
è affatto un
ragazzo da rifiutare, mi ritrovo inevitabilmente a immaginare Bella che
bacia
quel tizio. Scuoto la testa per scacciare quel brutto pensiero. Subito
però
arriva Alice per mettermene in testa uno ancora più brutto
-ha chiamato Jessica…-
Perché Jessica avrebbe
mai dovuto chiamare? Per
implorarci di andare alla festa forse?
-che voleva?- domando fissandola
-ha detto che Bella ha lasciato la
festa-
Tutto qui? Alice è
preoccupata solo perché Bella è andata
via dalla festa?
-si sarà stufata-
rispondo alzando le spalle
-due ore fa…-
-cosa?- la mia voce trema
leggermente
-Bella ha lasciato la festa due ore
fa- ripete scandendo
le parole mia sorella.
Alice deve aver notato la mia
espressione poco felice
perché se ne va e anche velocemente. Non so il tempo esatto
durante il quale
sono rimasto perfettamente immobile come una statua. Alla fine
però ho ripreso
a camminare più nervoso di prima cercando di capire per
quale diavolo di motivo
dopo due ore Bella non è ancora a casa. La casa di Jessica
non è cosi lontana,
massimo che poteva metterci era un ora scarsa, ma allora dove era
finita?.
Guardai fuori dalla finestra, era buio pesto, la mezzanotte era
passata. Mi
siedo sul divano prendendo la testa fra le mani. Bella è li
fuori, da sola al
buio in un ora che non si dovrebbe mai stare soli.
Passata un altra ora, la mia
preoccupazione è diventata
di tutti i miei familiari. Siamo seduti in salotto in silenzio, tutti a
pensare
la stessa cosa, dov’è finita Bella. Esme
è quella più preoccupata, se possibile
anche più di me. Sembra distrutta, non si è mai
mossa dalla posizione in cui si
trova, seduta vicino al marito stretta ad un suo braccio.
-proviamo a chiamare Jessica,
magari è tornata indietro-
dice Rosalie rompendo il silenzio.
-no, non avrebbe senso ritornare
alla festa dopo due ore-
risponde Jasper
-forse dobbiamo aspettarla solo un
altro po’- dice Emmet,
ma si vede che anche lui è preoccupato. Mi rendo conto di
quanto tutti vogliano
bene a Bella, ormai fa parte della famiglia. Esme sta cosi male
perché è come
se si fosse persa una figlia per lei.
Non so per quanto ancora rimaniamo
in salotto a fissarci
e a fissare la porta, quando finalmente questa si apre ed appare Bella.
Ci
lanciamo verso di lei tutti insieme, e solo quando le sono davanti mi
rendo
conto che è zuppa dalla testa ai piedi.
-Bella ma cosa…-
-fuori pioveva- risponde
strizzandosi i capelli ancora
gocciolanti.
Esme l’aiuta a togliersi
il cappotto e l’avvolge in una
coperta calda facendola poi sedere sul divano.
Alice la raggiunse con una tazza
fumante di tè
-questo ti riscalderà,
Rosalie è andata a prenderti dei
vestiti asciutti- disse sedendosi vicino a lui. Adesso sono tutti
più
tranquilli e rilassati, io però continuo a fissarla immobile
le braccia lungo i
fianchi i pugni stretti.
-perché sei bagnata?-
domando con una finta calma
-te l’ho detto, fuori
pioveva- rispose lei irritata dal
dover ripetere una cosa cosi logica
-non mi sono spiegato, come hai
fatto a prendere l’acqua?-
-sono venuta a piedi, ci ho messo
un po’ perché non
ricordavo bene la strada e poi era buio- rispose Bella sorseggiando il
tè.
-che significa sei venuta a piedi?
Mike non ti ha
accompagnato con l’auto?- la mia voce si alza di qualche
tono.
Bella scosse la testa stringendosi
nella coperta
-voleva rimanere alla festa un
altro po’, cosi me ne sono
andata a piedi-
Io trattengo a stento un ringhio
-quel…Mike ti ha
lasciato andare da sola di notte sotto
la pioggia?!- adesso sto praticamente urlando, Bella mi fissa
spaventata ma io
non ci faccio caso, troppo occupato a pensare a come uccidere
quell’incapace. Se
un pensiero potesse uccidere probabilmente Mike allora sarebbe
già morto e
sepolto. Aveva fatto una cosa che non avrebbe mai dovuto fare, ancora
peggio di
baciarla, l’aveva messa in pericolo.
-aspetta che ce l’ho
davanti e vedi…- sibilo stringendo i
denti
-dopo posso aiutarti a seppellire
il corpo?- Alice sembra
divertita da quella situazione.
Io la fisso ghignando divertito
-sempre che ci sia un
corpo-
Bella ci guarda tutti e due come
fossimo dei pazzi
psicopatici. Quando arriva Rosalie con degli abiti asciutti quasi
sembra
sollevata di potersi allontanare da noi due, probabilmente
l’abbiamo
spaventata. Non appena si allontana con Rosalie, Alice mi si avvicina
con un
sorriso abbagliante -allora ci sei riuscito?- domanda a pochi
centimetri dal
mio volto
-si…- dico distogliendo
lo sguardo. Alice mi salta
addosso urlando di gioia. Gli tappo la bocca per evitare che qualcuno
ci senta.
-è fantastico! Dimmi come è stato? A lei
è piaciuto?- la voce di Alice è
aumentata di diversi decibel. Faccio per risponderle ma qualcosa attira
la mia
attenzione. Jasper è davanti a noi e ci fissa con un
sopracciglio alzato. Probabilmente
non deve trovare particolarmente gradevole sua moglie avvinghiata a me
come una
piovra.
-mi sono perso qualcosa?- dice
fissandoci entrambi
-posso spiegarti- rispondo
staccandomi di dosso Alice
Jasper attende in silenzio
-ecco vedi…-
-Edward ha baciato Bella!- esclama
Alice.
Per la prima volta vedo il volto di
Jasper mutare in un
lieve sorriso, si avvicina a me e mi da una pacca sulla spalla
–complimenti,
aspetta che lo sappiano gli altri…-
-no gli altri non devono saperlo,
soprattutto Emmet, non
mi darebbe tregua-
Alice e Jasper annuiscono, sono
sollevato posso fidarmi
di loro.
-in realtà non lo sa
nemmeno Bella- confesso passandomi
una mano tra i capelli
Il sorriso di Alice si spegne,
Jasper mi fissa incredulo
-lei non sa che ero io a baciarla,
avevo una maschera-
rispondo e prima che potessi evitarlo un cuscino del divano mi arriva
in
faccia. Ovviamente so già chi è stato, non ho
bisogno di vedere Alice con il
braccio ancora alzato.
Lentamente la vedo avvicinarsi a me
fino a far sfiorare
la punta dei nostri nasi
-caro fratellino, se entro tre
giorni Bella non saprà che
sei stato tu a baciarlo, ti farò rimpiangere di poter vivere
in eterno- sibila
la mia adorata e spaventosa sorellina che in quel momento fa davvero
paura, poi
con movimenti fluidi si alza dal divano, si scambia un lungo bacio con
suo
marito e si allontana probabilmente diretta in camera di Bella.
Jasper mi fissa per qualche secondo
- fa paura anche a me
quando fa cosi- dice infine prima di allontanarsi. Adesso che sono solo
posso
pensare ad un modo per come dirglielo.
Sorpresi? Finalmente
sono tornata ad aggiornare
anche questa fanfiction. Scusate il ritardo ma con il caldo che fa in
questi
giorni diventa sempre più difficile mettere insieme frasi di
senso compiuto. Spero
comunque che continuiate a seguirmi e commentare.
Baci, Marylilith ^^