Fanfic su artisti musicali > The Used
Segui la storia  |       
Autore: echelon1985    21/07/2009    6 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A











Jeph P.O.V.


Preparo la valigia mentre lo sguardo preoccupato di Dan non mi lascia
un secondo
Mi sento come un fottuto animale dello zoo
Mi guardano tutti come se dovessi andare in pezzi davanti ai loro
occhi da un momento all’altro


Stiamo tornando a casa
Mi viene quasi da ridere al pensiero di questa parola
Quale casa?
Fa male solo l’idea di rimettervi piede

All’uscita dell’aeroporto troviamo ad attenderci due macchine.
Segno evidente che John è stato informato della situazione
Salgo in una delle due auto con Dan e ci dirigiamo a casa sua
Due schieramenti
Sembra quasi una cazzo di guerra
E’ questo quello che siamo diventati?
In macchina nessuno dei due sembra aver molta voglia di fare conversazione
In ogni caso non ci sarebbe poi molto da dire
Questa situazione è così palesemente sbagliata e dolorosa
da sembrare surreale


 
La notte sembra non passare mai
Sono immobile a fissare il soffito di una stanza che non è la mia
E non posso fare a meno di chiedermi dove cazzo sia finita la mia vita
Mi scosto le coperte di dosso e cammino a piedi nudi per la casa
Mi sposto in cucina, cercando di non fare rumore
Magari una tazza di tè mi aiuterà a dormire
Prendo posto al tavolo della cucina, con la tazza tra le mani,
e guardo fuori dalla finestra
Il freddo della notte crea una leggera condensa sul vetro, rendendolo opaco

Mi torna alla mente l’immagine delle dita di Quinn
che scrivono il mio nome sul vetro appannato della mia macchina, mentre ride
Gli dicevo sempre di non farlo, che sarebbero rimasti i segni sul vetro
Ma puntualmente mi ritrovavo a ridere anch’io come un idiota
Aggiungendo il suo nome accanto al mio con la punta delle dita

Scuoto la testa per cancellare questo pensiero e mi ritrovo a sussultare,
quando la mano di Dan si poggia sulla mia spalla

- Hei, ho visto la luce accesa
- Scusa
- Niente, ero sveglio. Non riesci a dormire?



Scuoto la testa senza rispondere, prendendo un sorso della bevanda che
si sta velocemente raffreddando nella tazza
E’ ancora Dan a rompere il silenzio, pochi secondi dopo

- Che pensi di fare Jeph?
- Non ne ho idea... credo... che dovrò trovare un posto dove stare
- Puoi stare qui
- Non voglio incasinare tutti quanti Dan
- E io non voglio saperti in una casa, o peggio ancora, in una stanza d’albergo
  da solo. Quindi starai con me. Discorso chiuso


Gli sorrido. Grato del suo aiuto. Ne avrò bisogno.
Il peggio deve ancora venire





Il mattino dopo il cielo è terso e limpido, sembra quasi che qualcuno lassù si
stia prendendo gioco di me.
Mi vesto con una lentezza esasperante, cercando inconsciamente di rimandare
quello che mi aspetta
Mi dico che è giusto così
E che è meglio farlo in fretta. Via il dente, via il dolore.
Ma quando la macchina di Dan si ferma davanti al vialetto di casa mia,di casa nostra
Sento tutta la convinzione di poco prima dissolversi.
Non riesco a muovermi


- Jeph, vuoi che lo faccia io?


Scuoto la testa
Devo farlo io, ignorando il dolore che sembra volermi strappare la carne
Percorro i pochi metri del vialetto senza nemmeno alzare lo sguardo dal
ciottolato sul quale sto camminando
Faccio un grosso respiro, e giro la mia chiave nella toppa
Quinn raggiunge l’ingresso pochi attimi dopo
I suoi occhi spenti si fissano nei miei
Sono sorpresi, e sembrano accendersi di qualcosa che definirei... speranza?
So che tutto questo fa male anche a lui
E non voglio illuderlo, così decido di mettere subito le cose in chiaro

- Sono venuto a prendere le mie cose. Vado a stare da Dan, finchè non trovo
   un altro posto


Lo vedo spalancare gli occhi, come se nonostante tutto non fosse
preparato ad una simile eventualità
Si porta la mano alla bocca, reprimendo un versetto ferito
Distolgo lo sguardo e mi incammino in camera da letto
Quinn non mi segue, ma sento i suoi singhiozzi soffocati invadere l’ingresso
E la mia testa
Riempio il borsone delle cose che mi servono, ignorando il tremore delle
mie mani
Quando ho finito trovo Quinn esattamente dove l’avevo lasciato.
Una mano portata alla bocca e le guance bagnate di lacrime
Fa maledettamente male


- Ora è meglio che vada


Scuote la testa e si avvicina, mentre le lacrime continuano a scendere
bagnando il suo viso

- No
- Quinn, non rendere le cose più difficili
- Ti prego, non puoi andartene
- Invece devo
- Dimmi cosa posso fare... cosa devo fare per rimediare?
- Non c’è niente che tu possa fare


Mi chiudo la porta di casa alle spalle, ma appena fuori sono costretto a fermarmi
Perché non riesco a camminare
Perché sento le forze scivolare via
Posso sentire Quinn piangere attraverso la porta
Ed è come se mi si disintegrasse il cuore

Dan mi raggiunge, togliendomi il borsone dalle mani e abbracciandomi
Non mi ero neanche accorto delle lacrime e dei singhiozzi che mi scuotono
Oramai non sento più niente
Niente
Mi volto un attimo a fissare la porta, come se mi fosse possibile
vedervi attraverso

Non possiamo fare più niente l’uno per l’altro
Ora sto solo cercando di non morire









Bert P.O.V.


Vengo svegliato dal rumore insistente e fastidioso del mio cellulare
che vibra sul comodino
Lo apro di scatto senza nemmeno guardare chi è
Intontito come sono ci metto qualche secondo ad attribuire la voce
al telefono a quella del mio batterista


- Bert, va da Quinn. E’ meglio che non stia solo

Poche parole, e sono già in piedi. Mi rimetto in fretta i vestiti che
avevo ieri sera e salgo in macchina, anche se le nostre case distano
pochissimo l’una dall’altra
Suono il campanello più volte senza che succeda niente
Allora prendo la chiave “per le emergenze” ed entro
Non devo cercare molto, Quinn è seduto nell’ingresso, per terra, la
schiena appoggiata al muro
Lo sguardo vacuo
Devo chiamarlo molte volte prima che dia un qualsiasi segno di aver notato
la mia presenza
Scoppia in lacrime non appena i suoi occhi incontrano i miei
Lascio che pianga, e che parli.
Sconvolto
Disperato come non l’avevo mai visto

Come non avrei voluto vederlo mai
Le parole escono dalla sua bocca sconclusionate, quasi folli


- Ti prego, fallo tornare, riportalo indietro, riportalo da me

Ed io mi limito ad abbracciarlo stretto
Ma non posso fare a meno di domandarmi se sia lui ad aggrapparsi a me,
oppure  il contrario
Lo stringo perché ogni parola che dice sembra uccidermi lentamente
Perché vorrei che amasse me con la stessa disperazione con cui
ama lui
Con la stessa disperazione con cui io lo amo
Eppure se potessi riporterei Jeph indietro sul serio
Se fosse possibile riconsegnerei ancora una volta Quinn tra le sue braccia
Cederei il passo ancora una volta
Se servisse a renderlo felice
Che importanza avrebbe un’altra spada piantata nel petto?
Cosa cambierebbe?
Io sono morto tempo fa











Salve a tutti!
Perdonatemi per il ritardo nell’aggiornamento
Ma il concerto dei Placebo ha occupato tutto il mio week-end! E non mi sono ancora ripresa dall’emozione!
Sono spettacolari live!
Ok, ora la smetto con l’eccitazione post concerto e passo al capitolo

Le cose, come vedete, si stanno evolvendo. La situazione non è per niente facile
E’ importante per me descrivere esattamente le conseguenze delle azioni di Quinn su tutti loro
Perché praticamente tutti ne sono coinvolti

I preferiti sono diventati 14! Grazie!
Grazie mille anche e soprattutto a chi recensisce
Love ya!

SweetPandemonium:  Honey, lo so è difficile non farsi intenerire da Quinny.
Come vedi la divisone in questo capitolo si fa ancora più netta, purtroppo… che ne pensi? Un bacio!

Akura:  Vero, Quinn sta soffrendo moltissimo...ma d’altronde se l’è meritato.
L’uomo di Quinn è ancora un mistero, si saprà solo più avanti.
Hai ragione, Bert si sta comportando bene per ora... fammi sapere che te ne pare di questo capitolo! Baci

Dominil: Sugar, grazie dei complimenti *.*
In questo caso il povero Bert sta pagando delle amare conseguenze, pur non avendo nessuna colpa. Povero!
Spero che anche questo capitolo un po’ corto ti piaccia! Baci!

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Used / Vai alla pagina dell'autore: echelon1985