30 - Everybody loves Naoko
Adagiata nella culla, Naoko osservava con occhi curiosi Oirhime, intenta a farle mille moine.
«La adoro!» esclamò la ragazza tenendo stretta a sé Kiyoko. «E sono sicura che lei e mia figlia diventeranno migliori amiche un giorno.»
La bimba dai capelli neri effettivamente guardava con interesse la più piccola, agitando i pugnetti e borbottando chissà cosa.
L’idillio terminò quando arrivò Grimmjow.
«Voglio tenerla in braccio!» esclamò deciso. Nnoitra allora lo fulminò con lo sguardo.
«Non pensarci neanche.»
Non poteva dare di certo la sua bambina in braccio a quello sconsiderato incosciente, sarebbe stato folle e insensato e…
«Va bene», proferì Neliel, prendendo la piccola Naoko. «Ma fai attenzione!»
Nnoitra assunse un’espressione contrariata. Non aveva intenzione di sentirsi dare dell’apprensivo. Perché in realtà non lo era mai stato, non eccessivamente almeno, non fin quando era arrivata Naoko.
In verità Grimmjow si dimostrò piuttosto attento e abile, e la bambina sembrava trovarsi bene tra le sue braccia, tanto che aveva addirittura sorriso.
«Avete visto? Le piaccio. Devo ammettere che è una bambina davvero adorabile.»
Orihime e Neliel erano piacevolmente sorprese, Ulquiorra sembrava abbastanza indifferente, forse perché la sua attenzione si era spostata tutta su Nnoitra, il quale era sul punto di esplodere.
Cos’era quel fastidio che sentiva? Somigliava vagamente alla gelosia ma… che senso aveva?
«Ti capisco», disse ad un tratto Ulquiorra, mestamente.
«Di cosa parli?!»
«Del fastidio che provi. Non fartene un problema, è una cosa del tutto normale, è l’istinto.»
Già, l’istinto. Molto pericoloso l’istinto.
«Non so proprio a cosa tu ti riferisca», borbottò alzandosi in piedi e puntando Grimmjow. «Va bene, ora basta. Ridammela.»
«Eh? Ma non è giusto, fammela tenere ancora un…»
Lo sguardo che in seguito Nnoitra gli lanciò gli fece intendere che sarebbe stato meglio tacere, se non voleva ritrovarsi un pugno dritto sul viso.
Neliel trattenne a stento una risatina.
«Tesoro, tutto bene?»
«Va tutto benissimo!» esclamò nervoso. Naoko era tranquilla in braccio a lui e per un attimo i loro occhi si incrociarono.
«Tsk, sei una bambina incredibilmente ruffiana», disse Nnoitra. «Però… sei carina, quindi posso perdonartelo.»
Esattamente come sua madre.
Nota dell’autrice
Per Nnoitra è l’inizio della fine. Naoko ha tipo tre giorni, e ha già fatto strage di cuori, lui però non ne sembra molto felice, fortuna che Ulquiorra almeno lo capisce. Cosa combinerà quest’adorabile e paffuta neonata?