Purtroppo sono stato inattivo per mesi, ma per fortuna questa iniziativa mi ha dato la possibilità e la voglia di tornare a scrivere, concludendo una fanfiction, anche se sono solo cinque drabble.
Visto che adoro la ship ne sono molto felice. Soprattutto perché su certe coppie o ne scrivo da solo, o ne scrivo da solo. xD
Quindi... Ecco a voi!
Oltre ad essere sexy cos’ altro fai per vivere?
«Ciao Hinata!» Ten si sedette di fianco alla ragazza e le sorrise. Hianata ricambiò il saluto. Non si vedevano da diverse settimane e quella era una serata tra amici come tante altre, ottima scusa per Ten.
Ten ordinò un drink lievemente alcolico, Hinata un analcolico, quindi la Hyuga parlò con altri, poi Ten richiamò la sua attenzione in un attimo. Voleva conoscerla meglio.
«Che mi racconti?» Le chiese e la giovane si strinse nelle spalle, parlandole delle sue ultime settimane, degli impegni.
«Quindi nella vita ti tieni molto impegnata, vedo...» Oltre ad essere così sexy… fu il suo pensiero finale.
C’è solo una cosa che voglio cambiare di te, il cognome.
Si frequentavano da due mesi, ormai.
Erano su una panchina intente a mangiare un gelato.
Ten si voltò verso la ragazza e le spostò una ciocca dei capelli di Hinata e le sorrise.
«Il tuo cognome ti piace?» Le chiese e Hinata rimase immobile per un attimo.
Ten si appoggiò contro lo schienale della panchina e sospirò, divertita dalla sua reazione.
«Non so… Hinata Ten? Non suona bene?» No, non suonava affatto bene, ma l’importante era che Hinata capisse.
La Hyuga deglutì e prese la mano della compagna, in silenzio.
Ten non aggiunse altro. Era proprio la reazione che voleva.
Tuo padre è un terrorista? Perché sei una bomba.
Quattro mesi aveva atteso quel momento.
Quattro mesi per una cena a casa sua, con suo padre e sua sorella minore.
«Quindi studi all’università?» Chiese il padre della sua compagna e Ten annuì.
Finirono di mangiare verso le nove e quindi andarono in camera di Hinata.
Hinata si sdraiò e Ten si sistemò al suo fianco.
«Sicura che tuo padre sia un commercialista?» Hinata sospirò.
«Come mai?» Ormai stava imparando a conoscerla. Ne avrebbe detta una delle sue.
«Beh… sai… sei una bomba.» Le sussurrò dolcemente, «quindi mi chiedevo se per caso… tuo padre non fosse un terrorista.» Hinata rise.
Dio ti benedica. Oh, pare che l’ abbia già fatto.
Ten era venuta a prenderla dopo la solita messa domenicale. Hinata era credente, lei un po’ meno.
«Hanabi si farà suora… settimana prossima inizia il seminario.» Una sorella suora a neppure diciotto anni, l’altra omosessuale dichiarata. Che famiglia divertente, pensò Ten, mentre la compagna saliva sul suo motorino.
«Dio è d’accordo col tuo orientamento sessuale?» Chiese, partendo.
«Mi vuole semplicemente felice.» Rispose Hinata e Ten sorrise, mentre si dirigeva verso il cinema.
«Se esiste ti ha sicuramente già benedetto.» Aggiunse Ten, parcheggiando vicino all’ingresso.
«Anche a-a t-te.»
Ten le prese la mano. Che balbettasse facendole un complimento era il minimo.
Il tuo secondo nome è Wi - Fi? Perché Sento davvero una connessione.
«Posso mettere davvero il nome che mi pare?» Chiese Ten, mentre Hinata finiva di stendere i panni sul terrazzo che dava sulla camera.
Casa nuova, inizio di una convivenza.
«Hai carta bianca.» Le disse la Hyuga e Ten si mise a scrivere.
Un modem nuovo, un Wi - fi a cui dare un nome.
Hinata tornò in camera e stava per dirigersi verso la sala giorno, quando posò il suo sguardo sulla nuova password.
“HinataWi-Fi1995”.
«Vista la connessione che sento con te… è palese che questo sia il tuo secondo nome.» Affermò Ten e Hinata alzò gli occhi al cielo.