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Autore: ballerina 89    06/04/2019    3 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

- Spiegami come accidenti hai fatto! - mi disse Regina uscendo dal camerino dell'ennesimo negozio di abiti da sposa che avevamo visitato. 
- A fare cosa? - chiesi non capendo a cosa si riferisse.
- A trovare l'abito giusto! Sono settimane che giriamo e niente da fare, non c'e nulla che mi convinca o che mi piaccia sul serio. Di questo passo ci andrò in pigiama all'altare.
Sorrisi nel vederla per la prima volta nella sua vita senza filtri. Ha sempre cercato di fare la dura e la sostenuta ma adesso non può far altro che essere una normale ragazza emozionata per l'evento e in preda al panico.  - Non dire sciocchezze, troverai quello giusto,  ne sono sicura. - cercai di tranquillizzarla.
-  A si? E quando avverrà questo miracolo? - Sprofondò su una delle comode poltroncine che l'atelier metteva a disposizione. - Tutte quelle che ho sentito non fanno altro che dire che l'abito giusto lo riconosci nell'istante in cui vedendolo ti emozioni e piangi come una fontana. Dico io... ma perchè si inventano queste cretinate?
- Non sono affatto cretinate Regina, succede sul serio!
- Vorresti dire che tu, la salvatrice, la ragazza più testarda che conosca, ha pianto quando ha trovato il suo abito da sposa?
- Come una bambina proprio! - dissi ripensando a quell'emozionante momento. - Non disperare,  lo capirai immediatamente quando lo troverai, fidati di chi ci è già passata. 
- Lo spero... 
- Parlando d'altro, spiegami una cosa: come mai hai deciso di sposarti adesso che siamo ancora in pieno inverno? Non eri tu quella che amava le calde temperature? Ho comprato un abito a dir poco meraviglioso per la cerimonia, morirò dal freddo a causa tua! - mi lamentai giocosamente facendola ridere... era tesa, aveva bisogno di distrarsi un po’.
- Tranquilla, non congelerai. Sono sicura che il tuo focoso pirata sarà più che felice di riscaldarti nel caso ne avessi davvero bisogno; e comunque, ho scelto questa data perché coinciderà con un evento davvero molto speciale!
- Ah si? E di che evento si tratta? Non sarà la ricorrenza di qualcosa che al momento mi sfugge vero? Lo sai meglio di me non sono assolutamente portata per le date!
- Nessuna ricorrenza che ci riguarda da vicino, sarà semplicemente una giornata molto particolare per la nostra cittadina... un giorno diverso da tutti gli alti oserei dire... un giorno che mai fin’ora si è visto a Storybrooke.
- Ah si? E cosa succederà di così eclatante? Pioveranno ciambelle dal cielo per un rarissimo allineamento di pianeti? - scherzai.
- Si e no! - rispose facendomi smettere immediatamente di ridere. - No... non guardarmi come se fossi impazzita - rise per il mio sguardo confuso - Non pioveranno ciambelle volanti questo mi sembra scontato, ma ci sarà un particolare allineamento di pianeti. Capita ogni 200 anni tipo... ne ho sempre sentito parlare nella foresta incantata ma non ho mai avuto possibilità di vederlo con i miei occhi... nessuno di noi a dire il vero; forse giusto tuo marito, se non era troppo impegnato a dare la caccia a Gold.
- E cosa accadrà di così tanto speciale con questo allineamento? L’idea delle ciambelle che piovono dal cielo non mi sarebbe dispiaciuta per niente sai? Al solo parlarne mi è venuta fame! - la vidi alzare gli occhi per aria.
- Non ti smentisci mai!  Comunque, questo strano allineamento porterà all’assenza della magia per ben due o tre giorni! Non funzionerà nulla, neanche le pozioni già pronte all’utilizzo. Saremo una qualsiasi normale cittadina. - sorrise entusiasta. Ma solo a me sembrava una notizia poco piacevole? Se fino a qualche secondo prima me la stavo ridendo alla grande ecco che a quella notizia cambiai subito espressione.
- È una catastrofe non una cosa bella... REGINA! - esclamai stupida. - Cambia immediatamente data!
- E perché mai scusa? Non eri tu quella vissuta senza magia e che voleva far crescere i suoi bambini nella maniera più normale possibile? Cosa c’è che ti sconvolge al tal punto? - chiese non capendo la mia improvvisa reazione.
- Quello che hai detto fino a poco fa, ovvero la paura che qualcuno possa interrompere le tue nozze. - risposi come fosse la cosa più ovvia di questo mondo - Mi spiego meglio: sono sicura che non accadrà nulla di male, ma nel remoto caso in cui succedesse sul serio qualcosa come pensi che potremmo difenderti? Non puoi aver paura di essere attaccata e allo stesso tempo essere consapevole che in quel giorno non ci sia uno straccio di magia in giro. È da pazzi! - provai a farle capire il mio punto di vista.
- Lo faccio proprio per questo motivo Emma: zero magia, minore possibilità di attacco! - provai a replicare ma prontamente mi anticipò - No! Non sprecarlo neanche il fiato: nulla mi farà cambiare idea.
- D’accordo, come vuoi... ma sarò costretta a portarmi una spada piuttosto che una borsetta! - dissi ormai rassegnata - Mmh... ora che ci penso: non ho una spada che si intoni al mio vestito... uff! Lo sapevo io che erano meglio le ciambelle volanti! Il cibo non tradisce mai!
- Pappaaaaa pappaaaa! - ed ecco che il piccolo Liam ci comunicò di essere sveglio dandomi pienamente ragione.
- Hai visto? Anche a tuo nipote piace di più l’idea delle ciambelle. Cambia idea Regina, fidati... è meglio essere previdenti. Pensaci... se ci fosse un tavolo da sistemare all’ultimo momento, se il fioraio sbagliasse l’addobbo? Con la magia potremmo porvi rimedio tempestivamente ma così....
- Emma! Come mi hai tranquillizzato tu prima lo farò io adesso con te: andrà tutto bene. E poi cavolo Swan sembra quasi che ti stia sposando tu! - rise facendo ridere anche me.
- D’accordo argomento chiuso! Ma la spada me la porto dietro sul serio. - precisai. - Ora andiamo però che si sta facendo tardi, lascio Liam da mamma così lo fa mangiare e noi nel mentre ce ne andremo in un altro atelier sperando che Chloe e Leila non inizieranno a fare i diavoli a quattro pur di venire con noi. - c’era un motivo preciso per cui avevo deciso di non portarle con me ne quella mattina ne nei giorni a venire. Un motivo semplicissimo: le avevo portate con noi nel primo atelier che visitammo... beh per poco non ci cacciavano a calci nel sedere. I miei due diavoletti, più entusiaste che mai nel vedere per la prima volta tutti quegli abiti da sposa, iniziarono a corre a destra e a manca per tutto il locale toccando con le loro manine tutti gli abiti esposti. Fin qui ancora tutto bene; la cosa che mandò su tutte le furie la responsabile del negozio fu quando, convinte di aver trovato il vestito perfetto per la loro zia, vestito a dir poco orrendo vorrei specificare, si arrampicarono su dei divanetti bianchi con tanto di scarpine, con l’intento di spogliare il manichino e portare il vestito a Regina. Sarei voluta sprofondare, mi ero tanto raccomandata e invece? Ahh...sarebbe stato da metterle in punizione ma non lo feci. Perchè?  Per il semplice fatto che Regina era resa come una corda di violino quel giorno e quella piccola comica scenetta la fece rilassare un po’.
- Un altro atelier? Senza appuntamento? - domandò destandomi dai miei pensieri.
- Cosa? Ah.. si l’appuntamento. Certo che lo abbiamo, l’ho preso io!
- Mah...
- Lo so, lo so, sono una donna molto perspicace!
No, sei montata il che è diverso! - scoppiammo a ridere e prendendo tutte le nostre cose uscimmo dal locale, passammo da casa di mia madre per lasciare Liam dopodichè dritte al secondo appuntamento della giornata. Trovammo il vestito? Certo che no! Impiegammo quattro giornate per riuscire in quell'intento ma alla fine il vestito da sogno e la mia amica si incontrarono e come immaginavo fu amore a prima vista. Dove lo trovò? Esattamente nell’atelier dove presi il mio. A pensarci prima ci saremmo risparmiate un sacco di energie.
 Per festeggiare la riuscita della sua ricerca ci invitò tutti a casa sua e visto che mancava poco più di una settimana al grande giorno, subito dopo cena, mentre gli uomini di casa guardavano una partita alla tv, noi donne, bambine comprese, aiutammo la futura sposa a ricapitolare il tutto.
- Abito trovato, fedi ritirate,Musiche scelte, addobbi confermati, bomboniere pronte, tableau pronto... direi che a parte l'ultimo incontro con Granny per l'assaggio del menù ufficiale direi che è tutto pronto. - disse mia madre elencanto tutti i punti sulla lista che avevamo precedentemente creato. 
-  Accidenti! Quasi dimenticavo! - esclamò la sposina facendomi saltare in aria dallo spavento.
- Che succede? - chiesi sperando di non aver dimenticato nulla.
- Aspettatemi qui, torno subito. - la vedemmo correre al piano di sopra e scendere qualche minuto dopo con tre grandi pacchi tra le mani.
- E quelli? Cosa sono? Altri regali di nozze che non hai ancora aperto?
- No, molto meglio...  è un piccolo ringraziamento a te Emma, senza di te non credo che sarei mai riuscita ad organizzare tutto questo. Sei stata indispensabile e siccome so che non ti piacciono i regali ho ben pensato di farne uno ad ogni tuo marmocchio. Questo  è per te Leila - gliene consegnò uno- Questo è per la mia piccola Chloe... e questo - consegnò l'ultimo pacco a me - è per il principino di casa, ma visto che è ancora troppo piccolo per poter capire forse è meglio se lo apri tu. Esitai un pochino prima di aprire il pacco che avevo difronte, non avevo fatto nulla di speciale a dire la verità se non accompagnarla e supportarla e non mi sembrava giusto che avesse fatto dei regali ai bambini per ringraziarmi, ma purtroppo non ebbi il tempo di dire o fare  nulla che le mie bambine attirarono la mia attenzione mostrandomi il regalo in questione e facendomi capire il perché di quei regali. Al loro interno, o almeno in due di loro, quelli delle bambine, vi erano due vestiti da damigella color azzurro chiaro con tanto di strascico. Erano a dir poco meravigliosi. 
- Mamma apri il pacco di Liam, vediamo cosa c'è dentro! - mi incitò Leila non togliendo le mani dal suo prezioso vestito.
- Ti mamyyyyyy. - continuò l'altra. Le feci contente e aprii anche il pacco di Liam... Regina non aveva badato a spese. Aveva preso per il mio piccolino un completo: gilet, pantaloni, camicia e papillon tutto rigorosamente grigio, nero e bianco.  
          (vestito damigelle)

 (vestito paggetto)

- Regina grazie... grazie davvero di cuore ma non possiam...
- No no no, non cominciare! Ho voluto fare un regalo ai bambini e gradirei che non rompessi per una volta. E' il mio matrimonio e mi piacerebbe vederli vestiti in questo modo: sono o non sono le mie damigelle e il mio paggetto? - pagetto? aveva detto pagetto? 
- Avevo già preso loro dei vestiti, se avevi un genere di abbigliamento ben stabilito in mente potevi dirmelo e avrei.... aspetta un attimo! Hai detto paggetto? Non ti riferirai mica a... a Liam vero? - la vidi annuire sorridente  -  Ma se non sa neanche camminare da solo Regina! Pensi davvero riesca a percorrere la navata portandoti le fedi? Il massimo che riuscirebbe a fare sarebbe aprire la scatolina  e mangiarsele... vuoi questo? 
- Possibile che tu debba sempre commentare ogni mia decisione? Il vestito a tutti e tre ho voluto regalarlo io, non era in programma ma oggi pomeriggio mentre eri fuori a chiacchierare telefonicamente con il tuo amoruccio li ho visti in vetrina e non ho potuto fare a meno di prenderli... e per quanto riguarda Liam si, lo voglio vedere mangiucchiare la scatolina delle fedi mentre aiutato dalle sue sorelle percorrerà la navata. Sarà il paggetto più figo che si sia mai visto. Per una volta accetta senza controbattere ok? - mi guardò sbattendo ripetutamente le ciglia imitando il comportamento delle mie figlie quando volevano arruffianarmisi - Fallo per me. 
- Non sono minimamente d'accordo sui vestiti, sai come la penso, non mi piace l'idea che tu abbia buttato all'aria dei soldi inutilmente, ma se proprio ci tieni tanto non ti ostacolerò! E' il tuo giorno dopotutto e voglio che sia esattamente come te lo immagini.
***
Per tutta la settimana non facemmo altro che correre avanti e indietro per sistemare il tutto in ogni minimo dettaglio, fortunatamente i bambini erano a scuola altrimenti non so com avrei fatto a far conciliare il tutto. La magia mi fu molto d'aiuto, sopratutto per spostare da una parte all'altra gli scatoloni con all'interno tutti gli addobbi, peccato però che venerdì, due giorni prima del matrimonio di Regina, la magia venne prematuramente a mancare lasciando così a tutti noi il duro compito di disporre tavoli e sedie. Pensate fosse finita qui? Certo che no! Nel bel mezzo del tragitto verso l'atelier, per prendere il vestito della mia amica, il mio caro maggiolino decise di fermarsi lasciandomi a piedi. Erano tutti impegnati a fare qualche cosa quindi non provai nemmeno a chiamare qualcuno per farmi venire a prendere, maledissi la mia adorata macchinana e prosegui a piedi: andata e ritorno. Ero pronta a correre la maratona di new york dopo tutti quei km. 
- E'... è' lui??? - mi chiese emozionata Regina non appena mi vide entrare da Granny con un enorme porta abiti bianco.
- E' già! - sorrisi anche se stanca morta. Vedere il suo sorriso raggiante mi ripagò di ogni fatica fatta.
- Sembri stravolta! - mi disse scrutandomi meglio. - Ti senti bene? Non vorrai ammalarti proprio adesso vero? No Emma, non puoi abbandonarmi così è! Io ho bisogno di te, tu...
- Ei... ei ei frena Regina, è tutto ok, sto bene! sono semplicemente stanca. Si è rotta la macchina e sono dovuta andare a piedi a ritirarlo, tutto qui. - le spiegai. 
- A piedi??? Hai fatto tutta quella strada a piedi? Oddio Emma grazie, sei la numero uno!
- Ancora convinta che la magia non ci sarebbe stata utile? - la presi in giro e lei prontamente, sollevata di avere finalmente il suo abito da sposa, mi rispose.
- Ma stai zitta! Un po' di attività fisica non ha mai ucciso nessuno! Mi sarà riconoscente tuo marito vedrai... grazie a me ti verrà un bel culetto sodo!
- REGINAAA!!!! - esclamai
- Per tua informazione sua maestà, la mia mogliettina ce l'ha già il culetto sodo non le servono le camminate, le basto io per questo. 
- KILLIANNNNN!!!! - che fossero tutti impazziti? Vidi Regina sul punto di replicare ma fortunatamente le mie due bambine, affascinate da quell'enorme porta abiti, vennero in mio soccorso mettendo fine a quell'imbarazzante conversazione. 
- E' il vestito della zia quello mamma? - domandò Leila con già gli occhi a cuoricino.
- E' già, è il vestito della zia. - sorrisi
- Possiamo vederlo?
- Ti mamma possiamo? - Continuò la mia piccolina pronunciando la frase quasi del tutto in maniera corretta. Era un mesetto ormai che Chloe stava lavorando con Hopper e una locopedista sul suo linguaggio e stava facendo davvero dei passi da gigante. Ero abituata a sentirla parlare quasi correttamente ormai, ma ogni volta era un'emozione. Stava faticando molto per superare le sue paure e i suoi blocchi, delle volte si demoralizzava e bisognava ripartire da capo, mi dispiaceva vederla soffrire ma  ero sicura che  presto sarebbe stata ricompensata per tutti i sacrifici fatti. Il solo iniziare a parlare meglio ne era una prova. - Alloa mamma? Possiamo?
- No no no no no mie signorine! Non si può vedere il vestito della sposa, deve essere una sorpresa. 
- Ma noi non siamo lo poso mamma! solo lo zio Robin non deve vedele il vettito! - mi sarebbe di sicuro mancato il suo strambo linguaggio un giorno.
-  E dai mamma ti prego! Chloe a ragione, noi possiamo vederlo!
- Ho detto di no piccole pesti, vedrete il vestito Domenica mattina come tutti i restanti degli invitati. 
- Lo pottiamo a casa però vero mamma? Se ta da zia poi lo zio robin lo guarda... - piccola ruffiana del mio cuore, sapevo già cosa avesse in mente. 
- Mi dispiace deluderti mia piccola principessa ma non porteremo il vestito a casa... ne tantomento starà a casa vostra - guardai Robin con uno sguardo più furbo di quello dei miei figli. - Lo custodirà Granny in un luogo super segreto che neanche io e Regina sappiamo. 
- Mah..
- Mah niente, anzi.. direi che ora possiamo rimetterci a lavoro, ci sono ancora delle cose da sistemare. - richiamai tutti all'ordine neanche fossi una vera wedding planner. - Granny ti affido il vestito e i bambini, mi raccomando ad entrambi. Chloe ha già la merenda nel suo zainetto quindi non le dare nulla se verrà da te ad elemosinare cibo, sarebbe in grado di mangiarsi venti merendine se solo potesse. Leila al contrario non ha nulla nello zaino quindi se ti chiede qualcosa daglielo pure tranquillamente, poi passerò a pagare. Anche per Liam niente cibo altrimenti non mi mangia nulla a cena. - stabilite le regole fondamentali, salutai i bambini i quali stranamente non fecero il che ben minimo capriccio dopodichè raggiundi gli altri. il lavoro chiama.
***
POV NARRATORE
Emma era andata via da venti minuti, Granny posizionò  il vestito in un posto per lei al sicuro da occhi indiscreti dopodichè si rimise  a servire ai tavoli.  Controllava i bambini di tanto in tanto ma non si rese minimamente conto di cosa le due femminucce stessero combinando. Sembava che giocassero ma la realtà dei fatti era assai diversa. Stavano elaborando un piano per poter ammirare di nascosto il vestito da sposa della loro zia.
- Secondo te dobe lo ha nascosto? Io voglio vedello.- disse la più piccina verso sua sorella maggiore.
- Non lo so, ecco perchè ci serve un piano! Ha portato il vestito di sopra e poi è scesa a scrivere su quel quaderno... forse li c'è un indizio! Dobbiamo andare a vedere. - a quelle parole Chloe si alzò in piedi e prese subito la direzione del bancone. - Dove vai Chloe? Resta qui!
- Ma tu hai detto...
- So cos'ho detto ma non possiamo farci vedere, Granny se ne accorgerebbe! Dobbiamo pensare ad un piano. - Tornarono entrambe a sedersi e silenziosamente ognuna di loro pensò a qualcosa. Il piano "geniale" venne in mente alla più grande. - HO TROVATOOO! - Esclamò attirando l'attenzione della più piccola. - Dobbiamo distrarre Granny! Se qualcuno di noi piangesse lei accorrerebbe qui per vedere cos'è successo e nel mentre sarà distratta un'altro di noi, ovvero io, avdrà a sbirciare sul quaderno. Ci stai?
- TIIIIII! Pacciamo piangere Liam. posso morderlo? - sembrava quasi felice di volerlo fare.
- No, non morderai Liam, lui non centra nulla con il nostro piano. 
- Uffa...E chi piangelà allora? - chiese
- Tu! Avanti concentrati e piangi.
- Ma io....
- Vuoi vedere il vestito della zia? Allora fallo! - la piccolina si sforzò talmente tanto che il suo visino divenne completamente rosso per lo sforzo. Servì a qualcosa? No... per quanto ci provasse nessuna lacrima uscì dai suoi meravigliosi occhi.  - Allora? Ti muovi? Non abbiamo tutto il giorno.
- No ci liesco... fallo tu! - disse triste e offesa allo stesso tempo.
- E chi leggerà cosa c'è scritto sul libro... tu? Ma se fai ancorra il secondo anno d'asilo! Non sei capace a leggere quindi zitta e piangi!
- No capace io!! - sbuffò - No mi piace quetto piano.
- Uff... possibile che debba fare sempre tutto io Chloe? Avanti vieni con me. - le disse porgendole stranamente la mano.
- Dove? - domandò la piccina.
- A cercare un nuovo piano cosi stai zitta! - credendo alle parole di sua sorella la piccolina si lasciò convincere e la seguì per le scale che conducevano al piano di sopra. Il piano di Leila però non era quello di cambiare stradegia anzi... l'idea iniziale continuava a piacerle sempre di più tanto che una volta saliti i primi tre gradini lasciò la mano della sua sorellina per poi spingerla e farla cadere dalle scale. - Scusami Chloe! - disse mentre la piccola pangeva dal dolore; cadendo aveva sbattuto la gamba che era da poco guarita. Sentendo le urla della piccina Granny accorse in suo aiuto immediatamente portandola nella cucina del locale per metterle un po di ghiaccio mentre la più grande si introfulò dietro il bancone a sbirciare tra le pagine di quel misteriorso libro. Misterioso... in realtà non era altro che il registro delle prenotazioni delle camere. Sfogliando sfogliando arrivò all'ultima pagina e con una facilità inaudita trovò quello che cercava: " Vestito Regina stanza 108" - Bingo!
Si affrettò, cercando di non farsi vedere, a prendere la chiave con il numero indicato sul registro dopodiché, non prima di averla nascosta, si recò in cucina dove era stata portata Chloe per comunicarle di essere riuscita nella missione. Entrandò la prima cosa che notò fu che la sua sorellina stava ancora piangendo. Granny le aveva messo del ghiaccio sul ginocchio per alleviare il dolore ma lei non sembrava voler smettere di lamentarsi facendo preoccupare ancora di più la dolce nonnina.
- Chloe... - la chiamò Leila avvicinandosi al tavolo dove Granny l’aveva fatta sedere. - Come stai? - chiese anch’essa leggermente preoccupata. In fondo il suo intento non era quello di farle del male.
- Bua io! Bua qui! - continuò a lamentarsi indicando il ginocchio - FA MALEEEEEEEE!
- Leila per favore spiegami: Che stavate facendo? Come ha fatto a cadere? - e ora? Non poteva di certo dirle la verità, Granny di sicuro avrebbe chiamato sua madre e sarebbe finita dritta dritta in punizione.
- È caduta dalle scale.... lei...
-  DALLE SCALE??? O signore! Cosa ci facevate sulle scale?
- Erano solo tre gradini, volevamo sederci lì per stare più comode ma lei poi è scivolata e....
- Poteva farsi male sul serio lo sai si? E indovina con chi si sarebbe arrabbiata vostra madre? Con me! Non fate mai più una cosa del genere ok?
- Ok! Scusaci Granny.... - effettivamente in colpa si ci sentì davvero Leila ma in quel momento non aveva importanza, il piano doveva andare avanti.  Aspettò che Granny tornasse a darle le spalle dopodiché estrasse la chiave dalla tasca dei suoi jeans mostrandola a Chloe la quale smise immediatamente di piangere e iniziò a ridere.
- E ora che ti succede? - chiese Granny non capendo. - cosa c’è di così tanto divertente da ridere? - Leila le fece segno di non dire nulla così la piccina di inventò la prima scusa che le venne in mente.
- Sei butta con gli occhilali!
- Ah si sono brutta è???? - le fece il solletico facendola ridere ancora di più. L’allarme infortunio era finalmente cessato.
- Ho fameeeee! Voglio fare melenda! - esordi improvvisamente facendosi aiutare a scendere dal tavolo - Fame fame fameeeee!
- E cosa vorresti mangiare? Lo so che la mamma ha detto che devi mangiare la merendina che hai già in borsa ma se vuoi un dolcetto dei miei devi solo chiedere ok? Sarà un nostro piccolo segreto. 
- Io voglio il bicco con il latte al toccolato! - rispose convinta.
- Il.... il cosa???? Cos’è il bicco? - chiese la donna guardando Leila nella speranza riuscisse a fare da interprete. Stava cominciando a perdere la mano con il linguaggio dei bambini.
- Vuole il bricco di latte e cioccolato che mamma le ha messo nello zaino... il bricco è quella scatolina di cartone come quella dei succhi di frutta.
- Ah si, vuoi solo quello? Non la vuoi una crostatina con la cioccolata?
- No! Bicco!!!! Voglio il biccoooo!
- Ok ok non ti scaldare. Tu Leila vuoi qualcosa?
- No io sto bene così! Possiamo andare a giocare adesso?
- Si ma falle fare prima merenda e non farla salire ancora sulle scale ok?
- Va bene! Promesso! Andiamo Chloeeee!
Uscirono dalla cucina correndo e questo aiutò Granny a sentirsi un po’ più serena, se la piccola correva significava che non si era fatta nulla. Controllò Liam il quale se la dormiva beatamente e poi tornò al suo lavoro alla tavola calda sperando che le bambine non combinassero altri guai. Povera illusa... quelle signorine stavano per mettersi in guai molto seri .
- Ho preso la chiave della stanza dove c’è il vestito, andiamo a vederlo prima che Granny se ne accorga.
- Voglio fare melenda prima! Ho fame! - si imbronciò Chloe.
- Mangerai dopo dai! Non morirai mica di fame... non sei curiosa di vedere il vestito della zia?
- Si, tanto tanto... - sorrise emozionata. - ma ho fame! Voglio mangiale! - estrasse la sua merenda e iniziò a berla a piccoli sorsi. Dopo un quarto d’ora la piccola non aveva ancora finito, se la stava prendendo comoda e Leila iniziava seriamente a perdere la pazienza.
- Ti vuoi muovere si o no? Non abbiamo tutto il giorno. Tra poco mamma tornerà a prenderci! - sbuffò - Ho capito! Vado da sola.
- No no no! Vengo anche io! Aspettami. - e con tanto di merenda tra le mani si recarono nella stanza 108 dove pochi minuti dopo si consumò la tragedia. 

POV EMMA
Tornammo alla tavola calda a dire poco distrutti, era stata una giornata massacrante ma finalmente  tutto era pronto per il gran giorno. Avevamo sistemato nei minimi dettagli ogni cosa e ora non dovevamo far altro che che attendere sabato. Mancavano ancora due giorni al grande evento e per aiutare Regina a rilassarsi il più possibile io, mia madre e le nostre amiche concordammo di portarela il giorno seguente presso una delle spa migliori di Storybrooke. Una giornata di relax era quello che ci voleva, sia per lei che per noi. Prima però dovevo occuparmi di una cosa: dovevo assicurarmi che Granny fosse ancora disposta a tenere i bambini. Purtroppo anche Killian era impegnato con Robin e mio padre l'indomani e di conseguenza non sarebbe potuto stare con loro. Portarli con me poi sarebbe stato tutto fuorché rilassante, conoscevo molto bene le mie pesti. L’unico che avrei potuto portare senza problemi sarebbe stato Liam, il più tranquillo dei tre, ma non era di certo un posto adatto ad un bambino di una anno e di sicuro il dover cambiare pannolini ogni ora e mazza non era di certo un fattore di relax. Sperai che le bambine non avessero combinato troppi carini e avvicinandomi a Granny le chiesi nuovamente il favore di tenerli... non prima di essermi assicurata che fosse tutto ok.
- Come si sono comportati i miei terremoti questo pomeriggio? - esordi sperando vivamente che la sua risposta fosse positiva.
- Dici che le femminucce sono tremende ma a me non sembra, si sono comportate come delle vere e proprie principesse. Hanno obbedito e ascoltato per tutto il tempo. L’unica cosa negativa è che Chloe si è arrampicata sulle scale ma al terzo gradino è caduta. - mi allarmai all’istante ma non ebbi il tempo di dire o fare nulla che Granny mi tranquillizzò. - Non andare nel panico, sta benone, non si è fatta nulla. Solo un piccolo livido all’altezza del ginocchio. - mamma mia che spavento.
- Grazie mille per averle tenute... sei stata gentilissima e visto che ci sono vorrei chiederti un altro favore... non è che per caso potresti tenerle anche domani? Senza impegno davvero, se hai da fare lo capisco e...
- Tranquilla Emma, nessun problema, mi fa piacere tenerli.
- Sicura?
- Sicurissima!
- Allora grazie di cuore Granny, sei la mia salvezza. - l’abbracciai dopodiché raggiunsi gli altri al tavolo i quali stavano già ordinando. Mancava Killian all’appello ma Regina mi comunicò che era andato a salutare i bambini che stavano giocando nel retro del locale. Li lasciai con il loro papà che ultimamente per via del lavoro raramente riusciva a passare del tempo con loro e continuai a parlare con i miei amici. Poco dopo ecco rientrare Killian ma con una faccia che non diceva nulla di buono. Non era solo, aveva tra le braccia Chloe che era rannicchiata stretta stretta a lui.
- Che succede? - chiesi immediatamente alzandomi e andandogli in contro.
- Dice che ha male al ginocchio. - ma come, non mi aveva detto Granny che non era nulla? Perché le faceva male? Mi affrettai a prenderla in braccio, cosa di cui ne fu molto felice, ma non appena le chiesi quale fosse il ginocchio incriminato e mi indicò quello della “solita” gamba iniziai ad andare in paranoia.
- Ma ti fa male tanto tanto amore? - le chiesi accarezzandole una guancia e scrutandola in viso. il suo sguardo non era dei migliori: era e spaventato .
- Ti... tanto tanto. Bua io... bua al tinocchio. - anche il fare troppi errori all’interno di un’unica frase non era buon segno.
- Fai vedere il ginocchio alla mamma ok? - le alzai il pantalone fino al punto indicato e mi resi conto che Granny aveva ragione: non era per nulla gonfio e a parte un piccolo livido non c’era nulla. Glielo feci muovere e anche lì non notai nulla di preoccupante, fisicamente stava bene. - Amore non è nulla ok? Ti sei solo spaventata, vai a giocare con tua sorella nel mentre che arriva la tua cena ok? - scosse la testa - come no? Non vuoi andare a giocare? - rispose allo stesso indentico modo... mmmh non era da lei fare così. - Amore sicura che sia tutto ok? - per la terza volta consecutiva rispose di no solo che questa volta aggiunse altro.
- Mi... mi... mi fa male il pancinoooooo! - scoppiò in lacrime e si aggrappò ancora piu saldamente tra le mie braccia. - fa male... fa maleeeeeee!
- Adesso ti fa male anche il pancino amore mio? E come mai? Hai mangiato troppo a merenda? - chiesi non sapendo il motivo per cui stesse manifestando tutta quella sofferenza.
- No! Ma buaaa ioooooo! No fame... no ceno io! Ninne! Voglio fale le ninne! - voleva addirittura dormire? Qui c’era sotto qualcosa.
- Non... non dirmi che sta male è! Non ha la febbre vero? No... no no non può ammalarsi Emma.... sabato io mi sposo.... e se... - non bastava mia figlia, ci si metteva anche Regina adesso.
- Regina non ti ci mettere anche tu! - le dissi sorridendo - Non allarmarti inutilmente, Chloe sta bene, non ha la febbre, credo sia solamente stanca.
- IO BUAAAAAAA NO TANCA! - specificò 
- Visto???? Non si sente bene Emma! E se si stesse ammalando? Oddio non posso sposarmi se...
- Ma ti senti? Stai dando i numeri! - Risi... era già agitata da morire per tutto il contesto, la situazione di Chloe non faceva altro che farla agitare ancora di più. - Te lo ripeto, sta bene... sarà solamente un mal di pancia passeggero, non preoccuparti ok?
- E se...
- E se dovesse stare male seriamente tranquilla, ti sposerai ugualmente.
- Senza di voi io non mi sposerò mai sappilo! - disse decisa.
- Ma noi ci saremo Regina, scherzi? Troverò una babysitter che la controllerà per il tempo della cerimonia, è tutto sotto controllo fidati.
- Il tempo della cerimonia? E poi mi lascerai da sola? No no no... cambierò data! È deciso!
- Ma ti ascolti? Stai facendo tutto questo gran casino per nulla. Non ci sarà bisogno di cambiare data, non si tratta di una catastrofe naturale. E poi fidati, te lo dice una che c’è già passata: dopo la cerimonia vorrai stare solo ed esclusivamente con il tuo maritino, dubito fortemente che ti mancheremo nel caso non fossimo presenti!
- Ho detto che...
- Si sì ok ho capito! Se Chloe starà male rinuncerai a sposarti! Va bene,come vuoi! - tanto non avrebbe smesso di andare nel panico fin quando non le avessi dato ragione quindi tanto valeva farlo fin da subito. Una cosa era certa, sarebbe potuto accadere di tutto quel giorno ma lei, volente o nolente, si sarebbe sposata. Anche a costo di doverla trascinare con la forza, lei sabato mattina sarebbe salita all’altare.
- Mamy male pancino..... voglio andale biaaaaa!
Finimmo di cenare abbastanza velocemente dopodiché recuperai gli altri miei figli e insieme a Killian ci dirigemmo a casa con la speranza che Chloe nel suo lettino si sarebbe tranquillizzata almeno un pochino. Macché... si mise il pigiamino senza far storie e andò nel suo lettino senza implorarmi di farla dormire nel lettone con noi ma ogni volta che andai a controllarla la trovavo sveglia, che piangeva silenziosamente e si torturava le manine. Ormai non vi erano più dubbi... non stava male,era successo qualcosa. Con la scusa di raccontarle una favola extra provai a parlarle ma dalla sua bocca non uscì nessun indizio che potesse tornarmi utile per capire il suo stato d’animo. Si era chiusa a riccio e di sicuro doveva essere una cosa seria perché mia figlia non è in grado di tenersi le cose per se. La coccolai più del dovuto sperando in una parolina che potesse aiutarmi a capire qualcosa, ma all’ennesimo tentativo fallito la lasciai alle cure del suo papà, che aveva appena fatto riaddormentare Liam, mentre io andai a controllare l’altra peste che a differenza di Chloe era ancora bella pimpante e giocava con la sua casa delle bambole.
- Leila tesoro? Posso...
- Non so nulla di quello che è successo a Chloe mamma. - quell’affermazione era meglio di una confessione: lei di sicuro sapeva qualcosa.
- Ah no? - scosse la testa - E come mai sapevi già che a Chloe fosse successo qualcosa? - chiesi cercando di metterla alle strette.
- Intuito mamma! - sorrise furbamente. Mmmh... quella peste non me la raccontava giusta.
- Certo.... intuito. - le feci il verso - Ascolta Leila ormai sei grande quindi se sai...
- Ho solo otto anni mamma!
- Beh sei di sicuro più grande di una bimba di 4 come Chloe. Se tua sorella ha fatto qualche casino è giusto che tu me lo dica perché.... - non riuscii a finire la frase che il mio cellulare squillo. Fosse stato in un altro momento non avrei risposto e avrei magari richiamato, ma era mezzanotte e mezza e quindi di sicuro per chiamarmi era qualcosa di urgente. Estrassi il cellulare dalla tasca dei miei jeans e lessi il mittente della chiamata: Granny... che accidenti voleva Granny a quest’ora? Aveva difficoltà con la creazione della torta nuziale? Immaginandomela alle prese di una torta più alta di lei alzai gli occhi al cielo e risposi
- Pronto Granny che...
- E' UNA TRAGEDIA EMMA! E' SUCCESSO UN CASINO. MI UCCIDERA... CI UCCIDERA! UCCIDERAì TUTTIIIII! - per poco non mi rompeva un timpano.
- Granny, Granny! Calma ok? Chi! Chi ci ucciderà? Che diavolo è successo? - Che qualcuno fosse entrato a Storybrooke per ucciderci uno per uno visto l’assenza di magia? Pensai al peggio, ma non appena Granny mi fece il nome della persona interessata, il mio cervello andò in uno stato di confusione totale. 
- REGINA! Regina ci ucciderà Emma! - esclamò come se fosse una cosa ovvia.
- Ma che.... Regina? E perché mai Regina dovrebbe ucciderci! Hai forse sbagl..... - non finii neanche la frase che un pianto disumano mi fece sobbalzare. Mi voltai verso la porta della cameretta di Leila e la vidi: Chloe.
- Tia allabbiata? - mi chiese tra le lacrime più spaventata che mai. Deve avermi di sicuro sentita.
- Ma no piccina la zia non...
- Vieni qui ti prego Emma, dobbiamo risolvere il problema! SUBITOOOOO!
- Ci buole uccidele? - Oddio ero circondata te due fuochi: mia figlia che piangeva da una parte e Granny in preda al panico dall'altra. Non potevo gestirle contemporaneamente così liquidai Granny con un "ci vediamo tra poco" e mi concentrai per un minuto su mia figlia che sembrava ancora più spaventata di come l'avevo lasciata. - E' belo? ci uccidelà?
- Ma no che non è vero amore, Granny scherzava al telefono. Zia è molto agitata per il suo matrimonio e vorrebbe che tutto fosse prefetto. Di sicuro la dolce e cara Granny avrà combinato qualche casino e ora ha paura  che la zia possa arrabbiarsi con lei. Non è successo nulla amore, devi credermi ok? - le accarezzai il visino ancora bagnato dalle lacrime che imperterrite continuavano ad uscire.
- Se... se.... Granny ha fatto una cosa blutta zia leggina la uccide mamy? - avrei voluto dire “altro che uccidere... la metterà direttamente sul menù come pranzo di nozze” ma evitai di farlo... non credo che a 4 anni avrebbe capito l’ironia della mia frase.
- Stai tranquilla ok? Zia non ucciderà nessuno. E' buona la zia. 
- Ma... ma lei in passato ela cattiva e ha ucciso motta gente mamy.... è velo? - che... che cosa???? E Chloe come sapeva tutto questo? - Potebbe fallo ancola? - ora si che ero sotto shock.
- Chloe amore mio ma cosa dici è? Chi ti ha detto questa cosa è? Henry ti ha raccontato qualche storia per caso? - Mi ero esplicitamente raccomandata di non raccontarle niente riguardante Regina, era ancora troppo piccola per capire e non volevo che ne rimanesse traumatizzata. Come non detto... Avrei dovuto seriamente fare un discorsetto a mio figlio.
- Ho paula mamy.... ho paura della zia.... lei diventa cattiva se qualcuno ha fatto il cattivo.
- Amore mio non pensarle neanche queste assurdità ok? La zia... - venni nuovamente interrotta dal mio cellulare, questa volta però era un sms da parte di ruby.

“ EMERGENZAAAAA! La nonna sta dando i numeri e non so più come fare. Corri immediatamente qui! C’è una matrimonio da salvare”


Caspita.. se anche Ruby diceva così forse la cosa era grave sul serio.
- Mamy ela la zia cattiva al telefono? - mi piangeva il cuore sentirla parlare così di Regina, soprattutto sapendo quando fosse legata a lei. 
- Amore mio, no! Non è zia Regina. Resta con papà e prova a dormire un po ok? Domani ti prometto che ne parleremo.
- Ma io...
- Non devi avere paura di nulla stellina mia!" - le diedi un bacino sulla guancia e dopo aver aggiornato Killian uscii di casa e raggiunsi la tavola calda.
- Nonna  è al piano di sopra... stanza 108. - disse Ruby non appena varcai la soglia. La raggiunsi pensando a cosa potesse mai essere successo di così grave per chiamarmi a quell'ora quando entrando nella camera indicata costatai con i miei occhi la gravità della situazione. Il vestito di Regina era completamente macchiato dall’inizio della gonna in giù.
- Che si fa adesso? - mi chiese tenendo l’abito stetto tra le mani.
- Che si fa.... che si fa mi stai chiedendo??? GRANNY COME ACCIDENTI HAI FATTOOOOOOOOOOOO! - gridai non pensando che all’una di notte i clienti della tavola calda stessero dormendo.
- Shhhhh! Io non ho fatto nulla! L’ho trovato così appena sono entrata.
- Hai lasciato la porta aperta quindi? Ma a cosa stavi pensando è? Ti ho detto di custodirlo a costo della vita! Se lo avessi saputo lo avrei portato a casa che di sucuro a quest’ora sarebbe stato ancora immacolato nonostante tre bimbi curiosoni.
- Era chiusa a chiave la porta Emma te lo giuro! Le uniche che abbiamo le chiavi siamo io e Ruby e anche Ruby non ne sa nulla.
- Beh! Qualcuno è stato....
- E dobbiamo scoprirlo! - rispose arrabbiata per quel gesto di sabotaggio. 
- Forse, ma non ora! Ora dobbiamo sistemare questo casino. Poggia il vestito sul letto fammelo vedere meglio. - Non potevo credere ai miei occhi: era completamente rovinato. Cos'erano poi quelle macchie? Caffè????  No... cioccolato forse??? Si... Erano chiaramente macchie di cioccolato. Guardai ancora più attentamente ogni millimetro di stoffa e fu solo allora che un piccolo dettaglio mi saltò all'occhio. Vi era un’impronta sul vestito, l’impronta di una manina... una manina aimè molto familiare. Avrei riconosciuto la grandezza di quella mano anche a venti metri di distanza...
- Emma guarda qui cos'ho trovato! - ed ecco un nuovo indizio che non fece altro che confermare i miei sospetti: Granny teneva tra le mani un bricco ormai vuoto di latte al cioccolato... incredibile... non potevo credere ai miei occhi: era stata Chloe! - Chi è stato ha usato questo! Strano però, io neanche lo vendo - granny granny granny... e per fortuna le aveva controllate. 
- Certo che hanno usato questo e lo vuoi sapere chi è stato? Mia figlia: Chloe!
- Chloe?
- Si! Proprio lei, quella che hai detto di aver controllato per tutto il pomeriggio.
- Ma io... Emma lei è stata con me per tutto il tempo tranne quando ho servito ai tavoli...
- Beh evidentemente le è bastato per fare danno! Sarai contenta adesso vero? E ora che mi invento è? Che le dico a Regina?
- Emma....
- TZE... esci per favore! Ci penserò io. 
- Ma no dai, ti do una mano!
- HO DETTO ESCIIIII! - presi un respiro - Ti avevo chiesto di darmi una mano e hai fallito miseramente quindi non te lo chiederò di nuovo. Vai a fare quello che ti riesce meglio mentre io tenterò di fare un miracolo! - le chiusi letteralmente la porta della camera in faccia. Non volevo essere scortese ma ero arrabbiata e impanicata allo stesso tempo! Avevo solo 24 ore per risolvere quel casino e non avevo la più pallida idea su come fare.

POV REGINA.
Mi svegliai prima del suono della sveglia, ero agitata come poche volte lo ero stata nella mia vita, mancavano solamente 24 ore al mio matrimonio e io ero totalmente un fascio di nervi. Fortunatamente Emma e le nostre amiche mi avevano regalato una giornata alla spa perchè altrimenti non credo che sarei arrivata alla sera con tutta l'agitazione che sentivo in corpo. Mandai un messaggio alla mia testimone per sapere se la piccolina stesse meglio e dopo aver ricevuto risposta affermativa iniziai a prepararmi per la grande giornata all'insegna del relax. Eravamo rimaste che sarebbe passata lei a prendermi ma quando sentii il suono del clacson mi resi conto che non era quello del suo buffo maggiolino giallo. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti Ruby.
- Buongiorno sposina! Pronta per la tua giornata? - esordì con un gran sorriso.
- Certo che si ma... come mai sei venuta te a prendermi non doveva venire Emma?
- Si ma ha avuto un contratempo, ci raggiungerà direttamente li! Andiamo, che stai aspettando...saltà su! 
salii a bordo e come promesso ci recammo alla spa. Erano già  tutte li pronte ad aspettarmi, tutte tranne Emma... mmmh che fosse successo qualcosa? Mah nooo... dopotutto l'avevo sentita poco prima e non mi aveva detto nulla. Se ci fosse stato qualche problema me lo avrebbe detto no? La mia ansia stava diventando eccessiva, dovevo smetterla di vedere il lato negativo dentro ogni cosa, presto Emma sarebbe arrivata, era solamente in ritardo come al suo solito. Salutai tutte le ragazze e insieme ci recammo negli spogliatoi. Indossammo i costumi, gli accappatoi e affrontammo la nostra prima tappa: la sauna. Una sensazione di pace mi invase, ero in paradiso, avrei voluto che quel momento di pace non finisse mai eppure il destino, come al solito, aveva altri programmi per me. Ci eravamo spostate da poco dalla sauna al percordo benessere in acqua quando mi accorsi degli sguardi che si stavano lanciando le mie amiche. Non promettevano nulla di buono.
- Tutto bene ragazze? - chiesi facendo capire loro che avevo notato qualcosa di strano.
- Bene? Benissimo direi... quando ci ricapiterà una cosa del genere? - esordì Ashley - I mariti sono una vera tortura delle volte cara Regina, presto te ne accorgerai anche tu.Rilassati fin che puoi.  - declinò così la mia domanda e per un momento lasciai stare, magari ero io che vedevo cose che non erano reali, ma non appena vidi Snow allontanarsi con il sorriso e tornare con una faccia da funerale,  capii che non stavo immaginando proprio nulla: stava davvero succedendo qualcosa. Feci finta di nulla ancora per qualche secondo, volevo trovare il momento giusto per formulare la mia domanda. Non volevo che mi liquidassero come poco prima, dovevo coglierle sul fatto. Ci riuscii? Certo che si! Snow e la discrezione sono due cose completamente opposte. Guardò le nostre amiche e scosse la testa come a voler far capire loro che qualcosa non andava e fu proprio in quel momento che intervenni.
- OK! Basta bugie e sorrisini di convenienza - dissi improvvisamente attirando l'attenzione - Fuori il rospo. Che sta succedendo?
- Che sta succedendo? - chiese Ruby facendo finta di non capire. - Succede che ci stiamo divertendo come non mai, vero ragazze?????? - prese la bottigli di champagne che la Spa ci aveva messo a disposizione e riempiendo i bicchieri disse - Un brindisi alla nostra sposina! Con la speranza che il buquette arrivi dritto dritto nelle mie mani visto che sono rimasta l'unica non maritata. Cin cinnnn! - come immaginavo anche le altre si apprestarono a prendere i bicchieri ma questo cambio di discorso non le avrebbe di certo portate a farmi dimenticare.
- Ferme tutte! Giù i bicchieri! - ordinai alzando leggermente la voce. - Se non volete che mi arrabbi seriamente, e sapete che ne sono capace, vi consiglio di dirmi che accidenti sta succedendo! 
-   Regina davvero...
- Non mi incantate Ashley! Dove diavolo è Emma? Perche non è qui! 
- E va bene te lo dirò ma devi promettermi di non dare di matto. - Lo sapevo che Snow non sarebbe riuscita a tenere il segreto, tipico... - Emma non è qui perchè... beh perchè Chloe stava ancora poco bene e voleva assicurarsi che la cosa non peggiorasse. Tutto qui. 
- Le ho mandato un sms questa mattina e mi ha risposto che andava tutto bene.
- Questo perchè poi ha chiamato Whale,che ha visitato la piccola e fortunatamente non ha riscontrato nulla. - sorrise
- E perchè allora non ci ha raggiunte? - ero felice di sapere che Chloe stesse bene ma qualcosa non tornava.
- Perchè... perchè Chloe non vuole che sua mamma vada via. La conosci bene, sai che quando si impunta su una cosa è difficile farle cambiare idea senza rovinarle la giornata. 
- Ma si ha ragione Mary Regina! torniamo a divertirci ok? 
- Mi dispiace ma non riesco a rilassarmi o a divertirmi se prima non avrò un quadro completo della situazione. - uscii dall'acqua e mi incamminai verso gli spogliatoi.
- Dove stai andando andesso?- chiese Ruby.
- A fare una telefonata,restate qui ok? Torno subito. - mi assicurai che non mi avessero seguita dopodichè mi rivestiii e uscii dal centro benessere. Dove ero diretta? Naturalmente a casa di Emma. 
Ci misi un po, visto che non avevo la mia macchina, ma piano piano giunsi a destinazione. Suonai il campanello e aspettai che qualcuno mi aprisse. 
- Zietta ciaooooooo! - fu Leila ad aprirmi la porta e non appena mi vide mi saltò letteralmente in braccio. 
- Ciao principessa! Che stavi facendo? - le chiesi coccolandomela un po.
- Le prove per domani! Voglio essere la damigella più bella che si sia mai vista. - mi sorrise 
- Sono sicura che farai un figurone amore mio. Ascolta però, potresti chiamarmi la mam...
- Regina ciao! Qual buon vento - vidi Killian corrermi in contro e piazzarsi davanti alla bambina. -Non dovresti essere a rilassarti tra massaggiatori e percorsi di benessere? Leila tesoro, perchè non vai di sopra?
- Ma io stavo parlando con la zia papà! - protestò
- Ti ho detto di andare di sopra! - il suo tono non permetteva repliche così la piccola, anche se controvoglia mi salutò e si incamminò verso la sua stanza. -Allora Regina, posso offrirti qualcosa? 
- No grazie, a dire il vero cercavo Emma. Puoi farla scendere per favore? Devo parlarle.
- Emma ora è... si ecco.... vado a....
- Zia la mamma non è in casa, non ha dormito neanche qui stanotte! - Leila, che era ancora sulle scale, fece la spia beccandosi l'ennesima ramanzina.
- Corri in camera tua signorina! - fu categorico. 
- Killian che succede? Siete tutti strani oggi, mi state facendo seriamente preoccupare. 
- Ma nulla, l'hanno chiamata per un giro di pattuglia e non è ancora tornata.
- Menti da schifo sai? - gli feci notare.
- Ma no.. è la verità devi cred...
-  Lascia stare non importa, la chiamerò personalmente perchè tanto altrimenti rischierei di dove  ascoltare l'ennesima balla. Posso almeno sapere come sta Chloe? La verità per piacere.
- Non ha dormito per niente stanotte e non ha fatto altro che piangere. 
- Povero amore mio.  Le ho portato un regalino - gli mostrai il peluche che avevo comprato strada facendo -  Posso portarglielo? 
- Non credo sia il momen.... - neanche a finire la frase che un urlo di puro terrore invase le mie orecchie facendomi perdere  almeno dieci anni di vita. Mi girai nella direzione dell'urlo e costatai che era la piccola Chloe. 
- AAAAAAAAAAHHHHHHHH! PAPO SCAPPA! - gridò 
- Principessina della zia ciaooo! Ma come mai urli così forte è? Stai giocando con papà? - mi avvicinai per poterla salutare ma la vidi indietreggiare e tremare contemporaneamente. - Chloe tesoro che....
- PAPO AIUTO! BUOLE UCCIDELE MEEEEE! - quella risposta mi gelò il sangue. In un primo momento pensai che dietro di me ci fosse qualcuno che la stesse minacciando ma quando mi voltai e non vidi nessuno capii che la frase era rivolta a me. 
- Chloe mah... Killian! Che... che succede? Perchè dice così? - chiesi spiazzata. Non mi aspettavo minimamente una cosa del genere.
- Ma niente, sta giocando. - cercò di rincuorarmi senza successo. 
- Non mi sembra che stia giocando, guarda come trema! - per farglielo notare meglio provai ad avvicinarmi ancora una volta ma questa volta le parole che uscirono dalla sua bocca mi fecero più male di quelle precedenti. 
- Plometto che no faccio più capicci e no paccio più guai! Non uccidemi come hai ucciso gli  altri ok? pel favoleeee... IO NO FACCIO PIU. IO BLAVA BIMBA. - rimasi completamente senza parole. 
- Chloe amore, è la zia! Perchè le stai dicendo così è? - fu Killian a prendere in mano la situazione che per me stava diventando ingestibile. - Regina scusala, è che non ha dormito, è stranita.
- Papo pottami bia. Lei è cattiva, è la leggina cattiva. Lei uccide se la fai allabiale. - e fu così che a meno di 20 ore dal giorno piu importante della mia vita il mio cuore si frantumò. Non ebbi il coraggio di dirle o fare nula, non sarebbe comunque servito, lei conosceva la verità, lei era terrorizzata da me. Uscii di corsa da quella casa e per intuito provai a raggiungere Emma; lei era l'unica che poteva darmi una spiegazione. La cercai nel suo ufficio ma niente, mi affacciai nuovamente alla spa, sperando fosse arrivata, ma della sua macchina neanche l'ombra ed infine provai da Granny ed è proprio li che vidi parcheggiato il suo maggiolino. Che accidenti ci faceva li? Entrai e mi avvicinai al bancone, non appena Granny mi vide sbiancò. 
- Re... Regina che... che ci fai qui?- chiese in preda al panico
- Cercavo Emma! 
- Em... Emma? Non... non era alla Spa con voi? - rise nervosamente - A proposito come mai non sei li? Avete già finito di rilassarvi?
- Granny non è aria ok? Emma non è alla spa e tu lo sai bene. La sua macchina è qui quindi dimmi: dov'è?
- Emhm lei.. 
- GRANNY PARLA DANNAZIONEEEEEEEEEEE!
-OK ok ok, è al piano di sopra nella stanza 108 ma non fa entrare nessuno da ieri sera, vuole stare da sola. 
- Da sola? Le è forse successo qualcosa?
- Emh io...
- Lascia stere, chiederò direttamente a lei. - cosa mai poteva essere accaduto per far isolare Emma in una stanza da Granny? Che avesse litigato con Killian? No, me lo avrebbe detto lui ... mmmh o forse no? Era molto evasivo effettivamente ... "non è che per paura di rovinarmi la giornata non vogliono dirmelo?" Pensai di tutto ma niente di sensato, se non una discussione tra loro due, mi venne in mente. Giunsi davanti alla porta contrassegnata con il numero 108 e senza esitazone bussai.
- HO DETTO CHE NON VOGLIO ESSERE DISTURBATA! - La sentii sbraitare.
- Emma... sono io, Regina! Ho bisogno di parlarti.
- Reginaaaaaa?!?  Che accidenti ci fai qui? Ti avevo organizzato una mattinata con i fiocchi! - continuò a parlarmi tramite una porta chiusa.
- Se mi apri magari posso spiegarti, sembro una scema che parla da sola così. - mi aspettavo una sua battuta, ma non arrivò. 
- Non posso adesso, ho da fare! Raggiungi le altre ok? Non appena avrò finito ti raggiungerò. Promesso. 
- Non attacca Emma, sta sucedendo qualcosa me lo sento quindi a meno che tu non sia impazzita e stai dividendo quella stanza con un uomo che non è Killian, ti consiglio di aprirmi!
- Per favore Regina ascoltami per una volta ok? Non posso darti retta adesso. Ti prometto che ti racconterò tutto ma tra qualche ora magari. - nessuna reazione sul fatto che la stavo immaginando con un altro uomo? Che fosse vero? Oddio ma che andavo a pensare... 
- Sei da sola la dentro? - chiesi.
- MMHHHH ANCORA REGINA? VAI VIA TI PREGO!!! - OK, forse avevo centrato il segno, per renderla cosi scontrosa dovevo averla colta in fragrante. Non potevo crederci, prima Chloe, ora questo... questa giornata diventava minuto dopo minito surreale. Feci finta di andare via e mi misi in attesa, doveva uscire prima o poi. Non dovetti aspettare molto, neanche cinque munuti dopo eccola affacciarsi quatta quatta, con la testa che ammalapena usciva dalla porta, per controllare se effettivamente fossi andara via. Non aspettai un secondo di più, sbucai alla sua destra esclamando un "scherzetto" e prima che potesse richiudere la porta riuscii ad intrufolarmi al suo interno. 
- ESCI IMMEDIATAMENTE! - disse secca
- Perchè, che stai facendo di così segreto che la tua migliore amica non puo sapere?
- Niente che ti riguardi ok? Dovresti essere al centro benessere con un massaggiatore che ti faccia rilassare e ti tolga ogni tenzione di dosso piuttosto che qui con me.
- Il tuo massaggiatore invece è qui non è vero? - la stuzzicai, dovevo capirci qualcosa.
- REGINAAAA! Sei forse impazzita? Non sto tradendo Killian, ma che ti sei messa in testa è?
- E allora che mi nascondi?
- NIENTEEEE!  - La vidi ogni tanto puntare lo sguardo nella direzone del bagno, non so cosa stesse succedendo ma qualsiasi cosa fosse era nascosta dietro quella porta. Feci finta di nulla e quando abbassò la guardia, convinta che stavo per andare via, la spinsi facendola cadere sul letto e a passo sostenuto raggiunsi il bagno. Beh... per poco non infartai. Il mio vestito era immerso per metà in una vasca da bagno piena zeppa di schiuma. Mi affrettai ad afferrarlo per capire il perche di quel gesto e li la verità mi si mostrò piu chiara che mai. Il mio vestito era completamente rovinato.

POV EMMA
Era la fine, Regina aveva trovato il suo vestito in condizioni pietose. Vidi il suo sguardo passare dallo stupore alla rabbia più totale, i suoi occhi erano ignettati di sangue... non prometteva nulla di buono. 
- Regina... lasciami spiegare: io non ti ho...
- CHI DIAVOLO E' STATOOOOO!  - disse categorica - IO LO UCCIDOOOOOOOOO!!!!!! - fortunatamente mia figlia non era li perchè altrimenti sarebbe finita in analisi per sempre.
- Calmati, sto cercando di rimed....
- VOGLIO SAPERE CHI E' STATO OKKKKKKKK??????????  BASTA CON I GIRI DI PAROLE E BALLE DI OGNI TIPO, GIA' HO UN PROBLEMA MOLTO GRAVE DA RISOLVERE CHE RIGUARDA TUA FIGLIA, NON TI CI METTERE ANCHE TU OK? - mia figlia? 
- Mi... mia figlia? Chi delle due? Cosa devi risolvere? - chiesi sperando tralasciasse per il momento il fattore vestito. 
- Non cambiare argomento. La domanda E' semplice: CHI ACCIDENTI E' STATOOOOOOOOOOOOOO?
- Ok te lo dirò. Non sono ancora sicura di nulla ma tutte le prove che ho trovato indicano che sia stata Chloe. L'impronta sul vestito, la merenda che le avevo messo nello zainetto, lo strano comportamento di ieri sera... Mi dispiace Regina, mi dispiace davvero, sono mortificata, non so come possa essere successo. Granny mi ha detto che avrebbe tenuto il vestito sotto chiave. Risolverò ogni cosa te lo prometto ma tu non andare nel panico ok? Arrabbiati pure, prenditela con me, con lei, con chi vuoi ma non entrare nel panico. Domani ti sposerai costi quel che costi. Ora se non ti dispiace ho un matrimonio e un vestito da salvare. 
Non disse una parola, passò dall'essere una furia a essere anche fin troppo calma. Non era da lei reagire cosi, stava di sicuro pensando a qualocsa. La lasciai nella stanza da letto e raggiunsi nuovamente il bagno dove feci fare l'ennesimo inutile lavaggio al vestito. 
- Lascia stare Emma, non ha piu importanza ormai... il matrimonio è annullato. 
- Piantala di dire cretinate ok? Ho ancora un sacco di ore, mi verrà in mente qualcosa per...
- Non si tratta del vestito... è qualcosa di piu grave! - mi girai a guardarla, se non era il vestito a preoccuparla così che altro poteva essere? Forse qualche ripensamento tipico di ogni matrimonio?
- Ei, non sei in te, l'emozione di per se gioca brutti scherzi... figurati mixata con il panico e la paura di non riuscire a sistemare il tutto per tempo. Fidati di me ok? Non ti ho mai mentito e penso che mai lo farò: domani tu e questo meraviglioso abito percorrerete la navata incantando Robin come forse non hai mai fatto. Deve solo venirmi un'idea geniale.
- No Emma dico sul serio:il matrimonio è annullato. Non per il vestito... si c'erto non mi va giù il fatto di averlo trovato in queste condizioni, ma passa in secondo piano. c'è una cosa piu importante che mi fa star male e che non mi permette di andare all'altare domani.
- Vuoi parlarmene? Posso aiutarti.
- Non puoi... ma forse parlarne mi aiuterà ad accettarlo. - la vidi respirare profondamente. - Ho avuto una reazione esagerata alla vista del vestito e ho detto cose che non pensavo. Ho detto che avrei ucciso il responsabile mah.... te lo giuro io non farei mai del male a tua figlia... anzi. Amo quella bambina.
- Lo so Regina, tranquilla ok?Non sono arrabbiata per quello che hai detto. Capita a tutti di dire brutte parole quando si è arrabbiati. E tutto ok! So che non lo dicevi sul serio. - non volevo peggiorare il suo umore dicendole che chloe aveva paura della sua reazione perche si sarebbe sentita ancota piu in colpa per quello detto precedentemente. - So che vuoi bene a Chloe e fidati... lo sa anche lei.
- Ti sbagli... sono andata a casa tua questa mattina e...  beh si forse tu neanche lo sai ma tua figlia ha paura di me! - scoppiò in lacrime - Ho terrorizzato una bambina di soli 4 anni con la mia semplice presenza ma ti rendi conto?????????? Io non ... - accidenti! questa non ci voleva, era a conoscenza anche di questo. 
- Ei ei ei, ti fermo subito! -la bloccai - So cosa succede a chloe e posso assicurarti che tu non hai terrorizzato nessuno, non hai fatto nulla di male per indurre Chloe a pensare queste cose. Non so come sia accaduta una cosa del genere, forse nostro figlio le ha raccontato qualche storia, non lo so... so solo che non è colpa tua. Chloe si sente di sicuro in colpa per quello che ha fatto e unito a quello che qualcuno le avrà detto le si sarà scatenata questa reazione.
- E ti pare una cosa bella? Come posso sposarmi sapendo che quella povera creatura è psicologocamente devastata è?
- Non spetta a te risolvere i suoi problemi però. Siamo io e Killian i suoi genitori, spetta a noi aiutarla e farle passare questa paura, tu non hai colpe e non devi farti carico di nulla.
- Non ci riesco ok? E non voglio sposarmi sapendo che, anche se involontariamente, ho creato questo casino. - bene... benissimo direi no? E ora? 
- Regina...
- Emma non cambio idea! Mi sposerò solamente quando tua figlia mi accetterà nuovamente nella sua vita. 
- Ah si? E allora andiamo a casa e risolviamo questo problema una volta per tutte. 
Senza darle il modo di replicare la presi per un braccio e la trascinai in macchina. 
***
- Amore già di ritorno? Hai sistemato il ves.... ehi ciao Regina! Di nuovo qui? - disse Killian bloccandosi non appena si accorse che non ero sola.
- Tranquillo amore! Sa già tutto! - lo rassicurai - Siamo qui per Chloe! Come va? Ha almeno pranzato?
- Macchè non ha né dormito ne mangiato, è stranita come non mai e non ho più idee su come calmarla. È di sopra con tua madre adesso con la speranza che almeno lei riesca ma ho i miei dubbi.
- Ci pensiamo noi. Dai Regina andiamo...
- Ehm... non credo sia una buona idea Emma... è spaventata da... - si strattenne anche questa volta dal dire qualcosa che potesse ferire la nostra amica.
- Lo so ma è meglio prendere il toro per le corna. Domani ci sarà un matrimonio e non voglio fraintendimenti di nessun tipo. - gli diedi un bacio veloce dopodiché insieme a Regina raggiunsi il piano di sopra. - Aspettami qui, le parlo un attimo da sola. - e senza aspettare risposta entrai nella cameretta della mia bambina.
- Mamy Tei tonnata da me!
- Avevi qualche dubbio forse? - le sorrisi andando a sedermi sul letto accanto a lei e chiedendo gentilmente a mia madre di lasciarci sole. - Allora bambolina cosa stavi facendo con la nonna?
- Niente! Boleva fammi fare le ninne ma io no voglio.
- E perché no? Fa bene fare un riposino.
scosse la testa - No percchè poi lei viene e fa la bua a me! - disse venendomi ad abbracciare.
- Senti cucciolina, parli della zia Regina vero? - annuì - Posso chiederti come mai pensi possa farti del male? Non mi risulta che te ne abbia mai fatto, anzi...
- Lei lo faceva alle persone cattive plima.
- E tu pensi di essere cattiva? Hai fatto qualche marachella che non so per caso? - Non mi rispose...  quello era il momento perfetto per introdurre l’argomento vestito. - Sai cos’ho visto oggi? il vestito da sposa della zia... e sai cosa ho trovato al posto di un meraviglioso abito bianco? - la sua presa sul mio collo si strinse ancora di più... ora non vi erano più dubbi: era stata lei. - Un vestito completamente macchiato di cioccolata. Come può essere successo secondo te?
- Io... io non lo to! - rispose senza guardarmi negli occhi.
- Mmmh sicura? C’era anche la manina di una bimba sulla gonna.... una bimba piccolina. Tu non hai notato nulla di strano mentre giocavi con Leila oggi?
No mamy! Nettuno è entlato nella stanza dove stava il vettito della zia.
- Ma davvero? E tu furbetta come sai che era in una stanza il vestito? - abbassò nuovamente lo sguardo - Cucciola devi forse dirmi qualcosa? - scosse la testa - Chloeeee..... - non resistette più
- Ti... tono tata ioooo. - si mise a piangere - No bolevo però... il latte è caduto sul vettito e per paula siam... emh... tono scappata. 
- Hai fatto tutto da sola? - chiesi sapendo gia la risposta, Leila era di sicuro con lei, con quel "siamo" detto a mezza bocca me ne aveva dato la conferma.
- Ehm... ti.... - ci pensò un po’ troppo e quella fu un'ulteriore conferma. - No bolebo davvero mamy.... ola zia.... NO MAMY NO DILLO ALLA ZIAAAAAAA!! - Il suo pianto si fece più insistente.
- Amore, la zia lo sa già e...
- NOOOOOO! No mamy, ola lei toglie il cuoricino a me e mi fa la bua.... Aiutami! Poteggimi ti plegooooooo...
- Chloe amore stai calma ok? Fammi parlare. È vero hai sbagliato, non dovevi andare a cercare il vestito e neanche Leila doveva...
- NOOOO!!!! LEILA NON...
- Lo so che era presente anche lei ... mi fa piacere che ti abbia difeso e non ha fatto la spia mettendoti volontariamente nei guai ma forse questa volta dovevate venire da me subito cosicché avrei potuto fare qualcosa per tempo.
- Mi dippiace... tono in punitione? - chiese 
- Purtroppo si amore mio, ma prima di dirti quale sia la punizione vorrei che parlassi con una persona. Vieni, puoi entrare adesso. - Regina entrò e come immaginavo Chloe strillò più di prima.
- MAMMMMMMMMMAAAAAAA!!!!!! MANDALA BIAAAAA. HO PAULAAAA!
- Shhhh Chloe va tutto bene amore tesoro, non ti farà nulla te lo prometto. 
- No no nooooooooo
- Amore, falla parlare ok? Non...
- No boglio, ho paulaaaa!
- Emma lascia st...
- No che non lascio stare. Chloe ascoltami: cosa ti dico sempre? Che quando ti viene detta una cosa su una persona....
- Debo, plima di clederci, infommami che tia velo! - continuò la mia frase. 
- Bravissima. Io non so chi ti abbia raccontato tutto quello che sai su zia Regina, ma prima di giudicarla o di avere paura di lei dovresti ascoltarla. - Scosse ripetutamente la testa, era terrorizzata. - Lo so che hai paura ma ti prometto che resterò qui con te per tutto il tempo e ti garantisco che nessuno ti farà del male amore mio. 
- No boglio pallare con lei... io ho dabbelo paura. Non boglio dille che tono tata io a...  - mi sussurrò all'orecchio l'ultima parte della frase che naturalmente era " sporcare il vestito"
- Non devi parlare, devi solo ascoltare. Una volta ascoltato tutto quello che avrà da dirti allora potrai decidere se mandarla via o meno. - Non era ancora convinta. - Avanti abbracciami forte forte e ascoltala attentamente ok?. - Non rispose questa volta e di conseguenza feci cenno a Regina di iniziare.
- Lo ammetto... la regina cattiva della favola di biancaneve sono io. Non ne vado fiera ma purtroppo è il mio passato e per quanto lo desideri non posso cambiarlo. Tutto quello che ti hanno raccontato è vero: ho fatto del male a moltissime persone quando ero nella foresta incantata ma non sono piu quella persona e non devi avere paura di me. Molti anni fa ho conosciuto la tua mamma ed è stata proprio lei ad indirizzarmi verso il bene e a salvarmi la vita rendendomi quella che sono oggi. La regina cattiva non tornerà mai più piccola Chloe, neanche se dovessi arrabbiarmi molto e lo sai perchè? Perchè quella parte di me non esiste più ormai. - la piccina, anche se molto titubante all'inizio, ascoltò molto attentamente le parole di Regina ma purtroppo molte cose non riusciva a comprenderle a pieno... come biasimarla, era solo una bambina di quattro anni. Regina fu molto brava in questo e le semplificò il tutto facendole un chiaro esempio - Tutti noi abbiamo una parte più buona e una piu cattiva, quella buona è quella che ci fa essere sempre gentili e obbidienti mente quella cattiva è quella che ci porta a fare le marachelle ogni tanto. Stavo iniziando ad essere una buona persona ma per tutti restavo sempre la Regina cattiva e questo mi faceva stare male perchè non era così che volevo essere vista. Mi sono sforzata moltissimo per far capire agli altri che si sbagliavano ma niente... ero stata etichettata.
- Che tignifica "etitettatta" mamy?
- significa che anche se faceva del bene la gente  la considerava ugualmente cattiva.  - feci segno a regina di continuare.
- Un bel giorno, grazie a nonna snow e a tua madre ho presoin mano la mia vita e ho messo fine alla mia parte cattiva per sempre. 
- Come? - quella fu la prima parola che le rivolse dopo due lunghissimi giorni. Quella storiella la stava prendendo parecchio e quello era senza ombra di dubbio un buon segno. 
- Mi sono fatta ignettare con una siringa da tua nonna un liquido magico capace di separare la mia parte buona da quella cattiva e siamo diventate così due persone completamente differenti. Pensavo di aver risolto ogni problema ma anche questa volta mi sbagliavo...la parte cattiva iniziò a far del male alle persone come un tempo colpendo anche le persone a me più care.
- Come la mia mamy?
- Si ha cercato di ferire anche la tua mamma ma non gliel'ho permesso, mi sono schierata contro la mia parte malvaggia e insieme a tua madre l'abbiamo sconfitta per sempre. 
- Non tonnelà più?
- Non tornerà mai più! - la rassicurò.
- E tu salai pe semple buona? Non ti allabbielai piu?
- Sono un'essere umano anche io e mi capiterà sicuramente di arrabbiarmi qualche volta, ma non farò del male piu a nessuno questo te lo posso garantire.
- E no plendelai piu i cuolicini per schiaccialli? -chiese ulteriormente.
- Mai piu! 
- Allora piccola mia, ci siamo tranquillizzate adesso? Hai visto che la zia non è cattiva come pensavi? - le domandai sperando di mettere fine per sempre a quella faccenda.
- Ti mamy... 
- E non vuoi dirle nulla? - la guardò e si nascose dietro di me - Che c'è fai anche la timidona adesso? Avanti piccola peste dille quello che devi dirle, lo sai anche tu che non ti sei comportata da brava bimba. Con la scusa potresti anche dirle il nostro piccolo segreto che ne dici? Scommetto che dopo ti sentirai più serena.
- Ma io...
- Fidati della mamma ok? 
- Ba bene... - scese dal letto e molto titubante si avvicino a Regina. - Tia regina... cusa se no mi tono compottata bene con te... tono tata una sciocchina. Io ti boglio tanto bene. -Inutile dirl... Regina si commosse come una bambina e iniziò a piangere come una fontana. La prese in bracciò e la riempì di baci facendole il solletico e facendola finalmente ridere.
- Tutto qui Chloe? Non manca qualcosina da dire alla zia? - la incitai.
- Tia? Debo ditti una cosa... una cosa un po blutta. Ecco... io... io ho fatto la monella... elo culiosa di bedere il tuo bettito da posa e... e... - rieccola intristirsi.
- Puoli dirmi tutto amore, non avere paura ok? - la incoraggiò anche lei.
- Ho spoccato io il tuo bettito... mi dippiace tanto tanto... no bolebo. Sei allabbiata con me? - aveva paura della sua risposta.
- Ma certo che no! Come potrei mai arrabbiarmi con te è? Sono sicura che è stato un incidente e che non lo hai fatto di proposito. 
- Mi peddoni quindi?
- Non ti perdono ma solo perchè non hai nulla da farti perdonare. Ora fammi un bel sorriso e asciuga quelle lacrimucce, una damigella non deve mai piangere il giorno prima della sua passerella lo sai? Non vogliamo che tu domani abbia gli occhi rossi rossi vero?
- Emmh a proposito di domani... - intervenni io - Non credo che la signorina qui presente sfilerà con l'abito celeste domani... - Chloe sbarrò i suoi occhioni e mi guardò supplichevole. - Mi dispiace amore mio ma una punizione devo dartela per quello che hai fatto. 
- Ma ho chietto cusa mamyyyyy!!!! - riecco uscire i lacrimoni. 
- Emma non ti sembra di esagerare? - si ci metteva anche Regina ora?
- Ti ha sporcato il vestito e a causa sua stai rischiando di non poterlo indossare domani, l'unico modo per farle imparare la lezione è farle vivere lo stesso dolore quindi per parcondition domani non indosserà il vestito che tanto le piace e non farà da damigella. 
- Mamy.... ti plego io....
- Amore non insistere ok? Non cambierò idea. - credevo che avesse fatto il diavolo a quattro e invece la sua reaione mi stupì.
- Ba bene... ma potto metterlo un altro gionno zia?
- Potrai metterlo quando vorrai amore, è il tuo il vestitino. - le rispose sorridendole
- Me lo hai legalato?
- Assolutamente si! 
- Hai sentito mamy, zia ha legalato il vestito a me! - annuii - Potto chiedetti un'altra cosa tia?
- Tutto quelo che vuoi stellina.
- Lo dai a me il bouquette? - io e regina ci guardammo e scoppiammo a ridere.
- Non sei un po troppo piccola per sposarti Chloe? - Le dissi scherzando 
- Guarda che nonno e papà saranno gelosi poi! - aggiunse regina immaginandoseli.
-  Vieni qui tia debo ditti una cosa all'olecchio. - non so cosa si dissero ma lo sguardo di regina mi fece capire che non era nulla di buono.
-Se è per questo motivo principessa allora consideralo tuo!
- Dabbelo? Dalai a me il bouquette?- domandò con gli occhi a cuoricino
- Si ma sono sicura che avrai un vestitino ancora piu bello di quello celeste in caso.
- Ehi voi due? E' un segreto di stato? Non posso sapere anche io? - fu Regina a rispondermi
- E' una cosa nostra fatti i fatti tuoi!
- Ti mamy, fatti i fatti tuoi!
- Bene... allora se proprio sono di troppo tolgo il disturbo, ho un vestito da sistemare e mi è appena venuta una piccola idea. 
- Emma non...
- Alt... ti rispondo con le tue stesse parole :" fatti i fatti tuoi". Ci vediamo domani sposina e tu piccola birbante, prova a fare un riposino, non dormi da ieri. 
- Solo se tia mi fa le coccole. - Per Regina fu come invitarla a nozze. Accettò immediatamente e mentre loro si coccolavano io mi rinchiusi nuovamente In stanza da Granny per salvare il salvabile. Prima di mettermi all'opera però feci una chiamata di fondamentale importanza e passai anche per una merceria dove ordinai dei veli di tulle bianco e qualche metro di stoffa bianca con ricami in pizzo. In orfanotrofio avevo preso lezioni di sartoria ed era arrivato il momento di sfruttare quell'abilità. 
***
Si fece sera e il vestito non era ancora pronto... chiamai Killian per informarlo che molto probabilmente non sarei rincasata, presi unì'enorme tazza di caffè e continuai a lavorare, mi attendeva una lunga nottata. Fui distrurbata un paio di volte dallo squillare del mio telefono ma non persi tempo a rispondere, avevo troppo da fare.
- Emma... disturbo? - era Granny. - Ho un messaggio per te.
- Dimmi ma alla svelta, sono molto indaffarata. - risposi non alzando lo sguardo dal vestito.
- Ha chiamato Regina, dice che non le rispondi al telefono. Mi ha detto di dirti che la piccolina si sta disperando per la punizione che le hai dato e chiede se magari puoi ritirarla solo per questa volta. - mi sembrava strano infatti che Chloe non avesse ancora battuto ciglio per mia decisone.
- Ma è ancora a casa mia? Sono le dieci e mezza passate! Dille di tornarsene a casa e di rilassarsi una volta per tutte, a Chloe penserò, lavorerò da casa. - annui e mi diede le spalle per poter ucire - Aspetta! - la fermai -  Dille anche che la punizione alla bambina non la tolgo. Mi dispiace. 
Restiai un'altra oretta nel meraviglioso silenzio di quella camera dopodichè decisi di rincasare. Portai il vestito con me e dopo aver cercato di consolare inutilmente mia figlia dicendole che non era poi la fine del mondo, la misi a letto e andai in salotto a terminare il mio operato. Fu un lavoraccio ma alla fine potevo ritenermi soddisfatta, il mattino seguente Regina avrebbe avuto un abito da indossare. 
Andai a letto e cercai di dormire almeno tre o quattro ore, se non lo avessi fatto di sicuro il mattino seguente avrei dovuto passare ore interminabili davanti allo specchio per coprire le occhiaie. Non appena Killian mi senti al suo fianco prontamente allargò le braccia e mi strinse a se come era solito fare, cercai di godere il piu possibile di quella sensazione, vista la giornataccia appena trascorsa, ma qualcuno decise che non era ancora tempo per me di riposare.
- Mamma... mamma svegliati per favore. - Era Leila. Cosa ci faceve LeIa ancora in piedi a quest'ora?
- Mhmm.. Leila che... che succede tesoro - dissi ancora assonnata.
- Io... io non riesco a dormire. Mi prepari una cioccolata? - addirittura? Ok era ufficiale: avrei di sicuro passato la notte in bianco.
- Una cioccolata mi sembra eccessiva amore, ma una bella camomilla potrebbe aiutarti a rilassarti e a dormire meglio. - mi alzai - andiamo in cucina dai. Ne prenderò una anche io.
Raggiungemmo il piano di sotto e nel mentre la camomilla fosse pronta parlammo un po.
- Allora... agitata per domani amore? - le chiese immagginando che fosse quello il motivo dell'insogna.
- No... però mi dispiace che Chloe non potrà fare la damigella mamma.
- Dispiace molto anche a me tesoro ma tua sorella deve imparare a prendersi la responsabilità delle sue azioni. Ha macchiato il vestito e ha fatto finta di nulla... non ci si puo passare sopra. Vedrai che le servirà di lezione e non lo farà mai piu. 
- Ma lei è buona mamma... sono sicura che non voleva comportarsi così... - da dove e era uscita tutta quella voglia di difendere sua sorella?
- Se fosse venuta da me fin dall'inizio forse la punizione neanche gliela avrei data sai? Sai bene anche tu quando ci tengo al fatto che siate sincere con me... non mi piace che mi abbia nascosto questa cosa. - le porsi la tazza di camomilla davanti - Ora bevi, ti farà bene. 
Stette in silenzio per alcuni minuti, faceva finta che tutto fosse ok ma potevo vedere chiaramente dentro il suo sguardo che qualcosa la stava tormentando. Cos'è esattamente che la faceva stare sveglia? Stavo per chiederle a cosa stesse pensando per essere così silenziosa quando lei improvvisamente mi anticipò lasciandomi completamente senza parole.
- Chloe non centra nulla in tutta questa storia mamma! E' colpa mia. E' stata mia l'idea di andare a cercare il vestito della zia, sono stata io a spingerla per le scale, sono stata io che l'ho fatta salire al piano di sopra nonostante stesse ancora finendo di mangiare e sono stata sempre io a spingerla e a farle rovesciare la merenda sul vestito della zia.  - cosa? diceva sul serio? Ero completamente senza parole.... 
- Ah si? - chiesi meravigliata e alquanto alterata della cosa - E dimmi signorina come mai l'avresti spinta? Ma lo sai che poteva farsi mare sul serio? - la rimproverai per quel gesto immaturo e avventato.
- La prima volta è stato perchè ci serviva un modo per distrarre Granny per poter trovare la chiave, mentre la seconda volta  stavamo litigando, non pensavo però che sarebbe caduta sopra il vestito mamma! - cercò di giustificarsi.
- Ma come ti è saltato in mente è? Per uno stupido vestito poi? Roba da pazzi! E sentiamo piccola delinquente... c'è altro che dovrei sapere? - sperai vivamente di no.
- EMH... forse...
- Forse???? Leila sono quasi le tre del mattino, non perdiamoci in chiacchiere ok? Sputa il rospo per favore.
- Ok... hai visto che Chloe aveva paura della zia? - l'inizio di quella confessione non mi piaceva per niente - Beh... sono stata io a raccontarle tutte quelle cose. - Lei?!? ma se neanche lei conosceva determinati dettagli... come.... - Un po' di giorni fa ho deciso di prendere di nascosto il libro di Henry e leggere da sola le favole che ancora non mi avevate raccontato. - incredibile...
- Leila, tesoro... sai perchè non te le abbiamo ancora mai raccontate? Perchè sei ancora piccola per capire il significato di alcune azioni e avevamo paura che ti saresti spaventata. Ah proposito... come mai non lo sei? 
- Mi sono spaventata mamma ma poi ho chiamato al telefono Henry e mi sono fatta spiegare meglio. Lui mi ha tranquillizzata... 
- E se posso saperlo, perchè avresti deciso di spaventare a morte tua sorella? - non riuscivo davvero a  capire il motivo di tale gesto.
- Perchè è stata colpa mia se il vestito si è sporcato, lei ha iniziato a piangere impaurita della tua reazione e quella della zia e voleva chiamarvi per raccontarvi tutto. Non volevo che facesse la spia e mi desse la colpa così le ho detto che se zia lo avesse saputo sarebbe diventata talmente cattiva che le avrebbe strappato il cuore. - Oddio... di male in peggio insomma. Leila, la bambina piu dolce di questo mondo era stata così crudele? Non potevo assolutamente crederci. 
- Conosco tua sorella come le mie tasche, non si sarebbe mai stata zitta se fosse davvero stata innocente, almeno qualcosa deve averla fatta altrimenti non si spiega il suo silenzio e il suo ritenersi colpevole. 
- Potrei averla.... si beh ecco potrei averla... minacciata dicendole che se avesse fatto la spia le avrei rotto tutti i suoi giocattoli.... a dire il vero uno gliel'ho anche nascosto per farle capire che non scherzavo....
- LEILAAAAAA!!!!! - questo era davvero troppo. Aveva praticamente bullizzato sua sorella. 
- Scusami mamma! scusa scusa scusa, mi dispiace tanto, prometto che non lo farò mai piu. 
- Io... io.... IO NON HO PAROLE LEILAAAAAA!!!! MA CHE ACCIDENTI TI HA DETTO IL CERVELLO E'?
- Mamma perdonami ti prego, io voglio bene a Chloe!
- Tze.. non si direbbe sai? 
- E' vero però, le voglio tanto bene.
- E sentiamo: perchè hai deciso di confessarti proprio questa sera? Lo sai che per te non è stata una bella mossa vero?
- Lo so ma prima l'ho sentita piangere in camera sua perchè domani non potrà mettere il vestito e... e mi sono sentita terribilmente in colpa mamma. Non la merita la punizione, dovresti punire me al posto sua.
- Oh... puoi giurarci che lo farò. 
- Non metterò il vestito vero? - domandò conoscendo già la risposta.
- Esattamente e in più, per due settimane, niente pomeriggi al parco giochi. L'hai combinata davvero grossa Leila, sono molto dispiaciuta.
- Ma ho detto la verità adesso! Non conta nulla? Sarai arrabbiata con me per sempre? - il suo sguardo era davvero dispiaciuto ma questo non bastava per assolverla all'istante. 
- Nonostante io sia molto felice del fatto che tu sia stata sincera, anche se in leggero ritardo, non posso negare che per il momento sono molto arrabbiata. Non durerà per sempre stai tranquilla, ma tu dovrai farmi capire di aver imparato dai tuoi errori.
- Te lo prometto mamma, non lo farò mai più! 
- Lo spero davvero! Ora vai a nanna però o domani mattina sarai uno straccio. - la vidi alzarsi da  tavola e venirmi incontro per abbracciarmi.
- Ti voglio bene mammina, scusami ancora ok?
- Ti voglio bene anche io ma adesso sul serio: vai a nanna. 
Ok... anche questa era andata, cos'altro sarebbe dovuto succedere? Sperai nulla e fortunatamente fu così. Andai finalmente a dormire e abbracciata al mio amore aspettammo l'arrivo di un nuovo giorno. 
***
Purtroppo la sveglia suonò molto presto, avevo dormito poco e niente e sapevo già che la giornata che mi attendeva sarebbe stata di gran lunga più pesante di quella appena trascorsa. Preparai la colazione come di consueto e andai a svegliare sia Killian che le bambine. Il mio amore era già bello che riposato mentre le bimbe erano decisamente una più assonnata dell’altra. Mangiammo molto velocemente, visto che eravamo già in ritardo sulla tabella di marcia, dopodichè, una volta fatte le acconciature ai capelli delle bambine e dando l’ordine a Killian di portarle da mia madre per di vestirle,  presi  il vestito di Regina, il mio, e mi incamminai presso mifflin street per aiutarla. Durante il tragitto mi venne un dubbio sull'operato della sera precedente e di conseguenza fui costretta a fermarmi per contollare. Credevo di aver fatto un bel lavoro con il vestito e invece l’aspetto non mi convinceva poi più di tanto. Era completamente differente rispetto all'abito originale. Non poteva sposarsi in quelle condizioni ma fortunatamente avevo un piano di riserva. Il giorno prima feci una chiamata ricordate? Beh i risultati di quella chiamata avrebbero di sicuro salvato un matrimonio. Feci una seconda sosta, non calcolata, dopodichè raggiunsi finalmente casa della mia amica.
- Era ora! - esclamò non appena mi vide - Pensavo non arrivassi piu!
- Lo so lo so ma ho avuto un imprevisto. Avanti, non perdiamoci in chiacchiere e mettiamoci a lavoro. - La feci accomodare su una sedia e iniziai a truccarla e a pettinarla.
- Non farmi uscire come un panda ok? E per i capelli non...
- Shhhhh.... so io cosa devo fare ok? Chiudi gli occhi e rilassati. Sei in buone mani. - Optai per un trucco molto leggero e naturale e per un acconciatura raccolta. Il risultato fu strepitoso e la sposina ne fu entusiasta. Era giunto il momento di indossare il vestito. Prese il porta abiti tra le mani ma prima di aprirlo mi guardò preoccupata:
- Sei riuscita poi a...
- Si e no! - risposi senza lasciarla finire - Non è più macchiato ma ho dovuto fare delle modifiche e di conseguenza non ha più l’aspetto dell’abito che avevi scelto. - glielo mostrai. In pratica avevo eliminato tre strati di tulle, quello macchiato, e li avevo sostituiti con altro tulle. Naturalmente i due tipi di stoffa erano diversi tra di loro e per non far notare la cosa decisi di aggiungere anche uno strato di tessuto in pizzo tutto impreziosito da Swarovski cuciti a mano da me. - Questo è quello che sono riuscita a fare, lo so che non è il massimo e...
- Emma....
- Aspetta, lasciami finire! So che non è il massimo e appunto per questo ho deciso di sfidare la sorte: ieri ho fatto una chiamata e... sorpresaaaaaa! - le mostrai un secondo abito da sposa, identico a quello che aveva comprato. - l'atelier ne aveva un’altro in magazzino e della stessa taglia. - rimase a bocca aperta ma non aveva l'aria di essere un'espressione gioiosa...
- Spero che te lo abbia fatto solamente noleggiare - disse quasi arrabbiata
- ehm... No! L’ho comprato! - risposi scatenando la sua ira.
- EMMAAAAAAA! Riportalo immediatamente indietro! Ma sei pazza? Non dovevi comprarmi un nuovo vestito.
- Non dovevo? Ti ricordo che è stata mia figlia a massacrarti a suon di cioccolata il primo, era il minimo ricomprartelo. Non vorrai andare mica all’altare con quella mostruosità vero? 
- Non...
- Avanti niente storie, ti aiuto a vestirti che siamo già abbastanza in ritardo...  va bene che sei la sposa ma così Robin penserà che tu abbia cambiato idea! - riuscii a farla ridere di nuovo.
- Emma... grazie per tutto, davvero! Per l’abito, per aver salvato il mio matrimonio e non per ultimo per essere la mia migliore amica. - Mi abbracciò - Comincia ad avviarti ok? Io mi vesto da sola 
- Mah...
- Ti prego... tanto ho bisogno di qualche minuto tutto per me per caricarmi. Vai dai bambini, Io in meno di dieci minuti vi raggiungerò.
ricambiai l'abbraccio e dopo averla guardata attentamente negli occhi per darle un po di forza uscii da casa sua. Capivo benissimo il suo volere stare da sola, io feci la stessa cosa. Mi misi in macchina e raggiunsi il  luogo stabilito per la cerimonia. Non appena entrai trovai mio marito intento a battibeccare con Liam.
- Che succede qui? - chiesi
- Menomale sei arrivata! Non vuole camminare se non ha quell’orribile coso tra le mani - scoppiai a ridere. Quell'orribile coso, come lo chiamava Killian, non era altro che un peluche a forma di coccodrillo. A Liam piaceva da impazzire e non se ne separava mai, c’era d'aspettarsela quella reazione. - Mi arrendo! Provaci tu! - sbuffò rassegnato. L’idea per un coccodrillo per “amico” non gli piaceva affatto.
- Eccolo l'amore di mamma! - gli baciai una guancia ricevendo in cambio un meraviglioso sorriso - Facciamo un giochino? - si mise a battere le manine Tutto felice - mamma prende il tuo peluche e tu camminando camminando verrai a prenderlo ok? Avanti proviamo. - lo incitai prendendo il giocattolo e allontanandomi di qualche metro.
- MIO! Olso mioooo! - protestò immediatamente.  Olso stava per "orso"... per lui quel peluche era un orsacchiotto e guai a contraddirlo.
- Dai amore, sono solamente due passi? Vieni a prendere il tuo amichetto!
- Olso! - mi corresse.
- Mmmh... si ok va bene,  vieni a prendere orso!
- MIOOOOO! - ok basta, non c’era verso; al momento del suo ingresso gli avrei tolto il peluche e lo avrei spinto in pista con sua sorella!  E a proposito di sua sorella, eccola entrare nel salone adiacente alla sala della cerimonia piroettando su se stessa più felice che mai!
 - Mamy è velo che posso tenele il vettito e fare da damizella alla zia? - bene, anche il linguaggio sembrava essere tornato ai livelli di qualche giorno fa.
- Certo amore mio, tua sorella mi ha spiegato tutto e so che non sei responsabile di tutto quel casino. La prossima volta  però, semmai dovesse riaccadere, non esitare a venire da me e raccontarmi la verità ok? Non puoi mica prenderti anche le colpe che non ti spettano. Oddio...  so che anche tu volevi vedere il vestito della zia, cosa che sapevi benissimo che non bisognava fare, ma per il resto non sei stata la colpevole principale.
- Lo to! Avevo paura che Leila lompesse i miei tocattoli.
- Non lo avrebbe mai fatto perché sa che l’avrei messa in punizione a vita.
- Ma ora è tliste!
- Lo so e mi dispiace, ma le serve per capire i suoi errori... a proposito dov'è?
- Con nonno David. Buole sedersi vicino a lui.
Avrei voluto raggiungerla per un saluto e per assicurarmi che nonostante la punizione fosse tranquilla, ma Regina ci raggiunse e dovetti rimandare la cosa.
- Ditemi che non è scappato! - esclamò consapevole del suo clamoroso ritardo. 
- No tranquilla, è ancora sull’alta... REGINA! - dissi vedendola con in dosso il vestito che le avevo riparato. - Ti avevo detto di...
- Ti stoppo subito. Li ho provati entrambi ed è questo l’abito perfetto, l’abito che voglio. Questo abito racchiude in se tutto l’amore che avete per me e non potrei chiedere di meglio dalla vita.
- Mah...
- Mi piace ok? Mi piace anche più dell’altro ad essere sincera... a saperlo che eri anche una sarta me lo sarei fatto direttamente cucire da te! - non stava dicendo sul serio vero?  - Grazie davvero Emma sei stata fondamentale e io... - stava per commuoversi ma non poteva assolutamente o il trucco sarebbe colato e avrebbe combinato un disastro. Lasciai quindi cadere l’argomento vestito e mi concentrai a farla tornare in se.
- Si sì ok, i piagnistei a dopo grazie o il mio fantastico capolavoro di rovinerà. Ora tu devi entrare ok? Quindi respira, manda avanti i bambini e goditi il tuo uomo. - l’abbracciai dopodiché rubai il giocattolino a Liam che era distratto e tentai di raggiungere Killian.
- Emma aspetta e lei? - mi indicò Chloe - Leila dov'è?
- Lunga storia te la racc...
- È tata Leila a fale il casino zia! Mamma punito lei e no me.
- E' stata Leila ha...
- Possiamo rimandare il tutto a dopo per favore?  Aspettate qualche minuto e poi entrare ok? Chloe mi raccomando a tuo fratello, aiutalo a rialzarsi se cade, non trascinarlo per tutta la navata ok? - annuì anche se con uno sguardo troppo da furbetta. Raggiunsi finalmente Killian ed emozionata aspettai l'ingresso di tutti loro. Come da copione entrarono per prima la damigella e il paggetto. Liam fu bravissimo, nonostante non avesse il suo peluche con se non pianse. Camminò per tutta la navata, cadendo ogni due o tre passi, cercando di raccogliere i petali di rose che sua sorella gettava. Nei pochi momenti in cui non era a terra si divertiva a mangiucchiare la scatolina delle fedi che in seguito avrebbe portato a sua zia. Era un vero amore ma anche sua sorella non fu da meno. Tentò di trascinarlo solamente una volta ma per il resto fu impeccabile. Chloe è nata per stare al centro dell’attenzione... degna figlia di suo padre.
La cerimonia ebbe finalmente iniziò, i due sposini erano uno più emozionato dell’altra, si tenevano per mano e non smisero un secondo di guardarsi... erano puro amore. Si scambiarono le promesse dopodiché fu nuovamente il turno del mio piccolo amore: era il momento delle fedi.  Lo accompagnai all'inizio della navata e dopo averlo nuovamente affidato a Chloe, tornai al mio posto. Sperai che anche questa volta tutto andasse nel verso giusto e invece?  Liam si ricordò del suo inseparabile amico e vedendolo in mano a suo nonno si fermò di colpo e iniziò a gridare:
- Olsooo! Olsoooooo!
- Non lompere! Cammina nano! - sua sorella  con i suoi soliti "modi gentili" cercò di spronarlo ma senza nessun successo.
- OLSOOOOO! - non contento del gran cinema che stava facendo decise di lanciare la scatolina delle fedi a terra e mettendosi seduto incrociò le braccia e si mise a piangere.
- Maledetto coccodrillo! - esclamó Killian a bassa voce facendomi ridere mentre contemporaneamente Chloe cercò di prendere suo fratello da sotto le braccia per trascinarlo fino da Regina. Mi alzai di scatto con l’intento di andarlo a prendere ma Regina mi bloccò,
- Ma chi è olso? - chiese.
- Quel coso in mano a mio suocero! - rispose Killian facendo ridere anche lei.
- Un coccodrillo? Originale! Dammelo David, ci penso io... 
- No, Regina non... - parole al vento... si fece dare io peluche da David e raggiunse Liam per poi dargli un bacino e consegnarglielo. Il pianto cessò in un baleno e dando la mano a sua sorella finalmente decide di rialzarsi. Chloe gli riconsegnò la scatolina e lui, con il suo amico di pezza sotto il braccio e con la scatolina perennemente in bocca, raggiunse gli sposini all’altare.
- Olsooooo! - disse ai suoi zii mostrando il suo amico.
- Ma che bello amore! - rispose Robin sorridendogli - Questa le dai a me? - indicò la scatolina tutta mangiucchiata.
- Miooooo! - protestò nascondendole dietro la schiena e facendo ridere Regina la quale faticava a trattenersi.
- Ma queste servono allo zio per sposare la zia tesoro! - spiego Robin cercando di prenderle
- MIOOOOOO! - assurdo, non voleva dargliele, eppure avevamo fatto le prove.
- Allora mi dai il tuo coccodrillo?
- Olso! - fui costretta ad intervenire o non ne saremmo più usciti.
- Liam tesoro, le fedi sono dello zio.
- Mio!
- No, non sono tue. Avanti dagliele.
- Miooooo - piagnucolò.
- Scegli amore: vuoi dargli orso o questa bella scatolina? - detto fatto! Le fedi furono immediatamente in mano di Robin mentre il mio bimbo, dopo averli baciati entrambi, tornò a sedersi vicino a me. La cerimonia continuò indisturbata e dopo il giuramento finalmente vennero dichiarati marito e moglie.
Il tempo delle foto di rito e ecco che il ricevimento ebbe inizio. Mangiammo come maiali, bevemmo non so quanto e ci scatenammo in piastra. Il ballerino indiscusso della giornata fu senza ombra di dubbio il mio piccolo Liam ma ben presto la grande sala da ballo venne lasciata libera per il consueto lancio del bouquet. Tutte le donne non ancora sposate si schierarono alle spalle della sposa che prontamente si prestò a lanciare il suo bellissimo bouquet
- UNOOOO... DUEEEEE.... - non appena in coro le ragazze gridarono "tre", Regina si girò e lasciando a bocca apertà tutti  lanciò il bouquet alla piccola Chloe. L'espressione di mia figlia fu una cosa a dir poco meravigliosa, è vero che glielo aveva chiesto lei, ma non si aspettava minimamente che sua zia se ne sarebbe ricordata.
- Una promessa è debito tesoro! - le fece l’occhiolino - Ora tocca a te! - Vidi Chloe correte in direzione di suo padre e saltargli letteralmente addosso.
- Papo quetto è per te!
- Ah si amore mio? Che c’è vuoi sposarmi? - le sorride dandole dei teneri bacini sulle guance.
Ma no Socchino! - rise - Ora che hai quetto puoi dallo a mamy chiedele di sposarla! - per poco non caddi dalla sedia. Che aveva detto?
- Amore ma io e la mamma siamo già sposati! - le spiegò
- Lo to, ma io non c'elo! Ola puoi chiedergli di sposarti di nuovo così io potrò vedele! - mi sentii mancare la terra sotto i piedi, davvero quella poccoletta aveva pensato ad una cosa del genere a solo 4 anni? E io che pensavo che fosse solo un capriccio - Daiii papoooooo! Io boglio vedele mamy  con il vettito bianco e poi... boglio un altro vettitino. Killian le diede un ulteriore bacio dopodichè la posò a terra, le prese la manina e insieme si avvicinarono al tavolo dove eravamo sedute io Leila e Liam.
- Te lo avevo già chesto qualche tempo fa ad un tuo compleanno e nonostante la tua rispista fosse stata positiva non siamo mai riusciti ad organizzare il tutto. La nostra signorina ci terrebbe tanto e sono convinta che anche Leila e Liam siano daccordo con me e Chloe quindi Swan te lo chiederò di nuovo - lo vidi prendere l'anellino di plastica della bottiglia sul nostro tavolo. - scusa l'improvvisazione ma sono a corto di anelli per il momento. - si inginocchiò. Oh cavolo - Emma Swan... faresti felice questo povero pirata e questi tre gioiellini accettando la proposta di rinnovare le nostre promesse? Che ne dici Vuoi sposarmi per la seconda volta? - un applausò si alzò tra la folla ancor prima di rispondere. Non mi aspettavo assolutamente una cosa del genere, credevo che scherzasse in passato e invece? Oddio... avevo il cuore che stava per uscire da petto. - Allora? Guarda che ho oltre 300 anni, potrei perdere l'uso del ginocchio se non ti affretti a rispondermi. 
- E me lo chiedi? Certo che si amoreeeee! certo che si! - non gli diedi neanche il tempo di mettere quel piccolo anellino di plastica al mio dito che subito catturai le sue labbra in un bacio mozzafiato. Lo amavo piu della mia stessa vita e non me ne importava nulla se non fossimo soli in quella stanza. Fu un bacio davvero molto intenso e molto lungo ma purtroppo venne interrotto dalla dolce sposina.
- Non per dire nulla ma vi ricordo che è il mio matrimonio questo, non vi è assolutamente concesso rubarmi la scena! - disse giocosamente, era piu felice di me per quella proposta. - Potreste gentilmente staccarvi e venire a fare le foto di rito con me?
- Si le poto le potoooooooo! - chloe fu la prima a seguire sua zia ma poco dopo si fermò di scatto vedendomi ferma al tavolo a cercare di convincere Leila a venire con noi. Non ne voleva sapere di farsi la foto perchè tutti avrebbero notato che sua sorella aveva il vestito da principessa e lei no. Mi sentii una cattiva madre per una manciata di secondi, era colpa mia se era triste, ma poi mi ricordai il motivo per cui lo avevo fatto e mi convinsi che fosse per il suo bene. 
- Mamy pecchè no benite a fale la poto? - leila scoppiò a piangere - pecchè mamy sta piangendo?
- Vorrebbe avere anche lei questo vestitino amore e quindi è un po triste adesso. Comincia ad andare ok? noi ti raggiungiamo subito. - conoscendola mi sarei aspettata che sarebbe corsa dagli altri e invece mi sbaglivo... mi lasciò completamente senza parole. 
- Io ho messo il vettitino per molto tempo. Ola tocca a lei. - la vidi cercare di toglierselo.
- Amore ma che fai è? vuoi dare spettacolo? Sei una signorina non puoi denudarti cosi
- Ma io boglio che Leila sia felice!
- Amore è un gesto bellissimo il tuo ma comunque non gli entrerebbe il tuo vestitino. Sei piu piccola di lei. - vidi intristirsi anche lei ma giusto per una manciata di secondi, improvvisamente tornò a sorridere. 
- Tonno subitoooo! - la vidi uscire dalla sala correndo e tornare qualche minuto dopo con in mano un secondo vestito azzurro. 
- e questo? - chiesi spiegazioni non capendo.
- l'ho pottato da casa. me ne elo cordata. pensabo fosse mio e spelavo potessi mettello. - spiegò - E' tuo Leila! Mettilo. - sua sorella non battè ciglio conoscendo quella che di sicuro sarebbe stata la mia risposta. - Daiiiiiiii sbligatiiiii! - scosse la testa in segno di negazione e continuò a piangere in silenzio. Al diavolo la punizione... in fondo era stata punita abbastanza non trovate? Non aveva preso parte all'intera cerimonia, che sarebbe mai stata una foto di rito?Aveva solo otto anni dopotutto...meritava di godersi quella giornta anche lei.
- Che stai aspettando tesoro? Corri a vestirti dai, la zia ci sta aspettando - i suoi occhi si illuminarono di gioia 
- Davvero posso mamma? - annuii - Grazie grazie grazieeeeeee! Sei la mamma migliore del mondo. scusami se mi sono comportata male e scusami anche tu Chloe. Sei una brava sorella non dovevo metterti nei guai. - si abbracciarono dopodichè l'accompagnai in bagno a vestirsi per poter fare la foto.
Fu una giornata memorabile e nonostante l'assenza della magia, gli imprevisti e i ripensamenti, tutto filò liscio come l'olio. Regina era più felice che mai, le bambine non furono da meno e io... beh io con la proposta ufficiale di Killian toccai letteralmente il cielo con un dito. Anche questa volta ce l'avevamo fatta, avevamo salvato un matrimonio e ben presto ce ne sarebbe stato un altro. Sarebbe da dire "tutto bene quel che finisce bene" no? E invece solo una cosa mi viene in mente in questo momento: mah per il mio secondo matrimonio che cosa mi metto? 

note dell'autore: Finalmente ce l'ho fatta. E' stata un'impresa scrivere questo capitolo, ho avuto molte cose da fare e in più ho dovuto fare degli straordinari. Non avevo mai tempo per scrivere e mi riducevo sempre a farlo la sera tardi dopo il lavoro. Il risultato? Beh... non lo so, lascio decidere a voi ma spero sia quantomeno accettabile. Fatemi sapere che cosa ne pensare ok? Alla prossima...  ah no! aspettate! Vi ho mostrato i vestiti delle damigelle e del paggetto ma non vi ho mostrato gli abiti dei due testimoni di nozze. Ecco a voi. ♥
 








  
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