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Autore: SweetPaperella    13/04/2019    8 recensioni
{CaptainSwan e outlawQueen AU}
Regina ha 38 anni ed è un famoso avvocato di Storybrooke, vive con la sua migliore amica Emma e il figlio di quest’ultima, Henry, che considera come suo. Non ha avuto un’infanzia facile e si nasconde dietro la maschera di “regina cattiva” per non soffrire. Ma se un un nuovo caso, quello di Robin Hood, scombinasse tutte le sue certezze e l’uomo riuscisse a vederle dentro come nessuno mai?
Emma, 18 anni e con un figlio di 4, lavora in un pub per mantenersi e non sa ancora cosa fare della sua vita. Può l’incontro con un ragazzo dagli occhi azzurri come il mare aprirla nuovamente all’amore? E Robin Hood il famigerato fuorilegge che è entrato nella vita di Regina, come può aiutarla a capire quale sia il suo futuro?
Incontri, scontri, un caso da seguire, nuovi amori e scomodi segreti del passato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tredici 

 

Il giorno seguente quando la sveglia di Emma suona sul comodino, apre leggermente gli occhi per accorgersi subito dopo che le braccia di Killian la stanno ancora avvolgendo. Ha dormito abbracciata a lui, ha sentito un calore che l’ha accompagnata per tutta la notte e solo ora si rende conto che è il calore del suo pirata. 

Non si sente ancora molto bene, la febbre si è abbassata notevolmente dalla sera prima, ma sente ancora di non stare benissimo. Si alza lo stesso per andare a fare colazione, cercando di non svegliare Killian, che sembra dormire ancora beatamente, nonostante non abbia una sveglia poco silenziosa.

Quando entra in cucina trova già Mary Margaret e un buonissimo odore di caffè le invade le narici. Ama svegliarsi con l’odore di caffè.

«Mary che ci fai già sveglia?» chiede curiosa, non sapendo che la donna fosse mattiniera.

«In realtà volevo dirti, che ne dici se per oggi resti a casa? Hai ancora gli occhi lucidi e rossi, sicuramente hai ancora la febbre addosso... So che non vuoi apparire debole, ma un giorno di permesso...» non finisce la frase per cercare le parole giuste, ma viene interrotta da Emma prima che possa trovarle. 

«Non è questione di apparire debole, é che non so che cosa fare in casa. Mi annoio.» ammette, ma non è solo questo, quando era piccola e stava in casa famiglia, non poteva permettersi di ammalarsi, perché ogni volta che stava male rimaneva in camera per tutto il giorno da sola e la solitudine, la tristezza si faceva spazio in lei più del solito e stava spesso male quando era piccola. Ogni volta che sta male quei sentimenti negativi si fanno in spazio in lei, se pur adesso non è più sola. Non riesce a farne a meno.

«Resto io se vuoi. Anche se immagino che non è la mia compagnia quella che preferisci.»

Emma arrossisce visibilmente all’affermazione della donna, immaginava perfettamente che prima o poi avrebbe dovuto affrontare l’argomento di ciò che è successo la sera prima o meglio di ciò che hanno visto la sera prima.

«Resto a casa, ma possiamo non parlare di Killian e di ciò che avete visto ieri?»

Mary Margaret sorride, aspettandosi quella risposta da Emma, infatti ha un po’ giocato con ciò per farla rimanere a casa almeno un giorno a riposarsi e riprendersi completamente. 

Emma sbuffa per come si è lasciata incastrare, perché è chiaro che si è lasciata incastrare, Mary Margaret la conosce troppo bene. Intanto chiama in ufficio per dire a Booth che è ancora con la febbre e che almeno oggi rimane a casa e che torna a lavoro l’indomani.

Si siedono insieme a fare colazione, Mary ha preparato anche i pancake sapendo che ad Emma piacciono molto e che piacciono tanto anche a suo marito. 

Poco dopo infatti ecco scendere anche i due uomini. Il giovane non avendo trovato Emma accanto a letto, ha pensato subito che fosse tardi e che lei fosse già andata a lavoro, ma scendendo le scale l’ha trovata intenta a mangiare con soddisfazione e a chiacchierare allegramente con Mary Margaret. David appena sveglio è subito passato in camera di Emma per vedere se avesse dormito con Jones, ritrovandoselo poi sulle scale e guardandolo con aria minacciosa, ha decisamente dormito con Emma, ma spera che almeno abbiano solo dormito. Non fa in tempo a chiederglielo, che la voce di sua moglie lo raggiunge fin dalle scale, ha sentito dei passi e lo sta chiamando, offrendogli caffè caldo e pancake. 

Come la sera precedente si siedono tutti a tavola. 

David incastra Hook con un nuovo lavoro, il quale poteva attendere il ritorno di Regina, ma non volendo lasciarlo solo con Emma a casa influenzata, ha pensato bene di coinvolgerlo da subito. 

Mentre Emma rimarrà a casa con Mary Margaret, la quale non deve lavorare e può occuparsi, anzi si occupa volentieri della ragazza. Ha capito subito che Emma non vuole restare a casa da sola, ha capito che quando era in casa famiglia ha sofferto molto e si è sentita spesso sola, in particolare modo nei momenti di malattia, in cui si vuole accanto la propria mamma o il proprio papà per avere attenzioni e coccole. Ha altrettanto capito che Emma non lo ammetterebbe mai, quindi l’unica cosa che può fare è starle vicino senza dire nulla, ma comunque facendole percepire il suo affetto.

La ragazza saluta Killian davanti alla porta di casa con un bacio appassionato e lungo. 

«Se nel week end starò meglio, che ne dici di replicare la serata saltata di ieri?» è Emma a dirglielo e a guardandolo maliziosa. 

«Love, come posso dirti di no?» la guarda altrettanto malizioso e le stampa un nuovo bacio sulle labbra prima di salutarla definitivamente, anche per non farle prendere freddo davanti alla porta aperta. La febbre si è notevolmente abbassata e non supera nemmeno i 38 gradi di temperatura, ma è meglio che non prenda freddo. 

David poi lo sta aspettando davanti alla macchina e non è per niente contento dalla sua espressione. 

 

Regina e Robin, insieme ai due piccolini sono arrivati in tardo pomeriggio in campeggio, ma subito si sono messi a cercare legna, per poter mangiare davanti al fuoco. 

Henry e Roland non solo sono andati in perlustrazione con Robin per cercare il legno più adatto, entusiasti di imparare cose nuove sulla vita del bosco, ma hanno tentato di accendere loro il fuoco, non con tanto successo, comunque divertiti dalla cosa. Alla fine nemmeno Robin è riuscito ad accenderlo senza mezzi tecnologici, facendo ridere tutti i presenti. 

I bambini distrutti dal viaggio e dall’euforia della gita, sono crollati ancora prima di mettere la testa sul loro sacco a pelo, già mezzi addormentati sul tronco di legno su cui hanno mangiato. Per Robin e Regina non è stato da meno, si sono addormentati abbracciati stanchi morti, ma felici.

Il giorno seguente la gita prevede una piccola escursione per i boschi, Robin per far felici i bambini ha organizzato una caccia al tesoro, sempre supervisionata da lui per non rischiare che si facciano male, con premio finale per entrambi, a prescindere da chi dei due vinca. Nel pomeriggio invece un salto in città per un po’ di spesa e qualche svago anche per Regina, la quale non è molto per il campeggio, anche se la prima notte tra i boschi non è stata per niente male e ha in serbo per il suo Robin qualcosa di speciale, non appena i bambini saranno a letto.

«Allora bambini, dovete raggiungere i posti indicati da un biglietto, in ogni biglietto ci sono delle citazioni Disney o riferimenti ai film Disney, visto che siete due patiti, credo che non sarà difficile per voi raggiungere i vari luoghi e scriverli sulla vostra mappa, fino a raggiungere il tesoro finale. Formeremo due squadre.» spiega le regole Robin coinvolgendo anche lui e Regina naturalmente, che per l’occasione e per la prima volta in vita sua, ha indossato un paio di jeans e una camicetta. È sempre super elegante, ha cercato di mantenere la sua indiscussa classe, ma per una volta ha abbandonato i suoi tailleur. Ai piedi indossa dei mocassini femminili molto carini, ma decisamente più comodi per muoversi nei boschi. È una donna e per fortuna ha portato dietro anche cose comode, soprattutto visto il tipo di gita. 

Robin mette in un cappello i nomi di se stesso e quello di Regina e fa estrarre un bigliettino a Henry per vedere chi sta in squadra con lui e l’altro lo fa estrarre a Roland, per poi farglielo aprire insieme. 

«Robin» Henry gira il suo bigliettino e l’uomo lo legge per lui. 

«Regina, suppongo.» esclama Roland tutto contento, in realtà sperava di capitare in squadra con la donna, non lo ammette e non lo dice mai al suo papà, ma in realtà desidera tanto una nuova mamma, la sua la ricorda poco, sa che è volata in cielo quando lui aveva appena un anno e non ricorda nemmeno più la sua voce, conosce solo il suo volto grazie alle foto che suo padre gli ha mostrato. 

L’uomo é felice per l’entusiasmo mostrato da suo figlio.

«Roland batteremo questi due» risponde Regina avvicinandosi al bambino con entusiasmo.

«Non ci conterei mamma, Robin é più bravo di te a muoversi nei boschi.» ora è Henry a parlare e punzecchiando la sua mamma.

«Ha ragione» Robin dà subito manforte al piccolo Mills. 

«Ma Regina è un avvocato» esclama Roland, facendo una linguaccia ai due.

«Avanti diamo inizio al gioco.» 

Hanno fatto nascondere i vari bigliettini a Little John, il quale su richiesta di Robin, è andato per aiutare l’uomo, in realtà l’ha fatto con piacere e con la scusa é andato per funghi, da quale appassionato sia.

I due bambini prendono la mappa del tesoro e il primo indizio, per poi allontanarsi per leggerlo, insieme ai loro partner di gioco. 

“Quando tu canterai tutto il mondo con te la stessa gioia che hai, si risveglierà!” Cita il primo indizio.

I due bambini attenti a non farsi sentire dagli altri, esclamano “Biancaneve, quando tu canterai” e i due adulti possono dare loro l’indicazione che porta al prossimo indizio e capire anche loro dove si trovi, visto che a nascondere il tutto é stato Little John e ha detto solo loro la strada da percorrere sulla mappa, ma saranno poi le due squadra a doversi guardare intorno e scoprire il luogo esatto. 

“Sei puoi sognarlo, puoi farlo” é decisamente la citazione di Peter Pan e i due bambini lo sanno bene, così proseguono al successivo in indizio, la prima tappa é stata tra due alberi secolari, che con il tempo si sono un po’ piegati e ora formano una specie di cuore, o comunque può sembrare un cuore con tanta fantasia e quella dei due bambini é smisurata, tanto che hanno voluto che Regina e Robin si scambiano un bacio sotto di esso, nonostante appartengono alla squadra rivale. Per i due adulti questa è stata la conferma che i bambini sono contenti della loro unione.

“La vera bellezza si trova nel cuore” é la nuova citazione, legata a “La bella e la bestia”, che i due bambini conoscono altrettanto bene, sono entrambi patiti dei film d’animazione Disney e li hanno visti tutti.

“Finché vivrai in questo mondo l’importante é quello che hai dentro, un giorno capirai” la citazione del re leone di certo non può mancare, é ciò che esclama il piccolo Roland rivolto verso Regina, é il suo cartone animato preferito e il suo papà lo sa, si sente molto legato a Simba, é vero lui perde il papà e non la mamma, ma ogni volta che lo guarda si rappresenta molto nel leoncino, soprattutto gli piace il suo coraggio. Quando l’ha visto per la prima volta poi ha chiesto a suo padre un leone come animale domestico, ovviamente ha capito solo in seguito il motivo per cui non era fattibile, quando sono andati a vedere i leoni al bio parco. 

Il piccolo riesce anche a far commuovere la regina cattiva, dicendole che le piace molto e che lei sembra proprio una mamma. Regina lo abbraccia senza pensarci, stringendolo forte a sé. Non sa se è una brava mamma, anzi, sicuramente non lo è e non lo è mai stata, ma sentirselo dire la convince un po’ sul fatto che forse non é così tanto pessima.

“Il bello non era arrivare, il bello era viaggiare” Henry é felice che nel gioco é stato inserito Cars, é senza dubbio il suo cartone Disney preferito e la prima volta che l’ha guardato, ha visto per la prima volta piangere sua mamma Emma, anche se ha negato di essersi commossa per un film d’animazione, quando Regina gliel’ha fatto notare, in realtà la fine del film ha commosso entrambe. Henry non potrà mai dimenticare quella giornata, hanno passato il giorno tutte e tre insieme, prima al parco, subito dopo al cinema, con pop corn e coca cola e poi a cena fuori. É stata una serata indimenticabile e forse è anche per questo che considera il cartone il suo preferito, oltre per il fatto che adora le macchine e ne colleziona diverse. É innamorato della Porsche e sostiene sempre che quando sarà grande ne comprerà una. 

“Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà... diverrà...” con l’ultima citazione tratta dalla canzone di Cenerentola “i sogni son desideri” i due bambini giungono all’unisono nel punto in cui si trova il tesoro, proprio nel punto di partenza, nel punto esatto da dove sono partiti per il loro gioco. Robin se la ride, è proprio tipico di Little John fare questi scherzi, da ragazzi ne combinavano insieme di tutti i colori e la prima volta che l’ha conosciuto, gli ha spruzzato in faccia una pistola piena di colore, si divertiva ad andare in giro per la scuola, a sparare alla gente e Robin l’ha beccato proprio dopo essersi fatto appena la doccia dopo la lezione di educazione fisica. Al solo pensiero ancora ride, anche se al momento non l’aveva presa benissimo.

«Ma come siamo tornarti al punto di partenza...» esclamano i due bambini confusi, capendo che hanno avuto il tesoro sotto il naso sin dal primo momento.

«é tipico di Little John. Ma ora visto che siete arrivati in contemporanea, aprite insieme il forziere» 

Henry e Roland con entrambi le manine, aprono il tanto atteso tesoro e dentro trovano pop corn, coca cola, un proiettore e dei dvd gli stessi dei diversi indizi. I due bambini talmente sono felici non riescono a parlare, non solo si sono divertiti tantissimo a giocare e scoprire il bosco, ma ora passeranno la serata tutti e quattro insieme come se stessero al cinema.

«Potete guardare tutti i dvd che volete.» esclama Regina, vedendo che i due bambini sono felici, ma confusi su quale film guardare.

«Cars» 

«Il re leone» 

Esclamano ancora all’unisono i due bambini e i due adulti scoppiano a ridere. 

Sono felici anche loro, molto felici, l’entusiasmo dei due bambini é anche il loro.

Dopo aver pranzato, affamati per girato in lungo e largo nel bosco, decidono di riposarsi un po’ e poi andare in città.

Il pomeriggio di shopping in città per Regina si è rivelato poco proficuo, ma non perché non abbia trovato nulla, ma per il semplice fatto che ha preferito di gran lunga stare in compagnia di Robin e dei bambini, per una volta non pensando a sé stessa. Robin fa uscire completamente il suo lato materno, tanto che istintivamente si preoccupa anche di come le cose possano andare a Storybrooke. Ha visto alla sua partenza Emma con una brutta cera e non ha indagato se stesse male, ma sa che Mary Margaret e soprattutto David, non la lasciano sola con l’influenza, ma decide pur sempre di scriverle per accertarsene di persona e sentire come vanno le cose. 

Afferra il telefono e manda subito un sms a Emma. 

“Come vanno le cose a casa?”

“Pensi che ti abbia mandato tutto a fuoco? Tranquilla al tuo ritorno sarà tutta intera, come l’hai lasciata” È la risposta della giovane, non appena legge il messaggio di Regina. 

“Swan!” La rimprovera la più grande, scuotendo la testa. Perché Emma sa che quando la chiama per cognome la sta rimproverando. 

“Scherzavo! Ma la casa è davvero intera.”

“Tu come stai? Ripresa?”

“Ho avuto 39,5 di febbre, ma ora meglio. Ho Mary Margaret a farmi da balia. Lei e David hanno interrotto la mia serata...” per sbaglio invia prima che possa cancellare l’ultima parte. Mentre stava per cancellare ha inviato, ecco perché la frase è a metà. Avrebbe voluto dirle di togliere le chiavi ai due, ma poi ha cambiato idea, ma ormai il danno é fatto.

”In che senso?” Capendo benissimo a cosa alludi. 

“Niente! Tanto poi te lo racconteranno Mary e David sicuro” 

“Uh! Comunque riposati, mi raccomando” é stata lei a suggerirle di dare una possibilità a Jones ed é felice che finalmente lo stia facendo, le dispiace solo che David abbia sicuramente fatto il geloso e ha rovinato la loro serata.

“Si, promesso farò la brava bambina” scherzando ancora una volta.

“Ci vediamo domani”

“Si, ricordati di raccontarmi tutto al vostro ritorno.”

“Anch’io voglio sapere della serata saltata con Hook” le dice prontamente e ridendo nel constatare che Emma ha visualizzato il messaggio ma non ha più risposto. Colpita e affondata. Ma è felice che stia meglio, anche se dispiaciuta di non esserci stata mentre aveva la febbre alta. Sa quanto la ragazza ne soffra, quanto in momenti come questi si senta sola e triste, tante volte le ha fatto compagnia a casa, quando lei voleva a tutti i costi andare a scuola o a lavoro, fingendo di stare bene. Regina sin dal primo momento ha capito le paure della giovane e ha cercato di starle accanto, anche se avrebbe dovuto forse starle accanto prima.

Ma ora che sa che è in buone mani e non solo quelle dei due coniugi, si sente più sicura e tornare a concentrarsi sulla sua bellissima gita. Non prima di aver chiamato anche David per tranquillizzarlo, immagina il suo stato ad aver visto Emma in atteggiamenti poco consoni con il suo fidanzato. Il suo socio in affari, nonché migliore amico, le risponde prontamente dopo il secondo squillo, quasi come se stesse aspettando la sua telefonata. 

«Proprio te stavo per chiamare. Lo sai che Emma invita gli uomini a casa quando non ci sei?» le dice con tono grave, quasi a rimproverare la donna per essersi assentata da casa.

«Gli uomini? Esagerato che sei. Ha portato Killian, che é il suo ragazzo.» Ecco lo doveva prevedere che avrebbe fatto il solito esagerato.

«Perché non hai visto ciò che ho visto io. Erano sul divano, lui era in mutande sopra di lei,  con il solo reggiseno... Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non fossimo entrati, per giunta lei aveva la febbre... Quel Jones poteva pure pensarci eh.»

«Le parlerò appena torno a casa, promesso. Le farò il discorso sul sesso sicuro, d’accordo?» ribatté ironica, in realtà a lei viene da ridere a pensare alla scena, però immagina come si possa sentire, se ci fosse stata lei al suo posto, forse non sarebbe così tranquilla. Anche se Emma non è una bambina e sa ciò che fa e se ha deciso di proseguire con il passo successivo, significa che davvero si sente pronta. Lei poi non ha nessun diritto di dirle cosa sia giusto o cosa sia sbagliato. Può solo starle vicino come amica e le amiche, possono consigliare, ma le scelte restano comunque le proprie.

«Non scherzare Regina.» seccato dalla poca importanza che sta dando alla cosa.

«E tu, David, smettila di fare il padre geloso che è sospetto. Non è così che dobbiamo dirle la verità.»

David sa che ha ragione, ma non può nemmeno fare a meno di esserlo, cercherà di esserlo meno, almeno fino a quando non le diranno la verità.

«Hai ragione. Ciò non toglie che un discorso d’amica, io glielo farei.» le suggerisce.

Ha già deciso di parlare con lei, anche perché le due si confidano sempre e quindi sa che Emma si aprirà con lei, dopo qualche insistenza e a sua volta le racconterà di Robin e del loro week end.

Regina chiude la telefona esasperata, David avrebbe continuato a parlare di Emma in eterno. Per fortuna c’é il suo Robin che le sta vicino e la rassicura. Distraendola dalle sue preoccupazioni famigliari.

Solo in serata, dopo aver visto i due cartoni sul proiettore, collegato all’iPad portato da Regina e messi i bambini a dormire, Regina e Robin si concedono un momento tutto per loro. 

Si sdraiano sopra un telo e mentre sono abbracciati e le stelle illuminano i loro sguardi, si lasciano guidare dal momento romantico e suggestivo, per scambiarsi un bacio appassionato, dolce, desiderato e lungo allo stesso tempo. Assaporano la lingua l’uno dell’altra, in una danza perfetta, regalandosi i brividi solo a quel semplice contatto. 

Si separano solo per la necessità di riprendere fiato, ma Regina ne approfitta per dare il suo regalo a Robin, l’ha preso da diversi giorni, con la speranza di darglielo in un momento solo loro. 

Quando la donna gli porge il pacchetto l’uomo resta senza parole completamente, non sa ancora cosa ci sia dentro, ma senza dubbi è già contento così, non si aspettava un regalo da Regina. 

«Aprilo» sussurra lei, in attesa di vedere la sua reazione. Quando l’ha visto in libreria ha pensato subito a lui e non poteva non regalarglielo. 

«Le avventure di Robin Hood. Wow, Regina è bellissimo. Grazie» vedendo il libro antico, sulle avventure di Robin Hood, è rilegato in modo particolare e si nota che è un libro molto prezioso. Soprattutto lo è per lui, ciò dimostra quando la donna ci tenga e con questo libro vuole dimostrargli che lo porterà sempre nel cuore e che lo accetta, completamente, per quello che è. Non c’è niente di più bello al mondo di una persona che ti accetta per la tua unicità, autenticità. 

Non trova davvero altre parole da aggiungere e l’unica cosa che vuole fare in quel momento è baciarla, ancora e ancora. Unisce le sue labbra a quelle di Regina e si uniscono in un nuovo bacio senza fine. 

Rimangono abbracciati, sotto le stelle a far capolino al loro amore, fino a tarda notte. 

 

 

Finalmente due giorni dopo, Emma si è ripresa completamente dalla sua influenza e ha potuto tornare a lavoro e organizzare la sua serata con Killian. 

Lo vedrà quella sera stessa, finito di lavorare raggiungerà la Jolly Roger. 

È in ufficio, nel primo pomeriggio quando riceve una segnalazione, nell’appartamento appartenuto al signor Gold, è entrato qualcuno. 

Emma e Graham, vanno subito a controllare personalmente chi si sia intrufolato nell’appartamento, temendo che sia lo stesso Gold o un suo seguace e che finalmente potranno incastrarlo in un modo o nell’altro. 

Arrivano all’appartamento cercando di fare il prima possibile. Una volta di fronte ad esso vedono qualcuno scendere dalla scala antincendio e sia Emma che Graham si lanciano all’inseguimento della persona, la quale però scappa a sua volta, vedendo che due agenti lo stanno inseguendo, ha visto la macchina dello sceriffo. 

L’uomo è molto veloce, ma Emma che conosce bene le strade della città, o quanto meno quella parte della città, attraversa una scorciatoia e raggiunge l’uomo, nel momento in cui sta per attraversare la strada principale e pensa di aver seminato i due agenti. Lo spinge con tutta la forza che possiede, tanto da riuscire a gettarlo a terra. Si è sicuramente sbucciata un ginocchio, ma non le importa in quel preciso istante, deve assicurarsi che il ladro o il complice di Gold non scappi, perché è troppo giovane per essere il trafficante. 

Alza finalmente lo sguardo verso di lui e due grandi occhi marroni si rispecchiano immediatamente nei suoi. Due enormi occhi marroni che riconosce all’istante e il suo cuore perde un battito. 

Anche il ragazzo alzando lo sguardo sulla ragazza, non riesce a credere ai suoi occhi, mentre incrocia quelli verdi di lei, verdi esattamente come se li ricordava. Di tutte le persone che si aspettava di rivedere, lei non era nemmeno nella lista. 

«Neal» esclama la giovane, ancora incredula, ancora sotto shock. Cosa c’entra Neal con Gold? Mille dubbi iniziano a farsi spazio in Emma e nessuno di essi è piacevole. Forse per la prima volta tutti i pezzi del puzzle stanno andando a loro posto. Neal Cassidy, il suo ex, nonché padre del suo piccolo Henry è in combutta con Gold? Ecco perché forse è scappato, la sua famiglia è scappata lontano. 

«Emma» fa eco a sua volta, incredulo esattamente quanto lei. Non riesce nemmeno ad alzarsi da terra per quanto è sorpreso di vederla. Ma sa altrettanto bene che dovranno parlare di molte cose e non resta altro che seguirla in centrale. 

 






SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, mi scuso per la scarsa formattazione, ma ahimè sono a postare dall’Ipad con internet del telefono, essendo a casa senza connessione da ieri per un gusto. Uff. Non volendo lasciarvi senza capitolo (e non essendo sicura che me lo risolvino entro oggi) ho deciso di postare lo stesso e non farvi aspettare lunedì (che tra l’altro sono impegnata la mattina e il pomeriggio ho un esame). Ma veniamo al capitolo... Ho voluto descrivere un po’ la gita di dei 4, i quali si sono divertiti con una bella caccia al tesoro Disney, le citazioni almeno alcune non sono casuali, ho voluto riprendere le storie di Once, quindi Biancaneve, Cenerentola, La Bella e la Bestia (che poi è il mio preferito Disney), Peter Pan, ho solo aggiunto Cars e il Re Leone che sono tra i miei preferiti. E poi... Neal? Che cosa ci fa Neal, l’ex della nostra Emma nell’appartamento di Gold? Penso che sia facile da intuire ora. Ma voi ditemi lo stesso le vostre supposizioni a riguardo, che sono curiosa. Al prossimo capitolo. Buon week end.
   
 
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