A scuola era sempre stato un asino.
Non che si fosse mai impegnato per studiare o avesse mai pregato i professori di una grazia, ma quello era un dato di fatto.
Qualsiasi animale con un pizzico di cervello avrebbe superato, almeno sul piano dell’intelletto puro, quel ragazzino che prendeva a calci il suo zaino per farlo entrare in classe.