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Autore: lelouch 25    18/04/2019    0 recensioni
Lovino fin da quando era piccolo conosceva Gilbert, noto con il nome di Prussia, questo perché Gilbert era uno dei migliori amici di Antonio ovvero Spagna, la nazione che lo aveva cresciuto. Anche se ormai era cresciuto continuava a volere bene ad Antonio, lo vedeva come un fratello maggiore, inoltre era una delle poche persone che lo capivano davvero.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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IV

 
Da quando Gilbert si era ripreso Lovino aveva ripreso a sorridere, ma ciononostante si sentiva sempre in ansia e non sapeva spiegarsi il perché.
Gilbert aveva notato il comportamento di Lovino, ma non disse nulla voleva godersi quei momenti, quindi lo prese e lo baciò, all’ inizio il ragazzo fece un po’ di resistenza ma più per abitudine che per altro, poi lo prese per mano e lo portò nella loro camera da letto, dove gli avrebbe dato tutte le premure possibili.
Mentre facevano l’amore, Gilbert si beava dei gemiti che riusciva a strappargli, quando poi venne in lui, lo sentì vibrare di piacere; quando ebbero finito Gilbert lo abbracciò, sebbene Lovino si sentisse esausto gli chiese:
“ Gil, cosa mi nascondi…da quando sei tornato avverto qualcosa di diverso in te, certe volte è come se non fossi nemmeno qui… come se fossi da un’altra parte… questo mi spaventa, non voglio perderti di nuovo!, mi sono sentito morire quando eri oltre il muro, il mio cuore non sopporterebbe una cosa del genere di nuovo!”.
Gilbert sentendo quelle parole si sentì il cuore come stretto in una morsa di dolore, sapeva che lo aveva fatto soffrire, anche se non era stata colpa sua, tuttavia non voleva che soffrisse di nuovo per colpa sua, ma non voleva nemmeno mentirgli non era giusto nei suoi confronti, Lovino meritava di conoscere la verità, anche se ne avrebbe sofferto.
Gilbert dopo  un momento di silenzio lo guardò dritto negli occhi poi parlò:
“ Lovi… come sai la Prussia non esiste più…, l’unico motivo per cui sono ancora qui e che ho un ultimo... diciamo compito da svolgere, quando lo avrò terminato svanirò…. So di chiederti molto ma fino a quel momento vorresti restare al mio fianco, come hai fatto in questi secoli?”,
Lovino sgranò gli occhi sorpreso, non aveva mai visto Gilbert così serio e triste, quindi il suo amore non sarebbe potuto restare con lui fino alla fine…, il cuore gli si colmò di tristezza, non voleva perderlo di nuovo, grosse lacrime uscirono dai suoi occhi prontamente asciugate dalle delicate dita del suo amore, poi con voce tremante disse:
“ io non ti lascerò mai… stupida patata candeggiata”, Gilbert sorrise dolcemente e lo strinse ancora più a sé.
Lovino una volta saputa la verità prese la sua decisione, poi si recò dal fratello per parlare con lui. Quando Feliciano ascoltò la decisione del suo fratellone scoppiò a piangere cercando di convincerlo a cambiare idea, ma Lovino fu irremovibile, Feliciano in cuor suo lo capiva, quindi alla fine accettò la decisione di Lovino.
Lovino scrisse un foglio che poi firmò con il suo sangue, poi lo mise dentro una busta che affidò al fratello, dicendogli:
“ aprila quando sarà il momento… grazie per aver capito Feli!”,
poi fece una cosa insolita per lui; abbracciò stretto il suo “stupido” fratellino, mentre questi piangeva tra le braccia calde del suo fratellone.
Arrivò il momento, Gilbert aveva adempiuto il suo ultimo compito,  ovvero accertarsi che Ludwig non sarebbe rimasto solo senza di lui, che avrebbe avuto qualcuno a cui appoggiarsi, questo qualcuno era Feliciano.
Quando Gilbert capì che sarebbe scomparso mandò a chiamare tutte le persone che per lui erano importanti, partendo da suo fratello Ludwig con cui aveva già parlato, Ludwig non disse nulla ma aveva gli occhi lucidi al pensiero che non avrebbe più visto il suo fratellone, a tenerlo per mano c’era Feliciano che piangeva perché stava per perdere due delle persone che amava di più, l’unica cosa che lo consolava era che almeno sarebbero stati insieme per sempre, poi arrivarono Antonio e Francis i suoi migliori amici con cui aveva condiviso tante cose, sia belle che brutte, Francis aveva gli occhi lucidi mentre Antonio sorrideva tristemente dicendogli:
“ così  ci lasci per primo?”,
Gilbert ghignò ma non disse nulla non c’era bisogno di dire nulla, infine arrivarono Ungheria ovvero Elizabetha e Austria ovvero Roderich, con cui erano stati amici-nemici, i due si tenevano per mano; avrebbero sentito la mancanza del loro “rompiscatole” preferito, ad un certo punto Elizabetha lo abbracciò stretto e gli disse:
“ fai buon viaggio Prussia, non ti dimenticheremo”,
il ragazzo ricambiò l’abbraccio rispondendo:
“ so che non lo farete, sono troppo magnifico!”.
Infine si voltò verso Lovino che non aveva detto una parola, ad un tratto il  ragazzo si alzò e abbracciandolo stretto gli disse:
“ non penserai che ti lasci andare da solo amore mio, ti accompagnerò in questo viaggio di sola andata, ho già passato tutti i miei poteri a mio fratello, da oggi lui sarà a pieno titolo, Italia”,
poi lo baciò dolcemente, Gilbert ricambiò e lo strinse forte, non cercò di convincerlo a cambiare idea, sapeva quanto era testardo il suo amore, poi poco prima di sparire disse:
“ sono felice di averti conosciuto amore mio!”,
poi entrambi sparirono in una luce bianca.
Ci fu un momento di silenzio poi Antonio si accasciò a terra distrutto in un solo attimo aveva perso uno dei suoi migliori amici e quello che per lui era un fratello minore, subito Francis fu al suo fianco, Feliciano ormai non aveva più lacrime, estrasse la busta che gli aveva affidato Lovino e la  lesse ad alta voce:
“  Caro Feliciano, con questa lettera ti passo tutti i miei poteri, quando sparirò sarai ufficialmente Italia, sono orgoglioso di essere tuo fratello, anche se tutti dicono che sei stupido io so che non lo sei, ti voglio bene, in fondo sei il mio fratellino, avrei voluto passare più tempo con te, ma non posso far andare il mio amore lontano da me, il mio cuore non lo sopporterebbe… spero tu mi possa perdonare per questo atto egoistico; so che comunque avrai sempre qualcuno su cui contare. “ patata macho”, scherzo Ludwig, ti affido il  mio fratellino, mi raccomando trattalo bene, anche se non mi sei mai piaciuto so che sei una persona affidabile, quindi so che con te Feliciano sarà al sicuro.
In ultimo voglio scusarmi con te Antonio, non ti ho detto nulla perché sapevo che saresti arrivato a compiere gesti estremi pur di fermarmi… sappi comunque che ti voglio bene, hai avuto davvero tanta pazienza con me, sei stato uno dei pochi a capirmi davvero.
Spero possiate avere una lunga e felice vita, con affetto vostro Lovino conosciuto come Sud Italia”.
 
   
 
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