36 – First steps
Da quando Naoko aveva cominciato a camminare, la sua amicizia con Aries si era fortificata. La bimba infatti stava sempre attorno al suo amico a quattro zampe, molto spesso salendogli goffamente addosso. E lui, dal canto suo, non poteva che sopportare pazientemente tutte le sue adorabili angherie, tra cui tirate d’orecchie e di coda e soprusi vari. Seduta sul pavimento, la bimba adesso mirava proprio alla coda di Aries, il quale la muoveva stanco. Dopotutto anche lui dava una grande mano nello stare dietro a quella piccoletta che di certo non gli rendeva la vita facile.
«Nnoitra! Nao è con te?» domandò Nel affacciandosi dalla cucina.
Nnoitra comparve in soggiorno poco dopo, pareva molto indaffarato mentre parlava al telefono.
«Come sarebbe a dire ho una settimana di tempo? Neanche non dormendo la notte riuscirei a concludere il lavoro! Certo, tanto sono io che mi faccio in quattro. Cosa? Io… Ah, stupidi editori!»
Alla fine il mal capitato cellulare era finito scaraventato sul divano.
Neliel scosse il capo, con le mani poggiate sui fianchi.
«Quando la finirai di stressarti?»
«Quando la gente finirà di rompere, ecco quando. Perché ho fatto questo lavoro? Potevo fare l’avvocato o l’impiegato. Ma no, complichiamoci la vita.»
Naoko batté le manine divertita. Poi poggiò i piccoli palmi sul pavimento con l’intento di alzarsi. In quei giorni ci aveva provato diverse volte, ma tutte le volte era finita con il cadere.
«Guarda, Nao prova di nuovo a camminare», Neliel si mise in ginocchio davanti la sua bambina. «Coraggio Nao, ce la puoi fare. Vieni dalla mamma.»
La piccola si sollevò sulle proprie traballanti gambe, non accennando però a muoversi.
«Umh, forse dovremmo darle un aiuto. Nnoitra, tu afferrala per una mano e io l’afferro per l’altra»
«Soltanto perché non voglio che cada facendosi male», chiarì. Afferrarono poco dopo Naoko per entrambe le mani. La bambina sembrava estremamente concentrata.
«Forza tesoro, andiamo», la incoraggiò Neliel, muovendo un passo in avanti e cercando di trascinarsela dietro. Naoko a quel punto sembrò prendere coraggio e camminò, sebbene ancora sorretta.
«Bene, al mio tre lasciala!»
«Così a tradimento? Potrebbe cadere», le fece notare Nnoitra.
«Fidati di me e fallo! Uno, due e tre!»
Era un’idea pessima. Nnoitra era sicuro che una volta lasciata sola, la bimba sarebbe caduta sul pavimento.
Ma questo sorprendentemente non accadde. Anche da sola, adesso Nao stava muovendo i suoi primi e incerti passi. E sicuramente da quel momento non si sarebbe più fermata.
«Sì! Ce l’hai fatta, lo sapevo! Brava la mia bambina!», Neliel esultò, stampando un bacio sulla guancia della piccola, che sembrava aver intuito quella sua piccola vittoria.
Nnoitra alzò gli occhi al cielo. Non avrebbe espresso ad alta voce il suo orgoglio o quanto fosse strano il fatto che Nao stesse crescendo così in fretta.
«Non sarai più contenta quando dovrai correrle dietro», fu tutto ciò che disse infine.
Nota dell’autrice
Si fanno passi in avanti e Naoko ha imparato a camminare! Che gioia è questa per la sua famiglia? Sta crescendo, il povero Nnoitra dovrà farsene una ragione.