21/04/2019
4 recensioni[NARUSASU]
Per: Jo95
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Era una sensazione strana, inusuale, pensò Sasuke mentre contemplava in silenzio il panorama dalla finestra di quella vecchia casa di campagna.
Essa arrivava in rari momenti, come quando quel suono familiare di passi si faceva più vicino, i battiti del suo cuore iniziavano a seguire un ritmo più rapido e i polmoni a richiedere maggiore aria. Felicità.
La porta alle sue spalle si aprì con uno scatto.
Ansante, Naruto lo fissava dall’altro capo della stanza. Sul suo viso, l’Uchiha poteva scorgere la manifestazione di quella stessa sensazione che lo stava avvolgendo.
“Sasuke” pronunciò il suo nome facendolo vibrare di attesa ed eccitazione; accorciò la distanza e si fiondò con veemenza sulle labbra di colui che aveva chiamato. Il bacio che si scambiarono fu un frenetico scontro di labbra, lingue e denti in un misto di disperazione ed esaltazione: la fretta di colmare un vuoto; una sete avida di gioia e contentezza.
Il bacio mutò in un’armonia più lenta e delicata, in cui poter apprezzare e riscoprire la presenza dell'altro dopo mesi di distanza. I loro corpi bramavano il calore e il tocco dell’altro.
Sasuke sorrise contro il collo di Naruto, inspirando e beandosi della sua fragranza. Riconobbe l'odore del bosco, quello dolce del ramen e, poi, uno più intenso e selvatico, proprio di "Naruto". Tutto gridava casa.
“Puzzi, fatti una doccia”.
“CHE?!”, tossì l'altro e allontanò Sasuke afferrandolo dalle spalle. “Oh, wow. Scusa se ho corso per arrivare il prima-”. Le labbra dell’Uchiha troncarono quell'inutile brontolio e presero a stuzzicare il labbro inferiore dell’Uzumaki.
Sasuke si staccò con lentezza, mantenendo lo sguardo sulle iridi cerulee di Naruto. Mosse la sua unica mano a slacciare il mantello nero, poi a sfilare la cintura in vita, la maglia. Uno ad uno, gli abiti scivolarono ai suoi piedi, fino a quando non restò con solo l'intimo.
Seducente, adocchiò Naruto per l'ultima volta - un mezzo sorriso sul volto e un sopracciglio innalzato - , prima di dirigersi verso il bagno.
Naruto, rimasto incantato ad osservare il suo amante trattenendo il fiato, deglutì e inspirò pesantemente.
“Ah, Sasuke Uchiha…” sogghignò, massaggiandosi le tempie, incredulo di quanto potesse essere subdolo l’altro ninja. “Prima o poi mi farai impazzire”.
Lo raggiunse in bagno e gli andò dietro, cercando il contatto con la sua mano destra e intrecciando con essa le dita della propria protesi.
"Bastava dirmi che volevi farlo qui" sussurrò al suo orecchio.
"Muoviti".
Ridacchiò Naruto, mentre si spogliava rapidamente dei vestiti per poi saltare sotto la doccia.
Casa. Sasuke ricordò le parole di sua madre: “Casa è ovunque ci sia qualcuno che ti ama”[1].
Da anni Sasuke errava per le varie terre senza riconoscere dimora. Eppure quel luogo, in quel momento, era casa: un rifugio dove fuggire da ogni peso, ogni responsabilità.
Varcata quella porta vi erano solo due amici - amanti -, due ragazzi cresciuti troppo in fretta, cui la vita aveva negato troppo, con il bisogno di amare e sentirsi amati.
Naruto era casa.
Note finali:
[1] Semicitazione: "Ovunque ci sia una persona che ti sta pensando, quel posto è casa tua". All'incirca sono le parole che Jiraya rivolse a Naruto nell'episodio 91 di Shippuden parlando proprio di Sasuke, ma l'ho rigirata a modo mio xD
Ufficialmente la mia prima fanfic NaruSasu pubblicata su EFP! (non conto la drabble, è altra cosa). Me piange di gioia T.T
Jo, mi auguro di essere riuscita a trasmettere in questa flash un senso di familiarità e conforto e spero anche che ti sia piaciuta! Adoro questi pischelletti ed è stato piacevole mettermi alla prova scrivendo di loro.
Ti auguro una felice Pasqua! <3
Essa arrivava in rari momenti, come quando quel suono familiare di passi si faceva più vicino, i battiti del suo cuore iniziavano a seguire un ritmo più rapido e i polmoni a richiedere maggiore aria. Felicità.
La porta alle sue spalle si aprì con uno scatto.
Ansante, Naruto lo fissava dall’altro capo della stanza. Sul suo viso, l’Uchiha poteva scorgere la manifestazione di quella stessa sensazione che lo stava avvolgendo.
“Sasuke” pronunciò il suo nome facendolo vibrare di attesa ed eccitazione; accorciò la distanza e si fiondò con veemenza sulle labbra di colui che aveva chiamato. Il bacio che si scambiarono fu un frenetico scontro di labbra, lingue e denti in un misto di disperazione ed esaltazione: la fretta di colmare un vuoto; una sete avida di gioia e contentezza.
Il bacio mutò in un’armonia più lenta e delicata, in cui poter apprezzare e riscoprire la presenza dell'altro dopo mesi di distanza. I loro corpi bramavano il calore e il tocco dell’altro.
Sasuke sorrise contro il collo di Naruto, inspirando e beandosi della sua fragranza. Riconobbe l'odore del bosco, quello dolce del ramen e, poi, uno più intenso e selvatico, proprio di "Naruto". Tutto gridava casa.
“Puzzi, fatti una doccia”.
“CHE?!”, tossì l'altro e allontanò Sasuke afferrandolo dalle spalle. “Oh, wow. Scusa se ho corso per arrivare il prima-”. Le labbra dell’Uchiha troncarono quell'inutile brontolio e presero a stuzzicare il labbro inferiore dell’Uzumaki.
Sasuke si staccò con lentezza, mantenendo lo sguardo sulle iridi cerulee di Naruto. Mosse la sua unica mano a slacciare il mantello nero, poi a sfilare la cintura in vita, la maglia. Uno ad uno, gli abiti scivolarono ai suoi piedi, fino a quando non restò con solo l'intimo.
Seducente, adocchiò Naruto per l'ultima volta - un mezzo sorriso sul volto e un sopracciglio innalzato - , prima di dirigersi verso il bagno.
Naruto, rimasto incantato ad osservare il suo amante trattenendo il fiato, deglutì e inspirò pesantemente.
“Ah, Sasuke Uchiha…” sogghignò, massaggiandosi le tempie, incredulo di quanto potesse essere subdolo l’altro ninja. “Prima o poi mi farai impazzire”.
Lo raggiunse in bagno e gli andò dietro, cercando il contatto con la sua mano destra e intrecciando con essa le dita della propria protesi.
"Bastava dirmi che volevi farlo qui" sussurrò al suo orecchio.
"Muoviti".
Ridacchiò Naruto, mentre si spogliava rapidamente dei vestiti per poi saltare sotto la doccia.
Casa. Sasuke ricordò le parole di sua madre: “Casa è ovunque ci sia qualcuno che ti ama”[1].
Da anni Sasuke errava per le varie terre senza riconoscere dimora. Eppure quel luogo, in quel momento, era casa: un rifugio dove fuggire da ogni peso, ogni responsabilità.
Varcata quella porta vi erano solo due amici - amanti -, due ragazzi cresciuti troppo in fretta, cui la vita aveva negato troppo, con il bisogno di amare e sentirsi amati.
Naruto era casa.
Note finali:
[1] Semicitazione: "Ovunque ci sia una persona che ti sta pensando, quel posto è casa tua". All'incirca sono le parole che Jiraya rivolse a Naruto nell'episodio 91 di Shippuden parlando proprio di Sasuke, ma l'ho rigirata a modo mio xD
Ufficialmente la mia prima fanfic NaruSasu pubblicata su EFP! (non conto la drabble, è altra cosa). Me piange di gioia T.T
Jo, mi auguro di essere riuscita a trasmettere in questa flash un senso di familiarità e conforto e spero anche che ti sia piaciuta! Adoro questi pischelletti ed è stato piacevole mettermi alla prova scrivendo di loro.
Ti auguro una felice Pasqua! <3