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Autore: fenris    21/04/2019    1 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Venti del deserto o Perchè trasformare i tuoi bambini in armi non è fico


 

Sette anni dopo l'attacco del Kyubi


 

“ Siamo arrivati?”.


 

“ No.”.


 

“ Siamo arrivati?”.


 

“ No.”.


 

“ Siamo arrivati?”.


 

“ No!”.


 

“ Siamo arrivati?”.


 

“ NO! SMETTILA DI CHIEDERLO!”, gridò Jiraya infuriato. Tra il caldo e il costante chiacchiericcio di Naruto, avrebbe che sarebbe uscito fuori di testa in qualsiasi momento. In quel momento notò qualcosa lontano e incrociò gli occhi per vedere meglio. Si girò verso Naruto, e gli disse: “ Sì, siamo arrivati Sunagakure è dietro quelle dune.”.


 

“ Finalmente!”, fece Naruto alzando le braccia in aria. Il caldo era oppressivo, e la sua sete stava diventando insopportabile. Ma dopo due giorni infernali faticando in un oceano di sabbia, il loro viaggio era finito. Dopo molto, molto tempo, e molto, molta insistenza col Kazekage, Sarutobi era finalmente riuscito a convincerlo ad accettare la visita di un'ambasciatore da Konoha, in modo da rafforzare l'unione tra i due villaggi e 'aiutare' col problema del Jinchuriki.


 

Mentre l'intenzione di aiutare era genuina- altrimenti Sarutobi non avrebbe mandato il miglior esperto di sigilli vivo di Konoha come rappresentante- l'Hokage aveva altri obbiettivi più egoistici per tale azione, più precisamente valutare la possibile minaccia rappresentata dal Jinchuriki e come il Kazekage pianificava di usarlo. Jiraya richiese di portare Naruto in missione, credendo che avere un Jinchuriki della stessa età di quello di Suna avrebbe aiutato a connettere con lui. Koharu and Homura si opposero violentemente, siccome significava non solo portare Naruto fuori dal villaggio pur non essendo un ninja, ma anche in un altro villaggio. Sarutobi comunquè fu d'accordo col ragionamento di Jiraya, d'altronde se fosse successo qualcosa Naruto avrebbe avuto un Sannin a prendersi cura di lui.


 

Anche Tsunade si oppose all'idea di suo marito, ma per motivi differenti. Sentiva che Naruto fosse troppo giovane per un simile viaggio, per i pericoli che avrebbe dovuto affrontare, oltre a perdere giorni all'accademia. Jirya spese un'ora intera convincendo la principessa delle lumache che Naruto sarebbe tornato a casa senza un graffio, e che avrebbe lavorato ancora più duro per rimediare ai giorni di scuola persi. Naruto era eccitatissimo del viaggio. Non era mai stato fuori dalle mura di Konoha e moriva dalla voglia di vedere il mondo esterno. Rimase meravigliato dalle lussureggianti foreste del Paese del fuoco- alla cui vista Naruto si chiese perchè si chiamasse così invece che 'Terra delle foreste', pensando che il nome avrebbe avuto senso solo in caso d'incendio, spingendo Jiraya a pregarlo per non rendere il nome più letterale- e dall'acquo paesaggio del Paese dei fiumi. Però quando raggiunsero il Paese del vento...


 

“ Questo dovrebbe essere il Paese del caldo insopportabile.”. Ma fortunatamente arrivarono all'apertura nel mezzo di un largo muro di pietra che era l'entrata del villaggio, custodito da un paio di Chuunin di Suna. Dopo averne verificato l'identità, garantirono loro l'accesso al villaggio. Il piazzale formato dalla spaccatura era all'ombra, avendo una temperatura molto più bassa, cosa che entrambi i nativi di Konoha apprezzarono molto.


 

Naruto si prese qualche minuto per contemplare il villaggio di fronte a lui. Era composto principalmente di edifici rettangolari, sferici o conici fatti di argilla- Jiraya spiegò al ragazzo che in clima così caldi quel materiale era facile da modellare e si induriva in fretta, per di più pur non essendo molto resistente aiutava a mantenere l'interno fresco- e non c'era una vegetazione comune come nel suo paese natale. Nel mezzo del deserto- gli spiegò nuovamente Jiraya- nessuna pianta poteva vivere qui, la maggior parte erano tenute in dei giardini. Si diressero immediatamente alla casa del Kazekage, un'enorme edificio sferico col kanjii di 'vento' sulla parte frontale, nel mezzo del villaggio. Proprio come la torre dell'Hokage a Konoha, non era solo il luogo di lavoro del capovillaggio, ma funzionava anche da residenza sua e della sua famiglia, se avessero deciso di vivere qui.


 

Mentre Suna sembrava veramente diversa da Konoha, l'atmosfera era praticamente identica: bambini giocavano nelle strade, mercanti vendevano le loro merci, i civili si dirigevano ai loro soliti lavori, qualche ninja sorvegliava le strade e altri guardavano tutto dai tetti. Naruto immagino che in fondo, i villaggi ninja erano identici.


 

*****


 

Residenza del Kazekage


 

Jiraya e Naruto erano seduti su un divano in una larga stanza in attesa del Kazekage, che, stando al Jonin che li aveva fatti entrare, sarebbe arrivato a breve.


 

“ Perciò, dimmi, Naruto, che pensi di Suna?”, chiese l'uomo, non impaurito da risposte prive di tatto, essendo soli.


 

“ Mhh, è ok, immagino, ma preferisco Konoha. Fa veramente caldo qui, e non c'è neanche un minimo di verde.”, rispose il bambino senza peli sulla lingua. Jiraya aveva immaginato che Naruto non avrebbe gradito troppo il posto. Fin da piccolissimo, gli erano sempre piaciute le piante. Adorava giocare nel loro giardino di casa quando non si stava allenando, e aveva persino un angolo in cui stava facendo crescere alcune piante. Comunque, poteva anche essere il fatto che finora era cresciuto in un posto con albari a perdita d'occhio, e il contrasto era piuttosto stridente.

“ Sei già stato qui prima?”, chiese il biondino.

“ Sì, diverse volte. Ma il posto è cambiato a malapena dall'ultima volta che sono stato qui. Beh, vedo qualche nuova linea governativa, ma tutto qui.”, menzionò Jiraya.


 

“ Conosci il Kazekage?”.


 

“ Temo di no. Ho incontrato qualche volta il suo predecessore durante la Terza guerra, ma tutto qui. Poi scomparve misteriosamente.”.


 

“ Stano. Pensano tu avessi qualcosa qualcosa a che fare con quel fatto?”.


 

“ Fortunatamente no.”. La porta si aprì, e apparve un'altra Jonin, una donna sulla ventina con segni viola sulle guancie.


 

“ Jiraya-san, Kazekage-sama la sta aspettando nel suo ufficio.”.


 

“ Era ora. C'è un posto dove Naruto può aspettare mentre parlo col Kazekage?”.


 

“ Sì, Kazekage- sama ha detto che Naruto- kun può passare il tempo con i suoi figli. Lo porterò da loro.”, si offrì la jonin.


 

' Bene, in questo modo Naruto potrà avvicinarsi al Jinchuriki.'- pensò Jiraya- bene, Naruto, io ci metterò un po' di tempo, perciò si paziente, e fa il gentile con i figli del Kazekage.”.


 

“ Certo, papà.”, annuì Naruto mentre guardava l'albino andarsene.


 

“ Vieni pure con me, Naruto- kun”, gli disse la jonin, offrendogli la mano.


 

“ Ok, ehm...”.


 

“ Maki, il mio nome è Maki.”, rispose lei, con un piccolo sorriso.


 

“ Ok, Maki! Io sono Naruto Uzumaki! Ma lo sai già, giusto? Eheh!”.


 

“ Sei davvero un bambino vivace. Sono certa non avrai problemi a fare amicizia coi figli del Kazekage.”.


 

“ Lo spero.”.


 

*****


 

Jiraya entrò nell'officio del Kazekage, trovando questi, Rasa della sabbia dorata, già in sua attesa, seduto alla scrivania con un grugno in faccia. Il Sannin provò il suo sorriso migliore, e si sedette sull'unica sedia libera.


 

“ Kazekage- dono, è un piacere incontrarla.”, cominciò l'albino, il più cordiale possibile. Ma mentalmente stava imprecando. Era veramente bravo in missioni d'infiltrazione e raccolta d'informazione, ma discussioni diplomatiche non rientravano nel suo arsenale di talenti. Doveva misurare le parole con attenzione per non causare un incidente internazionale. Konoha aveva già schivato uno shuriken con Kumo, l'ultima cosa che voleva era provocare involontariamente Suna e far alleare i due villaggi contro la sua patria.


 

“ Jiraya dei Sannin. Mentre ho sempre voluto incontrare una leggenda vivente, ' piacere' non è la parola che userei. Sappiamo entrambi perchè sei qui, e nessuno a parte i miei ANBU stanno ascoltando, perciò puoi tralasciare i convenevoli e procedere col nocciolo della questione.”.


 

“ Come desidera, Kazekage- dono- rispose Jiraya in tono neutrale- come scritto nella lettera dell'Hokage, vorrei conoscere le ragioni dietro la creazione di un Jinchuriki, così cosa avete in mente di fare con lui.”.


 

“ Cos'è, avete paura che lo useremo contro Konoha?- chiese Rasa, inarcando un sopracciglio- dovrei preoccuparmi di una guerra preventiva?”.


 

“ Sappiamo entrambi che non accadrà, quindi basta con la recita, Rasa.”, disse tagliante Jiraya, e subito imprecò sottovoce. Non solo aveva parlato al Kazekage in maniera molto irrispettosa, ma si era rivolto a lui col titolo invece che col nome. Giudicando dalla sua espressione, Rasa non l'aveva presa bene.


 

“ Recita? Non sono io quello che sta recitando, Jiraya. Dalla fine della guerra Suna ha perso sempre più clienti da Konoha, incluso il Damyo del vento stesso. La scomparsa del terzo Kazekage ha trasformato il villaggio in un casino. Le diserzioni sono diventate quotidiane. Gli attacchi di banditi ai carri di rifornimenti sono incrementati fin troppo. E quando faccio un tentativo di recuperare parte della nostra forza perduta, Konoha mi forza a rappresentare un emissario domandando informazioni sui nostri affari interni. Saremo potuti essere alleati durante l'ltima guerra, ma non avete fatto molto per noi quand'è finita.”.


 

“ Hey, non ce la cavavamo troppo bene neanche noi. Devo ricordarle che il Kyubi ci ha attaccati neanche dieci anni fa?”.


 

“ Sei stai provando a farmi sentire dispiaciuto per Konoha, finiscila. Ti stai solo mettendo in imbarazzo.”. Jiraya represse il bisogno di urlare in faccia all'uomo, e respirò pesantemente.


 

“ Non ho alcuna intenzione di farlo. Le preoccupazioni dell'Hokage risiedono esclusivamente nelle sue intenzioni col Jinchuriki, e la sua posizione verso Konoha.”.


 

“ Questa è la prova di cui avevo bisogno per sapere che stavo facendo la cosa giusta. Vedi? Prima che la notizia che avessimo un Jinchuriki si diffondesse, a nessuno importava di noi. Ma dopo quanto successo abbiamo il così grande villaggio di Konoha chiedere delle nostre intenzioni. Bene, Jiraya, puoi tornare a casa e dire questo all'Hokage: farò tutto quello che serve per fare di Suna un villaggio forte, e se Konoha, o qualsiasi altro villaggio, si mette sulla mia strada, saranno distrutti.”.


 

“ Questo è un bluff. Jinchuriki o no, manchate della forza per dichiararci guerra.”, dichiarò crudo Jiraya.


 

“ Da soli, forse. Ma trovare alleati per sconfiggervi non sarà così difficile. Ho sentito cos'è successo con Kumo, sai. E anche i villaggi minori non amano così tanto Konoha.”. Jiraya cominciò a sudare a litri. Questo era proprio quello che voleva evitare. Fortunatamente l'incontro non era finito, e il Kazekage non aveva sentito cosa Konoha voleva offrire.


 

“ Hai confuso le mie parole, Kazekage. Konoha non desidera entrare in nessuna guerra con te. Vuole solo una garanzia che la nostra alleanza resti salda.”. Rasa inarcò un sopracciglio, e guardò il Sannin con uno sguardo divertito.


 

“ Bene. Vuoi sentire le mie richieste o avete già qualcosa in mente?”.


 

“ La seconda. Vorrei sentisse cosa l'Hokage mi ha permesso di negoziare. Come qualche segreto di classe S che nessuno all'infuori di Konoha conosce.”. Il Kazekage si spinse verso Jiraya.


 

“ Hai la mia attenzione.”.


 

“ Prima di tutto, anche Konoha ha avuto un Jinchuriki, contenente il Kyubi, per qualche anno. Un bambino della stessa età di tuo figlio.”.


 

“ Perciò siete riusciti a ottenere qualcosa da quel casino. Ok, dimmi qualcosa su di lui.”.


 

“ E' il bambino biondo che ho portato con me.”. Un silenziò di tomba seguì quell'affermazione. Gli occhi del Kazekage si spalancarono così tanto che Jiraya avrebbe giurato sarebbero caduti dalle orbite.


 

“ Perciò hai infiliato il Jinchuriki del demone più forte nel mio villaggio, senza che ne fossi a conoscenza.”.


 

“ Credo di averlo fatto.”.


 

“ Ed è nello stesso edificio in cui mi trovo.”.


 

“ Corretto.”.


 

“ Nella stessa stanza dei miei figli.”.


 

“ Si fidi, le garantisco che né lei, né i bambini o qualsiasi altro cittadino di Suna sono in pericolo.”. Rasa rimase sorprendentemente calmo.


 

“ Sai che questa non è una buona idea per migliorare la relazione tra i nostri villaggi, non è vero, Jiraya?”.


 

“ Mi creda, avevo le mie ragioni per portare qui quel bambino.”.


 

“ E sarebbero...?”.


 

“ Aiutare suo figlio.”.


 

“ Scusa se non ti credo, Jiraya.”.


 

“ Può credere quello che vuole. Senta, so che il bambino ha problemi a tenere la bestia sotto controllo, ecco perchè l'Hokage ha mandato me invece di qualcuno con vere abilità diplomatiche. Posso dire che chiunque abbia fatto il sigillo, ha fatto un lavoro abbastanza merdoso. Vuole il caso io sia uno dei migliori esperti di sigilli al mondo, e se mi permette di dare un'occhiata a suo figlio, posso crearne uno che contenga il demone come si deve. Può considerarlo un dono da Konoha come segno della nostra buona volontà.”.


 

“ Un'offerta tentatrice, Jiraya, ma come posso sapere che non è una scusa per avvicinarsi al mio Jinchuriki?”.


 

“ Il fatto che abbiate il Jinchuriki di Konoha tra le vostre grinfie. Che è anche mio figlio adottivo. Pensa mi permetterei di rischiare la sua vita?”.


 

“ Un ninja dovrebbe essere disposto a sacrificare tutto, inclusi coloro che ama, per completare i suoi obbiettivi e distruggere i propri nemici. Ecco perchè non ho avuto rimorsi nel trasformare mio figlio in un Jinchuriki.”.


 

“ Quello è un pensiero cupo. Ma in ogni caso, non dovevo portare qui Naruto. Infatti ho preso un enorme rischio facendolo. Ma l'ho fatto perchè per entrambi i nostri figli incontrare qualcun'altro contenente un demone, per di più potrà vedere la differenza tra un sigillo che può contenere appena una bestia con le code, e uno che può tenerla prigioniera in maniera appropriata.”. Il Kazekage si mise il mento sulle mani, e guardò intensamente il Sannin.


 

“ Ho bisogno di pensarci. Avrai la mia risposta domani mattina. Nel frattempo, sia tu che quel ragazzino starete qui, farò preparare la vostra stanza. Sei congedato.”.


 

“ Grazie, Kazekage- dono. Sono certo deciderà cos'è meglio per tutti.”, disse Jiraya alzandosi e lasciando l'ufficio.


 

*****


 

Mentre l'incontro aveva luogo, Maki portò Naruto in una grande stanza con un lungo tavolo, un po' di divani, qualche disegno da colorare e un paio di libri. I due occupanti si girarono verso Naruto nel momento in cui entrò. Una era una bambina alta, con occhi azzurri e i capelli biondi raccolti in due codini. L'altro era un ragazzo con occhi castani a punta e occhi neri, un po' più basso dell'altra.


 

“ Naruto- kun, questi sono Temari- sama e Kankuro- sama, due dei figli del Kazekage. Temari- sama, Kankuro- sama, questo è Naruto, figlio dell'emissario di Konoha.”. Naruto andò verso i due bambini e a una certa distanza offrì loro la mano, presentandosi con una frase ben provata.


 

“ Ciao! Sono Naruto Uzumaki! Felice di conoscervi!”. Fu la ragazza, Temari, a rispondere per prima, prendendogli la mano e dandogli una forte stretta.


“ Felice di conoscerti, Naruto. Benvenuto nel nostro villaggio.”, lo salutò cordialmente.


 

“ Vi lascerò soli. Se doveste aver bisogno di me per qualsiasi ragione, sarò qui fuori.”, disse Maki prima di andarsene. Un silenzio imbarazzante cadde dopo la sua partenza e Naruto pensò fosse sua responsabilità romperlo. E l'avrebbe rotto bene.


 

“ Perciò, chi di voi è il Jinchuriki?”, chiese innocentemente, totalmente ignaro della sua sfacciataggine. Temari e Kankuro per poco non si strozzarono alle parole del biondino.


 

“ C-come lo sai?”.


 

“ Mio papà me l'ha detto, è la ragione per cui siamo venuti, sapete. Mi ha detto che il Jinchuriki era il figlio del Kazekage, quindi immagino sia tu, giusto?”, chiese indicando Kankuro.


 

“ Attualmente il Jinchuriki è nostro fratello Gaara.”, chiarì Temari.


 

“ Dov'è quindi?”, chiese il bambino di Konoha.


 

“ Ora come ora, lo vediamo a malapena. Spende la maggior parte del tempo con nostro zio Yashamaru. Lo aiuta a controllare i suoi poteri.”. Quanto detto da Temari era tecnicamente un segreto di classe S, ma considerando Naruto sapeva già di Gaara, non c'era motivo di nasconderlo.


 

“ Peccato, morivo dalla voglia di incontrare qualcuno come me.”, commentò Naruto, un po' deluso. Temari e Kankuro rischiarono di strozzarsi ancora di più stavolta. Kakuro sembrava sul punto d'avere un attacco di cuore.


 

“ Non dirmi hai anche tu un mostro dentro...”.


 

“ CHE DIAVOLO?! E CI HANNO LASCIATO QUI SOLI CON TE?!”, gridò Kankuro inferocito.


 

“ Kankuro!”, lo sgridò Temari con tono infantile. La porta si aprì con un tonfo e Maki entrò con un kunai in mano.


 

“ Ho sentito un urlo, è tutto ok?”.


 

“ Sì, Maki- san, tutto bene a parte mio fratello, che è sempre un idiota.”, spiegò Temari colpendo Kankuro sulla nuca. Maki annuì, e se ne andò nuovamente.


 

“ Eh, va bene, mi capita abbastanza spesso. Ma non preoccupatevi, il novecode non uscirà molto presto. Eheh- rassicurò Naruto toccandosi la pancia- ed è perchè siamo qui, papà ha detto che può fare un miglior sigillo per Gaara in modo che possa controllare i suoi poteri.”. Entrambi i fratelli lo guardarono persino più shockati di prima.


 

“ Davvero- chiese Temari, i suoi occhi illuminati da un fascio di speranza- può farlo?”. Naruto annuì con un sorriso.


 

“ Sarebbe un dono dal cielo. Non solo Gaara controlla sempre peggio quel mostro, ma anche la sua mente vacilla.”, disse Kankuro.


 

“ Già, magari sarà persino capace di dormire.”, commentò Temari.


 

“ Cosa, non può dormire?”, chiese confuso Naruto. Temari scosse la testa.


 

“ Se si addormentasse, anche solo per un momento, il mostro prenderebbe possesso del suo corpo e partirebbe in una furia omicida. Solo il suo potere mantiene Gaara funzionante a malapena mentre è permenentemente sveglio. Ma come ha detto mio fratello, non fa niente per aiutare la sua psiche.”.


 

“ Speriamo tuo padre convinca il nostro a dare un occhiata al sigillo e sistemarlo in qualche modo.”, aggiunse Kankuro.


 

“ Comunque, mentre aspettiamo... che volete fare?”, chiese la biondina. Gli occhi di Naruto girarono per la stanza, fino a vedere delle bambole di legno su un tavolo.


 

“ Ehi, Temari, sono tue queste bambole?”.


 

“ A dire il vero, sono di Kankuro.”.


 

“ Sul serio, giochi con le bambole?”, esclamò Naruto trattenendo appena le risate.


 

“ Non sono bambole, sono MARIONETTE!”, rispose Kankuro con rabbia prendendo i giocattoli dalle mani di Naruto.


 

“ A me sembrano bambole, solo più noiose. Però hanno un sacco di parti mobili.”.


 

“ Ti mostrerò la differenza tra una bambola e una marionetta- ruggì Kankuro prima di attaccare dei fili alle dita. Fece quindi stare le marionette in piedi e combattersi- Visto? Richiede molta abilità e concentrazione, ma i risultati parlano da soli.”.


 

“ Woaaa, è così fico- disse Naruto, gli occhi fissi sulle marionette- perciò ti stai allenando per diventare un artista?”.


 

“ Mi sto allenando per diventare un ninja, così come i miei fratelli.”.


 

“ Sono anch'io un ninja!- affermò Naruto fiero- ma cos'hanno a che fare le marionette con essere un ninja?”.


“ Anche l'uso di marionette è un'arte ninja, esclusiva di Suna! Alcuni dei ninja più letali di questo villaggio erano proprio marionettisti!”. Comunque, Naruto continuò a guardarlo stranito.


 

“ Capiresti meglio se vedessi un vero marionettista ninja. Le loro marionette sono grandi come un adulto, e pieni di armi letali. Quelli di mio fratello non sono diversi da un semplice artista di strada.”, gli disse Temari.


 

“ Beh, devo incomincare da qualche parte, no- protestò Kankuro- utilizzerò delle vere marionette prima che tu te ne accorga!”.


 

*****


 

Accademia di Konoha


 

Anche senza lo Sharingan, Sasuke non ebbe problemi a schivare il pugno diretto alla sua faccia, e con un veloce movimento, colpì con un calcio basso la gamba dell'avversario facendolo cadere sulla schiena. Quindi il moro mise un piede sul nemico sconfitto.


 

“ Vincitore, Sasuke Uchica!”, dichiarò l'insegnante che osservava il combattimento, un uomo grasso alto e dalle spalle larghe di nome Daikoku Fumeno. Le fangirl di Sasuke- che includevano tutte le ragazze della classe a parte Hinata- esplosero in una serie di rumorosi applausi mentre ripetevano incessantemente il suo nome. Per quelli vicino a loro, era quasi come avere uno stormo di gabbiani nelle orecchie.


 

Persino Sasuke non capiva perchè fossero così esaltate. Certo, aveva vinto, ma aveva combattuto contro qualcuno che telegrafava i suoi attacchi un mese in anticipo. Persino un bambino cieco avrebbe vinto contro un avversario così indegno.


 

“ Non posso credere di dirlo, ma comincia a mancarmi Naruto. Sarà anche rumoroso e fastidiso, ma almeno mi faceva lavorare per le mie vittorie.”, commentò l'Uchica. Era passata quasi una settimana dalla partenza dell'Uzumaki, e improvvisamente le lezioni di Taijutsu erano diventate incredibilmente noiose. Nessuno dei suoi avversari durava più di dieci secondi. Daikoku si grattò la testa, sperava davvero che il combattimento durasse un po' di più.


 

“ Emh... qualcuno altro vuole combattere con Sasuke?”. La questione incontrò il silenzio e Daikoku si rivolse a Sasuke con un'espressione di scusa.


 

“ Mi dispiace. Dovremmo far combattere altre persone per il momento.”.


“ Io voglio combattere con lui!”, chiese una voce squillante, facendo rimanere tutti a bocca aperta.


 

“ Hinata, cosa vuoi fare- urlò Sakura incredula- non puoi combattere un ragazzo!”.


 

“ Non... posso?”.


 

“ Non facciamo combattere spesso i ragazzi contro le ragazze, ma non c'è niente scritto nella pietra al ragazzo. Intendo, dovrete combattere prima o poi ninja del sesso opposto, perchè non cominciare ora?- commentò l'insegnante, prima di rivolgersi a Sasuke- ti va bene?”.


 

“ Passo, non colpirò una ragazza.”, rispose l'Uchica.


 

“ Che problema c'è, Uchica, paura che una ragazza ti faccia il culo?”, lo prese in giro Kiba.


 

“ Beh, tu non hai voluto combattere con me, perciò so che tu hai paura io ti faccia il culo. Quella ragazza ha più coraggio di te.”, ribattè Sasuke, facendo ringhiare l'Inuzuka.


 

“ Hinata, perchè vuoi combattere con Sasuke? Se vuoi farlo ora, sono certo una delle tue compagne sarà felice di essere tua avversaria.”, domandò Daikoku.


 

“ N-Naruto- kun combatte sempre Sasuke p- perchè Sasuke- san è forte, e p-puoi m-migliorare solo combattendo avversari forti. V- voglio diventare anch' io p- più forte.”. Hinata non aveva mai sentito il bisogno di combattere Sasuke. Anche se era veritiera su quanto detto, si allenava soprattutto con Naruto nelle ore fuori dall'accademia. Però, lui non c'era al momento.


 

“ Va bene, Hyuuga, avrai il tuo combattimento. Non potrà essere peggio degli ultimi tre scontri.”. Sbuffò Sasuke mettendosi nella sua solita guardia, mentre Hinata assunse la posa del Pugno gentile. Sasuke guardò la sua avversaria, l'unica ragazza della classe che non era una fangirl sua, ma di Naruto. Anche se in effetti il termine fangirl era piuttosto ingiusto. La mora e Naruto avevano un'amicizia genuina. Parlavano, ridevano, ed erano lì l'uno per l'altro. L'Uchica sospettava anche che avesse una cotta per l'Uzumaki, ma non si interessava molto a quel genere di cose.


 

Prima che il combattimento iniziasse. Hinata attivò il Byakugan. Sasuke sentì un pizzico di gelosia. Tutti gli Hyuga risvegliavano la loro abilita innata raggiunta una certa età, eppure lui non aveva ancora ottenuto lo Sharingan. Il fatto suo fratello l'aveva attivato quand'era più piccolo di lui non aiutava.


 

“ Bene, cominciate!”, esclamò l'insegnante tagliando l'aria con un cenno della mano. Sasuke e Hinata corsero l'uno verso l'altro scontrandosi nel mezzo, scambiando una serie di calci e pugni. Per i primi secondi bloccarono tutti i colpi fino a quando Sasuke non vide un'apertura da parte di Hinata e le diede un calcio scagliandola via.


 

“ Hinata, puoi continuare?”, chiese l'insegnante. Hinata annuì in risposta e ancora una volta si lanciò contro Sasuke. Questi si aspettava che essendo lei l'erede di un potente clan specializzato nel taijutsu, sarebbe stata una degna avversaria, ma no. Il suo gioco di gambe era pigro, i suoi attacchi deboli, e aveva problemi a concentrarsi. Dopo un paio di colpi, Sasuke la colpì nuovamente con un colpo alla gola. E ancora una volta, si alzò.


 

Sembrava che quello che la Hyuga mancava in puro talento, compensava con la pura determinazione. Sembra che con tutto quel tempo speso insieme, Naruto l'avesse influenzata non poco. Questa volte, essendo Sasuke più confidente, Hinata riuscì a colpirlo sulla spalla, facendola sentire come fosse in fiamme.


 

' Questo è il Pugno gentile?- pensò l'Uchica, trattenendo il dolore- Questa ragazza è più pericolosa di quanto sembri, devo finirla in fretta.'. Si mise sulla difensiva, non permettendo a nessun colpo di palmo infernale di prenderlo. Non dovette aspettare molto affinchè Hinata rivelasse un'apertura, e dare il colpo di grazia. La colpì con una rapida serie di pugni tra i reni, e concluse con un potente calcio che la spedì nuovamente al tappeto.


 

“ Ok, penso sia abbastanza. Vincitore, Sasuke Uchica!”, dichiarò Daikoku. Ancora una volta la folla di fan di Sasuke ruggì violentemente. Sasuke le ignorò andando da Hinata e tendendole la mano. La ragazza lo guardò per un momento, quindi afferrò la mano per ritornare in piedi.


 

“ Buon combattimento. Sei persino riuscito a colpirmi una volta.”. Lo intendeva come un complimento sebbene qualcuno avrebbe potuto prenderlo come una presa in giro.


 

“ Huu... grazie, Sasuke- san- rispose Hinata- sapevo di non poterti sconfiggere, ma se a-avessi potuto colpirti una volta sarebbe già significato qualcosa.”.


 

“ Beh, è stato sicuramente più di quanto il resto dei miei avversari è riuscito a fare.”, sbuffò il moretto, guardando storto la folla dietro di lui.


 

“ Ok, penso fosse abbastanza per voi due- dichiarò Daikoku- ora il sigillo della riconciliazione.”. Mentre Naruto era molto restio a fare tale segno con Sasuke- non che questi fosse meno colpevole. Hinata non ebbe nessun problema. Dopo aver chiuso le dita, tornarono al loro posto.


 

“ Bene, ora chi vuole mostrare le sue abilità? Mi servono due volontari.”.


 

*****


 

Ore dopo Sasuke era sulla via verso casa, sperando di potersi allenare con Itachi. Le cose non andavano bene a casa di recente. Itachi e i loro genitori si lanciavano in argomenti che non poteva comprendere appieno, ma le parole 'onore', 'dovere', 'clan', 'famiglia' e 'vergogna' erano usate da entrambi le parti in causa. Dopodichè, avrebbe lasciato il quartiere e non sarebbe tornato fino al tramonto.


 

Comunque, sembrava che questo non fosse uno di quei giorni, visto che Itachi lo aspettava già all'uscita del quartiere. Stava portanto uno zaino, e dietro di lui c'era una valigia. Per qualche motivo, Sasuke aveva un presentimento molto brutto su quell'immagine.


 

“ Sasuke, ben tornato. Speravo saresti arrivato presto.”, lo salutò Itachi in tono neutrale.


 

“ Nii- san, cosa stai facendo con quei bagali? Stai andando da qualche parte?”, chiese il bambino, spaventato dalla possibile risposta.


 

“ Temo di sì, Sasuke. Ho avuto un altro litigio con mamma e papà, il peggiore fin'ora... mi hanno disonorato. Non sono più Itachi Uchica, solo Itachi.”.


 

“ C- COSA?!”, urlò il moretto, non potendo credere alle parole del fratello.


 

“ Volevo solo vederti prima di partire. Volevo sapessi questo da me piuttosto che dai nostri genitori. E soprattutto, volevo dirti arrivederci.”.


 

“ Ma non puoi andartene- ripetè Sasuke- andiamo a parlare con mamma e papà! Sono sicuro che qualunque cosa sia successa, possiamo aggiustarla!”. Itachi sorrise dolcemente al suo fratellino.


 

“ Fratellino mio, ancora così innocente... purtroppo la ragione del mio esilio è troppo complessa perchè tu possa capirla.”.


 

“ .. Ma... cosa farai ora?”.


 

“ Ho già preso un appartamento. Ti porterò lì per fartelo vedere quando avrò finito. Ora devi essere forte, Sasuke. Continua a lavorare sodo per essere un ninja come hai fatto finora. Rendimi fiero di chiamarti fratello.”.Sasuke non disse niente, stette solo lì a piangere. Itachi lo strinse in un abbraccio, quindi si alzò orgogliasamente e prese il suo bagaglio per lasciare il posto che aveva chiamato casa per tutta la vita. Sasuke stette lì per diversi minuti a guardare suo fratello sparire, immobile. Poi ritornò a casa. Non salutò i suoi genitori come al solito, non chiese neanche spiegazioni sul perchè avessero esiliato Itachi dal clan.


 

Si limitò ad andare in camera sua e chiudersi dentro. Si buttò sul letto e pianse fino a quando non finì le lacrime e cadde addormentato.


 

*****


 

Residenza del Kazekage, mattina successiva


 

Poco dopo che Jiraya e Naruto si svegliarono, Maki entrò nella loro camera per riferire che il Kazekage li aveva invitati a fare colazione con la sua famiglia e informò che anche Gaara ci sarebbe stato.


 

Buona notizia.”, disse Jiraya confidente, cominciando a vestirsi.


 

Cosa, papà?”, chiese Naruto.


 

Il Kazekage è molto protettivo nei confronti di Gaara, considerando che non era coi suoi fratelli, e ha un baby sitter personale. Il fatto sia disposto a presentarlo significa che si fida di noi fino a un certo punto, e magari accetterà la mia offerta di sistemare il sigillo. Se tutto va come pianificato, non solo aiuteremo quel povero bambino, ma assicureremo l'alleanza con Sunagakure.”.


 

*****


 

Nel frattempo, nella sala da pranzo, Rasa e i due figli maggiori stavano attendendo l'arrivo degli ospiti e di Gaara.


 

Quindi, papà, pensi davvero che quell'uomo possa riparare il sigillo di Gaara?”, chiese Temari speranzosa.


 

Non sono confortevole con l'idea, ma sembra essere la miglior soluzione fin'ora Gaara a molti problemi a controllare il demone. Se questo Naruto di cui parlate è una prova delle abilità di sigillo di quell'uomo... a proposito, siete sicuri fosse un Jinchuriki?”.


 

Ci ha mostrato il suo sigillo, sembrava autentico. Solo i Jinchuriki ce l'hanno.”, rispose Kankuro.


 

Beh, presto scopriremo la verita.”, concluse Raasa. La porta si aprì rivelando Jiraya e Naruto scortati da Maki. Dopo aver ricevuto i loro ringraziamente, la Jonin se ne andò.


 

Perciò, che c'è per colazione? Sono affamato! Avete del ramen qui?”.


 

Chi diavolo mangia ramen a colazione?”, chiese Kankuro disgustato.


 

Dovete scusare Naruto, va piuttosto fuori controllo a stomaco vuoto.”, disse Jiraya, ridendo nervosamente mentre si sedeva accanto a Naruto.


 

Jiraya, questi sono Temari e Kankuro, i miei figli maggiori- disse Raasa indicando i due bambini, prima di soffermare lo sguardo su Naruto- e immagino questo sia il Jinchuriki, giusto? Tuo figlio Naruto.”.


 

Yup, sono io! Ricordatelo, perchè quando il vecchio si ritirerà sarò il nuovo Hokage!”. Raasa non potè sopprimere una risata.


 

Il ragazzo ha ambizioni piuttosto grandi. Troppo grandi, direbbe qualcuno.”. Prima che l'Uzumaki potesse rispondere, la porta si aprì di nuovo, rivelando un bambino dai capelli rossi accompagnato da un adulto. Apparentemente dell'età di Naruto, aveva profonde occhiaie attorno agli occhi azzurri. L'uomo- sia Jiraya che Naruto immaginarono fosse il baby sitter di Gaara- aveva occhi viola, capelli color sabbia ed altezza nella media.


 

E siamo finalmente tutti qui.”, disse Rasa.


 

Scusi per il ritardo, Kazekage- sama.”, disse l'uomo dirigendosi verso il tavolo assieme a Gaara.


 

Va bene, Yashamaru. So che prendersi cura di Gaara non è un lavoro facile. Fortunatamente, uno dei nostri ospiti potrà rendere questo compito più facile. O così dice.”, rispose questi educatamente osservando la possibile reazione di Jiraya.


 

Perchè quella donna si chiama Yashamaru? Non è un nome maschile? E chi è a proposito quella donna? Non dicevate che vostro zio si stava prendendo cura di Gaara?”, chiese Naruto. Temari e Kankuro poterono trattenere a malapena le risate mentre Raasa gli riservò un'occhiataccia infastidita. Yashamaru si limitò a sorridere.


 

Ho un nome da uomo perchè sono un uomo. E sì, sono lo zio di Gaara. Ma il mio aspetto mi fa scambiare a volte per una donna. E' già successo prima.”.


 

COSA, SEI UN UOMO!- gridò Naruto prima di rivolgersi a Temari- tu sei una ragazza, giusto?”.


 

Ovvio, non sembro una ragazza?!”, chiese questa visibilmente offesa.


 

Beh, anche questo tipo.”, rispose Naruto indicando Yashamaru, facendo ridere Kankuro ancora più forte. Jiraya si sbattè la mano in fronte, Naruto era l'incubo di ogni ambasciatore. Fortunatamente per lui, neè Rasa né Yashamaru lo stavano prendendo seriamente.


 

Gaara- ricominciò Rasa rivolgendosi al figlio minore- questi sono Jiraya e Naruto. Sono venuti da Konoha per vederti.”. Gaara guardò prima Jiraya con occhi impassibili, e poi Naruto.


 

Capisco.”,fu tutto quello che disse.


 

Noti qualcosa riguardo quel ragazzino?”, chiese Rasa, aspettando pazientemente la risposta del figlio. Il rosso si diresse verso Naruto. A prima vista non c'era niente di notevole in lui, a parte la sua iperattività e allegria. Poi... poi sentì un brivido.


 

Padre... c'è... qualcosa dentro questo bambino... qualcosa che a mamma non piace... vuole ucciderlo.”, commentò cupo. Naruto per poco non saltò dalla sedia.


 

Ehi, che diavolo ho fatto a tua madre?”, protestò.


 

Così è vero, tuo figlio è un jinchuriki- disse il Kazekage, quasi affascinato- eppure sembra così... normale.”.


 

Ovviamente sono normale! Potrò avere un demone dentro di me, ma non cambia chi sono!”.


 

Le ho già detto che Naruto è la differenza tra un buon sigillo e uno scadente.”, rispose Jiraya.


 

Può utilizzare il potere del demone?”, chiese ancora l'uomo.


 

Sì, ma non gli insegnerò a farlo fino a quando non sarà più grande.”.


 

Una decisione sciocca. Affinchè un jinchuriki raggiunga il suo potenziale, dovrebbe imparare a controllare quel potere il più presto possibile.”.


 

Ha ancora problemi a controllare il suo chackra, non voglio correre rischi inutili e metterlo in pericolo.”.


 

Come ti pare- concluse Raasa con un cenno della mano- perciò se aggiusti il sigillo, Gaara potrà usare il potere del demone senza perdere il controllo, giusto?”.


 

Esattamente.”.


 

In questo caso hai il mio permesso di procedere.”.


 

Eccellente. Questo è tutto quello che mi serve per iniziare il processo. Prima, una stanza sicura in cui lavorare, poi...”.


 

*****


 

Molte ore dopo


 

La procedura era stata dura ed stancante, per lo più perchè uno scudo di sabbia sarebbe apparso a volte interferendo col lavoro. Sebbene Gaara dicesse, 'indottrinato' dallo zio, che era lo spirito di sua madre a proteggerlo. Per di più, Jiraya aveva dovuto lavorare con due Jonin di Suna a osserverlo. Chiese loro di andarsene, ma non avrebbero mai lasciato il figlio del Kazekage, nonché jinchuriki del villaggio da solo con un ninja straniero.


 

Dopo molto lavoro, l'eremita aveva replicato il sigillo quadrangolare di Naruto su Gaara, rimuovendo anche quello vecchio che a malapena conteneva il demone. Tutti uscirono dalla stanza, e un chunin li scortò in una stanza dove Rasa, i suoi figli, Yashamaru e Naruto li aspettavano.


 

Tutto finito. E' stato un successo.”, annunciò Jiraya sorridendo. Comunque Gaara rimanette impassibile.


 

Grandioso! Sapevo ce l'avresti fatta, papà!”, lo acclamò Naruto.


 

E' una notizia fantastica, senza ombra di dubbio.”, concordò Yashamaru sorridente, mentre Rasa si avvicinò al suo ultimogenito.


 

Non posso più sentire mamma, ma a parte questo... mi sento bene.”, rispose calmo il bambino.


 

Capisco. Facciamo qualche test e vediamo se il lavoro di Jiraya è buono quanto lui proclama, ok?- gli chiese il padre- mettiti sul divano. Userò un genjutsu per farti dormire.”.


 

Ma mi hai detto che non avrei mai dovuto dormire...”, rispose Gaara.


 

Lo so. Ma se il nuovo sigillo funzionerà a dovere, non avrai problemi.”, spiegò Rasa, indicando il divano. Il rosso annuì e fece quando richiestogli, addormentandosi quando fu colpito dal genjutsu. Dopo cinque minuti niente era ancora successo, e neanche dopo dieci.


 

E' fantastico! Gaara dorme e il demone non ha fatto niente. Jiraya- san, sei incredibile!”, squillò Temari, completamente esaltata.


 

Non mi stanco mai di sentirlo.”, commento l'albino, confidente, Rasa quindi smosse Gaara fino a quando non si svegliò.


 

Padre... stavo dormendo... è successo qualcosa?”, chiese un po' preoccupato.


 

Niente, il sigillo ha funzionato. Ma voglio tu faccia un'ultima cosa per me. Va alla porta, per favore.”, rispose l'uomo. Gaara obbedì ed eseguito si rivolse al padre.


 

Cosa dovrei...”, fu interrotto quando il Kazekage gli lanciò diversi kunai. Il bambino alzò istintivamente le braccia a difesa e per sua fortuna un muro di sabbia si formò tra lui e le lame, proteggendolo da qualsiasi danno. Divenne pallido dalla paura, mentre Raasa sembrava felice e chiunque altro era shockato.


 

... che diavolo?”, chiese Naruto con un sussurro.


 

Bene, ha ancora la sabbia. La tua parola era veritiera, Jiraya.”, disse l'uomo, soddisfatto.


 

Hai lanciato un kunai in faccia a tuo figlio...- sussurrò il sannin, stupefatto al punto da passare al tu. Ma lo shock si trasformò in pura rabbia- HAI LANCIATO UN KUNAI IN FACCIA A TUO FIGLIO! CHE DIAVOLO C'E' DI SBAGLIATO IN TE?!”,


 

Dovevo assicurarmi Gaara avesse ancora accesso al potere del demone”, rispose il Kage, la voce completamente priva di rimpianto.


 

E se non fosse successo? L'avresti ucciso!”.


 

Ma non l'ho fatto. Smettila di sbraitarci sopra. E' nel passato.”.


 

Nel passato...? E' SUCCESSO PROPRIO ORA!”,le lamentele di Jiraya vennero ignorate.


 

Il sigillo ha funzionato come hai promesso, e a nome del mio villaggio ti ringrazio per questo. Puoi tornare a casa e dire all'Hokage che non ha niente da temere. Suna e Konoha rimarranno alleati nel futuro prossimo.”. Jiraya guardò storto il Kazekage, maledicendolo a denti stretti.


 

Naruto, va a fare i bagagli. Ce ne andiamo domattina.”.


 

Cosa, così presto? Ma siamo stati qui solo due giorni, e ho conosciuto a malapena Gaara!”.


 

Naruto, siamo venuti qui per fare un lavoro, che ora si è concluso. Non c'è più niente per noi, dobbiamo tornare. Poi, ho promesso sia all'Hokage che a tua madre che saremmo tornati il più presto possibile.”.


 

Oooook...”, rispose il biondino, triste.


 

*****


 

Ancora una volta, Naruto e Jiraya furono invitati a cenare col Kazekage e la sua famiglia. Jiraya declinò l'invito, ma incoraggiò il figlio ad andare per spendere almeno un po' di tempo con i bambini, soprattutto Gaara. Rasa concluse velocemente di mangiare e lasciò la stanza, dicendo di avere ancora delle cose da fare, lasciando soli i bambini sotto la vista di alcuni Jonin.


 

Ringrazia tuo padre da parte mia per cos'ha fatto per me. E' bello sapere che non farò più del male alle persone involontariamente.”, disse Gaara.


 

Lo farò- rispose Naruto con la bocca piena di cibo- sei il benvenuto da noi!”.


 

A proposito, visto che sei come me... le persone... ti trattano in maniera diversa?”.


 

In maniera diversa? Oh, capisco cosa vuoi dire... se si comportano come se fossi sul punto di impazzire e uccidere chiunque?- chiese l'Uzumaki, ricevendo un assenso dall'altro- tristemente sì. Stesso per te?”.


 

Sì.”.


 

Cosa? Ma sei il figlio del Kazekage, dovrebbero darti più rispetto!”. Vero, anche Naruto era il figlio di un Kage, ma nel suo caso lo sapevano pochissimi, in quanto segreto di classe S. La parentela di Gaara era dominio pubblico.


 

Attualmente non importa molto. Riescono solo a vedere il potenziale pericolo che rappresenta. Anche se non posso biasimare nessuno, ci sono stati alcuni incidenti quando Gaara ha perso il controllo.”, spiegò Temari.


 

E' una fortuna tu e tuo padre siate venuti. Ora forse possiamo convincere le persone che Gaara non farà più del male a nessuno.”, aggiunse Kankuro.


 

Eh, temo le loro opinioni non cambieranno molto. Se questo villaggio è almeno un po' simile al mio, continueranno a evitare Gaara come la peste. E' quello che fanno a me almeno.”, rispose Naruto un po' triste. L'altro jinchuriki lo guardò pensoso.


 

Capisco. Tu come affronti quest'atteggiamento?”.


 

Onestamente a volte voglio urlargli contro. Fargli capire che non hanno niente da temere da me. Che qualunque cosa sia successa a Konoha sette anni fa non succederà di nuovo- spiegò l'Uzumaki, un po' di rabbia evidente dalle sue parole. Poi sorrise- Ma non tutti sono così. Ho mamma e papà, Shizune, Hagane e Kaida- Chan, e Hinata... fino a quando saranno con me, non mi importa cosa penseranno gli altri.”.


 

Quindi dovrei smetterla di provare a cambiare l'opinione di tutti su di me?”, chiese Gaara.


“ Cosa? No, ovviamente no! Meriti di essere rispettato. Solo... non sentirti troppo male se non lo fanno ora. Se ti sentirai mai deluso, dovresti stare vicino le persone cui piaci. Tuo padre è un po' uno stronzo- sbottò Naruto, prima di realizzare cos'aveva detto e rivolgersi ai tre fratelli- senza offesa.”.


 

Nessuna offesa.”, lo rassicurò Kankuro accompagnata da un assenso di Temari.


 

E se nostro padre ha un problema con questo, beh, ce la vedremo noi con lui.”, disse convinta la ragazza.


 

Grazie, a entrambi, significa... significa molto per me.”, le rispose il fratello minore, ricevendo un sorriso da Naruto.


 

A proposito, Gaara, cos'era tutto quel discorso a proposito di tua 'madre'? Avevo capito morì quand'eri nato...”.


 

Lo zio disse che la sabbia che mi protegge è lo spirito di mia madre. A volte sento voci nella testa che mi spingono a punire coloro che mi offendono in qualche modo... ma da quando tuo padre ha rinforzato il sigillo, non le sento più.”. Naruto ricordò una conversazione coi suoi genitori di quando aveva quattro anni. Gli avevano detto che se avesse mai sentito una voce nella testa, avrebbe dovuto riferiglielo immediatamente.


 

Non dissero altro, lasciando il figlio abbastanza confuso. Divenne molto più chiaro quando scoprì la verità sul Kyubi.


 

Purtroppo... non era tua madre, ma il mostro dentro di te.”.


 

Oh...”, commentò Gaara rammaricato.


 

Ma questo non significa tua madre non sia con te! I miei mi hanno detto che siccome i miei veri genitori sono morti per proteggermi, i loro spiriti mi osserveranno per sempre, proteggendomi in vie misteriose. Sono sicuro che anche tua madre proteggerà te e i tuoi fratelli.”, spiegò frettoloso Naruto.


 

Questo... è un pensiero confortante. Non avevo mai pensato che la mia vera madre avrebbe voluto facessi del male agli altri.”.


 

Ovviamente no! Persone come noi esistono per proteggere altri da questi mostri. Ed è quello che farò quando crescerò. Diventerò Hokage perchè tutti sappiano che sto proteggendo il mio villaggio.”.


 

Sembra bello. Forse anch'io diventerò Kazekage.”.


 

E sarai il miglior Kazekage di sempre.”.


 

E ti aiuteremo, fratellino.”, disse Temari, accompagnata da Kankuro. I quattro bambini continuarono a parlare e ridere fino a quando non fu ora per tutti di andare a dormire. Durante il viaggio di ritorno a Konoha, Naruto disse a Jiraya quanto si era divertito insieme ai fratelli della sabbia(come li aveva soprannominati). In quel momento Jiraya capì che l'alleanza tra Konoha e Suna sarebbe durata per molti anni grazie agli sforzi di Naruto.


 


 

*****


 

Konoha


 

Itachi, precedentemente conosciuto come un Uchica, studiò la sua nuova casa, un appartamento di tre stanze consistenti in una camera da letto, una piccola cucina e un bagno. Era un largo passo dalla sua accogliente casa nel quartiere degli Uchica, ma era abbastanza per lui. Avendo così poco con lui, non ci volle quasi niente per sistemarsi. Ma mentre aveva fatto missioni di livello A e B a iosa, era senza denaro.


 

Quando sei parte di un grande clan, tutti i soldi delle missioni vanno nel fondo generale. Il capoclan, o un tesoriere designato, l'avrebbe usato per coprire le necessità di tutti, come cibo, acqua, elettricità ed attrezzature ninja. Gli adulti avevano una piccola paga da usare come volevano, per lo più per regalare qualcosa ai figli.Ovviamente Itachi non aveva avuto niente dal fondo, necessitando di un piccolo prestito dalla banca di Konoha.Fortunatamente la sua reputazione come prodigio fu una garanzia sufficiente, permettendogli cibo, acqua e il primo mese d'affitto, ma i soldi sarebbero finiti presto e per pagare il debito doveva fare in fretta missioni ben pagate, che non sarebbe stato un problema per l'Hokage.


 

Sdraiato sul letto, Itachi non potè non chiedersi se aveva fatto la cosa giusta. Magari avrebbe potuto fare di più per convincere i suoi genitori a mollare le ostilità con gli alti ranghi di Konoha. Sarebbe potuto diventare un Anbu e usare la sua posizione come mediatore. Ma esausto abbandonò presto i suoi pensieri e cadde in un sonno profondo, incapace però di abbandonare il pensiero che qualcosa di terribile sarebbe accaduto a breve.


                                                                                                          *****


Scusate l'attesa enorme, ma ho ancora un'infinità di progetti, un paio dei quali anche in comune, a cui pensare e con la sessione primaverile(passata con successo fortunatamente) non ho avuto sempre il tempo o la passione necessaria a scrivere e/o tradurre. Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, quando lo lessi la prima volta ho adorato la pucciosaggine di Naruto con i suoi nuovi amichetti ed ero sorpreso dalla quantità di sorprese che Ander fosse capace di portare all'universo che tutti conosciamo. Cambiamenti che come il caro Itachi anticipa, non saranno sempre così allegri. Chi ha letto l'originale ovviamente stia zitto. Buon lavoro e a presto, se qualcuno di voi legge anche RWBY Grand Order o Super Hero Taisen mi farò sentire con uno dei due prima di fine mese. Ah, come avete notato a un certo punto il formato cambia. Errore di Open Office, non so come spiegarlo e chiedo scusa se da fastidio, ero veramente troppo pigro per cambiare e ammetto che un pò mi piaceva. Buona pasqua in ogni caso!

  
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