Anime & Manga > Card Captor Sakura
Segui la storia  |       
Autore: _fioredineve_    26/04/2019    1 recensioni
Raccolta dedicata ai Syaosaku days.
----
"Syaoran, vieni con me, nel mio mondo" [...] "Non credo sia possibile" (Tratto dal Day 2)
Genere: Angst, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lee Shaoran, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Syaoran Li | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
day two - wings
Day two - Wings.

Cielo e terra.
Sole e luna.
Luce e oscurità.
Angeli e demoni.
Era così che si divideva il mondo: in due semplici gruppi.
Gli angeli guidavano i loro protetti verso la retta via, i demoni, invece, verso quella sbagliata.
Era sempre statto così: un continuo conflitto tra ciò che loro definivano "Bene e Male".
Ma Syaoran, demone dalle ali nere come la pece, non era per niente d'accordo: lui odiava tutto quel dolore che procurava. Odiava dover seguire tutte quelle inutili regole che gli venivano imposte.
Neanche aveva cercato più di eseguire gli ordini.
Si era rintanato solo nel suo mondo, lontano da tutti gli altri demoni.
Ma prima o poi sarebbe dovuto tornare nel mondo terreno: ormai era troppo tempo che lo cercavano e lui non si faceva trovare.
E se avesse rifiutato le sue ali ed ogni suo ricordo gli sarebbero stati portati via. Proprio come a suo padre che, innamorato di un angelo, era stato punito atrocemente: ali, ricordi e sentimenti passati gli erano stati portati via. E lo aveva dimenticato.
Di tanto in tanto gli era capitato di vederlo, dopo averlo cercato in lunga e in largo: lui era felice e ciò gli bastava.
"Syaoran, ci sei?" la voce, di solito chiassosa ed esuberante, di Meiling lo ridestò dai suoi pensieri.
"Sì" rispose solamente, tornando a guardare l'esterno della finestra. Il mondo dei demoni non era poi tanto diverso da quello terrestre: forse più cupo, più spento, più misero e vuoto. Ma non era tanto diverso.
Senza chiedere altro la giovane fece irruzione della stanza, alle sue spalle vi erano due guardie: era stata costretta a portarli lì da lui; lo leggeva in quello sguardo cupo e dispiaciuto.
"Mi dispiace, io non volevo" era dispiaciuta, totalmente in colpa e lui non poteva dargliene.
"Tranquilla" rispose solamente avvicinandoglisi e poggiandole una mano sulla lunga chioma nera. Non avrebbe mai potuto darle la colpa.
"Signor Li, ci segua" e senza dire altro li seguì. In quel momento il pensiero di perdere le ali e i ricordi gli sembrava la scelta migliore per lui e per tutti gli altri.

"Signor Li, lei sa perché è qui?" la voce carica di disprezzo del Re Demone rimbombò per tutta la stanza. era fermo sul suo trono pronto a lasciare la sua amara sentenza.
"Sì"
"E può dirlo a tutta la corte qui presente?"
"Non ho adempito ai miei compiti di demone, Sire" rispose senza bettere ciglio.
Un mormorio strano si alzò alle sue spalle "Sa cosa rischia se non accetta questo incarico, vero?"
"Sì"
"Lo accetterà?" il silenzio calò nuovamente, tutto taceva.
"Se non accetta saremmo costretti a mettere in atto la pena finale per i traditori"
Syaoran si guardò intorno, sospirando: doveva accettare, lì in quel mondo c'erano le sue sorelle, Meiling, le persone che si erano prese cura di lui.
"Accetto" chiuse gli occhi, pronunciando quella parola con un nodo a stringergli il cuore. Non aveva avuto lo stesso coraggio di suo padre.
"Allora vada: ha soli tre giorni per rovinare la vita di quell'uomo"

Tre giorni, e la vita di un uomo innocente sarebbe cambiata. Tutto per il capriccio di un Re che seguiva antiche leggi, messe in atto dai suoi predecessori.
Il mondo angelico e demoniaco ancora in guerra, fin dall'inizio dei tempi.
Atterrò sulla Terra, ritirando le ali nere alle sue spalle: nessuno poteva vederlo, ma solo sentirlo... lievemente. Poteva essere percepito solo da chi decideva lui.
Avanzò verso quell'abitazione a lui assegnata: la luce era accesa, segno che la vittima fosse in casa.
In poche falcate entrò, ritrovandosi davanti l'uomo che, incurante di tutto, cenava con la sua famiglia. Alle sue spalle c'era l'angelo a lui assegnato.
Come al solito vestito di un bianco candido, puro, così brillante da accecarlo. Totalmente diverso dal nero che lui indossava abitualmente.
L'angelo ridacchiava, felice, nel vedere quella scena calda e accogliente. Poi si girò, come se avesse avvertito la sua presenza, e lo scrutò a lungo con quei suoi occhi verdi: gli angeli erano conosciuti per la loro incredibile bellezza, e lui ne aveva conferma.
Quell'angelo non era bello... ma di più.
Brillava di luce propria.
Una stella in un cielo buio e infinito.
"Tu chi sei?" le parole uscirono da sole, sgusciando dalle sue labbra senza che lui ci pensasse due volte, sorprendendo se stesso ed anche l'angelo: era vietato qualsiasi tipo di contatto tra le due comunità.
"Sakura, e tu?" la voce, delicata come un fiore, e lo sguardo curioso di vorrebbe sapere tutto.
"Syaoran Li" la gola secca e la voce incredula.
"E' un piacere conoscerti" e gli sorrise, facendogli perdere ogni pensiero, ogni fastidio, ogni timore.
Come una camomilla per un bambino.
"In quanto tempo dovrai portare a termine la tua missione?"
"Tre giorni"
"Non ti lascerò rovinare la sua vita"
"Non voglio fare niente di simile. Quindi prenditi cura di lui, saprai farlo più che bene" affiancò l'uomo, rideva alla battuta . tra l'altro pessima - del figlioletto minore.
Come poteva rovinare quell'armonia?
Non doveva, semplice. Non ne aveva il diritto.
"Perché dici questo?"
"Perché non ho il diritto di distruggere gli altri" rispose solamente, tacendo successivamente: sarebbero stati tre giorni lunghi e pesanti; soprattutto accanto a quell'angelo, accanto a Sakura.

"Perché ti ribelli al tuo Re?" la voce di Sakura lo sorprese: era seduto sul tetto di quel palazzo, il più alto della zona commerciale in cui si trovavano.
"Non credo debba interessarti" proferì, senza guardarla.
"Vorrei solo capire: i demoni possono essere buoni?" ingenuità, percepiva quello nelle sue parole. Troppo pura ed ingenua per quel mondo crudele, sporco e freddo.
"Non esiste il bene, neanche il male"
"Quindi... siamo simili?" Syaoran si girò, guardandola totalmente confuso.
"Penso... penso di sì" rispose tornando a guardare il panorama, il sole aranciato stava calando e sembrava che la città stesse prendendo fuoco.
"Allora perché i nostri mondi sono in guerra?" era una domanda giusta, quella di lei.
"Non lo so"
"Non vuoi nemmeno provare a stravolgere la vita di quell'uomo? Rischi di perdere tutto: le ali, i ricordi, la tua casa"
"Seguirò l'esempio di mio padre"
"Cosa... cosa gli è successo?"
"Si era innamorato di un angelo, e pur di essere libero ha voluto perdere tutto. Ma ora è felice, lì tra gli umani, sulla terra"
"Deve sentirsi solo però. Tutto solo, senza ricordi, in un mondo che crede di conoscere"
Un colpo in pieno petto, non ci aveva mai pensato prima.
"Tu... tu rischi molto, stando qui con me. I nostri mondi non dovrebbero avere contatti al di fuori di quello visivo"
Lei gli sorrise, sconvolgendolo maggiormente, nel cuore e nella mente. Quella ragazza era così lucente.
Che fosse quella l'incarnazione perfetta degli angeli?
"Sono dalla tua parte" rispose solamente schiudendo le sue ali bianche - talmente belle da provare una voglia irresistibile di toccargliele - e spiccare il volo. Anche lui sorrise appena per poi seguirla: se doveva perdere tutto voleva almeno essere felice. Anche se per soli tre giorni.

Erano circondati dalla folla mattutina di quella città caotica, imbottigliati nel traffico.
"Com'è cambiato il mondo umano"  sussurrò meravigliato, guardando tutta la tecnologia che lo circondava.
"Da quanto manchi in questo mondo?" come al solito la domanda curiosa dell'angelo non tardò ad arrivare. In quei due giorni aveva imparato che quell'angioletto aveva la stessa curiosità di un cucciolo umano.
E questa cosa... gli piaceva da morire.
Apprezzava tantissimo quel suo carattere energico e positivo, quell'innocenza genuina e la dolcezza che sprigionava in ogni gesto e parola.
Ma il suo carattere, introverso e timido, non gli permetteva di dirle quelle cose: si limitava ad accennarle un sorriso, un batticuore impossibile da calmare e impossibile da spiegare.
"Cinquant'anni, più o meno" rispose tornando a guardare l'esterno senza, però, prestargli più tanta attenzione. Essa era del tutto dedicata al riflesso di lei nel vetro, intenta a sussurrare qualcosa nell'orecchio dell'uomo alla guida.
"Cosa gli hai detto?" ora era lui quello curioso "Di comprare dei fiori a sua moglie, a casa ammalata"
Sì, era dolce. Più di tutti gli altri angeli con cui aveva avuto a che fare.
"Sei diversa" proferì solo, senza aggiungere altro, lasciandola confusa mentre un tenero "Hoe?" lasciava le labbra di lei.

Il terzo giorno era giunto, poche ore e tutto sarebbe finito.
E avrebbe dimenticato quell'angelo prezioso che, inconsciamente, gli aveva donato i momenti migliori della sua vita da demone.
"Io non voglio che tu mi dimentichi"
"Sakura..."
"Syaoran, vieni con me, nel mio mondo"
Si stupirono entrambi delle parole che lei aveva pronunciato: nervosa continuava a sfiorarsi il braccio.
"Non credo sia possibile" si alzò, avvicinandosi a lei, allungando titubante la mano destra verso di lei sfiorandole il capo chino.
"Mi piacerebbe molto, davvero. Sakura, non cambiare mai, sei troppo pura per questo mondo. Grazie per questi bellissimi tre giorni"
Finalmente glielo aveva detto, aveva detto quelle parole che aveva anelato di dire in quei tre giorni.
"Syaoran, io vorrei poter fare di più" le lacrime erano prossime agli occhi della giovane.
"Il fatto che tu mi abbia parlato, infrangendo le regole del tuo popolo, mi fa sentire veramente felice" rispose, sorridendole apertamente per la prima volta.
"Quindi grazie" il tramonto su quel tetto era ormai giunto al termine.
"Ora è giunto il momento di dividerci: grazie di cuore" e, senza attendere risposta, spalancò le sue ali nere. Volò via, pronto ad affrontare il suo destino.

"Syaoran Li, come detto nell'udienza di quattro giorni fa, la tua pena sarà la sottrazione delle ali e dei ricordi di questa vita. Vivrai una vita terrena normale e non avrai rapporti con questo mondo e..."
"Fermatevi!" la voce squillante di una ragazza irruppe nell'enorme stanza circolare, un altro mormorio ebbe inizio riempiendo le tribune.
"Chi osa interrompermi?!" il tono austero del Re lo fece rabbrividire.
"Io, Tomoyo Daidouji, regina degli angeli!"
"Cosa vuole?" la figura elegante, vestita da un abito lungo bianco e dorato, avanzò nella stanza facendo alzare maggiormente il mormorio.
"Sono qui per dare una possibilità a due giovani"
"Senza il mio consenso?!"
"Una volta scomunicato ho il diritto di poter fare quello che voglio"
Il Re tacque mentre Syaoran cercava di capire cosa stava succendendo.
"Syaoran," la voce delicata, del tutto differente da quella del Re, lo chiamò mostrandogli un sorriso dolce "avrai la possibilità di incontrare una persona, una volta là sulla Terra, quindi non temere: andrà tutto bene" e lui di quelle parole si fidò ciecamente.

Correva con la tracolla che sbatteva contro il fianco mentre, con altrettanta fretta, cercava di buttare giù una parte del toast mezzo bruciacchiato per la colazione.
Salì velocemente le scale che portavano all'esterno della metropolitana. Era terribilmente in ritardo per la lezione di archeologia.
Era vicino all'università, pochi metri e sarebbe arrivato.
Firò l'angolo andando a sbattere contro qualcuno che, con altrettanta fretta, cadde rovinosamente a terra.
"Oddio, scusami, scusami!" la voce melodiosa di una ragazza gli giunse alle orecchie.
"No, scusa, è stata colpa mia" le porse la mano che lei afferrò subito.
Gli sorrise e il suo cuore si riscaldò, come se avesse un deja-vù, dove l'aveva vista?
E lei... chi era?
"Tu... chi sei?"
"Sakura Kinomoto, e tu?"
Il ragazzo sorrise, caldamente, prima di rispondere "Syaoran Li"
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Card Captor Sakura / Vai alla pagina dell'autore: _fioredineve_