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Autore: Lady Brandon    26/04/2019    1 recensioni
L'ideale seguito della mia precedente ff "A second life", ambientata nel futuro ma con un occhio al passato, con una new generation che suo malgrado imparerà a guardare oltre i ruoli e comprendere l'animo umano.
La storia potrebbe non seguire fedelmente la narrazione dei libri.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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1 Settembre 2019

Nella stanza entravano i caldi raggi del sole, Hermione sbatté le palpebre un paio di volte per abituarsi alla luce, sentiva l'acqua scorrere nel bagno adiacente si passò le mani sul viso e si decise ad alzarsi.
Indossava una t-shirt grigia e degli Short coordinati, arrivata sulla soglia della stanza da bagno si appoggiò allo stipite assonnata. Suo marito, che si stava radendo, la guardò per un attimo e poi tornò a concentrarsi sull'immagine che gli rimandava lo specchio.
"Perché non mi hai svegliata?".
Lo osservava: coi capelli legati, a dorso nudo, con addosso solo i pantaloni del pigiama:  constatò che a quasi sessant'anni era ancora un bell'uomo, più affascinante di quando lo aveva conosciuto, sorrise maliziosa.
"È ancora presto. Perché ridi?" Si stava asciugando il viso.
Lei scrollò le spalle:"Così...è stato bello stanotte".
Lui uscendo dal bagno le posò un bacio sulla fronte.

Kathryn irruppe nella stanza lanciandosi sul letto che sobbalzò sotto il suo peso: "Allora? Mi risparmierete il supplizio".
La guardarono perplessi prima di rispondere: "No!" all'unisono.
"Ma perché no?" insistette.
"Perché è giusto che tu faccia il viaggio coi tuoi compagni" le disse tranquillamente Hermione.
"Ma è da stupidi farsi ore di treno quando posso arrivarci in pochi secondi" si lamentò la ragazzina.
"Adesso basta!" intervenne secco Severus: "Possibile che ogni anno quando inizia la scuola tu impazzisci? Solo pochi giorni fa eri la bambina più adorabile del mondo ora invece...mmmmh" si voltò infilandosi stizzito la camicia.
Hermione sospirò: "Kathryn, per favore. Almeno quest'anno, cerca di essere più accomodante, per tuo fratello. A proposito, è già sveglio?".
Kathryn si mise a sedere: "Sì. È già vestito di tutto punto".
"Ecco allora vestiti anche tu" la liquidò Severus.
Lei uscì indugiando delle smorfie una volta fuori della visuale del padre in direzione di Hermione che strinse gli occhi e le fece cenno di andare.
"Ho già esaurito la pazienza e ancora non siamo a Hogwarts. Ti avviso che quest'anno non ho intenzione di essere accondiscendente come negli ultimi due. Spero che Jordan non segua il suo esempio una volta lì" sbuffò mentre armeggiava con la cintura.
Hermione abbassò lo sguardo e senza rispondere si recò in bagno chiudendosi la porta alle spalle.

Quando giunsero al binario 9 e 3/4 lo trovarono già gremito di gente, proseguirono lentamente, un po' in disparte.
Hermione si faceva strada spingendo il carrello dei bagagli  aiutata da Jordan, ogni tanto lo guardava di sottecchi, era agitato, lo percepiva, la zazzera di riccioli neri gli ondeggiava intorno alla testa ogni volta che alzava il viso verso di lei per mostrarle qualcosa, gli occhi scuri  vagavano frenetici intorno alla ricerca di qualche viso famigliare.
Davanti a loro Severus procedeva più spedito, con una mano sulla maniglia del carrello e l'altra a cingere le spalle di Kathryn che ogni tanto si voltava per assicurarsi che loro li stessero seguendo.
Sua figlia a 13 anni era alta come lei e le ricordava sé stessa alla sua età però aveva i colori del padre, stesso incarnato chiaro e lunghi capelli neri, ondulati. Ma la peculiarità di Kathryn erano gli occhi, grigi con striature ambra che a seconda della luce potevano sembrare gelidi o pieni di calore.

Giunti al vagone trovarono Harry e Ginny, Ron con Allyson coi rispettivi figli. I ragazzi si radunarono in gruppo mentre gli adulti si scambiavano convenevoli.
Il fischio dell' Hogwarts Express avvisò che la partenza era ormai imminente, tutti si affrettarono a salutarsi. 
Kathryn abbracciò prima la madre ascoltando le ultime raccomandazioni e poi il padre "Tesoro mi raccomando. Ti voglio bene" , lei gli buttò le braccia al collo: "Anch'io ti voglio bene" era sul punto di piangere e per non farsi vedere corse sul treno.
Jordan sembrava non volersi staccare dal braccio di Hermione che gli posò un bacio fra i ricci visibilmente commossa.
Severus si avvicinò: "Forza, il treno parte. Non avere paura, ci vediamo questa sera".
"Io non ho paura" disse il bambino risentito, baciò entrambi e seguì la sorella.
Pochi istanti, il treno partì. Severus ed Hermione si smaterializzarono, destinazione Hogwarts.

Nella sala grande c'era la tipica confusione che accompagnava la cerimonia dello smistamento, i ragazzi del primo anno erano in fila davanti allo sgabello in attesa di sentire il loro nome.
"Jordan Piton" il bambino si accomodò tradendo il nervosismo.
Saggezza ed intelletto...CORVONERO!
Mentre i ragazzi della sua casa applaudivano il giovane mago cercò gli occhi di suo padre che però rimasero fissi davanti a sé, raggiunse il tavolo e si passò la manica sugli occhi prima di sedersi.
Kathryn aveva assistito a tutta la scena, guardava il padre nella sua ostinata rigidità, incrociò lo sguardo di sua madre e incurante del regolamento si alzò, dirigendosi verso il tavolo di Corvonero.
"Dove vai?!" Winifred si accorse troppo tardi delle intenzioni dell'amica, poté solo incrociare lo sguardo di James e sbattere la testa sul tavolo: "Ci risiamo. Lo sapevo".

Quella stessa sera Severus sbatté la porta con violenza entrando in camera e lanciò il mantello sulla prima sedia che gli capitò a tiro mentre sbraitava: "Anche quest'anno mi porterà all'esasperazione! Tu dimmi se c'era bisogno di fare quella sceneggiata?! Io non la capisco".
Hermione si stava spogliando mentre rispondeva, ormai era abituata a fare da mediatore: "Voleva solo consolare Jordan. Non si aspettava di finire a Corvonero. Se magari tu lo avessi degnato di uno sguardo..."
"Non me lo aspettavo neanch'io. Scusa se non sono sempre il padre perfetto" tolse il froak coat sedendosi sul letto: "È già introverso e solitario, non so se seppellirsi nei libri gli gioverà, poi con quella stramba ragazzina...comunque così facendo Kathryn lo ha umiliato".
Hermione iniziò a massagiargli le spalle: "Dal tuo punto di vista. A lui ha fatto piacere, sai quanto sono legati, dopo l'ho visto più tranquillo. Per Gwen invece..." rise mentre gli sbottonava la camicia: "Non è stramba, è la bambina più bella e dolce che sia mai entrata ad Hogwarts".
"No è stramba come i genitori" iniziava a rilassarsi: "la bambina più bella che sia mai entrata ad Hogwarts è la nostra. Dolce magari no"concluse tristemente.
Si infilarono sotto le coperte abbracciati: "Perché mi sfida Hermione. Io non la capisco".
La strega vide lo smarrimento nei suoi occhi: "È un'età difficile ma ti vuole bene".
Rimasero ognuno coi propri pensieri in attesa del sonno.

  
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