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Autore: lmpaoli94    06/05/2019    0 recensioni
Sperduto nelle verdi colline appena fuori Firenze, Ed Sheeran si preparava a scrivere un nuovo album.
Ma la solitudine e la lontananza dai suoi grandi affetti, rendono la permanenza nella villa fiorentina molto difficile e lunga.
Ma cosa sarebbe successo se avesse fatto un incontro inaspettato con una creatura non del tutto “umana”?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando Cherry e Anthony ritornarono alla villa, videro Ed nella sala registrazione intento a continuare a scrivere le sue canzoni.
< Ma allora sei qua! > esclamò sorpresa la donna < Ti abbiamo cercato dappertutto. >
< Scusate. Volevo rimanere un po’ da solo… >
< Che cosa ti è successo? > gli domandò Anthony < Hai trovato quella ragazza? >
< Sì. E adesso non sarà mai più un nostro problema. Se n’è andata per sempre. >
< Bravo. Fortunatamente ti sei sbarazzato di lei > replicò Cherry tirando un sospiro di sollievo.
< Perché? Che cosa gli hai detto? >
< Che cosa te ne importa, Anthony? L’importante è che se ne sia andata dalla nostra vita… Sapete cosa vi dico? Io vado a fare merenda. Voi volete qualcosa? >
< No, grazie. >
< Tu Anthony? >
< No… niente. >
< Ok. Se avete bisogno di me mi troverete in cucina > rispose Cherry lasciando da soli i due ragazzi.
< Ed, mi dici che cosa ti sta succedendo? Perché hai quello sguardo serio e triste? >
< Mi sto concentrando sulla mia musica > replicò irritato Ed < Ma tu e Cherry non fate altro che disturbarmi e rovinarmi i miei piani. >
< Sei sicuro che sia solo questo? >
< E cos’altro, scusa? >
< Che cosa gli hai detto a quella ragazza? >
< Il suo nome è Eleonora ed è… il più grande sbaglio della mia vita. >
< Addirittura? Perché dici così? >
< Perché credo di essermene innamorato… e di conseguenza l’ho trattata male… >
< Ed, mi dispiace. >
< Anche a me. Ma cosa dovevo fare? Io sono felicemente fidanzato con Cherry e non posso pensare ad un’altra donna. Non sarebbe rispettoso nei suoi confronti. >
< Lo so. Ma se il tuo è stato un colpo di fulmine, devi appianare i tuoi sentimenti falsi verso Cherry e pensare al meglio per te. >
< Sentimenti falsi? Io amo Cherry! Perché né tu né lei lo volete capire?! >
< Perché stai mentendo a te stesso! Ti conosco da molti anni, Ed. Tu non mi nascondi niente. >
< Adesso basta. Ne ho abbastanza di questa discussione. Voglio finire questo dannato album prima che il mio tour possa ricominciare. E non lo farò mai con te e con Cherry che… >
< Va bene, ho recepito il messaggio. Ti lascio in pace… Ma ricordati una cosa: i sensi di colpa prenderanno il sopravvento su di te e non smetterai di pensare a lei. >
< Sai una cosa? Ci sto pensando anche in questo momento. >
< Allora posa i tuoi strumenti musicali e vai subito a cercarla. Starà soffrendo come non mai. >
< Gli ho spezzato il cuore… Sono una persona orribile. >
< Meno male che te ne accorgi da solo… Che cosa stai aspettando? >
< Ehi ragazzi, vi va di fare un gioco di società insieme? In questa villa ci sono molti giochi interessanti. >
< Magari un’altra volta Cherry > fece Anthony continuando a fissare Ed < Il tuo ragazzo si è ricordato che ha un impegno. >
< Un altro? Ed, che cosa devi fare? >
< Niente > rispose con sorriso smorzato < Giochiamo a monopoli. Mi piaceva molto quando ero bambino. Tu giochi Anthony? >
< Assolutamente no. Devo finire di pulire la cucina > mormorò Anthony a denti stretti cercando di trattenere la sua rabbia < Giocate pure voi. >
< Ok… Non vedo l’ora di stracciarti, tesoro. Ti aspetto in salotto. >
< Sì. Arrivo subito. >
< Mossa sbagliata, Ed Sheeran. >
< Ma cosa dovevo fare, Anthony? Devo parlare prima con lei. >
< Hai mai visto “L’attimo fuggente”? >
< Perché adesso mi fai questa domanda? >
< Perché una volta che hai perso l’attimo di cercare quella ragazza, quell’attimo non ritornerà più. >
< Posso pensarci più tardi… >
< Più tempo fai passare, peggio è. Ricordatelo. >
< Oh che cazzo… >
< Vai pure a giocare a monopoli… Se per te è la decisione giusto, è meglio che tu faccia così. Mi trovi in cucina se hai bisogno di me > disse infine Anthony senza attendere la risposta del suo amico.
 
 
Il giorno del concerto era finalmente arrivato, ma Ed non si sentiva in forma come voleva.
Non faceva altro che pensare a quella ragazza e a come l’aveva trattata.
“Eleonora… un lupo mannaro… ma cosa sta succedendo?”
< Ed… > fece Cherry richiamando la sua attenzione e ridestandolo dai suoi pensieri < Sei pronto per stasera? >
< Perché? Che cosa succederà questa sera? > domandò il ragazzo con tono confuso.
< Ma come? Non sai che darai un concerto allo stadio di Firenze? >
< Ah già… Me ne ero dimenticato. >
< Ma come fai a dimenticarti una cosa del genere? >
< L’ho dimenticato e basta. È inutile che tu continui a stressarmi. >
< Scusami. È solo che mi sembra strano… >
< E per di più non ho nemmeno finito la mia canzone… Questa sera non posso cantare. >
< Ma cosa stai dicendo? Sei forse impazzito? >
< So che darei un dispiacere a tutti coloro che avevano pensato di venire a vedermi, ma stasera non me la sento proprio… Anthony! >
Il giovane maggiordomo accorse dal musicista fissandolo con sguardo preoccupato.
< Che cosa succede, Ed? >
< Di agli organizzatori del concerto che questa sera non canterò. Non mi sento molto bene. >
< Che cos’hai? Hai la febbre? >
< Peggio… Non sono più me stesso. >
Anthony e Cherry si guardavano a vicenda con sguardo confuso.
< E cosa devo dirgli? >
< Che il mio concerto verrà posticipato a data da destinarsi… Rimborsate immediatamente tutti i biglietti. >
< Ed, ma come faremo con i tuoi fans? Non aspettavano altro che questo giorno. Lo sai che abbiamo fatto il sold out? >
< Inventategli una scusa… ditegli che sto male… Anthony, ti nomino responsabile di tutto questo. Io devo andare. >
< Andare dove? Ma ti senti quando parli? >
< Avevi ragione tu. Ho fatto passare troppo tempo e i miei sensi di colpa stanno per avere il sopravvento… Non posso vivere con questo rimorso. Devo trovarla. >
Sentendo quelle parole, Anthony gli diede una pacca sulla spalla acconsentendo alla sua decisione.
< Vai, amico mio. Ci penso io. >
Ma se Ed e Anthony erano d’accordo, non si poteva dire lo stesso di Cherry che intanto stava rodendo dalla gelosia.
< Ed, tu ami quella ragazza non è vero? >
< Mi dispiace Cherry, ma non riesco a controllare i miei sentimenti… >
< Limitati a rispondere alla mia domanda. >
< Sì, io amo quella ragazza. >
< Immaginavo… Sai molto bene che al tuo ritorno non mi ritroverai qui, vero? >
< Sì, ne sono consapevole. >
< Allora pensaci bene: preferisci andare alla ricerca di una sconosciuta piuttosto che pensare alla tua carriera e a me? >
< La mia carriera può aspettare… Lei no. Mi dispiace, Cherry. Ti vorrò sempre bene > disse infine Ed dandogli un rapido bacio sulla sua guancia prima di prendere la macchina e cominciare la ricerca di Eleonora.
Quando Cherry e Anthony ritornarono alla villa, videro Ed nella sala registrazione intento a continuare a scrivere le sue canzoni.
< Ma allora sei qua! > esclamò sorpresa la donna < Ti abbiamo cercato dappertutto. >
< Scusate. Volevo rimanere un po’ da solo… >
< Che cosa ti è successo? > gli domandò Anthony < Hai trovato quella ragazza? >
< Sì. E adesso non sarà mai più un nostro problema. Se n’è andata per sempre. >
< Bravo. Fortunatamente ti sei sbarazzato di lei > replicò Cherry tirando un sospiro di sollievo.
< Perché? Che cosa gli hai detto? >
< Che cosa te ne importa, Anthony? L’importante è che se ne sia andata dalla nostra vita… Sapete cosa vi dico? Io vado a fare merenda. Voi volete qualcosa? >
< No, grazie. >
< Tu Anthony? >
< No… niente. >
< Ok. Se avete bisogno di me mi troverete in cucina > rispose Cherry lasciando da soli i due ragazzi.
< Ed, mi dici che cosa ti sta succedendo? Perché hai quello sguardo serio e triste? >
< Mi sto concentrando sulla mia musica > replicò irritato Ed < Ma tu e Cherry non fate altro che disturbarmi e rovinarmi i miei piani. >
< Sei sicuro che sia solo questo? >
< E cos’altro, scusa? >
< Che cosa gli hai detto a quella ragazza? >
< Il suo nome è Eleonora ed è… il più grande sbaglio della mia vita. >
< Addirittura? Perché dici così? >
< Perché credo di essermene innamorato… e di conseguenza l’ho trattata male… >
< Ed, mi dispiace. >
< Anche a me. Ma cosa dovevo fare? Io sono felicemente fidanzato con Cherry e non posso pensare ad un’altra donna. Non sarebbe rispettoso nei suoi confronti. >
< Lo so. Ma se il tuo è stato un colpo di fulmine, devi appianare i tuoi sentimenti falsi verso Cherry e pensare al meglio per te. >
< Sentimenti falsi? Io amo Cherry! Perché né tu né lei lo volete capire?! >
< Perché stai mentendo a te stesso! Ti conosco da molti anni, Ed. Tu non mi nascondi niente. >
< Adesso basta. Ne ho abbastanza di questa discussione. Voglio finire questo dannato album prima che il mio tour possa ricominciare. E non lo farò mai con te e con Cherry che… >
< Va bene, ho recepito il messaggio. Ti lascio in pace… Ma ricordati una cosa: i sensi di colpa prenderanno il sopravvento su di te e non smetterai di pensare a lei. >
< Sai una cosa? Ci sto pensando anche in questo momento. >
< Allora posa i tuoi strumenti musicali e vai subito a cercarla. Starà soffrendo come non mai. >
< Gli ho spezzato il cuore… Sono una persona orribile. >
< Meno male che te ne accorgi da solo… Che cosa stai aspettando? >
< Ehi ragazzi, vi va di fare un gioco di società insieme? In questa villa ci sono molti giochi interessanti. >
< Magari un’altra volta Cherry > fece Anthony continuando a fissare Ed < Il tuo ragazzo si è ricordato che ha un impegno. >
< Un altro? Ed, che cosa devi fare? >
< Niente > rispose con sorriso smorzato < Giochiamo a monopoli. Mi piaceva molto quando ero bambino. Tu giochi Anthony? >
< Assolutamente no. Devo finire di pulire la cucina > mormorò Anthony a denti stretti cercando di trattenere la sua rabbia < Giocate pure voi. >
< Ok… Non vedo l’ora di stracciarti, tesoro. Ti aspetto in salotto. >
< Sì. Arrivo subito. >
< Mossa sbagliata, Ed Sheeran. >
< Ma cosa dovevo fare, Anthony? Devo parlare prima con lei. >
< Hai mai visto “L’attimo fuggente”? >
< Perché adesso mi fai questa domanda? >
< Perché una volta che hai perso l’attimo di cercare quella ragazza, quell’attimo non ritornerà più. >
< Posso pensarci più tardi… >
< Più tempo fai passare, peggio è. Ricordatelo. >
< Oh che cazzo… >
< Vai pure a giocare a monopoli… Se per te è la decisione giusto, è meglio che tu faccia così. Mi trovi in cucina se hai bisogno di me > disse infine Anthony senza attendere la risposta del suo amico.
 
 
Il giorno del concerto era finalmente arrivato, ma Ed non si sentiva in forma come voleva.
Non faceva altro che pensare a quella ragazza e a come l’aveva trattata.
“Eleonora… un lupo mannaro… ma cosa sta succedendo?”
< Ed… > fece Cherry richiamando la sua attenzione e ridestandolo dai suoi pensieri < Sei pronto per stasera? >
< Perché? Che cosa succederà questa sera? > domandò il ragazzo con tono confuso.
< Ma come? Non sai che darai un concerto allo stadio di Firenze? >
< Ah già… Me ne ero dimenticato. >
< Ma come fai a dimenticarti una cosa del genere? >
< L’ho dimenticato e basta. È inutile che tu continui a stressarmi. >
< Scusami. È solo che mi sembra strano… >
< E per di più non ho nemmeno finito la mia canzone… Questa sera non posso cantare. >
< Ma cosa stai dicendo? Sei forse impazzito? >
< So che darei un dispiacere a tutti coloro che avevano pensato di venire a vedermi, ma stasera non me la sento proprio… Anthony! >
Il giovane maggiordomo accorse dal musicista fissandolo con sguardo preoccupato.
< Che cosa succede, Ed? >
< Di agli organizzatori del concerto che questa sera non canterò. Non mi sento molto bene. >
< Che cos’hai? Hai la febbre? >
< Peggio… Non sono più me stesso. >
Anthony e Cherry si guardavano a vicenda con sguardo confuso.
< E cosa devo dirgli? >
< Che il mio concerto verrà posticipato a data da destinarsi… Rimborsate immediatamente tutti i biglietti. >
< Ed, ma come faremo con i tuoi fans? Non aspettavano altro che questo giorno. Lo sai che abbiamo fatto il sold out? >
< Inventategli una scusa… ditegli che sto male… Anthony, ti nomino responsabile di tutto questo. Io devo andare. >
< Andare dove? Ma ti senti quando parli? >
< Avevi ragione tu. Ho fatto passare troppo tempo e i miei sensi di colpa stanno per avere il sopravvento… Non posso vivere con questo rimorso. Devo trovarla. >
Sentendo quelle parole, Anthony gli diede una pacca sulla spalla acconsentendo alla sua decisione.
< Vai, amico mio. Ci penso io. >
Ma se Ed e Anthony erano d’accordo, non si poteva dire lo stesso di Cherry che intanto stava rodendo dalla gelosia.
< Ed, tu ami quella ragazza non è vero? >
< Mi dispiace Cherry, ma non riesco a controllare i miei sentimenti… >
< Limitati a rispondere alla mia domanda. >
< Sì, io amo quella ragazza. >
< Immaginavo… Sai molto bene che al tuo ritorno non mi ritroverai qui, vero? >
< Sì, ne sono consapevole. >
< Allora pensaci bene: preferisci andare alla ricerca di una sconosciuta piuttosto che pensare alla tua carriera e a me? >
< La mia carriera può aspettare… Lei no. Mi dispiace, Cherry. Ti vorrò sempre bene > disse infine Ed dandogli un rapido bacio sulla sua guancia prima di prendere la macchina e cominciare la ricerca di Eleonora.
   
 
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