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Autore: Lady K    13/05/2019    2 recensioni
[Alphys/Undyne, primo della serie “Their SOULs are filled with love”]
Con questa Fanfiction cercherò di raccontare, secondo la mia interpretazione, come si è evoluto nel tempo il rapporto tra Alphys e Undyne: dal loro incontro nella discarica in poi, fino a prima che Frisk cada nel Sottosuolo e comincino gli eventi di Undertale. Il tutto rispettando i piccoli indizi sparsi nei dialoghi (anche nascosti) del gioco. Tanta tenerezza e shippamento alle stelle, accorrete numerosi xD
Rating giallo e Avvertimento per via del primo capitolo.
[Revisione in corso: 2 capitoli su 8 completati.]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Alphys, Undyne
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Their SOULs are filled with love'
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UT SOUL skipped beat capitolo 5
Batti cinque, nuovo capitolo! (Sans levati proprio xD)

...And her SOUL skipped a beat


Capitolo 5 - Dannatamente carina

Il laboratorio si inondò di luce. La coperta fu spinta da una parte mentre il mostro poggiava i piedi sul pavimento e scendeva dal suo letto. Con un movimento sgraziato della gamba premette un pulsante situato sulla sponda e in pochi secondi il letto diventò un grosso cubo azzurro, dalle facce perfettamente lisce e lucenti.
Alphys si lasciò andare a un lungo sbadiglio. Si stropicciò gli occhi e avanzò a tentoni verso il comodino per raggiungere i suoi occhiali rotondi. Una volta adagiati sul muso, afferrò il telefonino lì accanto e le venne un colpo quando lesse l'ora sul display.

-Oh n-no, le 11 passate! Ho dormito t-troppo!-
Scese le scale mobili con talmente tanta frenesia che saltò anche alcuni gradini, e arrivò con l'ANIMA a mille al piano terra.
Aveva ancora il cellulare in mano quando allungò l'altro braccio per prendere la prima cosa che le capitava dal frigorifero. Si spostò davanti alla sua scrivania e appoggiò il telefonino vicino alle miriadi di fogliettini e tazzine che riempivano la superficie del tavolo. Stette davanti al monitor spento del computer per diversi secondi, mentre trangugiava spedita la coppetta di frozen yogurt e altrettanto velocemente rimuginava su tutti i compiti arretrati da svolgere.
Il fatto che il cellulare squillò all'improvviso non aiutò certo a calmarla; posò sulla scrivania la coppetta e afferrò riluttante il dispositivo, dopodiché respirò a fondo e rispose con le mani tremanti.
-P-pronto?-
-Ciao Alphys! Sono Undyne. Tutto bene?-
-C-ciao Undyne, sì, t-tutto bene, io s-stavo...- balbettò il mostro giallo agitata come non mai.
-Oh, scusami, disturbo?-
-Stavo, s-stavo lavorando! Ma... n-non mi disturbi affatto Undyne, a-anche se lavoro!- nel momento in cui pronunciò quelle parole i suoi artigli minuti strinsero un pezzetto del suo pigiama arancione.
-Sicura? Ecco, ti chiamavo proprio per chiederti quando avevi bisogno di me. Per la spada, sai.-
-Oh, c-certo! Ci sto a-ancora lavorando al PC, magari ti chiamo q-quando ho finito...- la voce si spense appena si rese conto di essersi messa nei guai.
-Va bene, Alphys! Allora aspetto la tua chiamata. Ciao, ci sentiamo!-
-C-ciao Undyne... ciao...-
Allontanò meccanicamente il telefonino dall'orecchio solo quando Undyne chiuse la chiamata.
Non solo ne aveva sparata un'altra delle sue, ma si era data un impegno che non era sicura di riuscire a portare a termine. Come le era venuto in mente di dirle che l'avrebbe richiamata lei?
Sono timida, ansiosa, non so nemmeno se avrò il coraggio di digitare il suo numero, anche perché le ho mentito di nuovo, non sto affatto lavorando, mi sono svegliata tardi, sono ancora in pigiama, sono... sono senza speranza.
Chiuse gli occhi e chinò il capo. Si sentiva a pezzi, come se non avesse affatto dormito per dodici ore filate. La certezza di essere una sporca bugiarda le infiammò il petto, e non nel senso buono. Ripensandoci, negli ultimi tempi la sua ANIMA...
Ma quel pensiero le scappò via dalla mente così come era venuto.
Riaprì gli occhi; davanti a lei vi era ancora lo schermo nero del computer. Non era capace a controllare la sua bocca quando stava per dire fandonie, ma in qualche modo poteva sempre rimediare iniziando subito a lavorare.
Finì in fretta e furia la coppetta di frozen yogurt, indossò uno dei suoi soliti camici grigiastri e iniziò il progetto della spada al PC. In circa due ore riuscì a creare una bozza su un programma di modellazione 3D abbastanza rudimentale. Inoltre, si era trascritta con cura le misure della spada tenendo bene conto di come Undyne la desiderava. Anche con i materiali non ebbe alcun problema, sapeva quali venivano utilizzati per armi del genere nonostante lei non avesse mai combattuto prima.
Ecco. Ora...
Alphys inghiottì la saliva, conscia di quello che ora doveva essere fatto.
Spostò il muso alla sua sinistra, lì sulla scrivania dove il telefonino era rimasto tutto il tempo. Come aveva immaginato, non riuscì nemmeno a muovere il braccio verso di esso per prenderlo. Lei e Undyne erano amiche da mesi, ma la piccola scienziata era riuscita a telefonarle solo un paio di volte.
Stette così immobile sulla sedia girevole a fissare il dispositivo, mentre mille pensieri le affollavano la testa. Poteva... spiritualmente scusarsi della bugia facendo alla guerriera una sorpresa?
Certo! Sì, è una bella idea!
In una manciata di secondi era già al piano superiore, intenta a lavorare al progetto del frigorifero. Ora era indubbiamente più serena di quella mattina, ma ogni tanto, tra una linea fatta a matita e una formula complicata, si ricordava che in qualche modo alla fine di tutto avrebbe dovuto chiamare il mostro pesce.
I minuti passavano e Alphys era ancora china sul tavolo a lavorare con impegno quando trasalì alla vista di quello che aveva combinato sul foglio. Nei margini aveva scribacchiato, con decisamente ben poca eleganza, possibili frasi che avrebbe potuto dire alla guerriera una volta che l'avrebbe sentita al telefono:
"Ciao Undyne, ho lavorato anche al progetto del frigorifero, ti prego perdonami per averti mentito!!!"
"Ciao, indovina un po', ho fatto anche il progetto per il circuito del frigorifero! Non mi odi vero...? E comunque per la spada..."
"Ciao sono Alphys, ho una sorpresa per te, ho lavorato sia alla spada che al frigo, oh, mi piacerebbe vedere il tuo sorriso ades-..."
Il mostro dinosauro diventò scarlatta dalle punte dei piedi alla cresta che le incorniciava la testa.
-Oh mio dio! Ma cosa ho scritto?!- esclamò ad alta voce, il tono così acuto da sembrare uno squittio.
Afferrò la gomma e cominciò a cancellare cautamente - per quanto le era possibile, visto l'imbarazzo - quelle frasi assurde, facendo attenzione a non rovinare il foglio.
Dopo un'altra mezz'oretta di duro lavoro finì, almeno in parte, anche quel progetto. Ora era davvero arrivato il momento di chiamare Undyne; il fatto che le avesse mentito non le pesava più così tanto, ma quelle frasi ridicole che aveva scritto senza accorgersene la resero piuttosto nervosa.
Tornò al piano terra e raggiunse il telefonino. Molto, molto lentamente digitò ogni singola cifra e premette col dito il tasto "chiama".
Solo qualche squillo a vuoto e poi...
-Pronto?-
Oh mio dio. Respira Alphys, non è nulla di spaventoso o strano.
-C-ciao... Undyne, sono A-Alphys. Sono... s-sono riuscita a fare una bozza d-della spada...-
-Davvero? Grandioso!!- dalla voce sembrava davvero contenta. Bastò questo alla scienziata per farle sciogliere l'ANIMA.
-S-sì, se vuoi possiamo, uh-uhm... lavorarci qui al l-laboratorio questo pomeriggio... beh, a-adesso.-
-Certo, Alphys! Corro subito da te! A tra poco!-
Si interruppe così la telefonata. La leader delle guardie probabilmente era corsa a prepararsi perché non stava più nelle scaglie dalla felicità. Alphys dal canto suo sentiva ancora quel piacevole calore alla sinistra del suo petto, e non si trattenne dal fare due o tre goffe piroette con il cellulare tra le mani e gli occhi strizzati.
Il tenero sorriso che aveva sul volto durò fino a che non si ricordò con un sobbalzo di dover sistemare il laboratorio per l'arrivo di Undyne.

***

Le due ante della porta automatica si spostarono di lato appena la guerriera giunse all'entrata del grande edificio color crema.
-Permesso?-
-Undyne, e-entra pure! Non stare lì fuori al c-caldo!- disse il mostro giallo dall'altro capo della stanza, e senza indugi trottò veloce per accogliere l'amica. Quest'ultima quindi entrò e avanzò di qualche passo verso la console gigante.
-V-vuoi che ti dia un po' d-di gelato?- chiese Alphys appena fu davanti a lei.
-Ahah così mi vizi Alphys... sicura che non sia un problema?-
-A-affatto.-
-Allora non posso rifiutare! È troppo buono!- Undyne scoprì i denti affilati. Era solare come al solito.
-A-arrivo!-
Ormai era una sorta di routine; ogni qualvolta che il mostro pesce la andava a trovare lei saliva di sopra e ritornava al piano inferiore con una coppetta di cremoso gelato rosa. Lo snack perfetto dopo aver passeggiato per Hotland, no?
E infatti eccola che ritornava, la sua figura grassottella dritta sopra i gradini della scala mobile, il gelato che portava splendente come il suo camice bianchissimo.
Fintanto che le porgeva la coppetta, la guerriera non riuscì a tenere a freno la lingua: -Oh, ma guardati... grazie Alphys, sei tanto carina-.
La reazione dell'altra fu immediata: chiuse le manine e abbassò il muso, ma la coda tradì la sua timidezza poiché iniziò a ondeggiare da destra a sinistra, come a voler ringraziare delle belle parole.
Quando Undyne l'aveva invitata a casa la prima volta l'aveva pregata di andarci piano con il lavoro, per cui la scienziata le aveva promesso che si sarebbe data una settimana di riposo. In quei giorni si erano incontrate di nuovo alla discarica e l'amica sembrava averci preso gusto a farle quel complimento appena si salutavano. Dal contesto non pareva intendesse sempre solo "gentile", per questo Alphys non sapeva mai cosa dire. Aveva sempre creduto di essere brutta... e bassa, e grassa.
Tuttavia la guerriera aveva raggiunto un traguardo incredibile: l'aveva fatta sentire speciale. Con lei accanto, i suoi difetti sembravano evaporare come l'acqua sotto il sole cocente che aveva visto nei suoi anime in VHS.
-Sono pronta Alphys, dimmi come posso aiutarti!-
Alzò la testa e constatò con stupore che l'amica aveva già finito di mangiare.
-S-sì Undyne, prima dovresti dirmi c-come posso ottimizzare la forma e...-
Così la prima mezz'ora la passarono davanti allo schermo del computer, con una che dava le indicazioni e l'altra che modificava lo scheletro del modello in base ad esse, un click dopo l'altro.
Successivamente, iniziarono con il lavoro manuale; si erano sistemate sul pavimento, proprio davanti alla scrivania del piano terra, così che potessero consultare il progetto digitale senza problemi. I materiali erano pronti dentro a degli scatoloni già da prima dell'arrivo di Undyne: ovviamente era stata Alphys a trasportarli fin lì dal laboratorio sotterraneo. Aveva inoltre preso degli utensili dal piano superiore, in questo modo avevano tutto il necessario a portata di mano.
Da un pezzo già esistente di acciaio plasmarono la forma definitiva della lama, poi prepararono la guardia di ferro e il manico di cuoio. Quando anche l'ultima sezione fu saldata, il mostro ceruleo sollevò la spada cautamente e la impugnò con un ghigno di soddisfazione sul volto.
-Ma che forza! È fantastica!-
Si mise in posa con la spada sulla spalla destra e la scienziata unì le mani mentre socchiudeva la bocca in un timido ma sincero sorriso.
-Lo è...! U-Undyne, farai scappare via dal terrore o-ogni essere umano a-anche solo impugnandola!-
Quella abbassò l'arma davanti a sé e passò lentamente le dita sulla lama brillante.
-Beh, il mio obiettivo non è farli scappare, ma in ogni caso... non credo che la userò in battaglia.-
-O-oh...-
Undyne alzò l'occhio e la guardò.
-Non fraintendere, è venuta che è una meraviglia! Ed è proprio per questo che preferisco non usarla in una vera battaglia, non voglio rovinarla. La terrò con cura a casa mia.-
Alphys a quelle parole si rilassò. Per un attimo aveva temuto il peggio, aveva creduto che la guerriera non avesse gradito il risultato.
-Scusami Alphys. Non ti ho ancora ringraziata.-
Lei la fissò con stupore.
-P-per la spada? A-abbiamo contribuito entrambe a r-renderla quello che è, non ho f-fatto tutto io...-
-Ma hai avuto tu l'idea e hai iniziato tu il progetto. Io di computer non ci capisco nulla! Per questo...- chinò il capo appena percepì le sue gote andare in fiamme. -...ecco... grazie Alphys, sei una grande amica per me. Mi sono divertita oggi, sai!-
All'ultima frase la guardò di nuovo: l'occhio giallo dardeggiava di una nuova luce, una che il mostro dinosauro non le aveva mai visto addosso.
-A-allora... come posso dirti che ho l-lavorato anche al progetto del f-frigo?-
Portò in un lampo le mani sulla bocca, ma ormai aveva parlato. Non faceva altro che sbagliare! Non era questo il modo e il luogo adatto per svelare una sorpresa, e forse non avrebbe mai dovuto considerarla tale sin dall'inizio.
Ma soprattutto non voleva fare la figura di una che cerca gli elogi, lei non era affatto di quello stampo.
Stupida, stupida!
In quel frattempo, Undyne aveva posato la spada a terra e stava avanzando verso l'altra a carponi. Il movimento fu graduale e quando Alphys se ne accorse era ormai troppo tardi, la sua ANIMA era già impazzita e la sua cassa toracica sembrava implorare pietà per via dei battiti martellanti.
Abbassò le manine e spalancò gli occhi; il viso della guerriera si fermò a qualche centimetro dal suo, le si vedevano tutte le scaglie celesti e ogni singola ciglia dell'occhio sano.
Una scaglia, due scaglie...
-Alphys...-
Non aveva mai sentito il suo nome pronunciato con così tanta serietà dalla sua amica.
Dodici, tredici, quattordici...
La sua coda sembrava congelata al pavimento, le pupille erano due minuscoli pallini neri e piccole gocce di sudore cominciarono a scivolarle lungo la faccia.
Ventinove, trenta...
-Sei dannatamente carina...-
Un brivido.
...e la sua ANIMA perse un battito.
La scienziata sussultò, alquanto stranita da quella sensazione, quando Undyne all'improvviso sollevò un braccio e sfregò la mano stretta a pugno sulla testa dell'amica, cominciando a ridere a più non posso e inducendo l'altra a seguirla poco dopo.
-...Ma mannaggia a te, ti avevo detto di non lavorare troppo! Ahahahah!-
Lei strizzò gli occhi mentre sentiva le proprie squame riscaldarsi in reazione al forte contatto con quelle dita cerulee, e riuscì a balbettare solo parole sconnesse mentre rideva: -S-scusa! Ahahah... Undyne... b-basta... ahahah...!-
-Eh no, ora dovrai subire la mia ira! Ngahhhh!-
Il mostro più alto strofinò con forza la mano vicino alle punte smussate della cresta della scienziata, come se stesse arruffando dei capelli immaginari.
-Ahah... ti p-prego... basta! Ahahah, Undyne!-
Le loro risate risuonarono per tutta la struttura, ma ad un certo punto, senza preavviso, una delle due scattò all'indietro.
-...Alphys, ho... preso la scossa!-
-U-uh?!-
Alphys aprì gli occhioni e vide Undyne seduta accanto a lei con un'espressione sorpresa.
-Oh... o-oh mio dio, ti ho fatto m-male?-
-No, tranquilla, ma... è questo il tuo potere magico, Alphys? Generi elettricità?-
Il mostro dinosauro annuì.
-Non... n-non lo uso con regolarità, p-per certi versi lo trovo d-difficile da controllare. ...S-sicura che non ti abbia f-fatto del male?-
L'altra la stava fissando ancora attonita con l'occhio spalancato, ma poi si ricompose e mostrò i suoi dentoni giallognoli.
-Ahah, stai tranquilla, sto benone. Il tuo tipo di magia è una figata pazzesca!-
-Ti d-devo un favore...-
-Alphys!! Niente lavori, ok? Ahahah!-
-N-no, pensavo...-
Le guance di Alphys si colorarono di rosa mentre osservò per un nanosecondo la grande console alle spalle della guerriera.
-C-che ne dici di... guardare dei f-film storici sugli umani? A-abbiamo sempre solo letto l-le versioni cartacee...- alzò il muso e continuò timidamente: -T-tu avevi detto... che avresti voluto v-vederli, no?-
Il suo sorriso si fece ancor più ampio.
-Certo! Sì, mi piacerebbe!-


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


...E per la terza volta mi ritrovo a correggere la "lista" dei mostri del capitolo 1... mannaggia. Oh salve, siete qui! xD Siamo alla seconda metà della fanfiction, ed è la mia preferita =3 Quindi sì, il capitolo 8 sarà l'ultimo. Ringrazio chi sta solo leggendo (siete tantissimi. WOW.) e ovviamente lo straordinario (? xD) Aesingr che mi ha recensito i primi 4 capitoli.
Ci vediaaaaamo!
  
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