Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: _ Arya _    16/05/2019    3 recensioni
2018
Killian Jones ha 30 anni e si trova nel periodo più buio della sua vita. Dopo aver viaggiato per 10 anni, l'incidente che ha ridotto in coma sua figlia lo costringe a fermarsi.
Ad un anno dal tragico giorno, chiede un miracolo al magico cerchio di pietre di Drombeg. E qualcosa accade.
1518
Emma Swan, 21 anni, è la figlia dei governatori della contea irlandese di Cork, nonché re e regina della provincia di Munster. Una vera principessa, ma soprattutto un'abile guerriera e una ragazza che sogna l'avventura. Ha grandi aspirazioni e non vuole limitarsi a diventare moglie e madre, come invece accade alle donne della sua epoca.
Dopo aver litigato per l'ennesima volta coi suoi genitori, i quali vogliono convincerla a sposare un principe della provincia di Connacht per salvare il popolo dalla crisi, decide di saltare la cena e fugge per sbollire la rabbia. Raggiunge il cerchio di pietre di Drombeg, dove ciò che accade potrebbe segnare per sempre il suo destino
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le parole che non ti ho detto



KILLIAN POV

Mi strozzai con la mia stessa saliva e per fortuna ero seduto, altrimenti non ero certo che sarei riuscito a reggermi in piedi.
Cosa?
Avevo sentito bene?
-Swan, cosa...
-Domani stesso, Killian. Penso io a tutto, non ti devi preoccupare, ho solo... solo bisogno che tu ti presenti. Mi rendo conto che non è una proposta molto romantica ma...
-Frena, frena, frena. Sei pazza?
-No! Non capisci? Se sono sposata con te, dovranno farsene tutti una ragione... che gli piaccia o no. Se sono legata a qualcuno ufficialmente, se sono sposata... si arrenderanno una volta per tutte.
Parlava a raffica, ma io non riuscivo a fare a meno di guardarla sconvolto, incredulo. Aveva idea di ciò che mi stava proponendo? Un matrimonio... un matrimonio vero! Un matrimonio per... evitare un altro matrimonio.
C'erano mille ragioni per cui non era una buona idea, primi tra tutti i sentimenti che ci legavano. Se sposandoci avessimo rovinato tutto? O peggio... se ci avesse legati ancora di più? Già adesso non riuscivo ad immaginare come avrei fatto a dirle addio, figurarsi se fossimo diventati marito e moglie...
Poi chiaramente c'era il problema con la storia che non andava toccata.
-Dì qualcosa...
-Io... io non so cosa dire.
I suoi occhi lucidi mi rendevano davvero difficile resistere alla tentazione di dirle di sì e farla finita senza pensarci troppo. Ma non era neanche giusto nei suoi confronti, non doveva essere costretta ad una soluzione così drastica per evitare di sposare Neal! Ci avrei parlato io coi suoi genitori se fosse stato necessario: ero pronto a fare l'impossibile per lei ma... nel modo giusto.
-Lo so che mi credi fuori di testa. Ma ci ho riflettuto fin troppo! Mi rendo conto che è... una follia. Ma in fondo... in fondo ci si sposa tutti i giorni senza sentimenti. Mentre nel nostro caso... non mancano, no? Quindi io... io preferirei sposarti, che dover lottare tutti i giorni contro tutto e tutti.
Non faceva una piega, in effetti...
-E' la proposta di matrimonio meno romantica che tu abbia ricevuto, non è così?- continuò.
-In realtà è la prima proposta di matrimonio che ricevo in assoluto. E per quanto strana... è l'unica a cui risponderei con un sì, Swan.
Ecco.
Ci ero cascato.
Forse ero folle, come lei... ma non avevo un cuore di pietra. Tutt'altro. Ultimamente il mio cuore era di panna quando si trattava di lei, perché ogni giorno diventava sempre più ovvio che ne fossi innamorato.
Sapeva tutto di me ora.
Avevo promesso di non andarmene prima di esser certo che sarebbe stata bene. E se per risolvere una buona parte dei suoi problemi avrei dovuto sposarla... beh. C'erano sacrifici ben peggiori che avere in moglie la propria amata. Anche se per un tempo limitato...
-Quindi... sarebbe... un sì?
-Sì. Va bene, Emma. Dovrai pensare a tutto tu perché io non so come funziona qui... ma delle fedi lascia che mi occupi io. Voglio comprartelo io un anello... dopotutto, sarà un matrimonio più vero di tanti altri... proprio come dici tu.
-Ok. Ti adoro Jones, lo sai?
-Lo so! Mi hai praticamente pregato di sposarti, dolcezza...
A quella risposta Emma mi colpì con una cuscinata alla quale risposi, prima di trasformare il tutto in una battaglia di solletico.
Quando ci fermammo mi ritrovai sotto di lei, seduta sul mio bacino e la testa china su di me, coi lunghi capelli dorati sciolti a solleticarmi il viso. Era bellissima, ed avrei voluto farla mia in quello stesso istante...
-Credo sia meglio che andiamo a dormire, Killian. Sarà una lunga giornata domani...
-Insieme?
-Non oggi. Gli sposi devono dormire separati la notte prima delle nozze, no?- sorrise furba, senza però accennare a spostarsi neanche di un solo centimetro. Una provocatrice lo era sempre stata, ma io avevo completato l'opera. L'allieva aveva ormai più potere del maestro.
-Oh, vogliamo fare le cose per bene. D'accordo, Altezza. Dimmi solo domani dove devo presentarmi e a che ora.
-Casa di Graham. Per le 17. Porta due testimoni, le fedi e soprattutto te stesso. Al resto ci penserò io...
-Va bene. Domattina passerò a Cork allora... devo anche procurarmi un abito da cerimonia.
-Beh sì! Senza offesa ma non ti voglio in abiti da contadino.
-Tanto sarei irresistibile lo stesso. Ma no, non ti farò sfigurare, tranquilla!
Ci scambiammo un ultimo bacio che cercammo di far durare il più possibile, poi le diedi la buonanotte e lasciai la sua stanza.
Era una follia.
Ed ero folle anch'io, visto che nonostante la razionalità che cercavo di non abbandonare, ero... emozionato.
Emozionato di sposare la donna che amavo.
Anche se per finta.
Ma... cosa avrebbe avuto di finto, dopotutto?

 

***


EMMA POV

-Emma, sei bellissima! Mio dio, quest'abito ti sta d'incanto...
-Dici, Ruby?
Quasi tremavo davanti allo specchio.
Lo avremmo fatto per davvero.
Aveva detto di sì. L'indomani, mi sarei svegliata nei panni di Emma Swan-Jones.
Non potevo negare di essere terrorizzata all'idea, perché non avevo la minima idea di cosa questa follia avrebbe comportato. Ne avevo parlato con lui, in linee generali, ma sul lato pratico non c'erano certezze.
Tuttavia, non avrei cambiato idea. Sposare Killian mi avrebbe salvata definitivamente da un matrimonio che non volevo.
Ma non era solo questo. Sposare lui mi avrebbe resa... felice.
Non avevo mai pensato al matrimonio, non per davvero almeno. Non era mai stato qualcosa che avevo bramato... sognato. Ed ora? Ora non solo ero pronta, ero felice di farlo.
Con la persona che avevo scelto io.
Con la persona per cui provavo ciò che probabilmente veniva definito amore.
Pur nella consapevolezza che non lo avrei avuto per sempre con me, ero felice. Felice che avremmo condiviso ancora dei momenti insieme, momenti che mi sarei per sempre portata nel cuore.
Non avevamo dormito separati per la ragione che avevo rifilato a lui.
Avevamo dormito separati perché avevo avuto bisogno di tempo per realizzare e metabolizzare ciò che sarebbe accaduto. Infatti, non avevo preso sonno prima delle tre del mattino.
Secondo, avevamo dormito separati perché ero certa che se fossimo rimasti nello stesso letto, avrei ceduto alla lussuria. E non era quello il momento.
Così, la mattina avevamo fatto colazione coi miei genitori per non destare sospetti. Mio padre aveva reso tutto più semplice quando ci aveva chiesto di rimandare all'indomani mattina i convenevoli di cui ancora dovevamo discutere, perché aveva saputo all'ultimo minuto che un vecchio amico, di passaggio a Cork, gli avrebbe fatto visita.
Dopodiché, Killian ed io ci eravamo separati. Avevamo preso i cavalli: lui diretto a Cork, io a casa di Graham.
Quando quest'ultimo aveva smesso di dare di matto per la notizia, l'avevo pregato di celebrare le nozze. In quanto Cavaliere aveva il potere di farlo.
Ruby ed August sarebbero stati i miei testimoni.
Se proprio dovevo sposarmi, volevo farlo secondo le mie regole.
Così, quando Graham era uscito, ero rimasta con Ruby per provare l'abito che mio padre mi aveva regalato quando avevo compiuto 18 anni.
Ricordavo bene le sue parole: “So che non è nel tuo stile, è per questo che ti ho concesso di andare in battaglia come regalo... principale. Ma voglio che tu abbia quest'abito, tesoro. Se mai ti innamorerai, se troverai un uomo con cui senti di essere felice perché puoi essere te stessa... qualcuno con cui vorrai trascorrere la tua vita... realizzerai da sola che un bel vestito non ti rende più debole. Vorrai sentirti bella, il giorno in cui celebrerai questa unione così speciale. Non perché sei una ragazza, ma semplicemente vorrai essere bella per il tuo amato. Così come io volevo esserlo per tua madre. Tienilo in fondo all'armadio, o dove preferisci...”
E così avevo fatto. Quel giorno non avevo minimamente sospettato che sarebbe arrivato il momento di tirarlo fuori. Che sarebbe arrivato il momento in cui avrei davvero voluto essere bella agli occhi di qualcuno.
E mi sentivo davvero una principessa: probabilmente non avevo mai indossato niente di tanto meraviglioso.
Era di un colore bianco argenteo, con un morbido corsetto di seta con ricami e dettagli in argento, ed una larga gonna fatta con tanti strati in tulle. Lo stesso utilizzato per il decoro delle maniche.
-Sei perfetta, Emma. Davvero. Manca solo una tiara... il velo...
-Non voglio diademi. Non voglio sposarmi da principessa, ma da...
-Da donna innamorata.
Arrossii, non risposi, e non negai. Lo ero. Era fin troppo chiaro.
-Pensi di riuscire a procurarmi solo una corona di fiori? Non voglio neanche il velo...
-Certo, ci penso io! Non è una cattiva idea... se lasci i capelli sciolti starà molto bene. Posso farti un'acconciatura semplice...
-Mi fido di te. Per questo sei la mia damigella d'onore oltre che testimone!
-Hai scelto bene, ho tutto sotto controllo.
-Davvero non credi che sia pazza?
-Mmmh, no. Stai sposando l'uomo che ami, anche se per altre ragioni. Che male c'è?
-Suppongo sia così. E tu, Ruby?
-Ci siamo baciati.
-Cosa?
-Io e Graham. Ieri sera.
-COSA?! E me lo dici solo ora?!
Sapevo che il giorno precedente avevano trascorso del tempo insieme, dopo il turno di lui, ma non immaginavo che ci fossero già sviluppi, visto che lei mi aveva praticamente appena parlato delle sue ansie e paure.
-E' da ieri sera che sono qui, Emma. Dopo che abbiamo parlato, sono scesa... sapevo che avrebbe finito il turno a breve. Gli ho chiesto di venire a casa con lui per allenarci un po', e... è successo dopo l'allenamento. Eravamo sudati tutti e due, col fiato corto... non so com'è successo. So solo che siamo passati dal sorriderci, al baciarci e... è stato... un sollievo. Non solo bello. Un sollievo, perché non ho provato nulla di doloroso. Non ho sentito nulla di sbagliato. Lui è stato dolcissimo, si è fermato a chiedermi se stessi bene... e l'ho baciato ancora.
-Oh, Ruby! È fantastico! Sono così felice per te... e per lui...
-Non correre. Non è detto che si ripeta o che...
-Ehi. Lo so che non sarà facile, soprattutto per te. Ma se provate dei sentimenti reali, vale la pena tentare. Io ne sono la prova vivente. E Graham è meraviglioso, sta pur certa che avrà tutta la pazienza del mondo. Lo conosco troppo bene... ma come ti ho detto, ci parlerò anch'io.
-Grazie. Ma non è giusto parlare di me, oggi ti sposi...
-Invece non tenermi più nascoste queste cose! Puoi parlarmi in qualsiasi momento, chiaro?
-Va bene. Grazie... ma tornando a te. I tuoi ti uccideranno. Lo sai, vero?
-Oh, lo so, ma sarà un matrimonio ufficiale e non potranno farci niente.
-Quindi... intendi ufficializzarlo anche sul lato fisico?
Sentii le guance andare a fuoco.
Aveva centrato il punto.
Ovviamente ci avevo pensato: un matrimonio poteva essere annullato dimostrando la verginità della sposa.
Tuttavia, mi prendevo solo in giro cercando di convincere me stessa che i miei genitori avrebbero potuto chiedermi una cosa del genere, anche se ultimamente non ero sicura di nulla. Nonostante ciò, però, ero io a voler sigillare l'unione in tutto e per tutto.
Era ormai da tempo che lo desideravo, sotto quel punto di vista: soprattutto dopo l'”assaggio” che avevo avuto a Rosscarbery. Lo volevamo entrambi, ero certa: quindi, quale occasione migliore?
-Sì- dissi -E non andrò nemmeno all'inferno, dato che sarà all'interno del matrimonio, no?- sdrammatizzai, poi scoppiammo entrambe a ridere. All'inferno per lui ci sarei andata volentieri, a dire il vero!
Alla fine, visto che era ancora molto presto, mi aiutò a togliere il vestito per non rovinarlo e decidemmo di preparare il pranzo e la cena: dopo non ci sarebbe stato tempo.
Forse avrei dovuto tenermi leggera, ma... al diavolo! Più ero nervosa e più avevo fame.
Cosa avrei detto ai miei genitori?
“Ehi, madre, padre, buongiorno. Ieri sera mi sono sposata con Killian. Facciamo colazione?”
Oppure: “Madre, Padre, credo tocchi organizzare un'investitura per Killian perché me lo sono appena sposato.”
No, non poteva andare: avrebbero dato di matto qualsiasi cosa avessi detto, alla fine!
Ma pazienza.
Lo avevano voluto loro. Non mi sarei spinta a tanto se non mi fossi sentita costretta.
E nonostante le circostanze, avevo voluto organizzare il tutto al meglio. L'essenziale e poco più, certo, ma volevo che fosse una bella cerimonia perché per qualche ragione ero emozionata ed ero felice di avere a fianco le persone che amavo.
Ruby e August testimoni
Graham a celebrare le nozze.
Per un solo attimo mi salì il magone, al pensiero che quel giorno sarebbe stato bello avere anche i miei genitori a fianco. Ma fu un solo attimo.
La mia mente volò poi al pensiero che, in qualche modo, avremmo perfino avuto il nostro viaggio di nozze. In missione, d'accordo, ma ciò non escludeva che ci saremmo divertiti...
E poi, poi pensai che sarebbe stato il primo e ultimo viaggio insieme. Perché una volta rientrati vittoriosi, Killian se ne sarebbe andato. Per sempre.
-Emma... piangi?
-Co... oh!
Solo dopo essermi portata una mano agli occhi realizzai che fossero bagnati di lacrime.
E da lì, diventai un fiume in piena. Abbracciai forte la mia amica, che mi strinse a sé per consolarmi.
Ma non era tristezza la mia, era un cumulo di emozioni che non riuscivo più a controllare.
-Va tutto bene... Killian ti adora, stai facendo la cosa giusta.
-Lo so, scusami, è che... ok.
Respirai forte. Respiro dopo respiro.
Fino a che i miei battiti non tornarono regolari.
-Va bene. Sono pronta a sposarmi.

 

***


KILLIAN POV

-Sembri un vero principe!- ridacchiò Jeff, dandomi una pacca sulla spalla. Robin lo seguì a ruota, ed io non reagii.
Ero teso. Stava succedendo per davvero.
-Nervoso? Vuoi una tisana rilassante? Un massaggino di bellezza?
-Non vi prendo a pugni solo perché non voglio sporcarmi di sangue. Idioti.
-I tuoi adorati idioti, visto che ci hai voluti come testimoni! E comunque muoviamoci... è la sposa che deve farsi aspettare, non tu!
Alzai gli occhi al cielo, ma mi lasciai sfuggire anch'io una lieve risata. Non avevano tutti i torti.
-D'accordo, muoviamoci e basta. Sia chiaro che ci stiamo sposando solo per evitarle un matrimonio combinato che non vuole!
-Sì, ma ciò non cambia che tu sia innamorato perso della nostra principessa.
-Questo non vi riguarda- sbuffai, ma non riuscii a negare.
Certo che l'amavo. Stavo per sposare la donna che amavo per farle un favore, ma ciò non avrebbe reso le cose meno reali.
Oltre a procurarmi un completo elegante per non sfigurare, avevo scelto due fedi molto simili, facendo forgiare le nostre iniziali all'interno. Era stupido, forse, ma volevo avere qualcosa che mi legasse a lei anche materialmente, quando ci fossimo separati.
Mi salì quasi il magone al pensiero che stessi per legarmi alla donna che amavo, molto probabilmente l'unica che avrei mai amato... solo per poi perdere tutto... ma non permisi ai brutti pensieri di rovinarmi l'umore.
Lei era consapevole. Io anche. Avremmo vissuto il presente appieno, e non avremmo avuto alcun rimpianto. Anzi, dovevo considerarmi fortunato: trovare il vero amore non era qualcosa che capitava a tutti, e anche poterlo vivere solo per pochi mesi... era tanto.
I ricordi non sarebbero mai svaniti.
Ci aspettava una grande avventura, prima di tutto! Sarebbe stato come un viaggio di nozze.
Col cuore più leggero feci cenno ai due ed uscii in giardino, dove Graham e quello che doveva essere August già ci aspettavano.
Il primo era dietro ad un altare, circondato da un arco decorato di fiori: doveva essere opera di Ruby. Il sole che aveva iniziato a tramontare, rendeva il tutto in qualche modo romantico...
-Che eleganza! Pronto a diventare re successore?
-Piantala Graham.
-Scusate Vostra Altezza, vi stavo solo esponendo i fatti!- fece con un sorriso teatrale, ed August rise sotto i baffi, prima di avvicinarsi a porgermi la mano.
-Finalmente ci conosciamo! Mai avrei pensato che Emma si sarebbe sposata... almeno non prima dei 30 anni! Prova solo a farla soffrire...
-Piacere! Grazie per la calda accoglienza...
-Puoi biasimarmi? Emma è praticamente mia sorella... detto questo, Graham mi ha detto che nonostante ti vesti in modo strano, sei la persona giusta per lei. E se lei vuole fare questa cosa, un motivo ci deve essere... quindi benvenuto tra noi.
-Grazie...
-Bene. Se avete valutato ciò che comporta questa follia... chi siamo noi per dire di no all'amore?
-Eh, diciamo che i pro superano i contro.- conclusi. Che fosse una follia era ben chiaro e sapevamo entrambi cosa avrebbe comportato il tutto. Se fossi rimasto nel XVI secolo, sarei davvero stato l'erede al trono insieme a lei. E agli occhi di tutti, lo sarei stato fino a che non me ne fossi andato... sì, sarebbe stato un casino.
Ma come avevo detto loro, i pro superavano i contro.
E tra i pro, c'era il fatto che l'amavo davvero.
-Per chiarire... ciò che provo per lei è reale. Farla soffrire è l'ultima cosa che desidero, e so che dover sposare a forza un principe non la farebbe certo felice...
-E' triste che debba ricorrere a questi mezzi ma... finché lo fa con qualcuno che la ami, e che lei ama...
I passi che si avvicinarono mi salvarono da una situazione pungente: non ci eravamo ancora scambiati quelle parole e volevo fosse lei la prima a sentirle, quando fosse stato il momento.
Ora, però, rimasi senza fiato.
Era bellissima.
Si poteva paragonare ad un magnifico cigno, che al calar del sole si ritrasformava in una bellissima principessa, in tutto il suo splendore.
Avvicinandosi mi sorrise, mentre io rimasi come un perfetto babbeo a fissarla. Fino a che non raggiunse il mio fianco, all'altare.
-Swan, sei... un incanto.
-Grazie. Anche tu non sei niente male...
-Lo so.- sorrisi a trentadue denti, riuscendo a farle alzare gli occhi al cielo anche durante il suo matrimonio!
Fu Graham, schiarendosi la voce, a riportarci alla realtà.
-Iniziamo?
-Sì, certo, vai.- rispose, voltandosi verso l'amico.
La corona di fiori che le incorniciava i capelli ondulati lasciati sciolti e morbidi, completava l'immagine meglio di qualsiasi diadema di diamanti.
Mi sentii estremamente fortunato. Mai avrei creduto di sposare una donna così forte, coraggiosa, intraprendente, divertente, intelligente, indipendente, bella.
Ai miei occhi era semplicemente perfetta.
-Vuoi tu, Killian Brennan Jones, prendere come tua legittima sposa la qui presente Emma Evleen Swan-Charming, erede al trono di Munster, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, fino a che morte non vi separi?
-Lo voglio.
Lo volevo. Volevo tutto. Amarla come non avevo mai amato, continuare ad amarla anche quando forze più grande di noi ci avrebbero separato. I miei sentimenti andavano ben oltre lo spazio e il tempo, ben oltre la morte, e forse un giorno avrei trovato le parole giuste per dirglielo.
Sperai intanto che leggesse un “ti amo” in quel “lo voglio”.
-E vuoi tu, Emma Evleen Swan-Charming, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Killian Brennan Jones, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, fino a che morte non vi separi?
-Lo voglio.- disse con convinzione, guardandomi negli occhi.
Jefferson ed August portarono gli anelli, che infilammo l'uno al dito dell'altra.
-Per il potere conferitomi in quanto Cavaliere del regno di Munster, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.
Non me lo feci ripetere due volte, che la avvolsi tra le braccia portando le labbra alle sue.
Per un bacio che racchiuse in sé tutte quelle parole che quei semplici “lo voglio” rappresentavano.
Ero certo che, un giorno o l'altro, avremmo trovato il coraggio di esprimerle.
Quando ci separammo, firmammo il certificato di nozze insieme ai nostri testimoni, e Graham lo ripose via con cura. Quel pezzo di carta era la prova che Emma fosse mia moglie e nessun principe poteva più reclamarla.
-E' fatta. Siete ufficialmente sposati. Ora devi solo dirlo ai tuoi...
-Lo farò domani. Grazie, Graham. Grazie a tutti per essere qui, significa molto per me.
-Le congratulazioni sono d'obbligo, direi...- sorrise Ruby, abbracciando la sua amica.
-Lo sapete che non serve, che è...
-E' comunque stato il matrimonio più vero a cui abbia mai assistito. Ci sono troppe unioni combinate e troppo poco amore...
-Oh, Ruby!- rise mia moglie -Sei un'inguaribile romantica a volte!
-Sono solo onesta! E comunque devi lanciare il bouquet. Visto che sono l'unica donna direi che possono partecipare anche gli uomini!
Al che scosse le spalle con una risata, poi si voltò di schiena e lanciò i fiori – i quali finirono dritti tra le mani di Graham. Seguirono fischi da parte di tutti tranne Ruby, la quale si scambiò una fugace occhiata con l'uomo e arrossì. Ma guarda te! Quell'evoluzione me l'ero proprio persa... ma in effetti avrebbero formato davvero una splendida coppia!
-Ora venite dentro a cenare con noi?- propose Emma -Nulla di speciale ma...
-Per quanto ci faccia piacere il tuo invito- fece Robin -Abbiamo concordato di ritirarci... per darvi modo di festeggiare. Graham si raccomanda solo di non distruggergli casa!
-Eh?- borbottai confuso, mentre Emma si limitò a fulminarlo con lo sguardo.
Ad ogni modo ci fecero capire tutti di volerci lasciare la nostra privacy, assicurando che avremmo festeggiato insieme un'altra volta. Dopo essersi congratulati ancora, li guardammo allontanarsi e decidemmo di rientrare visto che iniziava a fare fresco.
-Swan, cosa...
-Cosa?
-Che volevano dire?
-Non so come funziona dalle tue parti, ma qui per ufficializzare un matrimonio bisogna consumarlo. Altrimenti si può annullare.
-Eh?
Il sorriso con cui mi rispose non mi permise di capire se fosse seria o mi stesse prendendo in giro. Insomma... non poteva dire sul serio! Non poteva volerlo solo per... sigillare un matrimonio.
-Consumarlo fisicamente, sì. E dovremmo anche conservare il lenzuolo come prova.
-Cosa?!
-Killian. Perché la cosa funzioni, per dimostrare che sei mio marito a tutti gli effetti, devi prenderti la mia verginità.


 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Sono viva si ahahaha ultimamente non ho avuto modo di stare molto al pc, ma sto riprendendo ritmi normali e oltre a scrivere, ho iniziato a recuperare le storie dove ero rimasta indietro!
Anyway, Killian ha detto di sì. Ha deciso di fare questa follia insieme ad Emma, perché in fin dei conti non è un grosso sacrificio sposare la donna che ama! Hanno deciso di lasciare da parte eventuali ripercussioni, scegliendo di vivere il presente.
L'abito di Emma immaginatelo come quello della puntata in cui sognava di ballare con David. Qui infatti è stato proprio lui a regalarglielo... e ovviamente ci ha pensato, avrebbe voluto che lui e la madre fossero al suo fianco... ma non si è pentita di quella scelta. E' stata travolta da mille emozioni, alla fine, ma ha avuto Ruby lì per lei... alla quale le cose vanno altrettanto bene, visto il bacio con Graham che è arrivato finalmente! 
Anche Killian è nervoso, anche lui ha avuto mille pensieri... ma alla fine si sono ritrovati all'altare a pronunciare quei "lo voglio", che ormai sono dei chiarissimi "ti amo". Nessuno dei due ha ancora avuto il coraggio di esprimerlo a voce alta, ma sono in pace con sé stessi, consapevoli di ciò che provano... Killian ormai lo era da un po', ma anche Emma è giunta a questa conclusione.
Hanno avuto una cerimonia intima ma intensa, ed ora sono marito e moglie a tutti gli effetti. E Emma alla fine ha lanciato quell'ultimo sassolino, che Killian certo non si aspettava... :P che succederà adesso? xD Andranno fino in fondo stavolta? Vedremo ahahah
Intanto ho ripreso a scrivere anche l'altra, quindi dovrei riprendere a postare in tempi più decenti xD però i recuperi delle letture hanno la priorità al momento!
Un abbraccio e a presto! :*

P.S. Primo titolo in italiano, sì. Ma penso sia perfetto per descrivere il capitolo! La versione del film in inglese è Message in a Bottle e non rendeva altrettanto! (tra l'altro, lo conoscete? E' un po' vecchio ma davvero un bel film!)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: _ Arya _