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Autore: T612    17/05/2019    1 recensioni
Dal capitolo 8:
Devono aver urtato i cameramen perché viene perso il segnale, quando i televisori si risintonizzano segue un chiacchiericcio confuso che si placa con la notizia che nessuno voleva sentire… e i televisori esplodono, non si parla d’altro.
“...la diretta proseguirà per tutta la notte, man mano che giungeranno altre notizie. A tuttora, le nostre fonti ci confermano che pochi minuti fa, all’arrivo al Mercy Hospital, Capitan America è stato dichiarato morto.”
[Post-TWS - Civil War ComicVerse - "Captain America Collection" di Ed Brubaker - paring: canonico + WinterWidow]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'M.T.U. (Marvel T612 Universe)'
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6 giugno 2017, Penitenziario Federale Seagate, Atlanta, Georgia

 

James si era sorpreso nell’essere riuscito a chiudere occhio e riposare per cinque ore, nei giorni precedenti aveva dormito sempre poco e male a causa degli incubi, ma evidentemente sapere che Natasha non rischiava l’osso del collo l’aveva aiutato a mettersi l’anima in pace riguardo alla pazzia che aveva decantato la compagna.

Le guardie gli avevano recapitato la colazione ed un cambio di vestiti intorno alle sei del mattino, l’avevano trovato sveglio e non avevano risposto ai suoi tentativi di conversazione… da una parte era stato felice di essere stato messo in isolamento, di gente al Seagate che desiderava sgozzarlo ce n’era parecchia, ma dall’altro lato la solitudine aveva reso i pochi giorni di reclusione pressoché eterni.

Si era sforzato di mangiare nonostante la carenza di appetito, si era tagliato l’accenno di barba rendendosi presentabile e si era cambiato… gli avevano ripetuto fino allo sfinimento che doveva dare una bella impressione, di mostrare alle guardie il Bucky Barnes gentile e simpatico, non la versione arrabbiata o scontrosa del Soldato.

Luke Cage1 l’aveva portato personalmente fino in tribunale rinunciando alla scorta, nessuna delle guardie aveva avuto il coraggio di contraddire un super-umano, lasciando James senza manette durante il tragitto fino al Palazzo di Giustizia affermando che avendo subito l’esperienza e sapendolo innocente voleva concedergli un trattamento umano, per poi salutare Matt e lasciarlo nelle mani dell’avvocato.

Il processo era iniziato intorno alle dieci e James si era sentito morire nel vedersi elencare tutti e 23 gli omicidi confermati ed effettivi, avvertendo il sospiro trattenuto di tutti i presenti quando l’accusa aveva pronunciato il nome di JFK e quello dei due senatori fatti fuori tra gli anni ‘60 e i ‘70, osservando di sfuggita l’espressione di Murdock per sincerarsi sul doversi preoccupare o meno, imbattendosi nella sua calma imperturbabile avendo la tacita conferma che erano in possesso di un asso nella manica a lui sconosciuto.

Si era sforzato di mantenere la calma quando aveva visto Tony salire alla sbarra e spiegare tutti i dettagli scabrosi del 16 dicembre 1991, notando con velato stupore la reazione positiva della giuria nel vedere l’orfano di casa Stark difenderlo in modo così accorato.

Aveva ascoltato Maria mentre parlava del suo lavoro impeccabile allo SHIELD svolto nell’ultimo anno e mezzo, chiudendo la testimonianza ricordando a tutti che il suo era il primo nome che figurava sul Muro degli Eroi, sottolineando la sua presenza nei libri di storia dopo la dicitura “eroe di guerra” e la sua parentela con il Capitano Rogers.

Sharon aveva messo a conoscenza la Corte del suo periodo di prigionia dopo la pausa pranzo, spiegando come il suo intervento era stato fondamentale, ricordando a tutti il salvataggio tempestivo delle presidenziali ad Albany.

James si era voltato verso gli uditori un paio di volte cercando i capelli rossi di Natasha in mezzo ai presenti non trovandoli, scoccando uno sguardo preoccupato a Tony quando Matt l’aveva chiamata a testimoniare e non si era presentata… ma non aveva avuto tempo di captare il cenno di una qualche risposta che l’accusa ne aveva approfittato per affondare il coltello nella piaga, rispolverando il suo contributo nel programma “Stanza Rossa”, spezzando la striscia positiva addentrandosi nell’ambito del presunto controllo mentale, rendendo inutile l’intervento di Murdock che si era appellato al precedente di Killgrave2, esempio distrutto dall’accusa in quanto anche in quel caso il controllo mentale non era mai stato dimostrato in aula.

In quel preciso momento James era stato tentato di abbandonare le speranze, mormorando un “siamo fottuti” tra i denti, ma voltandosi confuso in direzione dell’avvocato quando gli aveva rivolto un sorriso accennato.

-Tranquillo, va tutto secondo i piani.

-Cosa? Quali piani?

-I piani di Natasha. -gli sussurra per poi fare richiesta al giudice di chiamare alla sbarra un ultimo testimone, ottenendo il permesso di procedere. -Chiamo a testimoniare Johann Fennhoff, il Dottor Faustus.

James si volta in direzione della porta incontrando lo sguardo dello psichiatra, che viene portato alla sbarra da un’intera scorta, con una sottospecie di museruola a chiudergli la bocca.

-Dio, quanto amo la mia ragazza… -afferma sorridendo mentre il Dottore prende posto dando inizio al vero spettacolo.

 

***

 

6 giugno 2017, Liberty Island, Manhattan, New York

 

Quando Natasha riapre gli occhi la luce accecante le toglie la vista, concentrandosi sugli altri quattro sensi per orientarsi fintanto che la vista si riadatta.

Le narici bruciano ancora, probabilmente avevano usato una fiala di sali per farla rinsavire, mentre il saporaccio del ferro le invade la bocca, realizzando di essere stata imbavagliata. Prova a muoversi fallendo miseramente nel tentativo, le mani legate dietro alla schiena e le caviglie segnate dalla corda che la ancora alla sedia su cui è seduta, percependo le spalle di Sam contro le proprie ed udendo un vago lamento di quest’ultimo a segnalarle che anche l’uomo aveva ripreso conoscenza.

Sbatte di nuovo le palpebre riadattando la vista, riconoscendo la torcia di Lady Libertà ad una distanza decisamente troppo ravvicinata, comprendendo di trovarsi all’interno della corona… ed una volta realizzata la cosa, Natasha preferiva non pensare a quanti metri la separavano dal suolo, concentrandosi sulla figura di Zemo che sorrideva stagliandosi contro i finestroni aperti.

-Finalmente siete svegli… giusto in tempo per il gran finale. -commenta sollevando la manica della giacca osservando il quadrante dell’orologio. -Stando alle mie fonti interne al tribunale, la difesa ha appena chiesto la tua testimonianza piccola Natalia… sono rimasti delusi che tu non ti sia presentata.

La donna aveva incontrato il Barone Zemo Sr. solo un paio di volte, era uno dei tanti finanziatori del padre e ricordava di averlo tallonato tra i corridoi del Cremlino in quelle rare occasioni, dimostrandosi la figlia diligente che credeva di essere… incontro che risaliva a molto prima di conoscere James e del loro tentativo di fuga. Aveva sentito dire dai suoi contatti che il figlio fosse a tratti peggiore del padre, che era subdolo e calcolatore… dopotutto negli ultimi mesi avevano avuto la prova che il Barone Jr non si facesse troppi problemi a tradire gli alleati per raggiungere i propri interessi: aveva manipolato Lukin senza battere ciglio sfruttando il suo odio personale verso il Capitano, aveva illuso Will fornendogli una causa in cui credere al retrogusto di corruzione ed aveva abbandonato Petrovich alle sue grinfie voltandosi dall’altra parte mentre lei metteva ufficialmente fine alla sua vita. Tutti loro erano solo mere pedine che si muovevano all’interno di una scacchiera premeditata, Zemo proseguiva inarrestabile verso l’esito della partita puntando a far cadere il loro impero dall’interno come pegno per aver demolito l’HYDRA dalle fondamenta, sfruttando quella stessa arma su cui aveva investito troppi soldi perché ora lo lasciasse libero di rifarsi una vita.

Natasha non poteva fare nulla per contrastare quella logica ineccepibile, consapevole che una volta, quando aveva meno scrupoli ed una coscienza decisamente più sporca, lei avrebbe eseguito le medesime gesta per raggiungere l’obiettivo nel caso gli fosse stato ordinato di farlo.

Se il piano di Zemo era far affondare gli Avengers usando il Soldato d’Inverno come iceberg, lei era conscia che il modo migliore per attuare quel folle piano era privarlo dell’unica famiglia che gli era rimasta al mondo, costringendolo a salire su un piedistallo per poi togliergli la terra sotto i piedi, concludendo la partita con una disfatta eclatante di rapida diffusione mediatica… e purtroppo Zemo conosceva abbastanza bene le sue armi al punto da sapere esattamente quali erano i tasti giusti da toccare, perché come le falene sono attratte dalla luce suicida, se fosse stato necessario James si sarebbe cosparso di benzina e si sarebbe dato fuoco senza battere ciglio pur di portarla in salvo.

Forse loro due erano troppo prevedibili, sicuramente gli era stato detto cosa fosse successo al Cremlino e Zemo scommetteva vincente su quello che sarebbe successo da lì a qualche ora… Natasha ne era consapevole ben prima che il Barone Jr se ne vantasse teatralmente, schernendo entrambi per essere impossibilitati a farmare il suicidio consapevole di James, deridendo soprattutto lei puntando tutto su quell’unico punto debole corrisposto che non era mai cambiato negli anni.

Zemo parlava, invogliato dal fatto che lei e Sam erano impossibilitati a fornirgli una qualsiasi risposta, vantandosi di aver riempito la corona di esplosivo mentre finiva pazientemente di collegare i cavi, spiegando loro come la minaccia mortale e la richiesta del riscatto andrà in onda in diretta televisiva in tutta la Nazione… non importava se gli eroi più forti della Terra erano tutti rinchiusi dentro un'aula di tribunale, la notizia li avrebbe raggiunti lo stesso.

-Sono curioso di vedere chi sarà il primo a raggiungerci per il gran finale… -commenta Zemo alle spalle di Natasha rivolgendosi a Sam, che continuava a forzare le corde nel vano tentativo di liberarsi. -... se questo onore spetterà allo SHIELD, a Stark oppure al mio Soldato.

Natasha tenta di parlare nuovamente, riuscendo ad esprimere solo un mormorio incollerito ed incomprensibile, attirando l’attenzione di Zemo.

-Come dici? Se il Soldato evade firma da solo la propria condanna a morte? -la schernisce esponendo con brutale freddezza la realtà dei fatti, abbassandosi al suo livello ponendosi ad un palmo dal suo naso. -Voglio proprio vedere se Barnes resterà buono al Seagate o se evaderà per salvarti… dopotutto come potrebbe mai fidarsi degli altri se tu sei in pericolo piccola Natalia?

Zemo urla ritraendosi, afferrandosi il naso sanguinante mentre Natasha lo incenerisce con un’occhiata assassina dopo avergli rifilato una testata, continuando a sfidarlo con lo sguardo nonostante lo schiaffo giunga prevedibilmente tempestivo in risposta.

-Questo avvalora solo la mia tesi. -commenta allontanandosi, raggiungendo la videocamera avviando la diretta. -Buongiorno gente…

 

***

 

6 giugno 2017, Palazzo di Giustizia, Atlanta, Georgia

 

Tony osserva la scena impassibile mentre tolgono la museruola al Dottor Faustus, tradendo la calma imperturbabile scandendo il tempo con il piede, mentre la cugina seduta al suo fianco gli posa una mano sul ginocchio intimandogli di fare silenzio, comunicando in uno tacito sguardo che tutto andrà per il meglio.

Faustus presenta le proprie generalità ed annuncia il giuramento alla Corte, per poi essere messo sotto giudizio dall’accusa con Blake Tower3 eletto a portavoce del popolo.

-Quindi lei sarebbe l’esperto che dovrebbe comprovare il controllo mentale in quest’aula, è corretto?

-Corretto, ai fini dell’indagine ci tengo a precisare che non ho mai avuto contatti con nessuno di voi a parte i testimoni presentati dal Signor Murdock e l’imputato.

-Specificazione inutile.

-Delucidazione fondamentale… perché vede Signor Tower, io ho collaborato davvero con le peggiori menti criminali di questo mondo, ci sono state le mie parole dietro all’assassinio del Capitano Rogers… oltre ad essere l’ovvio motivo per cui mi sono aizzato contro l’intera difesa del Signor Barnes, poco importa cosa ho fatto in seguito per salvarmi la pelle.

Chiunque all’interno dell’aula trattiene il fiato nel realizzare chi ha davanti, accogliendo la notizia con lo stesso mormorio soffuso che aveva accompagnato la lista di omicidi con cui si era aperto il processo.

-Ciò non dimostra il controllo mentale, cosa mi assicura che le persone che hanno premuto il grilletto non hanno agito di testa propria? -rimarca Tower con logica inconfutabile, mentre lo psichiatra volge lo sguardo a Matt attendendo una conferma che non tarda troppo ad arrivare.

-Signor Tower, lei prova dell’astio verso il Giudice?

-No, solo rispetto… ma non capisco la domanda.

-Lei ucciderebbe il Giudice se io le ordinassi di farlo?

-Ovvio che no!

-Ma provi. Afferri la pistola della guardia al suo fianco e la punti contro il Giudice.

L’aula tace mentre Blake Tower ammutolisce ed esegue gli ordini come un automa, opponendo una leggera resistenza visibile unicamente da quanto stia tremando la canna dell’arma, mentre Tony si alza in piedi pronto ad intervenire nel caso il proiettile dovesse partire sul serio.

-Basta così Signor Tower, abbiamo dato abbastanza spettacolo per oggi. -conclude Faustus con il sorriso sulle labbra, mentre l’uomo getta la pistola a terra terrorizzato e scosso dai tremori. -La leggera reticenza dimostrata qui in aula era stata logicamente eliminata dal soggetto con droghe, elettrochoc e sessioni di stasi criogenica… verso gli anni ‘70 pensavamo di avergli definitivamente fuso il cervello rendendolo innocuo, è stato un errore di valutazione dati gli sviluppi nell’ultimo paio d’anni, togliere la libertà genera resistenza, Barnes aveva un buon motivo per combattere e ci ha eliminati uno ad uno. Ma credo sia tutto largamente documentato nel fascicolo dell'imputato e l’argomento sia già stato ampiamente discusso stamattina.

-Non ho altre domande Vostro Onore. -biascica Tower ancora sconvolto, tornando a sedersi al banco dell'accusa, mentre il Giudice concede a tutti una pausa ordinando alle guardie di portare Faustus fuori dall’aula.

Tony non ha il tempo di pensare di potersi rilassare contro la panca che avverte il proprio cellulare vibrare nella tasca, accorgendosi che tutti i presenti avevano sfoderato il proprio osservando orripilati lo schermo, sbloccando il dispositivo sentendosi sprofondare lo stomaco fino al centro della Terra quando FRIDAY lo mette al corrente delle notizie. Non aveva prestato attenzione a chi fosse stata la persona geniale a collegare al satellite il televisore usato per esporre le prove, ma l’attenzione di tutti i presenti era stata istantaneamente calamitata dallo schermo acceso che mostrava la figura di Zemo che salutava sorridente, consapevole di essere trasmesso in ogni notiziario nazionale.

-Buongiorno gente… so che siete un po’ impegnati con il processo, ma ci tenevo ad informarvi sugli ultimi sviluppi della partita a scacchi in corso. Ricapitoliamo un po’ le mosse: voi Avengers siete in vantaggio, avete eliminato tutte le mie pedine in tempi record… ma davvero pensavate fosse così facile catturare il Dottore? Vi è servito alla vostra causa, ovviamente Faustus tiene cara la pelle, ma ora ha ufficialmente estinto il suo debito con me.

Tony sbianca quando il Barone afferra la telecamera e la volta riprendendo la torcia di Lady Libertà, per poi spostare l’inquadratura verso Sam e Natasha, legati ed imbavagliati schiena contro schiena all’interno della corona, mentre Tony nota con la coda dell’occhio la figura di James alzarsi di scatto appena riconosce la donna.

-La corona è piena di esplosivo, avete sei ore a partire da adesso per evitare che il monumento a quella Libertà che difendete tanto crolli in un cumulo di ferraglia… -Zemo ritorna ad inquadrare se stesso, sorridendo candidamente ai posteri. -Siamo a fine partita ora… зимний солдат quanto vale la tua libertà? Di più o di meno della vita del tuo braccio destro? Più o meno della vita della piccola Natalia? Il tempo scorre… tik tok, tik tok…

La registrazione si interrompe lasciando spazio agli opinionisti e i giornalisti in TV che iniziano a discutere sul cosa loro dovrebbero fare o meno, mentre Maria Hill prende il controllo dell’aula del tribunale chiedendo al Giudice di discuterne in privato, proposta che viene accolta con positiva tempestività.

-Dov’è lo scudo? -chiede James appena la porta chiude fuori l’opinione pubblica, la Giuria e il Giudice, richiamando l’attenzione dei presenti.

-Stoccato al Seagate insieme all’uniforme, ma tu non ti lanci in soccorso di nessuno Barnes. -ribatte Maria glaciale. -Tu torni in cella fino a nuovo ordine, ce ne occupiamo noi… non ho ottenuto una temporanea sospensione del processo solo perché tu possa mandare tutto al diavolo unicamente per salvare Natasha.

-Maria…

-No Buck, è esattamente quello che Zemo vuole… far saltare in aria la Statua della Libertà appena Capitan America ci mette piede sopra, tu non farai collassare di nuovo lo SHIELD e gli Avengers sotto le maldicenze dell’opinione pubblica. -sottolinea con cattiveria sottile, timorosa di veder cadere a pezzi tutto ciò che lei e Fury avevano faticosamente ricostruito negli ultimi tre anni, per poi iniziare a snocciolare ordini e direttive a tutti i presenti. -Murdock studia un modo per rendere inattaccabile questo imprevisto in aula, Sharon prepara la scorta per riportare Barnes e Faustus al Seagate, mentre io e Tony partiamo subito per New York.

-Fidati Barnes, te li riportiamo a casa tutti e due interi. -commenta Tony senza sfumature fraintendibili nella voce, ottenendo in cambio un cenno con il capo rassegnato da parte dell’uomo.

-Ti conviene Stark, altrimenti non garantisco di rispondere delle mie prossime azioni.



 

Note:

  1. Luke Cage: incarcerato per essere stato incastrato per un crimine non commesso, in seguito ad esperimenti illegali all’interno del Seagate che lo rendono un super-umano con la super-forza e la pelle indistruttibile, si unisce ai Defenders (motivo per cui conosce Murdock), mentre la sua controparte fumettistica si mette a capo dei Thunderbolt e dirige il penitenziario in Georgia imponendo delle leggi più “umane” rispetto a quelle precedenti.

  2. Killgrave: principale antagonista di Jessica Jones nella prima stagione, ha poteri molto simili a quelli di Faustus, aggiungete solo una pericolosa fissazione nei confronti di Jessica e il colore viola.

  3. Blake Tower: avvocato (e successivamente procuratore) che contrasta spesso e volentieri Murdock dentro e fuori dal tribunale.

   
 
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