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Autore: cussolettapink    18/05/2019    3 recensioni
“Davvero? Il nuovo arrivato è una ragazza e non un ragazzo? Ma cosa le sarà saltato in mente?!?” Una voce la distrasse dal guardarsi intorno e la fece concentrare invece sul discorso appena iniziato nella stanza che ancora non aveva visitato.
“Sicuramente” si aggiunse una seconda voce “è una poco di buono! Chi mai verrebbe a stare in un dormitorio con soli maschi?!”.
La ragazza stava per abbassare la maniglia e manifestare la sua presenza quando una terza voce – che le sembrò leggermente familiare – si aggiunse alla conversazione.
“Louis, non essere come sempre così prevenuto, magari è una brava ragazza che è solo interessata a trovarsi vicina per frequentare le lezioni”.
Sorridendo nel trovare una persona disposta a trattarla con gentilezza, la ragazza entrò nella stanza proprio nel momento in cui quella famosa terza voce finì la frase.
“O forse, è semplicemente una t**** in cerca di divertimento”.
La sorpresa per la frase completamente assente di tatto o gentilezza non preoccuparono neanche lontanamente la ragazza perché, nel momento in cui individuò il ragazzo che aveva parlato, si sentì raggelare.
Il ragazzo che l’aveva appena offesa niente di meno era che Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 11 - There are a lot of changes going on around here.


La prima cosa che la castana sentì quella mattina, fu la fastidiosa sensazione di un raggio di luce puntato proprio verso i suoi occhi.

“L’atrio!” urlò quasi, alzandosi di colpo e sentendo una fitta di dolore così forte alla testa che quasi sembrava che l’avessero infilzata dieci lame contemporaneamente.

“Tolkin, fa silenzio, qualcuno qui vorrebbe dormire”.

Una secchiata d’acqua gelida probabilmente avrebbe immobilizzato meno Paige, che in quel momento si rese conto di non essere sola nel suo letto.

“Styles! Cosa diamine ci fai nel mio letto?!” urlò, alzando di corsa le coperte e constatando, per fortuna, che entrambi avevano i vestiti addosso.

“La prossima volta che chiedi a un ragazzo di rimanere in un letto con te, potrebbe non andarti così bene da trovare uno come me, vedi di fare attenzione” spiegò lui, tornando a girarsi dal lato della castana e guardandola con quegli occhi verdi brillanti che le fecero quasi perdere un paio di battiti.

Piccoli flash iniziarono a tornarle in mente, cominciando dalla prima volta che aveva riaperto gli occhi dopo essere svenuta tra le braccia del riccio.

 
Inizio Flash-back

“Harry? Ora come facciamo? Cosa si fa in questi casi?” un Louis sempre più nel panico seguì il riccio nella camera della ragazza, osservando stupito la delicatezza che

Harry utilizzò per posarla sul letto.


“Ha la febbre alta questa cretina, l’avevo notato già da oggi che stava male”

“Ora che mi ci fai pensare, anche io lo avevo notato questo pomeriggio” concordò il castano.

“Guardate che sono sveglia eh…” commentò la mora, aprendo lentamente gli occhi “ho solo avuto un leggero mancamento, niente di preoccupante. Ora devo…” si apprestò ad alzarsi quando una grande mano si posò sulla sua spalla.

“Tolkin, non me ne frega un cazzo della punizione che ti ha dato mia madre, tu da questo letto non ti muovi stasera”.

“Ma non posso… devo assolutamente andare, non posso rischiare di essere ripresa!” il panico l’attanagliò, facendola agitare.

“Ok, Louis direi che ti sei evitato di pulire pure per troppi giorni, oggi te la sbrighi tu con la punizione ok? Alla fine, te la dovevi meritare tu” parlò Harry, senza neanche ascoltare la replica del castano che nel mentre aveva annuito e si era avvicinato alla febbricitante.

“Paige, pulirò l’atrio meglio di quanto tu riesca a fare nel pieno delle forze! Domani mattina ti porto un cornetto, in modo che potrai rimetterti al meglio. Buonanotte!”. Una volta che ebbe finito di parlare, il castano salutò entrambi e uscì dalla stanza, diretto verso l’atrio.

Fine Flash-back
 

“Non ho avvisato Louis che ci sarebbe stata Meghan! O almeno, che poteva esserci la possibilità che ci fosse!” si diede una manata in faccia, guardando poi il castano

“Sinceramente, non ho ancora ricordato il motivo per cui ti trovi nel mio letto, Styles”.

“Dopo che Louis se ne è andato ti sei messa sotto le coperte, poi hai cominciato ad abbracciarti e mi è sembrato di vederti addirittura piangere qualche lacrima. Mi sono quindi avvicinato per capire se ti sentissi davvero così male e tu mi hai afferrato per la manica della felpa che indossavo” il riccio si bloccò, guardando come la castana era ferma ad osservargli il petto nascosto solo da una canottiera “so cosa ti stai chiedendo e no, nonostante penso che sarebbe molto divertente raccontarti di come hai cercato di spogliarmi, ammetto che ho fatto tutto da solo dopo che mi ti eri appicciata e addormentata. Non ho la minima idea di quanto tu avessi stanotte, ma hai avuto la febbre davvero alta e sotto queste coperte mi sono morto di caldo” scherzò, utilizzando la mano come per farsi aria.

“M-mi dispiace, a quanto pare ti sei trovato costretto a prenderti cura di me”

“Diciamo che quando mi hai afferrato la felpa mi hai cominciato quasi a pregare di non lasciarti sola e di rimanere con me, hai aggiunto anche qualcosa al non andare a lavoro, anche se non so cosa possa significare” spiegò il riccio, guardando il viso della castana oscurarsi.

“I miei hanno sempre lavorato, quello che hai visto ieri è stato semplicemente un mio piccolo sfogo. Da quando poi sono nati i miei fratelli più piccoli ho sempre dovuto prendermi cura io di loro se stavano male, non avendo mai qualcuno che avesse tempo per me… forse è per questo che, come hai detto tu, mi sono auto abbracciata ieri sera… lo faccio molto spesso quando sto male, anche se nessuno mi aveva mai visto prima di ieri sera” spiegò lei, mantenendo il viso puntato verso il basso.

Il riccio annuì e lentamente si fece spazio per potersi alzare.

“Tra poco Louis verrà a portarti la colazione, solo io e lui siamo a conoscenza del fatto che ho dormito qui e vorrei che continuasse a essere così”

Paige annuì “Ma certo, non vuoi che gli altri lo sappiano” parlò, pensando al fatto che il riccio si potesse vergognare di averla aiutata quella sera.

“Ovvio che non voglio che si sappia. Si stanno cominciando a calmare nei tuoi confronti, vuoi che inizi a girare la storia che qualcuno ha dormito con te? Comincerebbero a presentarsi in massa fuori dalla tua porta per cercare di infilarsi nel tuo letto e beh, non solo lì dentro” parlò con un ghigno, notando le macchie rosse che erano spuntate sulle gote della castana.

“Maniaci, siete tutti maniaci qui dentro!”. Scalciò le coperte Paige, alzandosi e andando verso l’armadio per prendere un’altra felpa ed infilarsela.

“Maniaco io? Sapessi quante volte ho dovuto bloccarti dallo spogliarti per il caldo stanotte! Sono stato un vero signore e questo è il risultato, roba da matti!” parlò tra se e se il riccio, sorridendo però all’imbarazzo della giovane.

La ragazza terminò di infilarsi la felpa e poi guardò il riccio, ancora comodamente sdraiato sul suo letto.

“Styles, hai intenzione di rimanere lì ancora per molto?” gli domandò lei, ridacchiando un po’ per l’espressione disperata del riccio all’idea di alzarsi.

“Non rompere le palle” rispose lui, girandosi verso il suo comodino e prendendo un volantino “la giornata dei giochi tra classi che ci sarà tra due settimane? Non dirmi che ti interessano queste puttanate da primini” commentò lui.

La ragazza sentì le guance rosse, ammirando il pavimento “non penso siano puttanate, sembra una cosa carina per legare con i propri compagni”

“Ma se ci conosciamo tutti quanti qui dentro, ti sei resa conto che sei l’unica che sente questo bisogno di socializzare?” scherzò lui, non calcando troppo la mano accorgendosi che la ragazza era sinceramente interessata a quella giornata “comunque, se si fa parte di un dormitorio si viene affiliati con i propri coinquilini, non con la classe”.

“Davvero? Non ne avevo idea”

“Quindi rassegnati, qui nessuno parteciperà”.

“Capisco” commentò, raccogliendo un paio di vestiti dalla sedia della scrivania per sistemarli nell’armadio.

“Paige, io ti ammazzo, giuro che ti ammazzo” un Louis entrò carico nella stanza con in mano una busta bianca, contenente probabilmente i cornetti.

“Fammi indovinare, ti sei ritrovato Meghan ieri sera vero?” parlò Harry, stiracchiando le braccia e poi guardando con un sorrisetto divertito il moro.

Paige capì velocemente che anche Harry dovesse conoscere il passato dei due.

“L’ho trovata con una scopa che spazzava, non vi dico la sua faccia quando le ho detto che tu eri svenuta” indicò Paige “e che io ti avrei sostituito”.

“Avete parlato?” domandò la castana curiosa, andando al contempo verso la busta “ce ne sono tre, due al cioccolato e uno semplice… quale volete?” domandò lei, guardando i due ragazzi.

“Il semplice è per me, mi ricordo che mi hai detto che ami la Nutella e quindi te l’ho preso al cioccolato. Una cosa che hai in comune con il ragazzotto qui presente è la passione per la cioccolata” parlò Louis, indicando il ragazzo “a proposito, come mai è infilato nel tuo letto? Ha trovato il modo di farti sudare e scendere la febbre?” fece malizioso, ridendo insieme a Harry quando la ragazza divenne più rossa della felpa che indossava in quel momento.

“Siete tremendi, finite il cornetto e poi fuori dalla mia stanza!”.

Il primo ad andarsene fu Harry, mentre Louis rimase un altro po’ a farle compagnia.

“Non voglio immaginare in quali condizioni sarà il soggiorno” rifletté Paige, tornando a pensare alle conversazioni che aveva sentito ieri sera.

“Non lo sai? Liam, sotto ordine di Harry che era misteriosamente sparito” si interruppe sorridendo sornione, visto che loro due erano gli unici a sapere quale era la verità
“ha ordinato ai nostri compagni di ripulire il tutto. Certo, sono pur sempre ragazzi che non hanno mai alzato un dito ma ti dirò, questa mattina quando sono sceso ho trovato davvero una bella stanza. Ieri sera ero troppo euforico per notarlo” spiegò il castano, guardando al volo l’orologio che si trovava in camera della castana e decidendo che fosse ora per lui di andare a indossare la divisa per quel nuovo giorno di scuola.

Paige in pochi giorni si riprese, tornando a sistemare il dormitorio. Dovette ammettere a se stessa di essere incredibilmente contenta di come i suoi compagni si stessero “impegnando” a non far finire tutto nel casino la sera, facilitandole di molto il lavoro. Fiera di se stessa, aveva realizzato di aver finalmente imparato il nome di tutti i suoi coinquilini.

Il suo rapporto con Harry aveva dei continui alti e bassi, dettati dal fatto che ogni tanto lei cercasse di cambiare un po’ troppo la normalità del dormitorio.

Ryan continuava imperterrito con la sua cattiveria, non risparmiandosi mai con una battutina o una frecciatina nei confronti della castana.

Il famoso volantino per la gara sportiva era sempre sul suo comodino, nonostante sia Louis che Harry – e perfino Meghan – avessero continuato a ripetere alla ragazza che era una speranza vana, visto che il dormitorio nord non avrebbe mai partecipato a una competizione scolastica.

Nonostante le persone più vicine a lei avessero tentato di farglielo capire, la ragazza tentò comunque di proporre la partecipazione del dormitorio Nord alla competizione.

Ovviamente, fu derisa dai suoi compagni, che tornarono alle attività a cui si stavano dedicando prima di quella interruzione.

Paige provò infine il tutto per tutto, avvicinando Harry alla fine di un turno alla tavola calda.

“Styles, se tu parlassi con gli altri ragazzi sono sicura che parteciperebbero subito, perché non vuoi che il dormitorio partecipi?”

“Tolkin ma tu davvero non ti arrendi mai? Non parteciperemo a quella stupida competizione, rassegnati!”.

In quel modo, Harry aveva ufficialmente e definitivamente messo fine alle speranze della ragazza.
 



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Angolo Autrice!
Ebbene, eccoci a un aggiornamento fuori giorno (lo so, il giovedì non riesco proprio a rispettarlo, scusatemi!)
Che dire, vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì e che vogliate lasciarmi un piccolo commento a proposito!
Saluti,
Liz
   
 
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