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Autore: LadyPalma    25/05/2019    2 recensioni
SPOILER 8X03
E se nella scena finale, Davos avesse raccolto la collana di Melisandre e per qualche ragione il contatto dell'oggetto con il suo corpo (e solo il suo) fosse in grado di mantenerla in vita? Se il destino della Donna Rossa fosse nelle mani del Cavaliere delle Cipolle, lui deciderebbe di ucciderla o di darle un'altra possibilità? Potrà lui mai essere in grado di perdonarla?
Un tentativo di creare una storia d'amore tra due personaggi che si sono sempre odiati, forse solo perché non si sono mai capiti.
Melisandre/Davos
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davos Seaworth, Melisandre di Asshai
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Red Onion - Davos/Melisandre'
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8.

Melisandre ricordava perfettamente quella frase, un uomo dalla fiamma alta e torrida: così aveva definito Ser Davos mentre tornavano sulla sua barca dopo il parto dell'ombra. Lui era sconvolto dalla visione cui aveva dovuto assistere e lei aveva trovato quella reazione in qualche modo divertente. Così gli aveva detto che i bambini non sarebbero mai potuti nascere dall'ombra e che il loro re, Stannis, non aveva abbastanza luce per poter farle generare qualcosa di vivo. E poi gli aveva detto che al contrario in lui vedeva una fiamma alta e torrida.
Si trattava di una provocazione e di un modo per continuare a terrificarlo, ma allo stesso tempo in quelle parole ci aveva anche creduto.
Non era stata una vera e propria visione, ma più che altro di una sensazione.
"In questo momento i fuochi del re ardono talmente deboli che non oso nutrirmene per generare un altro figlio. Lo sforzo lo ucciderebbe. Ma un altro uomo, un uomo la cui fiamma arde torrida e alta. Se tu veramente desideri servire la causa del tuo re, vieni nelle mie stanze una notte." *
Le esatte parole che aveva pronunciato quella notte, udite adesso a distanza di tempo nella voce atona e senza tempo del Corvo a tre occhi, sembravano qualcosa di davvero vicino a una profezia. E la vaga sensazione che la donna aveva avuto quella notte ora tornava a ripresentarsi, acquisendo improvvisamente una concretezza inaspettata.
"Lo ricordo"
"E allora Donna Rossa, ricordate anche cosa avete detto dopo" proseguì Bran, guardandola dritto negli occhi come se potesse scandagliare ogni aspetto dei suoi pensieri passati e presenti. "Che tramite la fiamma vitale di Ser Davos vi sarebbe stato possibile generare. E prima della partenza di Ser Davos per Approdo del Re, voi siete effettivamente andata nelle sue stanze e avete giaciuto insieme" 
Melisandre chiuse gli occhi per un momento. Il sospetto che aveva avuto dopo la prima frase del ragazzo, diventava ora una certezza. Il collegamento tra la richiesta che aveva fatto a Davos di una notte insieme per generare una creatura e la notte che effettivamente anni dopo avevano passato insieme, lasciava poco spazio a differenti interpretazioni.
"Aspetta... Tu e Ser Davos siete stati a letto insieme?"
Era stata Arya con quella schietta domanda a rompere il silenzio che aveva seguito le parole di Bran. La sua voce comunicava tutta la sorpresa per un simile risvolto, ma quella sorpresa era destinata solo ad aumentare. Melisandre infatti le lanció una singola occhiata, che le permise di cogliere gli occhi della ragazza spalancarsi improvvisamente. La loro notte insieme non era l'unico contenuto della rivelazione di Bran e non era neanche quello importante. Dietro a quello che poteva apparire come un semplice pettegolezzo, si nascondeva un'informazione implicita di cui la stessa Donna Rossa era stata fino a quel momento all'oscuro.
Fu Arya alla fine a pronunciarla ad alta voce, una volta che anche lei elaboró del tutto il senso del discorso del fratello.
"Melisandre... Tu sei incinta"
La donna abbassó lo sguardo per un istante, inconsciamente verso la sua pancia che nonostante fossero passati tre mesi, non mostrava ancora alcun minimo segno di quella presunta gravidanza. Certo, ora la debolezza che aveva provato e che aveva attribuito ingenuamente a una causa magica, acquisuiva tutto un altro senso, insieme a tanti altri piccoli dettagli che potevano confermare quella verità.
Una ragione c'era, ma non era magica... Era al contrario così umana, così terribilmente umana, da superare anche le regole della magia. 
Non era un incantesimo, doveva essere un miracolo. 
Quando sollevó di nuovo gli occhi, li rivolse non verso la guerriera ma verso il Corvo, in cerca di una conferma esplicita. Lui annuì e uno strano, debole, sorriso comparve per poco sul suo volto.
"Quella notte Ser Davos vi aveva rifiutato dicendo di non volere nessuna parte nè di voi nè del vostro Dio. Diceva che avreste potuto generare un orrore. Evidentemente ha cambiato idea nel tempo"
Qualcosa in quella frase riuscì finalmente a tirare fuori una reazione esplicita dalla donna. Sembrava improvvisamente colta da un moto di rabbia, che forse dopotutto era in realtà solo paura.
"Ed è così?" domandó in tono duro. 
"Cosa?" 
"Un orrore... Questa creatura è un orrore esattamente come tutte le altre?" precisó con impazienza. 
Il sorriso di Bran si allargó e per un momento parve qualcosa di autentico e assolutamente umano. 
"Oh no... Sarà una bambina bellissima" 
"Una bambina?" 
La voce di Melisandre era adesso leggera e incerta. Un'incertezza in cui si bilanciavano curiosamente paura e speranza. 
Per tutta la vita aveva solo potuto generare ombre, la sua fertilità era stata solo foriera di morte. E ora le veniva detto di avere dentro di sè un essere vitale, una bambina. 
Trecento anni le avevano provato che una simile cosa era impossibile, ma una parte di lei sapeva che invece era possibilissimo, era sempre stato possibile - con un uomo che aveva una luce e una fiamma abbastanza brillante. Curioso come quell'uomo era stato al suo fianco per anni, anni in cui si erano odiati e combattuti. 
Per convincerla a resuscitare Jon Snow, Davos le aveva detto che lei era stata capace di mostrargli che i miracoli esistono. 
Ora il miracolo lo aveva fatto lui. 
Mentre un vortice di pensieri invadevano la sua mente, esteriormente era rimasta paralizzata e il suo volto quasi del tutto indecifrabile. Si riscosse solo quando Arya si mosse e afferró per le briglie il cavallo che avrebbe dovuto accompagnarla nel viaggio e che invece ora stava per essere ricondotto nelle stalle. 
"Tu resti" disse la ragazza semplicemente. Non era un ordine o un consiglio, ma la mera comprensione di una decisione che la donna aveva già preso. 
Melisandre infatti annuì leggermente. 
Voleva cercare un nuovo obiettivo? Il suo nuovo obiettivo era proprio lì, insieme a lei, dentro di lei. 
Aveva giurato di andarsene per sistemare le cose con Davos? Fuggire sarebbe stato adesso solo un modo per infliggergli più dolore. Una nuova colpa verso di lui stavolta fatta in modo del tutto intenzionale. 
Forse la odiava ancora, ma non avrebbe mai odiato quella bambina.
Del resto, poteva essere proprio quello il modo in cui poteva finalmente espiare il suo peccato. 
Una figlia gli aveva tolto. 
Una figlia gli avrebbe dato. 




* Citazione tratta dai libri di GOT (Tempesta di spade)



NDA: Eccoci qui con la risposta all'interrogativo: cosa diavolo aveva intenzione di dire Bran? A quanto pare nella mia storia è l'Alfonso Signorini della situazione che distribuisce gossip a gogo ahahah so che forse l'idea della gravidanza è terribilmente clichè, ma sinceramente mi sembrava l'unico modo plausibile per: a) costringere Melisandre a restare a Grande Inverno; b) creare un legame di fatto tra Melisandre e Davos che li veda coinvolti insieme in qualcosa; c) iniziare un percorso di perdono.
Inoltre, quella frase nei libri mi ha fatto completamente volare, insomma lei gli ha praticamente detto (forse per provocarlo, ok) che insieme avrebbero potuto generare qualcosa di diverso da un'ombra! Si parla di canon. E se non erano queste le intenzioni di Martin fingerò di aver capito male, del resto mi chiamo Martin(a) e questa è la mia fanfiction senza pretese ahahah
Spero davvero che questo clichè non abbia rovinato il corso della storia, mi farebbe davvero molto sapere cosa ne pensate! Grazie mille per leggere la storia!
P.S. Bran ha un motivo effettivo perchè è interessato alla bambina e verso la fine di questa storia riprenderò la questione, cerco il più possibile di non lasciare nulla al caso.
   
 
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