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Autore: The Blue Devil    25/05/2019    5 recensioni
[Jeeg Robot]
Raccolta di storielle su Jeeg, con protagonista la bella Miwa, per sorridere un po'...
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi di questa storia appartengono a Go Nagai, Dynamic Planning, Toei Animation, Yamato Video, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Gazzettino, La Repubblica etc.
Avendo scritto ‘sta cosa per divertirmi non infrango alcun © che rimane agli aventi diritto.

 
Si parte dallo scambio di battute tra Miwa e Hiroshi, nel finale del 19° episodio della serie TV, "Il cavaliere senza macchia e senza paura".
 
Buona lettura
 
 
 
MIWA E... L’"AMORE" DI HIROSHI
 
Al termine di una dura giornata di combattimenti contro i mostri di Himika, la dolce Miwa e il prode Hiroshi si stavano godendo il meritato riposo, allietati da una leggera brezza fresca, che annunciava il sopraggiungere della primavera, la stagione del risveglio degli amori sopiti.
Seduti sull’erba del vasto prato che circondava la Base Antiatomica – Miwa, mollemente adagiata su quel tappeto verde, pareva una dama romana sul suo triclinio –, i nostri si stavano scambiando le impressioni sulla giornata. Il tema era l’amore, quello provato dallo sfortunato principe Takeru, appena sconfitto da Jeeg, per la sua sposa. Il fatto che Miwa fosse identica alla sposa dell’eroe Yamatai, e che lui l’avesse fatta sentire amata e desiderata, aveva avuto un effetto destabilizzante sulla ragazza.
«Dev’essere bellissimo, per una donna, sentirsi tanto amata...», disse Miwa, poggiando le mani sull’erba alle sue spalle e levando lo sguardo, con aria sognante, al cielo stellato.
«Beh, allora mettiti il cuore in pace Miwa, a te non capiterà mai», fu la risposta di Hiroshi, pronunciata con un tono così serio che infastidì la ragazza.
«Perché, scusa, non sono una donna?».
«Mah, io non me ne sono mai accorto...».
Miwa gli lanciò un’occhiata di traverso e chiuse gli occhi, per godersi ancora la fresca brezza primaverile.
Ma, ad un certo punto, la ragazza trasalì, allorché sentì il calore di una mano di Hiroshi su una delle sue cosce; ricominciò a sperare, ma durò poco, poiché quella mano le strinse la coscia ripetutamente.
«Lo sai, Miwa, che hai dei bei muscoli sulle cosce? Ora capisco come fai a resistere tanto a lungo su quel tuo trabiccolo volante», le disse il ragazzo.
«Lo sai, Hiroshi, che sei un vero insensibile?», ribatté lei, seccamente.
Con un tono di voce sempre più serio, Hiroshi protestò:
«Non è vero... io tengo molto a te... ho bisogno di te, credimi, Miwa».
La ragazza, il cui cuore saltò un battito, non riusciva a credere alle proprie orecchie: forse... ? Si avvicinò a lui, pronta a poggiargli la testa sulla spalla.
«Lo sai, se tu non mi lanciassi i componenti, rimarrei solo una testa...», fu la raggelante aggiunta del nostro.
Una goccia di sudore comparve sulla nuca di Miwa, mentre, riallontanandosi, rispondeva:
«Già, una testa... tu sei una testa, ma non ti dico di cosa...».
«No, dimmelo Miwa, ti prego... non starai pensando al bronzo?».
«Di quello hai la faccia».
Hiroshi rimase pensieroso, prima di commentare:
«Mi son sempre chiesto una cosa: ho quella cosa di bronzo che mi circonda il cuore, ma quando divento Jeeg, sono d’acciaio... secondo te, , sono d’acciaio o di bronzo?».
«Ma che razza di domande mi fai?».
«Vuoi provare a sentire? Tocca», la incalzò lui, afferrandole una mano.
«Ma tu sei tutto scemo», protestò lei, liberandosi la mano dalla stretta di lui, «Toccatelo tu, se vuoi, pervertito!».
Hiroshi poggiò la mano su quel posto e fece per aprir bocca, ma lei lo bloccò:
«No, no, per carità, risparmiami i particolari!».
Passarono ancora diversi istanti di imbarazzo.
«Senti Hiroshi, è tardi, io vado...».
Miwa si alzò, spolverandosi la gonnellina, e si avviò.
Come si fosse ricordato di una cosa di vitale importanza, Hiroshi scattò in piedi e la chiamò:
«Miwa, aspetta».
La ragazza si bloccò e si voltò lentamente, con il cuore in tumulto e piena di speranza.
«Aspetta, Miwa. C’è una cosa che devo dirti».
«Sì... Hiroshi».
Il ragazzo fece un passo verso di lei; poi due, poi tre. Ora si trovava a faccia a faccia con la sua bella. Una folata del venticello di cui sopra scompigliò i capelli di lui e fece svolazzare la gonnellina di lei.
«Non è vero che sono insensibile», disse, prendendole le mani, «Quando è scoppiata questa maledetta guerra, ho creduto che fosse tutto finito, che non avessi più possibilità, e invece...».
«S-sì?», balbettò lei, tutta tremante, gli occhi lucidi per l’emozione.
«Oddìo, sta per dirmi che mi ama e che abbiamo ancora la possibilità di essere felici? Insieme... Oh, Hiroshi...»
«Il campionato non è finito... ho ancora una possibilità...».
«Che bella similitudine, hai ragione, la vita è come un campionato...».
«No, intendo proprio il campionato; ho ancora una possibilità di diventare il nuovo campione del mondo di Formula Uno! D’altronde ho vinto l’ultimo Gran Premio che ho disputato e sono ancora in testa alla classifica!».
L’inquietante silenzio che calò sui due ragazzi, fu rotto da un rumore di vetri rotti: gli occhi di Miwa, alla quale cadde la mascella e sulla cui nuca comparve un’enorme goccia bianca di sudore, che andavano in pezzi!
Ricompostasi, la ragazza sibilò:
«Il Campionato del Mondo di Formula Uno... sì, caro, ti confermo che sei proprio una gran testa...».
«Lo so, Miwa... ma perché ho l’impressione che non sia un complimento?».
Lasciate le mani di Hiroshi, Miwa s’incamminò verso la base, visibilmente irritata, più che delusa.
«Sei arrabbiata?».
«No».
«Mi vuoi dire che testa sono? Di bronzo? Di acciaio?».
«Tranquillo, te lo dirò, non ti preoccupare».
«E comunque non sono insensibile... ogni volta che salto la sento, nel petto, la campana che suona...».
«Certo, come no».
«Dai».
Le loro voci andavano scemando, lasciando il posto al silenzio della notte; chi avesse osservato la Luna, in quei momenti, avrebbe notato una gran macchia bianca in un angolo, a forma di goccia...

 
FINE
 
 
© 2019, The Blue Devil
 
 
 
Jeeg va’, cuore e acciaio, Jeeg va’, cuore e acciaio...
   
 
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