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Autore: la luna nera    30/05/2019    4 recensioni
Firenze, si sa, è una delle capitali mondiali dell'arte e della cultura. Non è quindi raro che ospiti mostre ed eventi nei suoi innumerevoli edifici storici. A Palazzo Pitti ha da poco preso il via un'esposizione dedicata a Van Gogh che sembra indirizzata verso un grande successo di pubblico e critica. Ma qualcosa non va. Una misteriosa aggressione durante la notte ai danni di una guardia giurata rischia di mandare tutto all'aria e Laura non permetterà tanto facilmente al commissario Fiorini di bloccare l'omaggio al suo grande idolo Vincent Van Gogh.
Genere: Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Laura batteva ritmicamente il dito sul tavolo, era nervosa ed impaziente di sentire come Leonardo avrebbe gestito la questione. Lui se ne stava in silenzio, concentrato nella lettura di alcuni documenti che, a suo dire, erano inerenti il caso Van Gogh.
“Credo sia opportuno fare un sopralluogo assieme a quelli della scientifica.”
“E perché?” Appariva totalmente insoddisfatta. “Cosa speri di trovare?”
“Indizi.”
“Indizi?!” Sbottò. “Hai rigirato come un calzino tutta l’ala del museo e non hai trovato un tubo! Cosa cerchi ancora?!”
“Appunto: investigheremo sull’altra parte di Palazzo Pitti, quella extra mostra, diciamo così. Dopo di ché…” Qualcuno bussò alla porta, interrompendo la frase. “Sì, avanti.”

“Scusate Commissa’.” Era Esposito. “Ci stanno queste carte da firmare e questa comunicazione dalla Prefettura.” Porse tutto al suo capo che prese ad esaminare ogni cosa.
“Ah, quello stronzo finalmente va davanti al giudice.” Era soddisfatto nel constatare che lo stalker denunciato dalla ex fidanzata era stato colto in flagrante e mandato a processo. “Gli auguro di trovare il giudice Mazzaretto, così si becca un bel po’ di anni di galera.” Firmò ancor più felice. “E questo?” Prese la comunicazione della Prefettura. “Perché dobbiamo pensarci noi? Il Mandela Forum è dall’altra parte della città, ci sono altri commissariati a Firenze, in più ci sono anche i Carabinieri!”
“’O saccio, però chill vuole rinforzi. Tengono paura per l’ordine pubblico, si aspetta tanta di quella gente pe’vedere ‘sta banda inglese che manco fosse nu conciert’e Nino D’Angelo.”
Fiorini lo guardò con perplessità mentre usciva dal suo ufficio. “Scommetto ci saranno orde di ragazzine starnazzanti per vedere ‘sti Coldplay.”
“Che?!” Laura si alzò di scatto, sembrava svegliatasi dal sonno. “Tu hai la possibilità di andare al concerto dei Coldplay?!”
Comprese al volo che quello era un argomento perfetto per distoglierla dai pensieri su Van Gogh e la mostra. “Sì, ma solo per lavoro. Non venirmi a dire che anche tu fai parte delle ragazzine starnazzanti.”
“Mettiamo subito le cose in chiaro: i Coldplay non sono quattro pseudo cantanti messi assieme a tavolino dalle case discografiche. Sono quattro musicisti talentuosi che sanno far musica come pochi e stanno sulla cresta dell’onda da più di vent’anni. Ti sembra poco?” Notò lo sguardo divertito di lui. “E se io non vado al concerto è solo perché non sono riuscita a trovare i biglietti ad un prezzo onesto da comuni mortali.”
“Altrimenti ci saresti andata, giusto?”
“Certo che sì, non so se torneranno a breve a Firenze.” Era visibilmente dispiaciuta. “Sono una loro fan da anni, aspettavo un concerto in città da non so quanto e per colpa dei soliti stronzi, puf! Svanisce la mia unica possibilità di godermi lo spettacolo a due passi da casa.” Sbuffò. “Dovresti indagare, sai? Dovresti proprio capire come mai i biglietti spariscono appena aprono le prevendite e poi ricompaiono a prezzi gonfiatissimi. Faresti un favore a me e a tanta altra gente.”
Sorrise con un cenno di assenso. “Ok, vedrò che posso fare.” La sua mente però stava già pensando ad un’altra cosa, un colpo veramente basso ma forse era il giusto pretesto per allontanarla dal pericolo. “Senti Laura…” Si alzò avvicinandosi alla ragazza. “Facciamo un patto: io ti porto con me al concerto facendoti passare per una della mia squadra…”
Restò a bocca aperta. “Stai scherzando?” Era incredula e con un filo di voce, tanta era la sorpresa.
“Assolutamente no.” Ribatté prontamente lui con aria seria e composta.
“Cioè…. Tu mi porti a vedere i Coldplay?!”
“Sì, però mi devi giurare qui, adesso, che starai lontana dalla mostra e dalle indagini, da Van Gogh insomma.” Era una bastardata, lo sapeva bene, ma era l’unico modo per proteggerla.
Ripiombò nella realtà. “Che cosa?” Era rimasta spiazzata. “Tu mi porti con te al concerto ma io devo rinunciare a Vincent?”
“Esatto.” La fissava con determinazione in attesa di una risposta. “Allora? Che fai? Accetti?”
“Ma come puoi chiedermi questo?”
“E’ la mia offerta: prendere o lasciare.”

In quel momento Esposito entrò di nuovo nell’ufficio di Fiorini e senza dire una parola si avvicinò al suo capo e sottopose alla sua attenzione il documento che aveva appena ricevuto dal CICAP. “Commissa’, altre analisi richiedono cchiù tiempo, ce le faranno avere, ma chiste parlano chiaro.”
Leonardo leggeva in silenzio quelle parole scritte nero su bianco, tentando di capacitarsi della grigia realtà: dalle analisi della voce di Laura emergeva la presenza di un’altra voce le cui frequenze non erano udibili dall’orecchio umano. C’era un’alta probabilità che tale voce appartenesse ad un uomo, ma la certezza sarebbe arrivata con analisi più approfondite. Ma lui aveva visto giusto: nel corpo di Laura era presente un’entità che a volte prendeva il controllo sulla personalità della ragazza. E sapeva con buona certezza di chi poteva trattarsi. Doveva assolutamente fare in modo che Laura pensasse ad altro e il concerto dei Coldplay era un’occasione da non perdere.

Ringraziò Esposito e tornò vicino alla ragazza. “Allora?”
La vide terribilmente indecisa, era il caso di fare pressione perché decidesse come lui voleva. “Sappi che io rischio tantissimo nel portarti con me, ma è un rischio che sono disposto a correre. Tu però devi decidere alla svelta.”
Lei titubava vistosamente e nella sua mente si susseguivano quei due nomi: Coldplay, Vincent, Coldplay, Vincent, Coldplay, Vincent…, Coldplay, Vincent….
“Allora? Hai deciso?” Incalzò lui di nuovo. “Avanti Laura, davvero vuoi rinunciare a vedere la tua band preferita?”
Coldplay, Vincent, Coldplay, Vincent, Coldplay, Vincent…, Coldplay, Vincent…. “Mhmmmm evabenehaivinto!” Sbottò finalmente. “Accetto la tua proposta!”
“Meraviglioso.” Sorrise soddisfatto. “Non te ne pentirai, stanne certa.” Almeno per mezza giornata non penserai a quello. C’era una punta di gelosia nel suo pensiero. “Tu devi solo fare quello che ti dirò io, ricorda che nelle ore prima, durante e dopo il concerto tu sarai l’agente Torricelli in forza presso questo Commissariato da due settimane, siamo intesi?” Attese l’assenso della ragazza. “Tu fatti trovare sotto casa alle 16:00 il giorno del concerto, passo a prenderti io e ti spiego ogni cosa. Indossa abiti comodi, preferibilmente casual, siamo in borghese e dobbiamo mischiarci con gli spettatori per non dare nell’occhio.”
“Ho capito.” Era leggermente nervosa e lui se n’era accorto.
“Dai che ti porto a vedere i tuoi idoli da una posizione privilegiata!” Le diede una leggera pacca sulle spalle. “Non sei contenta?”
Lei si girò, lo guardò regalandogli un sorriso tirato. “Sì, sono contenta…” Poi sembrò svegliarsi dal torpore e realizzare la cosa. “Cazzo…. Vado a vedere i Coldplay…” Il suo volto si illuminò letteralmente, anche perché ci sarebbe andata con lui, con quel tipo maledettamente affascinante davanti a lei che le aveva offerto un’opportunità più unica che rara
.
 
 
 
 
 





Ciao a tutti!
A costo di essere ripetitiva, desidero ringraziare tutti VOI che continuate a seguire questa vicenda. Un grazie speciale naturalmente va a chi commenta regolarmente ed invito anche i lettori silenziosi a dire la loro.
Fiorini ha le prove scientifiche della presenza di Van Gogh in Laura, ma ha anche un buon pretesto per allontanare i suoi pensieri dall’artista, tentare di diminuire la usa influenza sulla ragazza e indurlo ad andarsene. Basterà un concerto dei Coldplay? Io adoro la band inglese, li trovo capaci di creare brani uno più bello dell’altro….
 
Attendo i vostri commenti!
Un abbraccio
La Luna Nera
 
  
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