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Autore: laurakovac    01/06/2019    3 recensioni
Lei, una modella di fama internazionale.
Lui, il grande SGGK.
Il loro amore, nato all'età di diciotto anni e mai assopito.
Un bisogno estremo di ritrovarsi per essere insieme un UNICO GRANDE AMORE.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata in Germania da qualche settimana, la patria in cui sono nata e che mi ha dato fama, successo e gloria. 
Andai via appena 18enne, per inseguire un sogno che tale non era. 
Sei bella, bionda e alta: così mi dicevano, 
Sfonderai nel mondo della moda: così mi attiravano. 
Sono stata una delle modelle di maggiore successo: copertine, servizi fotografici e passerelle. 
Feste mondane e party esclusivi, ma quando rientravo in casa, il mio solo pensiero andava a te, mio primo e unico grande amore. 
Ricordo ancora il nostro primo bacio quando nel giardino di casa tua, ti stavi allenando ed io ero venuta a salutarti. 
 
Benji Price da poco maggiorenne, si stava allenando con Freddy
“Dai, ancora un tiro! Devo riuscire a parare tutti i tiri di Schneider”
“Ehyyyyyy-lo interruppe una ragazza entrando in giardino- sempre dietro ad una palla ehh?” avanzava portando un vassoio con la merenda: pane e cioccolata.
Il bel portiere avanzò verso di lei, mentre il suo mentore decise di lasciarli soli 
“E tu sempre questa mania di entrare dal buco che hai fatto dalla rete e mai dal cancello principale”
La ragazza fece spallucce, cercando di giustificarsi 
“Su vieni ti ho preparato la merenda, poi torno a studiare che domani ho l’interrogazione di mate, beato te che hai già finito gli studi”
“ Io ho già dato, ora tocca a te e poi di cosa ti lamenti? Sei sempre stata brava!”
Mangiarono insieme tutta la merenda, divorandola. 
“Guarda sei sporca qui, sembri una neonata” sorrise lui pulendole il viso con un dito. 
Lo guardò intensamente, uno sguardo fisso, che mai prima aveva scorto in lei. 
Si avvicinò e delicatamente appoggiò le labbra sulle sue, chiudendo gli occhi, labbra tremanti forse per paura di essere respinte.
Ma presto si fecero più sicure, la lingua si insinuò determinata dentro alla bocca di lei, cercando l’altra metà e così avvenne il loro primo bacio.
 
Sono passati anni, chissà se ti ricordi ancora di me, della tua "Piccola Alex" così mi chiamavi, perché con te mi comportavo da maschiaccio. 
Amavo sfidarti nel tuo giardino, giocare a palla con te, discorsi inusuali per una ragazza con un roseo futuro nella moda. 
Entrambi con i genitori molto impegnati nel mondo della imprenditoria, noi due cresciuti soli, accuditi da tate e governanti. 
A te che sei stato il mio primo amore, ho donato la mia verginità e sei stato l'unico, il solo che abbia mai amato realmente. 
 
“Maggiorenne, finalmente sei maggiorenne” sorrise Benji prendendola per mano e baciandola 
“Dobbiamo festeggiare, è un giorno speciale...”
“E’ già sera... E mi basta festeggiare con te” rispose la ragazza ricambiando il bacio. 
La casa era vuota e i due si sedettero sul divano, continuando quella danza appena iniziata. 
Alexia strinse il viso di lui tra le sue mani, Benji con sguardo seducente e appassionato scese con la lingua, scorrendo verso l’incavo dei seni per poi risalire e rubarle un altro bacio.
Si guardarono negli occhi, una muta richiesta di lui accolta da una muta risposta di lei.
La prese in braccio, portandola nella sua stanza.
La fece stendere delicatamente, le sbottonò la camicetta.
Si allontanò leggermente per poterla osservare meglio
“Sei...Sei bellissima” mormorò, toccandole i seni tondi e perfetti.
Con una mano contornò l’ombelico, per poi scendere e sfiorare la sua femminilità.
La osservò, in cerca di un consenso.
Alexia si alzò quel tanto da potergli togliere la maglia 
“Continua -Sussurrò - Voglio essere tua, soltanto tua e festeggiare nel migliore dei modi”
Si spogliarono lentamente, godendosi ogni attimo e ogni momento.
Per entrambi era la prima volta e fu magica e intensa.
Si sedettero, gambe e braccia intrecciate uno nell’altro. 
Una bocca famelica continuamente in cerca della propria gemella, un’unione di sapori e di profumi. 
Alexia gli sfilò i pantaloni, Benji fece altrettanto, senza mai distogliere il suo sguardo carico d’amore verso la ragazza. 
Una volta tolte tutte le barriere che li dividevano, le accarezzò la voluttuosa femminilità.
Inebriato ed eccitato, Benji entrò in lei.
L’amore scorreva fluido tra i corpi dei due giovani.  
Raggiunsero il piacere insieme, amandosi ogni giorno di più.
 
Ho avuto altri uomini ma nessuno è mai stato come te. 
Ed ora sono tornata qui, quasi trentenne e un passato da dimenticare. 
Tutti mi hanno chiuso le porte di quel mondo che non ho mai sentito mio.  
Dieci anni sono passati e chissà se ti ricordi ancora me.
Sono tornata nella casa della mia infanzia, ma tu non ci sei più, ti sei trasferito in un quartiere più lussuoso e grande: così mi hanno detto. 
Sempre ti ho seguito in questi anni, sei diventato il grande SGGK, uno dei migliori portieri al mondo e sono orgogliosa di te. 
Anche tu sei finito sulle migliori riviste, accoppiato ad attrici, modelle mie colleghe.
Ad ogni anno che passava ti sei diventato sempre più bello. 
Sono qui in questo bar e stringo tra le mani un cocktail.
Il bicchiere che sto facendo roteare, crea un vortice e lì i miei pensieri si stanno perdendo.
Ti ritroverò mai? 
 
Ennesima festa, ennesimo party. 
Sorrido ai flash dei fotografi, abbraccio una delle tante modelle madrine della serata, so già che domani mi attribuiranno l’ennesimo flirt : se tutti sapessero che nel cuore ho soltanto te, mia piccola Alex. 
Quanti anni sono passati? Nove? Dieci? 
Eppure mi ricordo tutto come se fosse ieri.
I nostri pomeriggi passati a studiare insieme, gli allenamenti e i nostri discorsi sul calcio. 
Sei sempre stata il mio maschiaccio e con te ho condiviso tutto. 
Con te ho scoperto l'amore, quello vero che per nessun’altra ho mai più provato. 
Solo storie di sesso, per dar sfogo ai miei istinti, nulla di più. 
Allento la cravatta e mi dirigo verso il bar, un bancone isolato dal resto della mondanità. 
Finalmente un po’ di pace, forse. 
Vedo una biondina seduta sullo sgabello, capelli corti, gambe accavallate, fa ruotare un bicchiere. 
Sembra stia aspettando qualcuno, proprio non mi va di parlare, ma mi avvicinò lo stesso. 
Ho voglia di bere qualcosa di fresco, siamo in pieno agosto e fa molto caldo qui ad Amburgo. 
"James il solito per favore" e mi avvicino al banco dall'altro lato però, stando attento a non farmi riconoscere. 

Alzo lo sguardo, i miei occhi e i miei pensieri hanno bisogno di distrazione. 
Ho saputo che nell'altra stanza del locale, vi era una festa privata. 
Il barista, James così mi ha detto di chiamarsi, mi aveva riconosciuto, ma l'ho pregato di farmi mantenere l'anonimato.
Sto pensando troppo e forse anche perdendo tempo, mi alzo decisa a tornare a casa.
Noto un uomo girato di spalle, capelli scuri, spalle larghe e imponenti.
Un pantalone nero che contorna perfettamente il suo lato b.
Assurdo che sia lui, figuriamoci...Sarebbe bello ma impossibile.
Scuoto la testa e decido di dare un taglio ai miei pensieri e mi dirigo verso l’uscita del locale.

Restituisco il bicchiere a James, chiedendo un altro cocktail. 
Stasera mi sento stanco, intrappolato nei pensieri e vorrei tanto tornare indietro nel tempo, tornare a lei e stringerla forte come facevo un tempo.
Mi giro, la biondina si sta alzando, sembra un profilo a me noto. 
No, non può essere ...Mi avvicino  “Alex?” chiedo titubante, si gira..

Sento qualcuno che mi chiama, mi giro, sgrano gli occhi
“Tu??? B-Benji?”
Si avvicina e mi prende il viso tra le mani
“Tu? sei tornata, sei qui!”
“S..Si” rispondo stando ancora attaccata al suo viso.
Lo respiro, lo assaporo.
E’ ancora più bello, ora è un uomo.
Quasi senza aspettare un cenno da parte mia, impetuosamente mi bacia.
“Ti ho pensato cosi tanto” mi dice.
Mi prende per mano, mi porta a casa sua.
Ci sarà tempo per le chiacchiere, ora siamo solo noi due e una grande voglia di recuperare il tempo perduto.

Entriamo in casa mia, non è servito neanche che glielo chiedessi. 
Mi è bastato vederla, per capire che era ancora mia. 
Ci stendiamo sul divano, come quella sera di dieci anni fa. 
“Hai tagliato i capelli” mormoro mentre assaporo la sua umida pelle. 
Annuisce, con gli occhi chiusi a godersi tutte le attenzioni che le sto donando.
“Ti stanno bene, sai ti ho sempre seguito, sei stata una delle modelle più famose”
“Sì ma...quel mondo non faceva per me sai?” mi risponde baciandomi.
Ogni sua carezza, ogni suo tocco è vita per me: affetto, passione e desiderio.
“Infatti è un po’ che non si sente parlare di te!” rifletto ad alta voce “Da quanto sei tornata?”
“Da...circa un mese ma ti ho cercato sai? Io…”
“Ora siamo qui, shh amore mio, ci siamo ritrovati”
Non smetto di baciarla, alterno una parola ad un tocco della sua pelle con la mia bocca.


“Mi...Mi sono iscritta ad architettura” mormoro cercando di parlare.
Lui annuisce
“Farai quello che hai sempre desiderato e per cui sei portata, ma lo farai qui, da me e con me.”
“Shhhhhhhh” lo spoglio e siamo di nuovo nudi, come dieci anni prima.
Io, lui e i nostri corpi a parlare.
Un amore intenso, travolgente, forse più maturo, ma mai dimenticato.
“Sei stato il solo per me. Il solo che abbia mai davvero amato. Sì, ora posso dirlo. IO E TE UN UNICO GRANDE AMORE”
  
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