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Autore: fenris    14/06/2019    1 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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L'attacco degli Uchica-prima parte: Primo sangue o Sharingan vs Byakugan o Sharingan vs Ino-Shika- Cho

 

Era la fine di un'altra bella e quiete giornata a Konoha. Il sole cominciava a tramontare, e i suoi abitanti si preparavano per le solite attività serali. Hiruzen aveva appena finito il suo lavoro d'ufficio, e si stava rilassando leggendo nella sua camera.

 

Shikaku Nara, Inoichi Yamanaka e Choza Akimichi erano alla loro taverna preferita per qualche drink, ricordare i bei tempi, lamentarsi delle rispettive moglie e vantarsi dei figli. Anko miratashi era al suo locale preferito per un po' di sake e riempirsi la bocca col suo cibo preferito.

 

Anche Iruki e Mizuki erano in un bar, col secondo provando( e fallendo miseramente) a flirtare con una kunoichi lì presente, mentre l'amico tentava di ricordargli che si sarebbe dovuto sposare in qualche settimana.

 

Kurenai era impegnata a casa col bucato.

 

Yugao Uzuki e Hayate Gekko erano a un appuntamento per festeggiare il loro primo anniversario.

 

Nel quartiere Hyuga, Hizashi stava finendo alcune pratiche riguardo le finanze del clan, mentre Hikari giocava con le bambine. Hiashi e Neji si stavano allenando su richiesta del secondo.

 

Nel suo appartamento, Itachi osservava il villaggio e si chiedeva perchè non aveva ancora ricevuto notizie da Shisui. Pregava per la sua sicurezza.

 

Alla residenza Senju, Tsunade stava insegnando ad Hagane e Kaida come giocare a poker, mentre Shizune e Naruto preparavano la cena. La prima inoltre rese molto chiaro al bambino che se aveva già avuto ramen a colazione e pranzo, non avrebbe potuto averlo per cena.

 

Il quartiere Uchica invece era completamente vuoto se non per una persona, Sasuke Uchica, addormentato nel suo letto dopo un durissimo allenamento col padre. Non poteva sapere che Fugaku lo voleva a letto il prima possibile per tenerlo lontano da quanto stava per succedere.

 

*****

 

Alle porte del villaggio, due Chuunin stavano finendo la loro guardia. Uno di loro era grosso, aveva capelli neri a punta e un naso piatto. L'altro era un uomo magro con una benda sull'occhio sinistro e una bandana in testa.

 

“ Il sole sta tramontando. E' ora di chiudere i cancelli, giusto, Bekko?”, chiese il secondo.

 

“ Immagino di sì, Iwana, ma i nostri sostituti non sono ancora arrivati.”, rispose quello chiamato Bekko.

 

“ Oh, chi se ne importa, è colpa loro se sono in ritardo. Chiudiamo le porte e andiamo, ho la gola secca.”, disse nuovamente l'uomo, ma dopo un po' non sentì alcuna risposta dal suo compagno. Girandosi lo vide steso sul terreno e senza vita.

 

“ Mi dispiace, ma i cancelli rimarranno chiusi per il resto della serata.”, disse una voce fredda dietro lo shinobi. Questi si girò solo per farsi tagliare la gola con incredibile rapidità. L'ultima cosa che l'uomo vide furono un paio di occhi rossi che gli guardarono dentro l'anima. L'Uchica quindi formò alcuni sigilli e sparò una palla di fuoco nel cielo.

 

Pochi minuti dopo centinaia di criminali, mercenari e ninja traditori di basso rango nascosti nelle foreste accanto a Konoha lasciarono il posto e corsero verso il villaggio. Non ci volle molto affinchè gli shinobi si trovassero soverchiati da tale orda proveniente apparentemente dal nulla.

 

*****

 

Nel frattempo, dentro una sezione della Radice, Danzo si dirigeva in una certa stanza accompagnato dalle sue guardie del corpo più fidate, Torune Aburame e Yamanaka Fuu.

 

“ Tutto è stato preparato per l'operazione, Danzo- sama. I medici la stanno già aspettando.”, menzionò il secondo dei due.

 

“ Eccellente. Riguardo i sigilli?”, domandò l'anziano.

 

“ Anch'essi preparati, saranno applicati dopo l'operazione. Grazie a essi nessuno potrà rimuovervi lo sharingan”, spiegò Torune servizievole come sempre.

 

“ Bene, voglio finisca il prima possibile- affermò il ninja ombra aprendo la porta della sala operatoria- cosa?!”.

 

Danzo si aspettava i due medici della Radice a dargli il benvenuto e ordinargli di mettersi sul tavolo operatorio per cominciare. Invece erano sul pavimento, privi di vita in una pozza del loro stesso sangue. Sul tavolo c'era un uomo vestito con un mantello nero decorato da nuvole rosse. Teneva in mano un barattolo contenente uno sharingan.

 

“ Ehi, che succede? Spero non sia un problema, ma ho bisogno di quest'occhio, perciò lo confischerò al momento- disse l'uomo, come fosse una discussione normale- e se fosse un problema, cazzi vostri. La vita funziona così.”.

 

“ Fuu, Torune, uccidete quest'uomo e prendete l'occhio!”, disse Danzo, con voce ferma, ma non prima di panico. I due sfoderarono i tanto e si diressero verso l'obbiettivo.

 

“ Mi piacerebbe stare qui a giocare, ma sono impegnato. Posti dove andare, persone da uccidere, sono sicuro che capirete.”, disse l'uomo mascherato prima che i due potessero raggiungerlo, sparendo in un vortice.

 

“ Trovatelo, non può essere troppo lontano!”, gridò Danzo, ora disperato

 

*****

 

Iruka e Mizuki stavano combattendo un paio di ninja quasi identici, con addosso mantelli blu scuro, respiratori, coprifronte di Kirikagure e guanti dotati di lame collegati da una catena con varie punte.

 

“ Ho sentito parlare di questi tizi, i fratelli demoniaci. Hanno lasciato il villaggio dopo un colpo di stato, e vogliono riprovarci.”, disse Iruka.

 

“ Buono a sapersi, ma quanto sono forti?”, chiese Mizuki.

 

“ Il Bingo li descrive come Chuunin di livello di B, perciò dovrebbero essere alla nostra portata più o meno- rispose l'altro- dovrebbero essere bravi nelle imboscate, ma deboli nello scontro diretto.”.

 

“ Lascia che ti mostri quanto quel tuo libro si sbaglia! Vieni, Mezu!”, disse uno dei due prima di caricare assieme al fratello. Mizuki saltò in aria lanciando il suo Fuma Shuriken sulla catena dei due per fermare il loro assalto. I due premetterono un pulsante per staccare la catena e combattere singolarmente. I loro guanti si scontrarono contro kunai e shuriken in una pioggia di scintille.

 

Mentre le armi dei due ninja traditori erano letali e incutevano timore, impedivano loro di formare sigilli. Avevano provato a formarli con una mano sola, ma erano ancora molto lontani dalla meta. Uno dei due ninja quindi lasciò la guardia aperta, tutto quello che serviva a Iruka per lanciarlo contro il fratello, per poi cominciare un jutsu.

 

“ Illusione demoniaca: Copertura della notte!”. Il duo di Kirikagure cadde presto preda della tecnica illusoria finendo a terra e addormentandosi. L'insegnante non perse tempo e li legò con la loro stessa catena.

 

“ Mph, fratelli demoni le mie palle.”, commentò Mizuki, guardando i due nemici svenuti, e girando un kunai col dito.

 

“ Mizuki, dietro di te!”, l'avvertì il compagno. Il chunin albino saltò in tempo per schivare un attacco da dietro, opera di un Uchica. Iruka formò nuovamente dei sigilli.

 

“ Arte dell'acqua: Pistola d'acqua!”, gridò prima di sparare un potente getto contro il nuovo arrivato, che finì contro un muro finito. Mizuki lo finì mettendogli una lama nel fianco.


“ Perchè diavolo gli Uchica combattono al fianco di questi tizi? Dovrebbero essere dalla nostra parte!”, chiese frustrato.

 

“ Sembra siano stati loro ad assumerli.”, osservò cupo Iruka.

 

“ Che intendi?”.

 

“ Ho sentito alcune voci riguardo gli ANBU che tenevano d'occhio il clan, perchè sembrava occupato con strani affari. Stavano pianificando questo. E hanno preso un bel po' di carne da cannone.”.

 

“ Fantastico, proprio fantastico. E dove sono tutti i Jonin? Il tuo amico Kakashi ci farebbe comodo.”

 

“ Se n'è dovuto andare per una missione a lungo termine. Non so niente degli altri.”, Mizuki cominciò a riflettere, prima di scocchiare le dita.

 

“ Ok, quindi ecco cosa faremo. Non sappiamo il risultato, quindi ci nasconderemo e a battaglia finita ci uniremo a chiunque abbia vinto.”, di fronte a quel discorso pragmatico quanto insensibile, la mascella di Iruka toccò quasi terra, mentre si avvicinava infuriato all'amico.

 

“ COSA?! Proprio ora che il villaggio è nei guai? Che hai in testa?!”.

 

“ E' la soluzione più intelligente. Che succederebbe se gli Uchica vincessero? Come ninja di Konoha , non ci faranno semplicemente tornare al nostro lavoro. E schierandoci con gli Uchica, se Konoha vincesse saremmo giustiziati per tradimento.”.

 

“ Ecco perchè dobbiamo combattere, perchè gli Uchica non vincano!- gridò Iruka, sempre più infuriato verso il collega- abbiamo bisogno di ogni uomo.”.

 

“ No, fino a quando le acque non si calmano, è ognuno per sé.”, rispose Mizuki prendendo il suo shuriken gigante e lanciando verso l'incredulo chunin. Questi si girò per schivare, lasciando che l'arma si infilasse proprio nel petto di un bandito pronto ad attaccarlo.

 

“ Cosa?”, domandò il castano.

 

“ Questa era l'offerta della casa. Non aspettarti che salvi ancora il tuo sedere- disse severo Mizuki riprendendosi lo shuriken dal cadavere- ora sii intelligente per una volta nella tua vita e trovati un nascondiglio.”.

 

Detto questo, sparì sotto gli occhi dell'ormai ex- amico. Iruka sospirò, decidendo che il miglior piano era trovare altri ninja isolati per coprirsi l'un l'altro.

 

*****

 

Contemporaneamente, nel suo appartamento, Itachi stava lavando i piatti ignaro del chaos che regnava nel villaggio. Pianificava di meditare per un'oretta e poi andare a dormire, l'Hokage gli aveva dato una missione di rango A per il giorno successivo. Le cose non andavano così male per l'ex-Uchica.

 

Aveva ancora un debito abbastanza grosso con la banca, ma stava risparmiando diversi soldi per le prime necessità, l'affitto e il suddetto debito, rimanendo con una piccola somma per le future emergenze. Avrebbe potuto usarne un po' per decorare l'appartamento. Il motivo principale per cui non aveva ancora portato lì Sasuke era perchè non voleva fargli vedere un posto così spoglio. Un bussare alla porta lo distraette dai suoi pensieri.

 

“ Arrivo!”, rispose subito Itachi, ma la persona dall'altra parte continuò a bussare come se provasse a rompere la porta Non che ci volesse molto, ma il ninja preveriva rimanesse intatta:” Ho detto che arrivo! Dov'è l'incendio?!”, scherzò aprendo la porta e sussultando quando si trovò di fronte uno Shisui malconcio, ricoperto di lividi e tagli, oltre che privo dell'occhio sinistro.

 

“ Per risponderti... in tutta Konoha.”, disse prima di collassare.

 

“ SHISUI!”.

 

Mezz'ora dopo, il povero Uchica riposava sul letto di Itachi.Il ragazzo non era un ninja medico, ma aveva preparazione nel pronto soccorso, potendo curare le ferite senza troppi problemi. Fortunatamente non erano molto gravi( eccetto l'occhio mancante, ovviamente).

 

“ Ti ho sistemato al meglio delle mie possibilità, spero sia abbastanza. Penso tu abbia delle costole rotte e un braccio fratturato, quindi non muoverti. Ora dimmi cos'è successo.”. Shisui sospirò.

 

“ Quel bastardo di Danzo, ecco cos'è successo- continuò a spiegare notando la confusione di Itachi- mentre cercavo di svolgere il mio lavoro, mi ha trovato e accusato di voler usare il Kotoakatsumi su lui el l'Hokage. Mi ha fatto pestare dai suoi, ma sono riuscito a tenermi almeno un occhio. E non è neanche la parte peggiore- si interruppe un attimo, mentre Itachi, per quanto stoico, promise di farla pagare al monocolo- Il colpo di stato sta avvenendo mentre parliamo. Sono venuto qui combattendo e disperdendo le mie tracce.”.

 

' E' successo per colpa mia- pensò Itachi ora pallido come un lenzuolo- ho scelto la via facile invece di restare per migliorare le cose. Non avrei dovuto ascoltare Shizune- san... no, lei non ha colpa, non le avevo detto tutto. Sono l'unico in colpa. E pertanto sono l'unico che deve, e può, sistemare tutto.'.

 

“ Itachi- chiese Shisui, strappando l'amico dai suoi pensieri- che cosa facciamo?”.

 

“ Noi?”.

 

“ Sì, ti aspetti che resti qui mentre il nostro clan riduce Konoha in cenere?”.

 

“ Non c'è un noi, Shisui. Starai qui mentre io mi occupo di tutto.”, affermò Itachi aprendo l'armadio e cominciando ad attrezzarsi sotto lo sguardo shockato di Shisui.

 

“ Non puoi lasciarmi qui! Almeno prendi l'altro occhio! Danzo vuole ancora il mio sharingan e non posso difendermi!”, come a enfatizzare le sue parole provò a strapparsi l'occhio da solo, ma la mano di Itachi fermò la sua.

 

“ Sta bene dove sta. Tu resta qui e riposati.”.

 

“ Non puoi essere serio. Pensi di andare lì da solo? Non hai alleati al momento, ti andranno tutti contro appena vedranno il tuo sharingan!”.

 

“ Non saranno un ostacolo. Prometto che nessuno morirà inutilmente, di sicuro non io- rassicurò Itachi mettendosi la casacca da jonin- metterò diversi ninjutsu per disorientare qualsiasi inseguitore. Se quando torno non sei qui e non ti hanno ucciso o imprigionato, rimedierò personalmente alla prima ipotesi.”, chiarì con tono serio come mai prima d'allora.

 

“ Non puoi essere serio.”, disse semplicemente Shisui abbandonando la testa sul cuscino.

 

“ Ti lancierò da una rupe. Come suona?”.

 

“ Bah, ci sono modi peggiori per morie.”.

 

“ E' tutto, me ne sto andando. Ma non preoccuparti, manderò anche qualcuno di cui mi fido a custodirti. Se non dovessi farcela... prenditi cura di Sasuke per me.”, concluse cupo Itachi.

 

“ Non serve tu me lo chieda. Ma cerca di tornare vivo. Non so regolarmi coi bambini.”. L'ultima risposta di Shisui fece ridere l'altro, che se ne andò per la sua strada.

 

*****

 

Hiashi Hyuga stava cenando con moglie e figlie. Era un momento che si godeva il più possibile, essendo una delle poche occasioni da spendere con tutta la famiglia, escluso il fratello. Certo, spendeva diverso tempo ad allenare le ragazze, ma contrariamente a quanto si credeva, amava anche i rari momenti di rilassamento. D'altronde, quello di capoclan era un lavoro stancante e in cui non si dovevano aspettare ringraziamenti.

 

“ Perciò, com'è andato il tuo allenamento con Jiraya- sama e Uzumaki- san, Hinata?”, chiese alla sua primogenita.

 

“ M- molto bene, padre- rispose gentilmente- la mia affinità è il f-fulmine. Anche se devo fare q- qualche esercizio di controllo del chackra, prima di imparare nuovi jutsu.”.

 

“ Fulmine, interessante. E' un buon elemento da usare con armi da taglio, peccato non ne usiamo nessuna.”, osservò l'uomo.

 

“ M- magari potrei usarlo col Pugno gentile?”, propose Hinata, guadagnandosi uno sguardo di interesse misto a stupore dai genitori.

 

“ Combinare il chackra elementale col nostro stile? E' qualcosa di mai visto!”, esclamò ancora Hiashi.

 

“ Penso sia una buona idea. Darebbe alle tue tecniche più potere.”, notò Hikari.

 

“ Comunque Hinata dovrebbe padroneggiare prima il pugno gentile per pensare a tali modifiche.”, controbattè il marito, prima che un membro della casata cadetta entrasse all'improvviso.

 

“ Hiashi- sama, dovete venire a vedere! E' una catastrofe!”, urlò facendo scattare il capoclan sugli attenti.

 

“ Che sta succedendo?”.

 

“ Gli Uchica si sono rivoltati contro il villaggio!”. Hikari emise un mugolio di shock, mentre Hinata, pur non capendo quelle parole, realizzò non si trattava di niente di buono.

 

“ E non è la parte peggiore. Decine di loro sono qui chiedendovi di venire fuori!”.

 

“ Bene, andrò a vedere cos'è questa buffonata! Hikari, prenditi cura delle bambine in mia assenza.”.

 

*****

 

Dieci minuti dopo Hiashi giunse nell'atrio della residenza, dove diversi dei suoi parenti, incluso Hizashi, fronteggiavano in posizione di guardia gli Uchica.

 

“ Sono Hiashi Hyuga, capo della casata principale del clan Hyuga. Qual è il significato di questo?”, domandò guardando tutti quegli uomini armati fino ai denti, tra cui era presente anche un'individuo mascherato con un mantello nero decorato con nuvole rosse. Non era però il leader, lasciando il posto a un uomo più corpulento che prese la parola.

 

“ Hiashi Hyuga, tu e tutto il tuo clan siete stati giudicati una minaccia a Konoha. Arrendetevi e venite con noi, o dovremmo usare la forza.”.

 

“ Verremo sicuramente con voi, appena ci mostrerete un ordine d'arresto col sigillo dell'Hokage.”, rispose fermo lo Hyuga.

 

“ L'Hokage non governa più Konoha. La polizia militare è adesso l'autorità più alta del villaggio. Ora ordina ai tuoi compagni di arrendersi, è l'ultimo avvertimento.”, controbattè Uchica.

 

“ Ora ascolterai il mio avvertimento, Uchica. La terra sotto i tuoi piedi appartiene al clan Hyuga. Se tu e quei traditori dei tuoi fratelli non uscirete dalla nostra proprietà entro dieci secondi, vi porteremo fuori di qui dentro una bara.”.

 

“ La prenderò come una risposta ostile. Attaccate!”, all'ordine diversi Uchica formarono dei sigilli mentre altri presero i loro shuriken.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!”.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica delle fiamme della fenice!”. Un bombardamento di attacchi infuocati e shuriken si precipitò sugli Hyuga, che rimasero al loro posto. Ma se gli Uchica pensavano di distruggerli così, si sbagliavano di grosso.

 

“ Palmo del vuoto!”, urlarono diversi uomini sparando onde d'urto che bloccarono buona parte dei proiettili fiammeggianti.

 

“ Rotazione del paradiso!”, gridarono invece i membri della casata principale bloccando gli ultimi attacchi con una rotazione energetica, a seguito del quale metà degli assalitori decise di caricare.

 

“ Squadra cremisi e del sangue, restate qui! Squadra tornado e tempesta, entrate nel quartiere e uccidede chiunque si opponga!”.

 

“ Sì, Nakamura- taichou!”, risposero metà degli uomini. Fortunatamente anche Hiashi aveva sentito quegli ordini e non l'avrebbe mai permesso. Usando il byakugan, trovò il fratello e lo raggiunse mentre questo fermava il cuore di un Uchica con un colpo ben centrato al petto.

 

“ Hizashi! Devi tornare dentro per difendere Hikari e i bambini!”, ordinò il capoclan.

 

“ Siamo nel mezzo di una battaglia, e non lascerò il tuo fianco, è mio dovere!”, rispose il fratello minore.

 

“ Il tuo dovere è obbedirmi! E se hai bisogno di copertura, te la fornirò io! Ora vai!”, comandò ancora Hiashi prima di ingaggiare due Uchica. Dando un'ultima occhiata al fratello, Hizashi fu costretto a obbedire ed entrò dentro la residenza.

 

*****

 

“ Shikaku Nara, Inoichi Yamanaka, Choza Akimichi Siete stati dichiarati una minaccia per il villaggio, e dovete venire con noi. Se vi opporrete all'arresto, risponderemo con la forza.”, annunciò Mikoto Uchica a tre degli uomini più influenti di Konoha.

 

Shikaku si guardò intorno. Sei Uchica, guidati dalla loro matriarca, avevano circondato lui e compagni dopo uno scontro con un gruppetto di mercenari che stavano saccheggiando un negozio.

 

 

“ E' uno scherzo, Mikoto- san?- chiese irritato il capoclan dei Nara- perchè se lo è, hai dei gusti piuttosto dubbi.”.

 

“ Vero. Siete la polizia, non dovreste occuparvi dei ratti che hanno infestato il villaggio all'improvviso?”, domandò a sua volta Choza.

 

“ Choza... credo siano stati gli Uchica a portare questi criminali. Non stanno combattendo l'uno contro l'altro.”, gli rispose Inoichi.

 

“ Beh, cos'è la vostra risposta?”, chiese Mikoto, il tono un mix di sarcasmo e autorità. E pensare si conoscevano tutti e quattro fin dall'infanzia. Shikaku sospirò drammatico.

 

“ Che seccatura- disse prima di formare dei sigilli- Tecnica dell'imitazione dell'ombra.”. Diversi tentacoli d'ombra emersero da quella di Shikaku e si diressero verso la donna, che saltò prima d'essere presa e in aria formò i sigilli.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!”, urlò prima di sparare una sfera fiammeggiante al Nara, costretto a muoversi e cancellare il jutsu.

 

“ Separateli! Non solo sono jonin, ma il loro gioco di squadra è nientemeno che leggendario!”, ordinò la matriarca ai suoi uomini.

 

“ Sì, Mikoto- sama!”, risposero gli altri Uchica.

 

“ Si surpassano due a uno. Inoichi, puoi fare qualcosa?”, chiese Shukaku all'amico biondo.

 

“ Ci sto lavorando!- rispose prima di completare la sua tecnica- Tecnica del disturbo mentale!”. Due Uchica sul punto d'attaccarlo si fermarono, rendendosi conto di non avere il controllo dei loro corpi, e si presero a pugnalate l'un l'altro con orrore nel loro sguardo

 

“ Ottimo lavoro, ora tocca a me- affermò Choza, canalizzando il chackra nel suo corpo, diventando via via più grande- Tecnica dell'espansione, proiettile umano!”, rotolò quindi sui due Uchica, mentre i loro quattro compagni riuscirono a mancare lo stesso doloroso fato. Mikoto non perse tempo e prese una radio.

 

“ Qui è Mikoto Uchica, richiedo rinforzi contro tre Jonin ribelli! Siamo a Matabi Street, passo!”.

 

“ Ribelli? Non siamo noi quelli che cercano di conquistare Konoha, grazie tante!”, contrabattè Shikaku riattivando la tecnica di prima, precedendo un gruppetto di chunin Uchica che si unirono al loro capo.

 

“ Altre persone? Che seccatura- disse Shikaku, prima di rivolgersi al compagno più corpulento- Choza, puoi occupartene tu?”.

 

“ Puoi contarci! Tecnica dell'espansione!”, Choza si ingigantì di diverse volte e usò il suo bo per sbarazzarsi di mercenari e Uchica come se stesse pulendo il pavimento. Non fu comunque facile, gli avversari erano ancora più veloci di quanto si aspettasse e le sue nuove dimensioni lo rendevano un facile bersaglio per palle di fuoco e shuriken.

 

“ Questo dovrebbe terneli impegnati mentre io e Inoichi ci occupiamo di Mikoto.”.


“ Ti sfido, Nara!”, urlò un altro Uchica saltando sull'uomo dandogli però la perfetta occasione per bloccarlo con le sue ombre.

 

“ Grazie per l'assistenza, Uchica- san. Ora muori.”, disse nuovamente il corvino. Un braccio uscì dalle ombre per strangolare lo sfortunato Uchica. Nel frattempo Inoichi stava per prendere il controllo di altri nemici, quando sentì avvicinarsi diversi chackra.

 

“ Ragazzi, altri nemici in avvicinamento.”, avvertì i compagni.

 

“ Da dove?”, domandò Shikaku cercando di afferrare gli Uchica rimasti con la sua ombra.

 

“ Ore cinque! Controlla i soffitti!”.

 

“ Choza, ci hai sentito?”.

 

“ Sì, li vedo ora!”, gridò l'uomo muovendosi per intercettarli.

 

“ Vedo se posso mettere fuori gioco Mikoto, è pur sempre la leader- disse Inoichi, attivando il suo jutsu preferito sugli Uchica impegnati con Shikaku- Tecnica della disturbazione del corpo!”. Ancora una volta i due shinobi furono distolti dal loro corrente obbiettivo e si mossero contro Mikoto, che fece del suo meglio per batterli senza doverli uccidere o far loro troppo male.

 

“ Shikaku, ora!”, urlò Inoichi, e grazie alla distrazione che aveva offerto, il Nara riuscì a prendere il capo nemico nella sua ombra.

 

“ Tecnica dell'imitazione dell'ombra, successo. Ancora una volta.”, disse con un piccolo sorriso... che però anche Mikoto stava portando.

 

“ Nei tuoi sogni.”, disse leggermente sadica prima di sparire in una nuvola di fumo, al suo posto un bidone della spazzatura.

 

“ Inoichi, rintracciala!”, ordinò Shikaku al capoclan degli Yamanaka, che riuscì a trovarla subito... esattamente dietro di lui. Provò a voltarsi per attaccarla, ma la matriarca degli Uchica fu abbastanza rapida da ficcargli un kunai nella schiena, calciarlo via e allontanarsi subito.

 

“ ARGHHH!”, urlò l'uomo dal dolore cercando di rimuovere istintivamente l'arma.

 

“ Inoichi!”, lo chiamò Shikaku preoccupato.

 

“ Non preoccupatevi, è solo un taglio superficiale. La giacca mi ha protetto. Provate a rimuovere il kunai se potete.”, rassicurò lui, ma Mikoto aveva un sorriso raggelante e Shikaku impallidì quando realizzò la sua mossa. Inoichi non poteva vedere che attaccato al kunai vi era attaccata una carta esplosiva. A un segno della shinobi, seguito da una potente esplosione, la vita di Inoichi Yamanaka giunse al termine.

 

Per un secondo il tempo si fermò per Shikaku e Choza, alla vista del loro migliore amico e compagno di squadra da sempre, esplodere ingloriosamente. Quando fu nuovamente possibile vedere, rimase solo il suo corpo immobile e rovinato.

 

“ Questo è il destino di chi si oppone ai nuovi padroni di Konoha. Sarò comprensiva e vi darò la possibilità di arrendervi. Continuate a combattere e subirete la stessa sorte del vostro amico.”, disse loro Mikoto, il tono gelido come non mai.

 

Choza in tutta risposta rilasciò un urlo selvaggio e cominciò a colpire tutti i ninja a portata di mano, non interessato agli edifici che poteva rompere. Shikaku fu meno appariscente e distruttivo, lanciando solo uno sguardo gelito e omicida a Mikoto.

 

“ Quello è stato un errore.”, disse semplicemente, ricevendo un segno di sfida dalla donna. Molti Uchica e mercenari saltarono sul Nara da diverse direzioni, armi alzate per ucciderlo. Cosa che il Nara non avrebbe permesso. Con un rapido sigillo, tentacoli solidi di pura oscurità paralizzarono i suoi assalitori in aria prima che una serie di lance della stessa materia li impalarono sul posto e quindi caddero immobili a terra.

 

“ Tu sei la prossima. Tecnica dell'unione dell'ombra.”, altri tentacoli si originarono dall'ombra di Shikaku dirigendosi verso Mikoto, che seppur lontana dal suo massimo riuscì a schivarla saltando sui lati e sui tetti, prima di prendere diversi shuriken.

 

“ Arte del fuoco: Tempesta di shuriken fiammeggianti!”. Le stelle metalliche presero fuoco nel momento in cui furono lanciate costringendo Shikaku e cancellare la sua tecnica per schivare, ma fu troppo lento. Diverse armi superarono la sua vesta penetrando nella sua carne.

 

“ Un altro fuori gioco!- esultò Mikoto entusiasta, venendo però delusa dalla sparizione del corpo- cosa, un clone ombra?!”. La donna provò a cercare il vero Shikaku, ma scoprì di non potersi muovere. Con la coda nell'occhio vide un filo attaccado alla sua ombra e l'avversario scese in quel momento da un tetto.

 

“ Un clone... quando l'hai fatto? Non ti ho tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo!”, chiese infuriata Mikoto. Avrebbe volentieri pestato i piedi per terra se si fosse potuta muovere.

 

“ Decisamente non l'hai fatto. Improgliare lo sharingan è difficile, ma tutt'altro che impossibile. Per risponderti, ho usato il fumo dell'esplosione per coprirmi.”.

 

“ Cosa? Ma... come?”.

 

“ Nel momento in cui ho visto quel sigillo, ho capito che Inoichi era già morto. Tutto quello che potevo fare era vendicarlo, e ho sviluppato un piano per farti abbassare la guardia. E ora... devi pagare. Tecnica dello strangolamento dell'ombra!”, disse Shikaku alzando le mani.

 

Mikoto Uchica, fino a pochi giorni prima una delle donne più dolci e gentili di Konoha, vide una mano nera risalire lungo il suo corpo fino al collo, e in meno di un minuto il suo mondo diventò nero.

 

*****

 

Dopo aver preso Nejii, Hizashi trovò Hikari e le figlie di lei nella sala da pranzo, proprio dove Hiashi aveva detto si trovavano. Dopo aver riferito quanto stava accadendo, le guidò alle uscite d'emergenza dell'edificio. Quando il capo della casata cadetta vide molti Hyuga combattere contro gli Uchica- e in fin troppi casi perdere- voleva davvero aiutarli, ma fu costretto a rinunciare e continuò a eseguire gli ordini.

 

“ Cosa faremo quando usciremo da qui, padre?”, chiese Nejii impaurito.

 

“ Proveremo a cercare aiuto. Non preoccuparti, Nejii, ce la faremo.”, gli rispose l'uomo, ma sfortunatamente per i tre Hyuga, due Uchica, un jonin e un chunin, arrivarono per bloccar loro la strada.

 

“ Tutti i membri del clan Hyuga sono sotto arresto! Arrendetevi o useremo la forza.”, disse lo shinobi di rango più alto.

 

“ Osereste attaccare dei bambini, mostri?”, ruggì Hikari tenendo stretta Hanabi.

 

“ Non ci sarà bisogno di far male a nessuno se verrete pacificamente con noi.”, le rispose il chunin, più diplomatico. Ma Hizashi preferì agire, colpendo proprio l'Uchica più giovane sul petto e atterrandolo. Il suo compagno rispose prendendo la katana per tagliarlo in due. Lo Hyuga si abbassò giusto in tempo, perdendo solo un po' di capelli, ma l'altro nemico si era rialzato e aveva formato diversi sigilli.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della fenice!”, gridò, lanciando diverse palle di fuoco al pallido shinobi. Hikari però, veloce quanto il cognato, lasciò andare Hikari e si mise davanti a lui roteando.

 

“ Rotazione celeste!”, annunciò trasformandosi in una trottola di chackra luminoso, parando con facilità l'attacco incendiario:” Non osate ignorarmi. Mi sarò anche ritirata, ma ero una jonin.”.

 

“ Grazie, Hikari- sama, permettetemi di concludere- le fece segno Hizashi concentrando le sue energie-Tecnica delle sessantaquattro chiusure!”, l'uomo quindi colpì ripetutamente i due avversari nei loro punti più delicati dicendo il numero di attacchi fino ad arrivare a sessantaquattro.

 

Incapaci di resistere, i due Uchica caddero a terra per l'esaurimento del chackra. Anche se l'attacco non fu sufficiente a ucciderli o chiudere tutti i loro punti di circolazione, li avrebbe messi ko a sufficienza da permettere ai cinque Hyuga di scappare.

 

“ Madre, dov'è nostro padre? Non viene con noi?”, domandò Hinata in quel momento, venendo abbracciata dalla madre insieme ad Hanabi.

 

“ Vostro padre sta affrontando gli Uchica che hanno assaltato casa nostra. Non preoccuarti, cara, è forte e starà bene.”, disse Hikari col tono più rassicurante che potè. Mentre scappavano dalla casa in fiamme, Hizashi guardò indietro per guardare quel macabro spettacolo, e si chiese se Hiashi ce l'avrebbe effettivamente fatta a scappare.

 

*****

 

Tornando nell'atrio, la battaglia era finalmente finita. La zona era piena di cadaveri, sia Uchica che Hyuga. Solo due uomini erano ancora in piedi, Hiashi e Ko Hyuga, nonostante fossero esausti e ricoperti di piccole ferite. Il patriarca si guardò intorno e nonostante gli anni di esperienza con spettacoli simili, dovette resistere all'urgenza di vomitare. Neanche le battaglie durante la terza grande guerra ninja l'avevano shockato così tanto come vedere così tanti cadaveri provenienti dal suo clan.

 

“ Hiashi- sama, sta bene?”, gli domandò Ko porgendogli un braccio, ma il clan riuscì a ricomporsi.

 

“ Sì, Ko. Vieni, sento ancora gli scontri continuare. Dobbiamo salvare quante più persone possibile.”, disse prima di sentire uno strano gemito provenire dall'altro.

 

“ ARGH!”, urlò Ko con del sangue proveniente dalla sua bocca. Guardando in basso vide una katana trapassargli il petto. Cadendo a terra rivelò il suo assalitore, l'uomo mascherato vestito di nero.

 

“ Su, Hiashi, va a salvare il tuo clan. Quel che è rimasto almeno- prese in giro il capoclan prima di calciare il corpo di Hiashi- ma prima dovrai essere capace di salvare te stesso.”, Hiashi non disse niente e si mise in posizione di guardia.

 

“ Pagherai, assassino. Ma avevamo entrambi il Byakugan attivato. Come hai fatto a sorprenderci?”.

 

“ Beh, potrei dirtelo, ma perderei il mio principale vantaggio, non pensi?- disse sardonico prima di ritirare l'arma e formare sigilli così velocemente da spaventare l'avversario- Arte del legno: Tecnica della lancia di legno.”.

 

“ Cosa?!”, disse Hiashi, sconvolto dal nome della tecnica, ma riuscì a salvarsi grazie al suo istinto, schivando con difficoltà diverse radici appuntite che provarono a impalarlo. Attraverso il byakugan vide altre radici circondarlo e fu costratto a una rotazione celeste, trasformandosi in una sfera blu che vanificò l'attacco.

 

“ Davvero niente male- commentò l'uomo mascherato- che ne dici di questo? Arte del fuoco: Tecnica della raffica di fiamme.”. Una raffica di grosse palle di fuoco si diresse su Hiashi, che ne schivò alcune e distrusse le altre con un Palmo del vuoto. Continuò a comunque a dirigersi sul suo nemico, sempre immobile e disposto a parlare:” Impressionante! Immagino voi Hyuga non esageriate quando vi vantate del vostro potere.”.

 

“ Se pensi quello fosse impressionata, guarda questo. Sei dentro il mio campo di divinazione, Tecnica delle sessantaquattro chiusure.”,gridò Hiashi attaccando a ripetizione l'Uchica, ma ogni attacco sembrava inutile, semplicemente passando attraverso l'uomo mascherato.

 

“ Beh, immagino non fosse troppo impressionante.”, disse quello sbadigliando.

 

“ Cos'è questo trucco? Un genjutsu? Ovviamente, è impossibile tu possa usare l'Arte del legno.”.

 

“ Un genjutsu? Bella pensata, ma se lo ffossi prova a spiegare questo.”. Improvvisamente , a una velocità quasi impercettibile, l'uomo riprese la propria katana e la infilò nel petto di Hiashi.

 

“ Questo ti sembra un genjutsu, Hiashi- sama?!- disse prima di rimettere l'arma nel fodero e prendere un coltello- oh, Hiashi, che bellissimi occhi hai! Spero non ti dispiaccia se li prendo- guardandosi attorno vide tutti i cadaveri di Hyuga- al diavolo, li prendo tutti. Queste occasioni non capitano tutti i giorni!”.

 

Un'inquietante melodia si diffuse così su quel campo di battaglia mentre quell'assassino continuava a prendere gli occhi dei morti.

 

*****

 

Nel frattempo, Hiruzen era ancora ignaro del chaos che affliggeva il villaggio da lui governato. Stava tranquillamente leggendo un libro nella sua stanza alla torre, quando un ANBU con la maschera da tigre entrò affannato.

 

“ Hokage- sama, è una catasfrofe!- urlò in preda al panico- il clan Uchica ha sta attaccando il villaggio!”. Hiruzen lanciò il libro e si rivolse all'ANBU stravolto.

 

“ Cosa?! Quand'è successo?”.

 

“ Non siamo sicuri, ma crediamo sia successo al tramonto. Hanno un'armata di mercenari e criminali ad aiutarli.”.

 

“ Qual è la situazione attuale?”.

 

“ Gli Uchica e i loro alleati hanno preso il dipartimento di Tortura e investigazione, il quartiere degli Hyuga, l'ospedale, la voliera e i quartieri di alcuni clan minori.”.

 

Hiruzen fece del suo meglio per non farsi prendere dal panico e analizzare la situazione. Cos'era successo a Shisui Uchica? Gli altri Uchica avevano previsto il suo piano? Questa sembrava l'unica spiegazione logica. Non c'era comunque tempo per capire cos'era andato storto, poteva solo rimediare e limitare il problema dei morti.

 

“ Voglio che tu e tutti gli altri ANBU della torre andiate a liberare l'ospedale, è la vostra priorità numero 1. Poi dovete proteggere i civili. Io resterò qui e cercerò di far ragionare Fugaku.”.

 

“ Ma, Hokage- sama, non possiamo lasciarvi senza protezione in un momento simile!”, protestò lo shinobi.

 

“ Metti in discussione i miei ordini?!”, ringhiò Hiruzen, facendo quasi saltare l'ANBU, disabituato a tali dimostrazioni di rabbia.

 

“ Ovviamente no. Riferirò agli altri i vostri ordini, Hokage- sama. Buona fortuna...”, disse questi prima di sparire. Una volta solo l'Hokage prese un foglio di carta e dell'inchiostro per scrivere. Una volta finito sigillò la pergamena e con qualche sigillo la fece sparire in una nuvola di fumo. Quindi si prese una boccata di pipa.

 

“ Quindi, è cosi che finisce... perchè, anche se ho vissuto così a lungo, sento di non aver ancora fatto abbastanza?- si chiese prima di prendere una foto con la sua moglie deceduta e i loro figli, ancora adolescenti all'epoca- almeno sembra ti rivedrò presto, Biwako- chan.”.

 

*****

 

Itachi guardò il villaggio di fronte a lui dal tetto del suo appartamento. Edifici in fiamme brillavano sotto il cielo nottturno, la cui quiete era disturbata da urla ed esplosioni. Non ci mise molto a vedere Uchica, mercenari e criminali combattere con i ninja di Konoha. Il ninja si morse il pollice e fece alcuni sigilli.

“ Tecnica del richiamo!”. Da una nuvola apparve un corvo grande il doppio di Itachi, che ricevette un'occhiata curiosa.

 

“ Buonasera, Itachi- san. E' bello rivederti, ma sembri stressato, che succede?”.

 

“ Buonaserata anche a te, Kurokaze- san. E sì, c'è qualcosa di sbagliato, molto sbagliato. Quello che temevo è finalmente successo. Gli Uchica stanno cercando di prendere Konoha con la forza.”.

 

“ Capisco- disse il corvo dopo aver visto l'autentica guerra in corso- come posso aiutare?”.

 

“ Mi serve che tu guardi Konoha dal cielo, cercando tutti i gruppi più grandi di Uchica. Concentrati sopratutto su quelli che sembrano in vantaggio. Lascia i più deboli per dopo.”.

 

“ Consideralo fatto, Itachi- san.”, disse Kurokaze prima di dividersi in uno stormo di corvi molto più piccoli che si sparpagliarono per il villaggio, tranne uno posatosi sulle spalle di Itachi.

 

“ Vorrei usassi due tuoi cloni anche per vigilare sul mio amico Shisui Uchica, che è in casa mia, e su Sasuke, che dovrebbe essere nel suo letto.”, concluse quindi il moro. Controllando un'ultima volta il suo equipaggiamento, prese la sua spada e saltò dall'edificio per tagliare un Uchica al momento dell'atterraggio.

 

Così facendo aveva già scelto il suo lato della barricata, e non c'era possibilità di tirarsi indietro. Non che a Itachi importasse, siccome si considerava prima un ninja di Konoha e solo dopo un Uchica. Avrebbe protetto il villaggio e i suoi abitanti a ogni costo, persino se fosse significato combattere la sua famiglia. Doveva fermare il colpo di stato a ogni costo, e c'era solo un mezzo per farlo.

 

Un massacro.

Salve a tutti, ragazzi, spero che come al solito questa traduzione vi sia piaciuta. Finalmente si entra nel vivo nell'azione con quella che credo sia una delle saghe più dark mai fatte per una fanfiction di Naruto. Alcuni di voi probabilmente sono rimasti stupiti dal ruolo di Mikoto, ma tenete presente che lei è pur sempre una ninja, deve aver indurito il suo cuore per anni in modo da sopravvivere. Spero di farmi risentire entro fine mese, a presto.

  
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