Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Aliasor    24/06/2019    3 recensioni
Vola da lei, mia piccola Tenshi. E ottenebra il suo cuore.
[Capitolo uno]
Qualche anno dopo la sconfitta di Le Papillon, appare un emulatore che ha ottenuto, in qualche modo, il miraculous della farfalla e lo sta usando per creare le Tenshi, una nuova versione delle Akuma.
Contemporaneamente, durante l'ultimo anno di liceo, nella classe arriva un nuovo studente cieco che non nasconde il proprio humor verso la propria condizione.
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La sua si poteva definire la carrozzella più veloce dell’intera Francia, nella corsa aveva quasi investito una decina di persone, ma tutti se la cavarono con un semplice spavento. La guidava come fosse una motocicletta.
Obiettivo? L’istituto superiore di Parigi, il secondo luogo più sicuro della città. Se ve lo chiedete all’ultimo posto c’è la nostra cara torre, quella va distrutta un giorno sì e l’altro pure, prima o poi Eiffel uscirà dalla tomba come zombie e prenderà a sberle tutti.

<< Questo cosa sarebbe?>> Domandò guardando la bottiglietta rosa.
<< Sangue mischiato a latte, non vorrai mica bere sangue non diluito davanti a tutti? Almeno così sembrerà latte alla fragola.>>
<< Il latte alla fragola, come tutti i cibi umani , mi disgusta.>>
Endrick la “fissò” sconvolto, un’espressione di disagio mista ad orrore. << Non infamare il cibo divino! Allora, immagina che durante il giorno hai bevuto troppo latte alla fragola. La notte ti svegli perché devi andare in bagno, ti accorgi però che fuori dalle coperte fa freddo e non ti va di uscire dal letto. Dopo un po' hai un bisogno di urinare insopportabile. Agonia, ansia, dilemma. Il momento si fa impellente così decidi di andare in bagno. Sei in piedi davanti alla tazza, tiri fuori, spari, ti senti liberato! Per un istante pensi che si viva solo per un momento come questo, ma poi ti rendi conto che non sei in bagno, hai solo sognato, sei ancora dentro al letto. Tra le gambe si allarga la sensazione di qualcosa di caldo però non puoi fermarti, non ce la fai. Eccola qui, questa è la verità. è questo che significa essere un bevitore di latte alla fragola, capito?>>
<< Mi sembra una cavolata che direbbe uno con la permanente naturale.>>
Doveva seriamente far vedere a quella ragazza “Gintama”, avrebbe avuto molto da imparare.

L’anziano uomo aveva deciso di prendere una boccata d’aria, stare sempre dietro una scrivania era dura. Non vedeva l’ora di indossare i suoi panni da supereroe e fare del bene.
Avrebbe avuto immediatamente l’occasione adatta per mettere in pratica le sue doti da volatile. In modo ovviamente disastroso.
Si trovò la ragazzina davanti una ragazzina, aveva i capelli biondi e un coniglietto di peluche gigante sulle ginocchia. Sembrava quasi Clara di “Heidi”, ma in una versione moderna.
<< Mi aiuti! Sto cercando mio fratello e sono inseguita da un pericoloso criminale!>>
E qui si finisce sul “prima agire, poi fare domande”. Quando una persona è in pericolo sapete cosa risponde un supereroe particolarmente eccitato?
<< Questo è un lavoro per il Gufo!>>
<< … Come scusi?>>
<< Cerca tuo fratello, qui ci penso io! Uhh-uhhh!>>
Ignorò quello strano verso da volatile che veniva strangolato ed entrò nel liceo, a caval donato non si guarda in bocca se non vuoi che ti morda.
Salì su una delle rampe per disabili e, con un po’ di sforzo, riuscì a raggiungere la zona delle classi. La gente doveva decidersi a mettere delle scale mobili o un ascensore. Non potevano fargli fare quella faticaccia ogni volta!
E poi dove si trovava la classe del fratello? Non aveva calcolato questo. Oh fantastico, un errore di calcolo.
Non poteva mica entrare in tutte! Cioè, avrebbe potuto, ma sarebbe stato fastidioso.
Ma non aveva altra scelta, non aveva con sé nemmeno il cellulare.
Ecco, ora potremmo allungare il brodo in modo fastidioso quindi facciamo che  qualcuno lassù era dalla sua e trovò subito la classe giusta… ragazzi, è una fanfiction. Non pretendete un capolavoro.
Bisogna risparmiare tempo, potremmo usare il tempo in modo più costruttivo, tipo lavorare, studiare, imparare a cantare la canzone di Plagg sul camembert a ritmo di Megalovania.
<< Scusate sto cercando Endrick Axelle, mi potete aiutare?>>
Poi partì un urlo isterico. << La bestia!>>
Un sorriso gentile. << Lila! Che bello vederti.>>
<< Vi conoscete?>> Chiese giustamente Nino curioso facendo anche la figura del Capitan Ovvio, ma a lui si può perdonare.
<< Quella bestiaccia su ruote è la sorella di Endrick! Tenetela lontana da me!>>
Tutti guardarono la ragazzina, come poteva definirla così? Aveva due occhioni da cucciolo da fare invidia a Tikki, era adorabile.
Occhioni particolarmente lucidi a quanto pareva. Oddio, stava per piangere.
<< C… come puoi definirmi così? Quando tu e mio fratello vi siete l… lasciati sono rimasta davvero ferita.>>
Tutti guardarono l’italiana, wow era riuscita a metterla in una posizione tremenda di inferiorità di gruppo. Marinette non ci era mai riuscita, provava una certa ammirazione per lei in quel momento.
<< Ora Endrick è in giro con la sua fidanzata.>> Commentò di nuovo Nino sorprendendola. Da quando suo fratello era fidanzato?
<< Sono una coppia carinissima.>> Aggiunse Lila cercando di recitare il più possibile il ruolo della santarellina che tanto le calzava bene. << Ti accompagno io molto volentieri.>>
Spinse lentamente la sua carrozzella restando da sole.
<< Infame come sempre, Rebecca.>>
<< Chiudi il becco o ti strangolo con le tue stesse extension, scrofa.>> Wow, chi si somiglia si piglia. << Piuttosto che uscire con te mio fratello può uscire anche con un procione idrofobo, sarebbe meno pericoloso.>>
Le donne sono spaventose. Quella ragazzina teneva testa a Lila senza troppi problemi nell’imprecargli contro. Viso d’angelo e cuore di demone.
Mi divertirei ad inserire altro, ma anche gli altri uscirono all’improvviso chiamati da un urlo, o da un verso. Un verso da gufo addolorato.
L’uomo in completo stava tenendo alzo ad un metro da terra il preside per una gamba mentre con l’altra si grattava la folta barba nera. Quanto doveva essere forte? Forse avrebbe potuto stendere anche il bodyguard di Adrien.
<< Lascia andare il preside!>>
Doveva essere davvero amato quell’uomo, tutti gli studenti si erano armati di sedie e banchi per difenderlo. Lui da dietro i suoi occhiali da sole scuri non tentennò.
<< Datemi la ragazza.>>
Era uno scontro uno contro tutti.
Molti sarebbero “caduti” ( un modo come un altro per dire lanciati in un cespuglio), se lui non fosse intervenuto.
<< Che succede?>> Endrick e Shelly scesero per comprendere la situazione, lui era sorpreso, lei apatica. Poi fermò tutti con delle semplici parole. Lo aveva riconosciuto subito dalla voce. << Rebecca è scappata di nuovo, zio?>>
<< Esatto e non so cosa fare! La stavo cercando poi questo tipo mi ha urlato dandomi del cattivo e aggredendomi in un costume assurdo! Sono andato nel panico e sono ricorso ai muscoli!>> Lo lasciò cadere togliendosi gli occhiali mostrando un paio di occhi arrossati dalle lacrime trattenute.
<< Potresti spiegarmi la situazione?>> Domandò il pres… il Gufo tenendosi la testa dolorante.
<< Lui è mio zio, cioè il fidanzato di mio zio. Una ragazzina in sedia  rotelle vi ha chiesto aiuto, vero? Mia sorella lo fa sempre, scappa di casa per esplorare, lo zio Gregory deve inseguirla e finisce con fare queste scenette.>>
<< Non è colpa mia se sono nato con questa faccia da criminale e lei lo sfrutta.>>
Ci fu il silenzio generale, ma si poteva avvertire il sentimento di pietà e sostegno morale generale. Marinette prese la parole come rappresentante di classe.
<< Vuoi dire che quella bambina così carina...>>
<< Carina e furba come una faina. Per andare in giro le inventa tutte, non è cattiva, ma starci dietro è un esaurimento nervoso.>> Aggiunse stringendosi la fronte con le mani. << Rebecca prima o poi ti farà arrestare, zio.>>

Il tutto si risolse, ci crediate o meno, abbastanza velocemente. Uscì fuori che il Gufo aveva aggredito Gregory prima che potesse dire qualsiasi cosa, evitarono perciò di portare tutto dalla polizia. E poi anche lui da giovane voleva diventare un supereroe, senza contare che in patria faceva l’insegnate d’asilo, si trovarono sorprendentemente bene insieme.
Rebecca invece fu lasciata con Marinette mentre Endrick chiamava l’altro zio avvertendolo del problema. Era la più affidabile del gruppo.
<< Marinette, la vuoi vedere una cosa bella?>>
<< Certo.>> Sorrise. << Cos’è?>>
Aprì una lampo sulla schiena del peluche che si portava dietro. L’altra ragazza trasalì alla visione.
<< L’ho trovato svenuto davanti casa.>> Mostrò una piccola creaturina simile a un cobra svenuto. Sembrava stremato.
<< Sass!>>

 


Appaiono ufficialmente Rebecca e Gregory! Ecco qualcuna che sa mettere Lila al suo posto, forse Endrick attira le pazze?
Vi lascio ancora i miei link per i miei racconti seri. Si consiglia la lettura dai 15 anni in su.

Blog: http://aliasor.altervista.org/
Twitter: https://twitter.com/Aliasor12
​Facebook: https://www.facebook.com/AliasorScrittore/

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Aliasor