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Autore: X_98    21/07/2019    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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La festa d’inverno era ormai imminente. Lord Enlai e Lady Yi si trovavano nella sala del trono in compagnia del figlio per decidere gli ultimi preparativi in vista del grande evento.

Un‘esplosione fece andare a sbattere il giovane contro le colonne della sala, mentre i sovrani si accovacciarono accanto al trono nel tentativo di ripararsi dai detriti che schizzarono ovunque. Una strana figura ammantata si fece largo nella sala del trono. Era entrata dalla finestra, come se fosse in grado di volare anche se non sembrava avere piume! L’intruso si tolse il cappuccio che gli copriva il volto, ma Shen non ci fece troppo caso notando con paura che non era solo! Altri nove impostori entrarono nella sala, restando dietro ed a una notevole distanza da colui che, senza ombra di dubbio, era il capo.

“Buongiorno a tutti i presenti! Io sono Derek, sovrano delle isole solitarie, venuto qui con un sogno.......” ma l’oratore si ritrovò a rimanere a bocca aperta mentre qualcuno interrompeva la sua frase d’effetto, da tempo preparata e studiata perché creasse un’atmosfera da brivido “Come osi entrare così in casa mia!” Urlò Lord Enlai furioso per poi rimanere a fissare l’intruso a becco aperto: era un umano!

Impossibile! Gli esseri umani erano solo dei miti, frutto dell’immaginazione! Eppure questa strana creatura corrispondeva pienamente alla descrizione: stava su due zampe, non aveva piume o una folta pelliccia a coprire il suo corpo, privo di artigli o armi naturali e possedeva una sviluppata intelligenza! Be’ quest’ultimo punto era ancora da verificare!

“Uccellino, non ti hanno insegnato che interrompere le persone è maleducato?!” Chiese sarcastico colui che si faceva chiamare Derek.

“Perché fare esplodere le case altrui è una cortesia, invece!” Disse Shen furioso avvicinandosi con fare minaccioso all’uomo che si trovava di fronte al trono del padre.

Uno degli intrusi sobbalzò “Signore! Se sto sognando svegliatemi!” Disse l’individuo parlando ai suoi compagni. Tutti e dieci gli umani guardavano Shen con assoluta meraviglia ed incredulità.

“Credevo che la vostra specie appartenesse solo alle leggende! Perché siete venuti in un mondo così diverso dal vostro?” Chiese Lord Enlai rassicurato una volta che vide entrare le guardie lupo ma sorprendendosi quando gli sconosciuti non reagirono: stranamente gli umani non sembravano per niente intimoriti dai canidi.

 “Te l’ho detto! Sto inseguendo un sogno!” Rispose il capo degli uomini.

“Di cosa si tratta?!” Insistette il sovrano che stava lentamente perdendo la pazienza.

“Guarda tu stesso!” Disse Derek facendo schioccare le dita. All’improvviso entrarono dalle finestre varie specie di animali che si posizionarono dietro al gruppo di umani.

Però non tutti possedevano le ali! Allora come cavolo erano arrivati fin lassù senza usare le scale, si chiese Shen mentalmente!

“Ammira la più grande collezione di tutti i tempi! Ho una tigre, un gufo, una scimmia, un leopardo e tanti altri animali unici nel loro genere, ma mi è sempre mancato qualcosa! Me lo sentivo! Si, la mia perla più preziosa ancora non si era mostrata....ma ora.........Ora è di fronte a me!” Disse l’umano mettendo le braccia avanti.

“Di cosa sta parlando?” Chiese Zhan confuso che, arrivato a metà discorso, non riusciva a coglierne il pieno significato. Anche i sovrani non sembravano capire mentre Shen tremò nel sentire quella frase che tolse ogni dubbio. Era lui il loro obbiettivo! Tutti quegli animali erano come lui con l’unica differenza che il pavone bianco aveva ancora la sua libertà!

“Io sono un collezionista, possiedo cose uniche al mondo, ma non avevo mai visto una tale meraviglia! Un....pavone albino! ” Disse indicando Shen.

Lord Enlai e Lady Yi sussultarono, così come il lupo. 

“Cioè in realtà si! Però con tali colori mi manca e non sarò soddisfatto fino a quando non avrò nella mia collezione fino all’ultimo pavone bianco esistente di questo mondo! Sapete cosa fare!” Disse il capo battendo le mani, rivolto ai suoi uomini.

Gli umani imbracciarono delle balestre e le puntarono verso i due pavoni. Zhan si mise in posizione di combattimento così come Shen.

“Arrenditi e non gli verrà fatto alcun male!” Disse Derek indicando i sovrani.

Dopo un momento interminabile Shen abbassò la sua arma, la nascose nelle vesti e si avvicinò agli intrusi.

“No! Stai indietro!” Urlò Lord Enlai quando vide che il figlio si stava consegnando a loro. Ma era troppo tardi. I lupi obbedirono al loro signore e non mossero un muscolo per fermarlo o difenderlo. Zhan non riuscì a trattenere un ringhio quando vide il suo amico che veniva legato con spesse corde.

“Prova a ribellarti e loro muoiono!” Disse l’umano rivolto al pavone bianco “......disubbidisci e loro muoiono! Tenta di scappare......e loro muoiono!.....” ma un’altro individuo interruppe il capo durante una tale eclatante ed inquietante minaccia, anch’essa studiata con minuziosa cura per fare la sua scena una volta detta e far apparire Derek come un boss del crimine.

“Insomma obbedisci ciecamente al grande Derek e non gli verrà fatto alcun male!” Quest’ultimo gli rifilò un occhiataccia tale da incenerire chiunque ne fosse stato colpito, con il solo risultato di far sbiancare colui che aveva osato aprire bocca!

“Diventeremo ricchi!” Esultò Derek imitato subito dopo dai suoi uomini.

Shen diede un ultima occhiata ai suoi amati genitori e rivolse a loro un sorriso rassicurativo. Si, sarebbe riuscito a scappare ed avrebbe sconfitto quegli arroganti umani, questo avrebbe fatto si che il suo nome non sarebbe mai stato dimenticato!

“Tutti a bordo!” Urlò un umano che si trovava sopra ad una strana costruzione di metallo volante. E Shen si chiese come aveva fatto a non notarla prima mentre veniva letteralmente trascinato sopra di essa. 

Era costituita da una grossa costruzione di ferro e legno che formava il ponte principale. Ai suoi bordi erano fissati due grossi palloni ovali, grandi come un edificio, che molto probabilmente la sostenevano per aria. Un rumore proveniente dalla base gli fece notare la presenza di alcune pale rotanti che sembravano muoversi grazie ad una forza a lui sconosciuta. Come ciliegina sulla torta, sembrava che gli umani fossero in grado di manovrarla per farla andare in qualsiasi direzione da loro voluta!

In poco tempo vide la città farsi sempre più piccola. Il pianto di sua madre continuava a tormentarlo, ma era sicuro che li avrebbe rivisti! 

Fu messo in una gabbia così come gli altri animali.

“Sai dove ci stanno portando?” Chiese ad un leopardo. Quest’ultimo fissava il vuoto rimanendo impalato come un baccalà. Portava una specie di museruola con incastonato sulla cinghia che gli stava in fronte, uno zaffiro rosso che rifletteva la luce del sole accecando chiunque lo guardasse!

Shen, dopo vari tentativi, rinunciò a tentare un qualsiasi approccio con tutti gli altri, umani e non.

Vide che Derek teneva in mano un bastone con incastonata un’altra pietra rosso zaffiro. Brillava ancor più di una stella e rimase colpito quando perse tale luce all’improvviso dopo che l’umano ebbe premuto un parte del bastone. Subito dopo tutti gli altri animali caddero in terra come dei sacchi di patate e dei lamenti seguirono tale scena.

“Ma guarda! Ora anch’io ho un vicino!” Disse il leopardo. “Ora mi parli?” Chiese seccato Shen. “Il nostro padrone Derek tiene in mano il potere del grande rubino rosso. È riuscito a manipolare così bene la sua energia che riesce a sottomettere chiunque al suo volere!” Spiegò il felino. “A me non ha fatto alcun effetto!” Rispose il pavone atono.

“Certo che no! Si serve di altre pietre che riescono a captare l’energia così da controllare molte più persone di quanto realmente sarebbe in grado di sottomettere!

A proposito io mi chiamo Mei! Tu chi sei?” Domandò lei.

“Mi hai appena rapito e non sai chi sono?” Chiese Shen incredulo. “Primo, Derek ci controlla a suo piacimento facendoci fare tutto quello che vuole lui, secondo noi non ci ricordiamo mai niente di ciò che accade mentre subiamo l’influenza del diamante e terzo........aspetta, non c’è nessun terzo punto! Almeno per ora! Mi sa che me lo sono dimenticata!” Disse il leopardo sedendosi comodamente in terra.

“Quindi anch’io diventerò un suo servitore?” Domandò il pavone.

“Si, ma solo dopo aver contribuito ad ampliare la specie!” Rispose Mei prima di iniziare a camminare in tondo nella sua gabbia.

“Ampliare la specie?” Shen voleva credere di aver capito male! Si era poco ma sicuro.

“Ora del rancio!” Urlò un uomo mentre gettava, con un mestolo, nelle varie ciotole presenti nelle numerose gabbie, un intruglio maleodorante. “Buon appetito!” Disse Mei prima di mettersi a quattro zampe e mangiare come un.....animale!

Shen non riuscì a trattenere una smorfia di disgusto.

“She....nun.....a manshi...o fascio io!” Stava delirando? Forse quello era cibo avariato mescolato assieme!

Mei ingoiò il boccone e dopo essersi pulita il muso con la zampa ripetè “Se non lo mangio lo faccio io!” Disse facendo passare un braccio tra le sbarre.

“Non fare compimenti!” Disse Shen contento di sbarazzarsi di quella roba.

“E tu non dovresti essere così schizzinoso! Questa zuppa è la cosa migliore che ci sia!” Disse Mei prima di divorare anche la sua parte.

“Davvero?” Chiese il pavone anche se non voleva una risposta. “Si, di solito ci profilano verdura avariata, vedi un po’ te cos’è meglio!” Disse il felino prima di acciambellarsi in un angolo della gabbia.

Era molte ore che quella strana costruzione volava sopra all’oceano. Shen ringraziò mentalmente gli umani per avergli dato una coperta perché le raffiche di vento erano fredde ed estremamente forti.

“Mei?” Chiamò il leopardo cercando di non farsi sentire da altri. Lei fece capolino da sotto le coperte e dopo uno sbadiglio parlò “Ciao! Perché non dormi?” Chiese lei.

“Tu sei come me, vero? Come tutti gli animali prigionieri!” Disse Shen con voce sofferente. “No!” Il pavone alzò la testa sorpreso “No?” Domandò confuso “No, io non sono un pavone, genio!.........dalla tua espressione devo dedurre che non era questo a cui ti riferivi, giusto?” Chiese lei divertita dall’assurda faccia che aveva l’uccello. “Sei......albina!” Disse Shen con disprezzo “Si e ne vado fiera!” Rispose con entusiasmo il felino.

“È il colore della morte! Una maledizione, un cattivo presagio, come puoi esserne orgogliosa?” Chiese il pavone adirato. “Tu sei cresciuto in mezzo a persone ignoranti, vero?” Quella domanda lo confuse ancora di più “È incredibile! Nel posto dove ci stanno portando nessuno di noi sa leggere o scrivere, ma siamo molto più aperti con gente “unica”! Io sono albina ed i miei genitori non me l’hanno mai fatto pesare, per il semplice fatto che non cambia niente! Sono gli altri che ti fanno soffrire per il semplice fatto di essere diverso, ma solo perché la diversità fa paura! Non chiedermi una spiegazione......non sono mica una che capisce la mente animale! I miei amati genitori mi hanno sempre detto che il bianco è il colore della purezza, della rinascita e non quello degli sfigati come dici tu!” Disse il leopardo tranquillamente “Ho detto colore della morte! Solo.....non l’avevo mai pensata in questo modo!” Disse Shen scioccato.

“Ti disprezzi! Non ti vuoi bene! Solo a causa di gente stupida! Però ti comprendo! Anche se non dovrebbe importarti cosa pensano le altre persone non riesci a fare a meno di soffrire per quello che dicono! Le parole fanno molto più male delle botte a volte!” Disse Mei sconsolata. “Non sono stupidi.........dicono.....la verità! Se fossi nato normale quell’umano pazzo non sarebbe comparso mettendo a rischio l’intera città solo per catturarmi!” Disse Shen con un tono sofferente. “È pazzo! L’hai appena detto! Chi ti dice che la prossima volta non miri a qualcun’altro che di “anormale” non ha niente!? Ha preso la merce che gli avrebbe fatto guadagnare di più, cioè quella rara, cioè noi!” Rispose a tono Mei.

“Però tu sembra che sia stata fatta prigioniera da più tempo di me!” Disse Shen curioso. “Si! Mi ha venduto per una somma esorbitante e poi a minacciato l’acquirente di morte per riavermi indietro! Così ci ha guadagnato soltanto!

Vanta una collezione unica e deve in qualche modo contenere le spese per catturare nuovi esemplari!” Disse il felino come se fosse tutto perfettamente normale.

“E.....i tuoi genitori?” Chiese Shen non proprio sicuro di essere delicato con tale domanda. “Morti! Li ha uccisi quando hanno combattuto per difendermi.....i tuoi?” Forse gli aveva posto quel quesito per non dover pensare troppo alla sua dolorosa perdita, ma il pavone bianco notò subito una differenza abissale tra lui e quel leopardo. Lei era cresciuta circondata dall’amore e la comprensione, mentre lui tra l’odio ed il pregiudizio. I suoi genitori avevano combattuto per proteggerla, mentre suo padre non aveva mosso una piuma in sua difesa! Certo, la città sarebbe stata in pericolo se avesse reagito, ma lui era suo figlio! Un dolore lancinante lo colse nel petto e sull’orlo delle lacrime disse “Mi hanno lasciato andare!”. Subito dopo mise la testa sotto l’ala per far intendere che ne aveva abbastanza di parlare.

La domanda che si stava formando nella sua mente dopo quella conversazione era dolorosa! Terribile! Ma non riusciva a non chiederselo: i suoi genitori lo avevano mai amato? 

Quand’era piccolo non c’erano mai stati! Solo quando era diventato certo che lui sarebbe sopravvissuto avevano iniziato a passare dei brevi momenti assieme, ma c’era sempre stato qualcosa tra di loro. Era invisibile, ma Shen sapeva che un velo li aveva tenuti divisi e non si era mai squarciato. Il pavone bianco non aveva mai avuto una dimostrazione vera dell’amore che provavano per lui! Questo, fin dall’inizio,  aveva gettato l’ombra del dubbio nel cuore di Shen.....ed ora si sentiva perso!

Forse quella era la conferma che a loro importava solo del benessere della città e della gente che vi ci abitava? Tenevano di più ai loro sudditi da lasciarlo andare senza battere ciglio? Da quel che aveva potuto vedere.....sembrava di si!

Smise di rimuginare su quei dubbi terrificanti ed iniziò a guardarsi intorno nel disperato tentativo di trovare qualcosa che lo distraesse!

Non sapeva dire quanto tempo passò, ma Mei gli pose una domanda “Vuoi essere mio amico?” Lui sorrise tristemente “Si!” Rispose con decisione “Gli amici non si abbandonano mai! Io ti prometto che ci sarò sempre al tuo fianco!” Disse lei facendo passare una zampa attraverso le sbarre. Lui la afferrò e strinse con forza per sigillare quel patto d’amicizia.

Vennero bruscamente interrotti da numerosi uomini che circondarono le gabbie.

Uno di loro afferrò il pavone bianco per il collo con uno strano bastone sulla cui estremità c’era una corda, facendola passare attorno al collo di Shen, mentre altri due entrarono nella gabbia. Shen era terrorizzato e non riuscì a trattenersi dal soffiare contro agli estranei. Gli immobilizzarono le ali mentre un quarto individuo iniziò ad ispezionarlo accuratamente.

Fortunatamente Mei si era nascosta sotto le coperte così non avrebbe assistito a quella scena umiliante! Improvvisamente l’uomo si fermò “È molto giovane!” disse tutto contento. Poi passò a controllare le ali, la coda, il collo, gli occhi e la bocca! Shen odiava i medici! Li aveva sempre detestati dato che fin da piccolo, a causa del suo sistema immunitario basso, ne aveva visti molti!

Un piccolo oggetto freddo gli fu messo sul petto e vide che il viso dell’umano era estremamente serio.“Ma cosa sta facendo?”Pensò il pavone.

Gli tastò tutto il torace e poi disse “Battito buono, anche il torace è messo molto bene! È in ottima salute!”. Una volta che i tre uomini furono usciti fu liberato dal cappio. “Sono fastidiosi lo so! Ma questo è niente! Ti imporranno di accoppiarti con una della tua specie più in là, cioè, una volta che saremo arrivati a destinazione!” Disse Mei restando acciambellata sotto le coperte. 

“Come sai certe cose?” Chiese turbato il pavone “Gli umani hanno la lingua lunga! Mi è bastato fare attenzione ogni volta che si avvicinavano alla gabbia! Credo che ci vedano come un investimento invece che come esseri viventi! Il problema è che si aspettano l’obbedienza ceca da parte nostra! Sai, ora conosco il significato della parola schiavitù! Anche se potrebbe essere definita “Prigionia” la nostra situazione attuale, non credi?” Chiese Mei una volta che ebbe finito di riflettere ad alta voce.

“Non mi domeranno mai! Io combatterò fino alla morte!” Disse Shen furioso per il trattamento ricevuto. “Perfetto! Da queste tue parole deduco che la nostra amicizia sarà molto breve, così come la tua vita!” Mei fece capolino da sotto le coperte e lo guardò male “Ora pensa a sopravvivere, poi ci occuperemo del piano di fuga!” Disse prima di risparire sotto al tessuto. “Io non voglio sopravvivere! Voglio vivere!” Urlò Shen spazientito.

“Si, ma non sempre uno ha ciò che vuole!” Rispose Mei per poi ringhiare.

Parlare con una palla di cotone non era entusiasmante, così il pavone decise di non ribattere nuovamente. “Il mio nome è Shen!” Disse alla fine il pavone sentendo ridere il felino da sotto le coperte.

Una cosa era certa: doveva scappare! 

Avrebbe liberato anche gli altri animali, certo! Ma sapeva che più tempo sarebbe passato e più gli umani si sarebbero rafforzati dato che, a quanto pare, li stavano portando in una specie di fortezza.

 

Ciao, sono X_98, questa è la prima storia che scrivo e spero che alla fine sarà qualcosa di decente! 

I genitori di Lord Shen li ho chiamati Lord Enlai (che significa "apprezzamento") e Lady Yi (felice, splendente come una perla). 

Dato che i loro nomi non sono mai stati menzionati nel film, ho dato loro alcuni scelti da me. 

Siamo solo all'inizio perché ho in mente un'avventura piena di sorprese e pericoli! 

Fatemi sapere cosa ne pensate e scusate eventuali errori di ortografia! Arrivederci,

X-98

   
 
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