Killing Me Slowly
“Non farlo di fronte a me, ti chiedo almeno questo” lo supplicai disperata, asciugandomi l’ennesima lacrima.
Ives era sdraiato sul divano, i vestiti troppo larghi gli ricadevano addosso, mettendo in evidenza le ossa sporgenti. Tra le dita sottili stringeva il solito ago.
Era così consumato.
Mi rivolse un sorriso mesto e allucinato, i suoi occhi erano opachi e scuri come un mare in tempesta. “Salvati, almeno tu. Vai via, sei ancora in tempo. Io morirò tra poco.” Parlò con sinistra tranquillità.
Sgranai gli occhi. “Che cazzo dici? C’è ancora tempo per disintossicarti, se lo vuoi!”
Scosse il capo. “Ho preso l’AIDS, mi ucciderà. Tanto vale che vada in overdose.”