Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: fenris    24/07/2019    0 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il colpo degli Uchica, parte 3 o Sharingan vs Sharingan

 

Dopo trenta minuti che sembrarono ore, Tsunade era finalmente fuori pericolo, pur avendo perso un sacco di sangue e sentendosi molto debole. Dubitava di poter combattere ancora, ma non per questo era inutile.

 

“ Tsunade- sama, come si sente?”, le domandò Shizune aiutandola a rimettersi in piedi.

 

“ Molto meglio grazie a te.”.

 

“ Dovrei... prendere i bambini?”.

 

“ Assolutamente no. Resteranno nel rifugio fino a quando le cose non si calmeranno. E poi abbiamo altro lavoro da fare- disse bagnandosi le dite col sangue della sua ferita- Tecnica del richiamo!- Da una nuvola di fumo apparve un'enorme lumaca bianca col dorso blu-Katsuyu, il villaggio è sotto attacco. Ho bisogno che tu trovi i feriti per curarli- istruì Tsunade- ma ignora gli Uchica. Sono loro i responsabili.”.

 

“ Capito, Tsunade- sama.”, rispose la signora delle lumache prima di dividersi in decine di copie di sé stessa e spargersi lungo il villaggio.

 

“ Tsunade- sama, è sicura di farcela? La rete di guarigione ha bisogno di parecchio chackra, e voi siete stata ferita quasi a morte.”, disse Shizune, preoccupata dai limiti che Tsunade era disposta a superare per difendere il villaggio.

 

“ Lo so, ecco perchè userò una parte del tuo chackra, se sei d'accordo.”.

 

“ Ovviamente sì! Ma comunque, in uno stato simile un simile uso di chackra potrebbe significare la sua morte.”.

 

“ Non morirò oggi, Shizune. Pensi che ti lascerei sola con i bambini e Jiraya?- rise debolmente la bionda-Forza, abbiamo un villaggio da salvare.”. Le due donne quindi si sedettero l'una di fronte all'altra e unirono le mani , dirigendo le proprie energie verso Katsuyu.

 

*****

 

Durante la sua lunga vita, Hiruzen aveva assistito a una miriade di battaglie, soprattutto durante le due Grandi guerre ninja. Alcune vinte, alcune perse, in tutte era riuscito a scappare vivo. Contro ninja degli altri villaggi maggiori o minori, o clan indipendenti. Diavolo, aveva combattuto perfino la più forte delle bestie con la coda ed era sopravvissuto per raccontarolo, cosa che solo Hashirama Senju era riuscito a fare prima.

 

Paradossalmente, furono tutte queste battaglie a trasformare l'Hokage in un uomo il cui scopo erano pace e comprensione, obbiettivi che aveva instillato nei suoi allievi con vari gradi di successo e un singolo devastante fallimento. Perchè nessun uomo o donna avrebbe voluto passare cosa il terzo Hokage aveva affrontato. E ne era uscito relativamente bene, a differenza di Danzo Shimura, che si era trasformato in un individuo calcolatore e privo d'emozioni.

 

Non era neanche la prima volta che lui o i suoi predecessori combattevano un traditore. Aveva già combattuto il suo vecchio studente Orochimaru quando i suoi terribili esperimenti vennero alla luce( e ancora oggi si chiedeva se non avesse dovuto ucciderlo), mentre Hashirama aveva combattuto contro Madare molti anni prima.

 

Ma anche in quei casi, Orochimaru e Madara erano solo individui con una smodata ambizione. Questa era la prima volta che un intero clan si rivoltava contro Konoha. Una parte di lui ricordò l'avvertimento di Tobirama- sensei riguardo il pericolo costituito dagli Uchica, ma un'altra non potè fare a meno di chiedersi se non avesse potuto fare di più per riparare i legami tra il clan e il resto del villaggio.

 

E ora, circondato dal loro patriarca e diversi ninja elitè, sapeva che sarebbe morto. Non aveva paura della morte in sé, avendo preso molte missioni quasi suicide, ma il pensiero che il villaggio avrebbe passato un'altra crisi così presto lo terrorizzava.

 

Per di più, a differenza dei suoi predecessori e del suo successore, pur morendo sempre combattendo sempre nemici del villaggio, erano nemici interni.

 

“ Prima di cominciare, ho un'ultima domanda- disse fermo l'Hokage- cos'è successo a Shisui Uchica?”.

 

“ Shisui? Perchè chiedi- chiese a sua volta l'uomo, confuso- Era un tuo agente?”.

 

“ Sì, aveva un piano per fermarti, ma non l'ho visto dall'ultima volta che abbiamo parlato. L'avete trovato?”.

 

“ Non eravamo al corrente del tradimento di Shisui, ma vista la sua amicizia con Itachi non è una sorpresa. Per risponderti, l'ultima volta che abbiamo visto Shisui, stava parlando con alcuni ANBU.”.

 

“ ANBU? Non può essere... a meno che... Danzo, cos'hai fatto?”, si lamentò Hiruzen realizzato quanto successo.

 

“ Mphh, non puoi neanche controllare i tuoi subordinati. E' incredibile il villaggio sia durato così a lungo, ma non preoccuparti, Hiruzen. Una nuova età dell'oro sta per cominciare, appena ci saremmo liberati delle reliquie del passato!- affermò Fugaku formando rapidamente dei sigilli- Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!”.

 

L'uomo sputò un'enorme palla di fuoco a Hiruzen, ma la rapidità del vecchio Hokage tradiva la sua età e schivò il proiettile fiammeggiante con un salto di lato. Ma due Uchica lo stavano già aspettando, le katane sguainate e pendenti sulla sua testa. Con dei rapidi sigilli e a grande sorpresa dei due ninja, un bastone apparve tra le mani dell'uomo a bloccare il loro colpo. Avvantagiato dalla l'oro confusione, il ninja più anziano li disarmò e li colpì in faccia.

 

Altre tre Uchica gli saltarono addosso lanciandogli contro una raffica di shuriken.


“ Dietro di te, una pioggia di shuriken!”, urlò il bastone, sorprendendo diversi Uchica.

 

“ Arte della Terra: Cupola di roccia!”, esclamò l'Hokage, ricoprendosi istantaneamente con una spessa barriera rocciosa che lo riparò dall'attacco.

 

“ Presto, rompete quella cupola!”, ordinò Fugaku.

 

“ Arte del Fulmine: Tecnica del tuono possente!”, gridò una Jonin unendo le mani sopra la testa, brillando d'elettricità pura. Rapida, puntò il braccio verso il nascondiglio dell'Hokage sparando una raffica di saette che fecero saltare la roccia con facilità. Sarutobi fu comunque rapido a saltare via, prendendo una pergamena da cui uscì un enorme shuriken. Lo lanciò per poi formare alcuni sigilli.

 

“ Tecnica della moltiplicazione degli shuriken!”. Il singolo proiettile si moltiplicò per venti, che vennero schivati da tutti gli Uchica con un'unica eccezione, finita impilata al muro.

 

' Una giù, vediamo se riesco a fare qualche altro tiro fortunato.', pensò Hiruzen atterrando e vedendo un altro avversario intento a formare sigilli.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della raffica di fiamme!”.

 

Come stelle in miniature, diverse sfere gialle apparvero attorno allo shinobi, e con un gesto le diresse contro l'Hokage. Questi corse con incredibile rapidità per schivarle e poi raggiunse l'assalitore per colpirlo con la staffa. Saltò di lato per schivare, ma con sua immensa sorpresa, un braccio ricoperto di pelo bianco uscì dall'arma per afferrare il suo collo. Con uno 'scrunch', il povero Uchica entrò nel mondo dei più.

 

“ Attenti a quel bastone! E' il re delle scimmie, Enma, troppo pericoloso- esclamò Fugaku per avvertire i compagni- Nuovo piano, lo combatterò direttamente! Voi offritemi copertura!”.

 

Il patriarca corse verso Hiruzen, la katana sguainata nel tentativo di ucciderlo. I due uomini si scontrarono ripetutamente, colpendosi e parando gli attacchi l'uno dell'altro. Ogni volta che gli altri Uchica vedevano un'apertura, attaccavano l'Hokage con attacchi infuocati o armi da lancio, prendendo il bersaglio più di una volta purtroppo.

 

 

Una palla di fuoco al momento sbagliato colpì Fugaku, costringendolo a ritirarsi e lasciando un po' di spazio per respirare ad Hiruzen. Spazio che avrebbe usato saggiamente. I suoi predecessori avevano creato un'illusione per combattere gli Uchica.

 

“ Arte dello Yin: Tecnica dell'oscurità profonda!”, esclamò l'Hokage prima che la torre venisse ricoperta da un manto di tenebre. Neanche lo sharingan avrebbe potuto vedervi attraverso, ma a causa delle sue riserve di chackra Hiruzen avrebbe potuto tenerlo attivo solo per qualche secondo.

 

“ Kenichi, rintraccia subito l'Hokage!”, ordinò Fugaku al suo miglior sensore.

 

“ Già fatto, è dietro- HACK!”, urlò a sua volta l'uomo prima di venire colpito alle spalle. Hiruzen era abbastanza intelligente da colpire il sensore per primo dopotutto.

 

“ KENICHI!”, gridò un'altro Uchica segnalando la sua posizione all'Hokage, che silenziosamente giunse dietro di lui e gli ruppe il cranio. In quel momento però Hiruzen si ritrovò incapace di mantenere il jutsu, portando nuovamente la luce sul campo di battaglia e dando a Fugaku la disgustosa visione degli Uchica morti.

 

 

“ Anche a quest'età sei un figlio di puttana molto resistente, te l'hanno mai detto?”, commentò il capoclan, dandò un ringhio a Hiruzen.

 

“ Diverse volte, è parte del lavoro.”, rispose il vecchio guerriero concedendosi una risata.

 

“ Pensare che hai già ucciso quattro dei miei uomini.”, disse ancora Fugaku scrollando la testa.

 

“ Sei l'unico da incolpare per le loro morti.”.

 

“ Lo so, ecco perchè sarò sicuro di vincere.”.

 

*****

 

Stanza sotterranea di casa Senju

 

Naruto non potè non essere impressionato dalla previdenza che i suoi genitori avevano dimostrato preparando quel rifugio. Era un'unica singola stanza grande quanto i due piani della loro casa. C'erano diverse casse piene di cibo inscatolato e acqua, così come medicinali e qualche mobile. Più, come detto da Shizune, un bagno con grandi riserve di carta igienica.

 

I muri invece erano totalmente ricoperti di sigilli. Ne riconobbe alcuni, per lo più di protezione, in modo da aumentare la resistenza e annullare i ninjutsu. E altri che bloccavano i suoni dall'interno, sebbene Naruto e due gemelli potessero ancora sentire cosa stava succedendo fuori. E ovviamente molti altre tecniche volti a nascondere il luogo che neanche il biondino riconobbe. Sebbene avesse sentito da Shizune che neanche il Byakugan e lo Sharingan potessero vederci attraverso.

 

Gli era stato detto che, sia per la sua parentela che per il suo stato come jinchuriki, molti avrebbero provado a fargli del male o rapirlo, e per questo gli serviva protezione. Ma questo... che tipo di minaccia avrebbe portato alla creazione di quel rifugio? I suoi genitori erano al corrente di cosa sarebbe accaduto? E se sì non perchè non avevano fatto niente per impedirlo?

 

Naruto aveva fin troppe domande. Doveva parlare coi suoi genitori appena le cose si fossero calmate. Ma fu strappato dai suoi pensieri quando una mano tirò il bordo della sua maglietta. Era Kaida, con uno sguardo molto preoccupato.

 

“ Naruto- niisan... Mamma e Shizune- neechan staranno bene?”, chiese l'albina. Anche Naruto aveva avuto i suoi dubbi. Aveva sentito grida, oggetti che si rompono, esplosioni e altro ancora, prima di lasciar spazio al silenzio. Era comunque a conoscenza di quanto sua madre e sua sorella maggiore fossero forti, si rifiuteva di credere che fossero morti. Per lo più, doveva essere forte per i suoi fratelli.

 

“ Certo che stanno bene! Mamma è la donna più forte di tutti i tempi!- disse Naruto, usando il suo sorriso – dovreste vederla mentre combattiamo, con un solo pugno rompe un albero! Potete immaginare qualcuno capace di ferirla- Kaida e Hagane scossero la testa davanti al suo ottimismo- Esatto!”.

 

“ Gia... penso che tu abbia ragione.”, ammise la bambina, seppur ancora poco convinta. Naruto s'innervosì, doveva assolutamente fare qualcosa affinchè i gemelli distogliessero la mente sul cosa stava succedendo fuori.

 

“ Ehi, perchè non cerchiamo qualcosa per passare il tempo? Sono sicuro che mamma e papà abbiano messo qualche gioco da tavolo o simili, cerchiamo.”.


“ Ok!”, gridarono Kaida e Hagane all'unisono prima di dividersi per fare più in fretta. La prima guardò nell'armadio, trovando solo abiti di riserva di taglie diverse. Naruto provò nelle casse, ma trovò solo provviste. Hagane invece trovò qualcosa d'interessante.

 

“ Guardate questo!”, urlò prima di essere raggiunto dai due compagni di 'prigionia'. Di fronte a loro c'era una scatola piena di vari oggetti: pergamene, qualche libro, vestiti più vecchio e strumenti ninja usati. La cosa che più colpì lo sguardo di Naruto fu un album di fotografie già aperto. Lo prese e tirò fuori le fotografie, guardate con curiosità anche dai due gemelli.

 

“ Quello è papà.”, disse nuovamente il maschietto più giovane di casa Senju. La prima foto mostrava infatti un Jiraya molto più giovane accanto a tre ragazzi. I primi due non saltavano molto all'occhio, ma il terzo attirò subito l'interesse di Naruto: un ragazzo con occhi azzurri e capelli biondi.

 

“ Nii- san, quel bambino ti assomiglia molto- notò Kaida, dando voce ai pensieri del fratello adottivo- lo conosci?”. Naruto si ricordò che Jiraya aveva detto di essere stato il sensei di suo padre, il quarto Hokage, e che l'avrebbe allenato per superare anche lui. Un triste sorriso si formò sul suo volto.

 

“ Sì, ho una mezz'idea.”, disse malinconico prima di mettere la foto sul resto della pila per guardare la successiva. Un uomo dai capelli castani dietro tre ragazzini, di cui uno dai capelli bianchi, l'altro dai lunghi capelli neri e l'ultima coi capelli biondi raccolti in codine.

 

“ Chi sono?”, domandò Hagane, causando un risolino in Naruto.

 

“ Oh, andiamo, non dirmi che non riconoscete i vostri genitori.”, gli occhi dei gemelli si allargarono dalla sorpresa.

 

“ Sono mamma e papà? Non ci credo!”, esclamò Hagane.

 

“ E chi è l'altro? Fa paura.”, disse invece Kaida puntando al giovane moro. Jiraya e Tsunade non parlavano quasi mai di Orochimaru. Tutto quello che Naruto sapeva, oltre al suo nome, era che i tre Sannin avevano avuto un enorme litigio anni prima.

 

' Un'altra cosa che dovrò chiedere a papà, immagino'.

 

“ E chi è quell' uomo?”, chiese Kaida facendo ridere Naruto ancora una volta.

 

“ Forse non lo riconoscete così, ma è il vecchio Hokage in persona!”.

 

“ Davvero? Ma... perchè non indossa il suo cappello?”.

 

“ L'Hokage non indossa il capello tutto il tempo. Voglio dire, noi ci cambiamo d'abito, no?”.

 

“ Ma ogni volta che vedo l'Hokage, indossa sempre il cappello.”.

 

“ Forse non era ancora Hokage all'epoca?”, ipotizzò Naruto, seppur erroneamente. Il trio continuò a guardare una foto dopo l'altra, per lo più di Jiraya assieme a qualcun altro. Quella che catturò di più l'attenzione di Naruto f una dove appariva con altri tre bambini: uno dai capelli arancioni, uno dalla chioma rossa e l'ultima era una ragazzina dai capelli cobalto.

 

' Papà non mi aveva neanche detto di essere stato il sensei di un altro team. Diavolo, dubito di poter ricordare tutte le cose che devo chiedergli.'.

 

“ Ehi, guardate questo libro!”, esclamò improvvisamente Hagane prendendo un grosso volume. Naruto impallidì subito alla scoperta. Aveva scoperto di recente cosa Jiraya aveva scritto per ingrossare a tal punto il suo conto in banca. Quanto letto disgustò il povero jinchuriki al punto a far diminuire non di poco il suo rispetto nei confronti del padre adottivo.

 

“ Non toccarlo!”, gridò prendendo il libro dalle mani del fratello.

 

“ Dai!”.

 

“ Mi dispiace, ma non è un libro per bambini! Solo per i pervertiti.”, insistette Naruto disgustato, prima di venire confuso dal titolo del libro appena lo notò: ' La leggenda dei ninja coraggiosi'.

 

' Strano, non sembra come gli altri libri di papà.', pensò, eppure il nome di Jiraya era decisamente sulla copertina. Naruto decise di vedere se avesse ragione o no e aprì una pagina a caso. Non era affatto roba erotica, ma l'avventura di un ninja chimato... Naruto.

 

“ Nii- san, stai leggendo il libro anche se hai detto che non era per bambini!”, protestò Kaida distogliendolo dai suoi pensieri.

 

“ Scusa... pensavo fosse un altro genere di libro. Ma sembra a posto, volete lo legga per voi?”.

 

“ SI'!”, gridarono i gemellini all'unisono. Si sedettero su uno dei divani insieme a Naruto, che tornando all'inizio trovò una dedica scritta a mano proprio da Jiraya.

 

' Questo libro è dedicato al mio figlioccio Naruto. Sì, i tuoi genitori hanno amato tanto il libro da chiamarti come il suo protagonista. Buffo, no?

 

Comunque, spero ti piaccia quanto è piaciuto a loro, e che ti ispiri a diventare un grande ninja. Migliore del personaggio principale, e sicuramente migliore di me.

 

Con affetto, il tuo padrino Jiraya.'

 

Naruto sorrise finendo di leggere il messaggio. Ora voleva davvero leggere quella storia- e si chiese perchè Jiraya non gliel'avesse mai mostrata prima. Avrebbe davvero dovuto scrivere tutte le sue domande.

 

“ Ok, cominciamo- disse prima di recitare la prima pagina ad alta voce- Naruto Murasabi saltò di albero in albero cercando il suo nemico. C'era solo un obbiettivo nella sua mente: proteggere la propria casa, Shuku, a qualsiasi costo. Prendendo un kunai, si preparò a...”.

 

 

*****

 

“ Dannato traditore! Spero che tu marcisca...”

 

SHINK!

 

L'ultimo Uchica nella zona era stato ridotto al silenzio dalla katana di Itachi. Con questa, erano quattro le squadre che l'Anbu aveva massacrato. Tre intente a combattere ninja di Konoha o custodire zone già conquistate e un'altra mandata a ucciderlo quando le novità sul suo intervento si erano diffuse.

 

Nessuno di loro si era avvicinato a sconfiggere il prodigio degli Uchica, ma non di meno Itachi cominciava a sentirsi stanco. Prese un farmaco da guerra dalla tasca per poi ingerirla, sentendo tornare un po' della sua forza, ma era consapevole di non poter combattere da solo quanto rimaneva del clan. E prendere un altro farmaco poteva avere effetti collaterali, in certi casi istantanei.

 

“ Era l'ultima squadra nel distretto. Ne ho scoperto un'altra intenta a combattere vicino all'accademia”, informò il corvo sulla spalla di Itachi, che si incamminò.

 

“ Shisui e Sasuke?”.

 

“ Stanno bene, non si sono mossi da dove li hai lasciati.”,disse il corvo, per poi interrompersi ed emettere un verso preoccupato.

 

“ Che succede, qualcuno li ha trovati?”, domandò Itachi preoccupato che qualcosa fosse successo alle due persone cui era più vicino.

 

“ No, ma uno dei miei cloni ha trovato l'Hokage. Sta combattendo tuo padre e altri Uchica sulla torre. Non sembra stia vincendo.”.

 

“ Ci vado subito!”, esclamò subito Itachi passando da un tetto all'altro più veloce che potè: ' Spero di arrivare in tempo.'.

 

*****

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!”.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del fuoco della fenice!”.

 

I quattro Uchica rimasti avevano circondato Hiruzen per bersagliarlo da ogni parte con tecniche infuocate. Schivare non era possibile, ma fortunatamente non era l'unica opzione dell'anziano shinobi.

 

“ Arte della terra: Cupola multipla di roccia!”

 

Pietre apparvero improvvisamente a mezz'aria e come prima si riunirono attorno all'umo ripetutamente fino a formare vari strati protettivi. Mentre questi venirono sommersi dal fuoco, all'insaputa di Fugaku l'Hokage preparava la sua prossima tecnica.

 

“ Arte della terra: Tecnica dell'anello mortale!”. La barriera si frantumò in decine di schegge che volarono verso i quattro Uchica impalandoli. Fugaku e altri riuscirono a salvarsi con un Trasferimento istantaneo, ma un terzo venne preso come i suoi altri confratelli.

 

“ Distruggete la sua protezione prima che possa usare ancora quella tecnica!”, ordinò Fugaku. I due Uchica rimasti annuirono e bersagliarono l'Hokage di kunai con attacchati pergamene esplosive. Ancora una volta Hiruzen riuscì a fuggire in tempo dall'esplosione e a formare un nuovo attacco.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del drago di fiamme!”, ruggì l'Hokage, sputando un torrente di fuoco bianco dalla bocca. Sfortunatamente per lui, Fugaku riuscì a copiare l'attacco con lo Sharingan.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del drago di fiamme!”. I due attacchi si scontrarono in un vortice di fiamme biancastre spingendo entrambi i contendenti fino a quando la forza di Sarutobi non sembrò prevalere. Sfortunatamente per quest'ultimo, non era una battaglia uno contro uno, e i due ultimi Uchica rimasti lo attaccarono con raffiche di Shuriken e soffi di fuoco. Imprecando, saltò per schivare, pur venendo sfiorato da alcuni shuriken e ricevendo qualche ustione dalle fiamme di Fugaku.

 

Quando atterrò per di più perse l'equilibrio e finì in ginocchio, respirando pesantemente.

 

“ Sai, Hiruzen, sono certo che se avessi tenuto qualche ANBU al tuo fianco saresti sopravvissuto. Ma questo finisce ora.”, commentò Fugaku, pur guardando il vecchio Hokage quasi ammirato.

 

“ Perchè così sicuro, Fugaku? Ho già ucciso metà della tua strada, cosa mi fermerebbe

 

“ Per cominciare, la tua età. Sei forte, ma non potrai resistere ancora a lungo. Sei sulla settantina, no? Hai pochissimo chackra e ti abbiamo tolto molto sangue, diventando sempre più lento. Per concludere sei sotto un genjutsu, e i miei uomini ne stanno approfittando.”, concluse il capoclan annullando il genjutsu. Sarutobi si ritrovò improvvisamente due katana, in mano agli ultimi due compagni di Fugaku. Il suo bastone sparì in una nuvola di fumo, sentì le sue ultime forze svanire e cadde al suolo con un tonfo senza nemmeno poter proferire le sue ultime parole.

 

“ Sei stato un grande avversario, Hiruzen Sarutobi. I libri di storia ricorderanno la tua incredibile resistenza, te lo prometto.”.

 

*****

 

“ Itachi- san... odio dirti che l'Hokage è morto.”, riferì uno dei cloni di Kurokaze a Itachi, ancora intento a correre verso la torre.

 

“ DIAMINE!- imprecò il ninja dai capelli corvini. Se solo avesse avuto qualche minuto in più...- quanti uomini ha mio padre?”.

 

“ Due. Sei disposto ad affrontarlo, Itachi? Anche con quei farmaci, non sei proprio in forma.”.

 

“ Sì. Se ha combattuto l'Hokage, dev'essere messo peggio di me. E senza un leader le squadre rimanenti si arrenderanno o verranno disperse facilmente.”.

 

“ Vedo che hai già preso la tua decisione. Posso aiutarti in qualche altro modo?”.

 

“ Non per questo, Kurokaze- sama, ma grazie. Continua a vegliare su Shisui e Sasuke fino alla fine di questa follia.”.

 

“ Come vuoi, Itachi- san. Buona fortuna.”, disse il corvo prima di andare via. Nel frattempo Itachi non potè non pensare cosa avrebbe detto a Sasuke alla fine di tutto. Dopotutto, stava andando a uccidere loro padre. Anche se era per salvare le vite degli abitanti di Konoha, temeva che Sasuke non l'avrebbe vista in quel modo.

 

' No, non devo pensarci. Senza la giusta concentrazione, morirò. Ed è anche colpa mia per non aver agito prima. Perdonami, Sasuke.', pensò il moro. Una volta nelle vicinanze della torre, prese diversi shuriken in entrambe le mani. Arrivato alla finestra saltò e lanciò sul padre e compagni una pioggia di metallo. Fugaku era riuscito a scorgere Itachi e attivato lo sharingan, deflettè i proiettili con la sua katana.

 

Gli altri due Uchica, stanchi e feriti dalla battaglia, oltre che distratti dalla loro apparente vittoria, avevano la guardia abbassata e non ebbero la stessa fortuna. Itachi quindi atterrò di fronte al padre.

 

“ Guarda chi si fa vedere- commentò Fugaku incollerito- ma è troppo tardi, figliolo. Il vecchio regime è giunto al termine.”.

 

“ Per salvare l'Hokage forse, non per porre fine a questa follia. Mi sono già occupato di metà del clan, quella rimanente è sotto le cure delle forze di Konoha. Spiacente, padre, ma hai già perso. Ora ti ucciderò... per aver iniziato questa insurrezione, per aver ucciso l'Hokage e per aver causato le morti di così tanti ninja!”. Il volto di Fugaku divenne una maschera di rabbia.

 

“ Ragazzo insolente. Sapevo che eri un ribelle, ma tale tradimento provenire dal sangue del mio sangue... Ti avevo esiliato perchè credevo ti servisse solo un po' ti tempo per mettere i pensieri in ordine, ma sono stato troppo tenero. Avrei dovuto metterti in cella e buttare via la chiave.”.

 

 

“ Non sono un traditore, padre. La mia lealtà è sempre rimasta al villaggio. Sei stato tu a cominciare una rivolta che danneggerà entrambe le parti in causa. Perchè l'hai fatto?”.

 

“ Perchè? Perchè?! L'ho fatto per te, moccioso ingrato. E per Sasuke. Volevo dare al clan un futuro migliore! Gli Uchica morirebbero sotto la continua oppressione di Konoha... ma tu ci hai appena condannato tutti.”.

 

“ Non scaricare su di me le tue azioni. Questo scempio non sarebbe mai finito bene per nessuno, mi sono limitato ad accelerare l'inevitabile ed evitare perdite inutili. Non avessi fatto altrimenti, Konoha avrebbe sofferto una guerra civile ancora peggiore. Rimpiango solo di non aver agito prima.”.

 

“ Se non posso avere Konoha... allora Konoha non avrà più lo Sharingan. Radurrò i sopravvissuti e ricominceremo altrove, creeremo addirittura il nostro villaggio. Il clan Uchica avrà un'altra chance.”.

 

“ Hai ragione, il clan avrà altre possibilità. Ma non sotto il tuo comando- affermò determinato Itachi alzando la katana- il tempo delle parole è finito. E' giunto il momento che tu paghi per i tuoi crimini.”.

 

“ No, è tempo che corregga i miei errori! Non ti permetterò di mettere in pericolo il futuro del nostro... no, del MIO clan!”. Padre e figlio si diressero l'uno contro l'altro guardandosi negli occhi. Una volta nel proprio raggio d'azione, incrociarono le lame. Itachi mirò alla gola di Fugaku, e questi al suo collo, riuscendo a colpire per primo. Il giovane si fermò all'istante nel momento in cui la sua carne venne attraversata dalla spada del genitore.

 

“ Mi dispiace, figlio mio.”, disse quest'ultimo lasciando cadere una singola lacrima. All'improvviso sentì gli occhi bruciare, come se il suo Sharingan stesse diventando qualcos'altro... Ma in quel momento il corpo di Itachi si trasformò in uno stormo di corvi che volarono in ogni direzione, prima che una spada emergesse a sua volta dal petto di Fugaku, trapassandogli il cuoro.

 

“ E' a me che dispiace.”, rispose Itachi, a sua volta in lacrime.

 

Mentre la vita abbandonava lentamente il corpo dell'ormai ex patriarca degli Uchica, un enorme senso di rammarico vi prese il posto, facendo scivolare via tutta la sua rabbia e il suo odio verso Konoha. Con cuore e mente ormai chiari, Fugaku potè finalmente vedere le cose come stavano, capendo che sia Hiruzen che Itachi avevano ragione.

 

' Perchè soltanto nella morte trovo la verità?', pensò mesto l'uomo.

 

“ Itachi... prenditi cura di Sasuke.”.

 

“ Lo farò, padre.”. E così, Fugaku Uchica lasciò il mondo dei vivi. Itachi lasciò andare la katana, che cadde insieme al corpo che aveva appena dilaniato. Itachi cadde a sua volta preso da un pianto disperato. Tutta la rabbia, il rimpianto e le altre emozioni che aveva trattenuto fino a quel momento non potevano più essere contenute. Il suo lutto fu interrotto quindi dallo stesso dolore che Fugaku aveva passato prima di morire, come un bruciore terribile.

 

Ricordò così una discussione riguardo una possibile evoluzione dello sharingan, causata dalla perdita di una persona cara. Aveva appena risvegliato il Magenkyo Sharingan.

 

“ Urghh...”. Un improvvio grugnito interruppe l'agonia di Itachi, che voltandosi si accorse che proveniva dall'Hokage.

 

“ Hokage- sama, siete vivo?!- esclamò avvicinandosi a Hiruzen, che diede come unica risposta un piccolo movimento- Va bene, risparmiete le energie finchè non troverò aiuto!- disse rapido prima di mordersi il dito e formare dei sigilli- Tecnica del richiamo!”.

 

Da una nuvola di fumo, Kurokaze apparve nuovamente.

 

“ Così presto? Che succede, Itachi- san?”, domandò il corvo prima di notare il moribondo shinobi accanto al suo partner.

 

“ Trova un medico, subito! Non abbiamo molto tempo!”.

 

“ Volo!”, rispose il corvo dirigendosi verso il centro di Konoha senza perdere tempo in domande inutili. Dopo pochi minuti, con grande sorpresa di Itachi, Kurokaze tornò con una grossa lumaca tra gli artigli.

 

*****

 

Il sole cominciò a sorgere da est. Mentre Shizune e Tsunade continuavano a canalizzare il chackra nella rete di guariginone, furono sorpresi di vedere una lumaca arrivare verso di loro.

 

“ Tsunade- sama! Shizune- San! Il colpo di stato è finito, nessuno combatte più e abbiamo guarito tutti.”, annunciò la piccola creatura.

 

“ Sono ottime notizie. Grazie ancora dell'aiuto, Katsuyu- sama!- affermò Shizune, finalmente con un'espressione lieta dopo quella notte di tragedia- Forza, Tsunade- sama, dobbiamo portarla all'ospedale!”, disse alla donna più anziana, decisamente conciata male, che però alzò una mano per interromperla.


“ Controlla i bambini... prima.”. Shizune annuì poco convinta e rientrò in casa, scoprendo con enorme sollievo che la porta segreta era ancora intatta. Sloccò i sigilli ed entrò ricevendo una visione così dolce che per poco non si fece scappare uno stridulo.

 

I tre bambini erano addormentati sul divano, Naruto al centro con i due gemellini che tenevano la testa sulle sue spalle e circondati da un braccio ciascuno. Il biondino aveva anche un libro aperto in grembo.

 

' Naruto ha fatto del suo meglio per far stare calmi i suoi fratellini- pensò commossa il medico, sorridendo- sarebbe quasi un crimine svegliarli.'. Ma fu comunque costretta a farlo. I quattro uscirono così dalla casa, trovando il cielo mattutino sconvolto dal fumo e... Tsunade svenuta.

 

“ Tsunade- sama!”.

 

“ MAMMA!”.

 

“ E' ancora viva- li tranquillizzò il clone di Katsuyu- ma ha bisogno subito d'aiuto, ha quasi esaurito il chakra.”. Shizune annuì.

 

“ Ragazzi, aiutetami, dobbiamo portarla all'ospedale.”.

 

 

*****

 

Sasuke si svegliò come al solito quella mattina, si vestì ed uscì dalla propria stanza, ma trovò la casa stranamente silenziosa. Il giovane Uchica capì che stava succedendo qualcosa di strano.

 

“ Madre? Padre?”, chiese senza ricevere risposta. Il che confermò i suoi sospetti, Fugaku e Mikoto si alzavano sempre un'ora prima di lui. Trovò il piano terra completamente vuoto, ma un rumore lo fece tornare di sopra, trovando Itachi che entrva da una finestra. Che fu la sorpresa più inquietante della giornata. Non che non fosse felice di vedere suo fratello, ma era totalmente ricoperto di sangue e con la faccia totalmente rossa, visibilmente stanco. E per di più tremava.

 

“ Itachi? C- che ci fai qui?”.

 

“ Sasuke... andiamo di sotto. Devo dirti una cosa importante.”.

 

Quella mattina Sasuke risvegliò il suo Sharingan.

 

*****

 

Grazie agli sforzi di Itachi e Tsunade, il colpo di stato fu fermato al sorgere del sole, salvando centinaia di persone da morte certa. Tra di essi Hiruzen Sarutobi, che seppur ferito allo stremo riuscì a sopravvivere grazie al clone di Katsuyu portato da Kurokaze fino all'arrivo dei medici.

 

Diversi messaggeri vennero mandati ai jonin fuori dal villaggio, in modo che tornassero per aiutare la ricostruzione. I pochi Uchica sopravvissuti a Fugaku, dal canto loro, preferirono morire combattendo che arrendersi, consci che sarebbero stati comunque giustiziati per alto tradimento. I mercenari al loro servizio preferirono arrendersi o scappare. Quelli con assassini confermati vennero giustiziati e gli altri spediti in galera.

 

Un funerale di massa fu tenuto in onore di tutti i caduti, sia ninja che civili. Tra le varie morti confermate quella notte, le più importanti furono quelle di capiclan come Inoichi Yamanaka e Hiashi Hyuga. Naruto fece del suo meglio per confortare Hinata, che spese l'intera cerimonia piangendo insieme a madre e sorella. La sua tristezza finì per contagiare Naruto, che si mise a piangere pur non conoscendo così tanto Hiashi.

 

Riconobbe anche tre compagni di scuola: Shikamaru, Choji e Ino. Il trio stava piangendo a sua volta davanti alla tomba di Inoichi. Comprese la ragazza, che aveva perso il padre, ma non capì perchè anche Shikamaru e Choji stavano piangendo così tanto. Non poteva sapere che i loro clan erano strettamente legati, e Inoichi si era sempre comportato da zio con i due.

 

Ci fu un altro funerale, dopo quello principale, tenuto in memoria di Fugaku e Mikoto Uchica. Ad attendervi furono solo gli ultimi tre Uchica rimasti: Itachi, Shisui e Sasuke.

 

*****

 

Alla fine dell'attacco, c'era un'aria di terrore nell'aria di tutta Konoha, non dissimile da quando il Kyubi aveva colpito otto anni prima. La mancata morte di Hiruzen fu un duro colpo a tutta la popolazione, ninja in primis. Non solo per quando fosse amato e rispettato, ma anche perchè a differenza del suo successore, ucciso( come almeno si credeva) da una bestia furiosa, il terzo Hokage era stato quasi ucciso dal capo di uno dei clan più rispettati di Konoha.

 

In molti non sapevano cosa sarebbe successo nel vicino futuro. Perdere gli Uchica era solo la punta dell'iceberg. Il clan Hyuga, il più numeroso fino a poco fa, aveva perso quasi il quaranta del cento dei propri membri, e in generale Konoha aveva perso il trenta per cento dei ninja attivi, per lo più chunin e jonin speciali.

 

Queste perdite, accompagnate dalla perdita dell'Hokage, fece sorgere il timore di un attacco da parte di altri villaggi che prendessero vantaggio dalla situazione. Tutti poterono solo pregare che ciò non avvenisse e che un nuovo Hokage venisse scelto presto affinchè Konoha tornasse alla sua precedente gloria.

 

 

*****

Due giorni dopo

 

Jiraya corse lungo le sale dell'ospedale, temendo il peggio. L'eremita dei rospi aveva avuto un terribile dejà vu quando un messaggero gli aveva consegnato le notizie sul colpo di stato degli Uchica e sulle condizioni critiche dell'Hokage. Informazioni già preoccupanti di loro, ma venne informato anche di come Tsunade si era ridotta fornendo energia alla sua rete di guarigione, non era messa molto meglio del loro sensei.

 

Aveva perso il suo allievo preferito otto anni prima, ora avrebbe potuto perdere il maestro che considerava come il padre che non aveva mai conosciuto. Non avrebbe resistito anche alla morte di sua moglie.

 

Arrivato nella sezione giusta, controllò le porte numero per numero fino a trovare la stanza giusta. Entrò sbattendo le ante e fu enormemente sollevato dal vedere la sua vecchia compagnia di squadra, sposa e madre dei suoi figli viva e apparentemente in salute. Anche Naruto, Shizune e i gemelli erano con la donna, ma non si accorse di loro fino a un secondo dopo.

 

“ PAPA'!”, urlò Naruto.

 

“ Oh, guarda chi è tornato- disse Tsunade con un debole sorriso prima che Jiraya corse ad abbracciarla facendo sentire la sua affettuosa forza su ogni muscolo martoriato del suo corpo- AH! NON COSI' FORTE!- gridò trattenendo il dolore- Mi hanno impalato, sai.”.

 

“ Scusa, scusa- disse Jiraya interrompendo l'abbraccio e allontanandosi- Ma quando mi hanno detto cos'è successo, ho temuto il peggio.”.

 

“ Già, immagino. Ma hanno annunciato che ci vorrà qualche settimana prima che possano dimettermi. Urrà.”, commentò ironica la principessa delle lumache. Jiraya provò a sorridere per consolarla, e notò qualcosa di strano sulla sua fronte. Il sigillo che usava di solito sembrava differente, più grosso e con angoli storti. Sembrava un disegno mal fatto.

 

“ Tsunade, che è successo al tuo sigillo?”.

 

“ Idea di Kaida. Diceva di essere dispiaciuta perchè 'ho perso il mio diamante'.”.

 

“ Così le ho fatto uno nuovo- affermò orgogliosa la piccola tenendo in mano un pastello viola- e lei ne ha fatto uno a me!”. In quel momento Jiraya vide il diamante sulla fronte della figlia. Non potè che ridacchiare alle dolci idee di Kaida.

 

“ Jiraya, puoi mettere alcuni sigilli isola rumori? Vorrei parlarti in privato.”, lo interruppe Tsunade.

 

“ Tsunade- sama, vuole che porti fuori i bambini?”, chiese Shizune dopo che Jiraya ebbe ricoperto i muri di ideogrammi.

 

“ Sì, grazie, portali a mangiare qualcosa. Ne hai bisogno anche tu- rispose la bionda dottoressa, rimanendo così sola col marito- Jiraya, dopo che io e Shizune abbiamo sconfitto gli Uchica mandati ad 'arrestarci', qualcun altro è apparso- Un uomo mascherato con un mantello dell'Akatsuki, che possedeva uno sharingan e poteva usare anche l'arte del legno.”.

 

“ COSA?!- esclamò il sannin attonito- ma questo è...”.

 

“ E non è la parte peggiore. Ha ammesso senza problemi di essere responsabile dell'attacco della volpe. Il colpo di stato era un suo piano per impossessarsi di Naruto.”.

 

Anche per uno degli shinobi più potenti del mondo, questo era troppo, Jiraya era semplicemente senza parole. Sapeva che dietro le ultime disgrazie di Konoha ci doveva essere qualcuno di molto potente, ma questo era oltre ogni previsione. Non poteva non preoccuparsi per Naruto con un uomo del genere sulle sue tracce. Il suo figlioccio doveva diventare più forte. Diavolo, tutto il villaggio doveva diventare più forte. Fortunatamente qualcuno stava per dargli i mezzi necessari a tale impresa.

 

Qualcuno bussò alla porta. Jiraya disattivò i suoi sigilli e Tsunade diede il permesso di entrare, dando il benvenuto nella stanza ad un ANBU con la maschera da orso.

 

“ Jiraya- sama, il consiglio degli anziani richiede la sua presenza alla torre.”, disse semplicemente il nuovo venuto, e causando un grugnito dell'albino, visibilmente seccato.

 

“ Uff, mi domando cosa quei vecchi bacucchi vogliano ora.”.

 

“ Sarutobi- sensei non può più svolgere il suo ruolo, non è ovvio? Vogliono che tu prenda il suo posto.”, gli disse Tsunade.

 

“ Ahahah! Io Hokage, gran bella battuta, hime- rise di tutto cuore Jiraya- avevo proprio bisogno di un bello scherzo. Comunque verrò a trovarti più tardi.”, concluse per poi dare un bacio sulle labbra alla moglie e lasciare la stanza.

 

*****

 

Torre dell'Hokage

 

“ Oh, Kami! Non stavate scherzando!”, esclamò Jiraya di fronte ai vecchi bacucchi sovra citati. Per essere più precisi Homura Mitokado e Koharu Utatane, precedenti compagni di Hiruzen e suoi consiglieri una volta ritiratisi dal servizio attivo come ninja.

 

“ Ti sembra che stiamo scherzando?”, rispose Homura incrociando le braccia, visibilmente infastidita.

 

“ Beh, voi sembrate non conoscere nemmeno il significato della parola divertimento, ecco perchè è stato ancora più shockante.”, commentò il sannin, facendo inarcare un sopracciglio ai due.

 

“ Ascolta, Jiraya, abbiamo perso due Hokage in meno di dieci anni, oltre a tutti gli altri ninja. Abbiamo bisogno di un nuovo leader il prima possibile e tu sei il nostro miglior candidato.”, chiarì Koharu.

 

“ Andiamo, farei schifo come Hokage. Ci dev'essere un candidato migliore di me.”, insistette l'albino.

 

“ Danzo a sua volta ci ha chiesto di dargli supporto.”.

 

“ Un miglior candidato che non sia un sociopatico.”.

 

“ Ascolta, non vogliamo darti il nostro supporto perchè ci piaci o perchè pensiamo saresti un grande Hokage. Lo faremo perchè è quello che Hiruzen vorrebbe.”, aggiunse Homura.

 

“ So che Sarutobi- sensei aveva molta fede in me come ninja, ma al punto da diventare Hokage? Lo trovo difficile da credere, a meno che non si sia svegliato dal coma e ve l'abbia detto.”. Trattenendo l'impulso di dare un pugno sul naso a Jiraya, i due gli misero davanti una pergamena.

 

“ L'abbiamo trovata sulla scrivania di Hiruzen. Dovresti leggerla.”. Seppur scettico, Jiraya cominciò a leggere, trovandosi di fronte il testamento del suo vecchio insegnante.

 

' Se stai leggendo questo, con tutta probabilità sono morto, per mano di Fugaku Uchica o un suo compagno. Anni fa, avemmo il sospetto che almeno un Uchica fosse responsabile dell'attacco del Kyubi.

 

Qualcuno pensò l'intero clan fosse responsabile. Fui in disaccordo e cominciai l'investigazione per esonerarli. Ciònonostante la cosa venne resa pubblica. I nostri concittadini persero fiducia negli Uchica, che a loro volta cominciarono a provare rancore verso tutto il villaggio. Provai il mio meglio per risolvere la cosa pacificamente, ma fallì. E anche adesso, non riesco a pensare ad altra soluzione se non far massacrare il clan. Ma non avrei potuto fare una cosa simile e dormire sereno la notte.

 

Ciò non cambia il fatto che ho deluso questo villaggio. Forse non avrei mai dovuto riprendere il titolo di Hokage senza essere riuscito a destreggiarmi meglio nella terza grande guerra. Pensavo fosse un'occasione per rimediare ai miei errori, e ne ho fatti ancora di più. Avrei dovuto nominare Tsunade o Jiraya appena sono tornati per prendersi cura del figlio di Minato, Naruto.

 

Comunque adesso correggerò uno dei miei sbagli. Jiraya, Tsunade. So che state leggendo questo. Entrambi avete la combinazione di saggezza, forza ed esperienza senza i miei anni a ostacolarvi. Penserete sia troppo per voi, ma ho fiducia in entrambi. Konoha ha bisogno di voi più che mai.

 

E se gli anni spesi qui non hanno riacceso il vostro amore per il villaggio... fatelo almeno per Naruto. Tenete il villaggio unito fino a quando non sarà pronto per guidarlo, penso ci sia qualche verità nei proclami di quel mocciosetto.

 

Sento Fugaku e i suoi uomini avvicinarsi, perciò mi affretterò. Per prima cosa, non perdete la speranza e lasciate che la volontà del fuoco continui a bruciare in voi. E' la chiave affinchè Konoha si riprenda dopo questa notte. Secondo, so per certo che almeno due Uchica non sono responsabili per questi eventi, non li perseguitate( insieme a qualsiasi altro non responsabile) e non date loro le colpe dei loro fuorviati parenti. Infine, dite ai miei figli e nipoti che li ho amati più di qualsiasi altra cosa. Io e Biwako continueremo a vegliare su di loro dall'altro mondo.

 

Hiruzen Sarutobi, terzo Hokage di Konoha'.

 

I due consiglieri guardarono con attenzione come l'espressione di Jiraya cambiò leggendo la lettera, specialmente la parte che riguardava lui e Tsunade.

 

“ Come dice la lettera, tua moglie è un altro candidato. Ma sarà bloccata all'ospedale per qualche altra settimana. E non possiamo aspettare tanto.”.

 

“ Inoltre da quando è diventata primario, il numero di ninja medici è aumentato considerevolmente insieme alla loro abilità. Farle dirigere anche il villaggio sarebbe controproducente da quel punto di vista.”.

 

“ State parlando come se non facessi altro che stare a casa a scrivere. Lavoro anch'io per il villaggio, sono responsabile della nostra rete di spie, per la miseria!”.

 

“ Vero. Ma puoi delegare ad altri tale ruolo, o allenarli a raccogliere informazioni. Ma un medico del calibro di Tsunade non può restare semplicemente in ufficio.”. Jiraya sbuffò sonoramente, cominciava a pentirsi di essere tornato. Prendersi cura di Naruto era una cosa, ma essere Hokage? Neanche in un milione di anni. L'idea che però Danzo prendesse il ruolo... sarebbe stato un incubo divenuto realtà, come minimo. Capendo di non avere altra scelta, sospirò:” E va bene, sarò il nuovo Hokage.”.

 

“ Eccellente, daremo l'annuncio nel pomeriggio.”.

 

*****

 

Poche ore dopo, Jiraya si stava preparando alla cerimonia e senza mezzi termini non si era mai sentito così nervoso. Eccetto forse il giorno del suo matrimonio, ma stava comunque sposando una sola donna. Questo era come sposarsi con l'intero villaggio. Homura e Koharu stavano radunando la popolazione mentre Shizune lo aiutava a sistemarsi la veste. C'erano anche i suoi figli, elettrizzati dall'occasione.

 

“ Allora, come ti sembro?”.

 

“ Imponente, Jiraya- sama.”, lo rassicurò Shizune facendolo però sospirare.

 

“ Shizune, sto ancora cercando di capire che tipo di relazione tu e Tsunade- hime avevate, ma lascia perdere gli onorifici, va bene? Jiraya va più che bene.”, le spiegò il sannin, cosa che aveva voluto fare da lungo tempo.

 

“ Considerando che stai per diventare Hokage, dubito che accadrà così presto.”, rispose la mora con un sorrisetto, facendo sbuffare il povero Jiraya, prima di essere interrotto dall'ultimo annuncio.

 

“ E senza ulteriori preamboli, vi presento il quinto Hokage.”.

 

“ Era la sua chiamata, Jiraya- sama. Vada e li impressioni.”, disse ancora Shizune, dandogli una botta sulla spalla.

 

“ Forza, papà, puoi farcela.”, lo incitò Hagane.

 

“ Siamo qui con te.”, fece Kaida d'accordo col fratello.

 

“ Sarai il secondo miglior Hokage di sempre.”, commentò invece Naruto, confondendo il padre.

 

“ E chi sarebbe il primo? Ah, ho capito che intendevi.”, rispose l'uomo carezzando la testa del biondino, che ridacchiò. Jiraya uscì quindi sul balcone della torre trovandosi davanti tutti gli abitanti di Konoha, chiaramente in attesa del suo discorso. Decise di non farli aspettare oltre.

 

“ Cittadini! Normalmente l'elezione di un nuovo Hokage è motivo di festeggiamenti, ma comprendo che nessuno qui è dell'umore per festeggiare. Il nostro villaggio ha appena passato uno dei nostri momenti più bui. Genitori hanno perso i loro figli, e figli hanno perso i loro genitori. Io vi chiedo però di non farvi consumare dall'angoscia e dal rimpianto! Abbiamo già passato tragedie simili non molto tempo fa, e siamo tornati in forze senza problemi, stavolta non sarà differente. Il mio maestro non è qui per aiutarci, ma la sua volontà del fuoco continuerà a proteggerci! Egli vorrebbe che voi torniate a condurre le vostre vite con serenità e io onorerò il suo ultimo desiderio, lavorando il più duramente possibile per onorare la sua eredità! E così farete voi, affinchè coloro che vogliono attaccarci sappiano cosa li aspetta, che possiamo resistere a tutto!”.

 

Alla fine del suo discorso, tutte le persone presenti applaudirono rumorosamente, e i figli(adottivi e non) di Jiraya gli sorrisero ammirati.

 

' E' sempre stato un grande oratore. Peccato che Tsunade- sama non sia qui per vederlo, l'avrebbe amato', pensò Shizune.

 

*****

 

Base di Orochimaru, Paese del riso

 

Dopo diverso tempo, Obito riapparve dal suo tipico vortice roteante, coi vestiti lacerati, la maschera rotta, varie ferite e un braccio mancante. Sembrava essere passato sotto un branco di elefanti inferociti.

 

“ Bentornato, Obito- kun- lo salutò Orochimaru ironico- Sembra che Tsunade- hime ti abbia fatto un po' di feste, vero? Prima Minato e ora lei. Devi scegliere meglio le tue battaglie.”.

 

“ Zitto- disse il ninja con tono neutro buttando via la maschera- e prepara il tavolo operatorio.”.

 

“ Già, hai veramente bisogno di cure.”.

 

“ Sai. Orochimaru, se non avessi bisogno di te, ti avrei ucciso molto tempo fa.”, rispose il moro, reso molto meno calmo dalle prese in giro dello scienziato pazzo.

 

“ Se lo dici tu- disse questi senza abbandonare il suo ghigno strafottente- trovato qualcosa di valore?”. Obito prese tre pergamente e li lanciò a Orochimaru, che li aprì con i suoi occhi ambrati non dissimili da quelli di un bambino che scartava i regali. Il primo 'pacco' conteneva un paio di Byakugan, il secondo un barattolo pieno fino all'orlo e l'ultimo un singolo Sharingan.

 

“ Niente male. C'è una ragione per cui due Byakugan sono separati dagli altri?”.

 

“ Sì, appartenevano a Hiashi. Puoi prenderti gli altri se lo desideri, ma quelli mi servono.”. Orochimaru avrebbe voluto chiedere di più, ma sapeva che non ci sarebbe stata risposta. Poco male, avrebbe scoperto i suoi piani da solo prima o poi.

 

“ A proposito, come vanno le modifiche sul corpo? Qualche miglioramento.”.

 

“ Ho avuto meno problemi a usare l'Arte del legno, ma non riesco a metterci tutta la potenza che vorrei.”.

 

“ Piccoli passi, Obito- kun, piccoli passi. Non sempre la scienza avanza con la velocità che vorremmo. Ecco perchè cerco di aumentare la mia durata vitale.”.

 

“ Allora rendi il potenziamento del mio corpo una priorità. Almeno fino a quando vorrai il materiale genetico di Hashirama.”.

 

“ Ferisci i miei sentimenti, amico mio. Comunque cosa preferisci, il Byakugan o lo Sharingan?”.

 

“ Il secondo.”.

 

“ Ti manca averne due? Personalmente avrei scelto il Byakugan per la versatilità.”.

 

“ Ho le mie ragioni. Ora prepara quel dannato tavolo.”. Ovviamente Obito non avrebbe detto a nessuno dell'Akatsuki riguardo le abilità dell'occhio di Shisui. La fiducia non è qualcosa che si trova in un'organizzazione composta quasi esclusivamente da criminali. Pochi minuti dopo comunque, l'Uchica era legato al tavolino con Orochimaru che gli rivolgeva uno sguardo quasi sadico. Se solo tutte le sue cavie avessero lo stesso 'entusiasmo' di Obito.

 

“ Bene, comincierò con l'occhio, poi col resto del tuo corpo. Anestetici?”.

 

“ Dovresti già saperlo.”.

 

“ Niente anestesia allora- commentò il ninja serpente prendendo il bisturi- comunque lasciami dire che farà parecchio male. Ma saprai anche questo, no?”.

 

“ Risparmia le chiacchiere. Non sento più dolore.”.

 

“ Mi chiedo cosa risponderebbe il nostro leader.”, rispose Orochimaru preparandosi a creare l'ennesimo abominio della natura in quell'antro circondato d'orrori.


Salve a tutti, scusate per il possibile ritardo. Spero di aver reso bene le battaglie rispetto alla versione inglese, non ho avuto tempo per modificare molto. Per quelli di voi che seguono le mie altre storie, spero di farmi sentire almeno un altro paio di volte prima della sessione di settembre. A presto.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: fenris