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Autore: Bea_143    24/07/2019    1 recensioni
Mi posizionai davanti all'apparecchiatura preparando il campione che avrei dovuto analizzare. Accesi la macchina, sistemai le impostazioni e misi il materiale con cura all'interno della cella.
Attesi poi osservano il timer e la luce rossa lampeggiante appartenenti al macchinario.
«E io?» Mi chiesi.
Qual è ora la mia composizione chimica? Da quali elementi sono formata? In quale miscuglio strano e caotico mi hai lasciata dopo tutto quello che mi hai fatto passare?
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cole non vedendomi dare alcun segno di movimento mi spinse appena, mentre Louis e Maya cominciarono a seguirci entusiasti non riuscendo ancora a stare fermi.

Ci avviammo verso l'auto blu e ad ogni passo sentii il cuore battermi sempre più forte. Il tragitto sembrò durare un'eternità.

Quando fummo abbastanza vicini vidi il ragazzo dell'Hologram parlare con Harry che, in quel momento, ci stava dando la schiena.

Il moro rispose al cenno vittorioso di Cole alzando il pugno, poi spostò gli occhi su di noi.

Uno sguardo confuso sostituì quello precedente e si avvicinò al riccio dicendogli qualcosa nell'orecchio. 

Ormai eravamo a pochi metri di distanza quando Cole gridò.

«Ragazzi questo è Harry.» Il ragazzo appena nominato si girò con un sorrisetto stampato in volto.

Notai, però, il suo corpo irrigidirsi non appena vide i miei due migliori amici, vidi la sua mascella tagliente, più tesa del solito e le sue mani strette in due pugni.

Osservai Louis con la coda dell'occhio alzare le spalle in allerta e bloccarsi sui suoi passi mentre Maya si fece scappare un piccolo risucchio sorpreso dalle labbra.

Il mio migliore amico mi prese immediatamente per il polso spostandomi leggermente dietro di se, fulminando il ragazzo davanti a lui.

Cole non sembrò accorgersi di nulla avendo aumentato leggermente il passo per raggiungere il riccio.

«Complimenti Styles! In forma come al solito.» sorrise battendo il cinque all'amico.

Vidi Zayn chiamarlo, subito dopo, per parlare della corsa. Insieme si allontanarono raggiungendo l'auto blu che, a detta loro, aveva avuto un problema durante il tragitto.

Harry rivolse tutta l'attenzione a noi.

«Nives che piacere rivederti.» Mi guardò con un sorriso cattivo come suo solito, rimarcando il mio nome con voce roca.

Strinsi gli occhi nella sua direzione e aprii la bocca per replicare, ma la mia visuale fu oscurata da un Louis più che furioso.

«Niv vuoi spiegarmi per favore?» Il suo tono sembrava calmo, ma conoscevo Louis e sapevo che cercava di non alzare la voce perché voleva evitare una scenata.

Maya si unì al ragazzo cercando una spiegazione.

«Lou non c'è niente da spiegare è un amico di Cole e l'ho incontrato quel giorno all'officina.» Cercai di mantenere la calma anche io.

«E anche quella sera al raduno.» Aggiunse con voce derisoria il riccio.

Louis ignorò la provocazione concentrandosi su di me.

«E non ti è sembrato il caso di farmelo sapere? Sono il tuo migliore amico.» Disse inarcando le sopracciglia.

Da quando era successo tutto il fattaccio con Mason, Louis si era sempre dimostrato abbastanza oppressivo e continuamente in allerta per qualsiasi cosa. 

Il problema era che quando mi sentivo sotto esame scattavo sempre sulla difensiva.

«Si lo sei Lou e ti voglio bene ma questa non è una cosa importante. Non devi per forza sapere ogni minuscolo dettaglio della mia vita.» Dissi e chiaramente le mie inesistenti capacità di comunicazione mi fecero dire la cosa sbagliata. 

Me ne pentii nel preciso momento in cui vidi le sue spalle curvarsi leggermente e i suoi occhi riempirsi di tristezza.

«Aspetta Lou non intendevo questo. Sai che t-» Le mie spiegazioni vennero interrotte da un urletto acuto e fastidioso.

Una bionda quasi totalmente nuda mi scansò facendomi inciampare sui miei piedi e si tuffò praticamente su Harry arpionandogli le braccia al collo.

'Sarà la sua ragazza' pensai guardandola meglio.

Non aveva nulla da invidiare a nessuno. 

Aveva la carnagione abbronzata e i capelli le scendevano in morbidi boccoli biondi sulla schiena. Per non farsi mancare nulla chiaramente il tutto accompagnato da grandi occhi azzurri circondati da una spessa linea di eye-liner e da un generoso strato di mascara.

«Harry sapevo che avresti vinto come al solito.» Gli sorrise civettuola lasciandogli un bacio sulla guancia.

Il riccio si liberò dalla presa ferrea e le rivolse uno sguardo duro trattenendosi evidentemente dall'urlare.

«Grazie Sydney» Le rivolse un cenno del capo in segno di gratitudine.

Guardai la scena sentendo tutta la rabbia salire per quello stupido ragazzo. Riluttante rivolsi di nuovo lo sguardo a Louis che non aveva staccato per un attimo gli occhi da me.

Aprii la bocca per parlare ma lui mi interruppe.

«Sai una cosa Nives? Fa quello che vuoi. Da ora in avanti non cercherò più di proteggerti da tutte le stupide persone che cercheranno di farti del male. Veditela da sola.»

Non aggiunse altro, si girò rivolgendo uno sguardo di fuoco al riccio, che invece gli sorrise canzonatorio, e gli diede una spallata prima di sparire tra la gente.

Maya mi guardò interdetta non sapendo cosa fare.

«Va da lui... non voglio che faccia stupidaggini come l'ultima volta.» Lei annuì incerta e, dandomi un bacio sulla guancia, seguì Louis.

Sospirai forte e mi passai più volte le mani tra i cappelli nervosa, rendendoli un groviglio confuso.

«Che c'è tesoro? Problemi in paradiso?»

Quando rivolsi lo sguardo ad Harry lo vidi appoggiato al muro con una sigaretta tra le labbra e la bionda appiccicata al suo fianco che mi inviava sguardi di morte, probabilmente a causa del soprannome.

Troppo tesa e stressata decisi di rivolgergli un semplice ma molto espressivo ed elegante «Fanculo.» Prima di sorpassarlo raggiungendo l'altra uscita del vicolo. 

Mi appoggiai al muro stremata, sentendo l'aria faticare ad arrivarmi ai polmoni. In seguito alla morte di mio padre avevo sofferto di attacchi di panico ma avevo imparato a gestirli piano piano.

Cercai di rallentare il respiro e chiusi gli occhi tentando di placare il leggero capogiro. Tutta la rabbia accumulata in precedenza stava scemando lasciando posto alla frustrazione per il litigio appena avuto con Louis.

Il momento di "calma" fu interrotto da un rumore alto e fin troppo vicino che conoscevo bene. 

Le sirene della polizia.

Mi alzai immediatamente spaventata, correndo verso il gruppo di persone che, incuranti, cominciarono a spintonarmi per tentare di allontanarsi da quell'area.

Quando riconobbi le luci lampeggianti troppo vicine, andai ancora più nel panico e mi guardai attorno disorientata non riuscendo a riconoscere nessuna faccia familiare.

Mi sentii tirare improvvisamente verso sinistra e solo allora mi accorsi della grande mano che mi aveva afferrato saldamente l'avambraccio. Cercai di liberarmi smarrita per tutta la confusione che c'era attorno a me.

«Smettila di muoverti e seguimi!» Alzai lo sguardo osservando meglio la figura davanti a me.

Riconobbi immediatamente i morbidi riccioli color cioccolato e, se possibile, andai ancora più in panico.

Non potendo fare altro, mi lasciai trascinare, sentendolo borbottare insulti contro le persone che si ritrovava davanti.

Harry arrivò alla sua macchina blu, aprì lo sportello e mi tirò facendomi salire sull'auto velocemente, sbattendo, poi, la portiera.

Sentii immediatamente avvolgermi un forte odore di cannella e di menta. Gli interni della vettura erano rivestiti di un tessuto nero morbido e tutto era talmente lustro che avevo realmente il terrore di poggiare le mani ovunque non volendo rischiare di fare disastri come mio solito.

Harry corse verso l'altro lato dell'auto guardandosi attorno di sfuggita e dandomi una perfetta visuale del suo corpo atletico passare davanti al parabrezza.

Salì in macchina velocemente e mise in moto uscendo abilmente dal vicolo. 

Mi sporsi verso i sedili posteriori osservando la piccola stradina buia ricolma di persone e poi mi girai verso Harry.

«Dove stai andando? Non puoi lasciare Cole e gli altri là.» Lo rimproverai guardandolo sconcertata.

Stavo per parlare di nuovo quando sentii la macchina sbandare per colpa di una curva secca e mi sbilanciai rischiando di sbattere da qualche parte. Harry, ovviamente più agile di me, allungò il braccio appoggiandolo sul mio petto per evitarmi una caduta colossale. 

«Mettiti la cintura maledizione!» Mi lanciò un'occhiata di fuoco riportando le mani sul volante.

«Dobbiamo tornare a vedere se gli altri stanno bene.» Continuai testarda seguendo però il suo ordine e allacciando la cintura.

«Ti stavamo cercando tutti ragazzina. Il tuo principe azzurro è andato via insieme ai tuoi amici, gli ho detto che ti avevo raccattata io e lui è corso via visto che, se lo avessero beccato di nuovo suo babbo sarebbe andato nei casini con l'officina.» 

Uno sbuffo arrabbiato uscì dalle sue labbra piene quando diede un'occhiata allo specchietto retrovisore.«Penso che ci stiano seguendo.» Sbatté le mani sul volante arrabbiato, aumentando poi la velocità.

Mi zittii, volendo evitare di farlo innervosire di più e appoggiai la testa al sedile chiudendo gli occhi. Portai le dita alle tempie massaggiandole lievemente e cercando di calmare l'agitazione dovuta alla situazione intricata.

La suoneria del mio telefono mi distrasse.

Da: Maya

Nives stai bene vero? Cole ci ha detto che sei al sicuro. Noi siamo quasi a casa. xx

Risposi velocemente dicendole che stavo bene e che le avrei scritto una volta a casa per farla stare tranquilla. Le chiesi anche di Louis.

Quando alzai lo sguardo però non riconobbi la strada familiare diretta verso l'Upper West Side.

«Dove stiamo andando?» Chiesi allarmata voltandomi di scatto verso il riccio.

Non mi rispose ignorandomi e io gli regalai un molto elegante grugnito esasperato. 

Cominciai poi a borbottare cose tipo "Potevi anche lasciarmi nel vicolo" oppure "Se ti da così tanto fastidio la mia presenza avresti potuto portarti dietro la biondina tutte cosce lunghe e occhioni azzurri".

Una fossetta prese posto irrefrenabile sulla sua guancia e io mi incantai al suo arrivo. 

Era la prima volta che lo vedevo sorridere  e per questo cominciai a fissarlo come un'idiota perché quel piccolo adorabile particolare non decorava il suo viso quando mi rivolgeva il suo solito ghigno cattivo.

Il suo volto ritornò, però, serio in qualche secondo «Smettila di fissarmi.» Mi disse severo con voce graffiante.

Allontanai il mio sguardo dal suo sentendo le guance pizzicare per l'imbarazzo. 

Quando alzai finalmente gli occhi per guardarmi attorno e per capire dove fossimo vidi un grosso cartello verde che riportava la scritta "Bonnie Crest".

«Siamo a Bonnie Crest? Vuoi scherzare? Come ci torniamo a casa ora?» Lo vidi alzare gli occhi al cielo.

«Non ho intenzione di guidare un'altra ora per riportarti indietro ragazzina.» E mentre lo disse, lo vidi accostare e parcheggiare nello spazio davanti ad un ampio edificio.

Un cartello luminoso con la scritta "Motel" lampeggiante catturò la mia attenzione.

«Hai intenzione di dormire in un motel in mezzo alla terra di nessuno?» Indicai i vasti campi che circondavano l'edificio. Lo sentii sbuffare non rispondendomi. 

Cominciò a raccogliere le sue cose, prendendo uno zaino dai sedili posteriori. Scese, poi, dall'auto ignorando le mie continue domande.

Quando sbatté lo sportello scesi velocemente, avendo paura di rimanere da sola in quel posto buio.

Affiancai Harry e mi avvicinai di poco sentendolo però irrigidirsi alla mia vicinanza.

Spinse la pesante porta del Motel ed entrò lasciandomi indietro dirigendosi verso il bancone presente nella hall per prendere una stanza.

Io mi diressi verso i divanetti presenti nell'atrio, stringendo la mia borsa spaesata. 

Da: Maya

Louis era ancora un po' agitato ma ho cercato di farlo ragionare. Sei a casa? xx

Non volevo altre discussioni con Louis quindi decisi di mentire alla mia amica per una buona causa. Oltretutto avevo visto il suo sguardo qualche ora prima e, nonostante non avesse detto niente, avevo capito che il riccio non andava a genio neanche a lei.

A: Maya

Si sono arrivata a casa da qualche minuto. Ci sentiamo domani... buonanotte xx

«Stanza 324.» Harry mi passò davanti non guardandomi neanche e io, non avendo altra scelta, frustrata lo seguii.

Salimmo tre rampe di scale, arrivando in qualche minuto al terzo piano davanti alla nostra stanza. Il ragazzo la aprì utilizzando la tessera magnetica, ed entrò lasciando la porta aperta per farmi entrare. 

La camera, sui toni dell'azzurro e del beige, non era molto spaziosa. Al centro padroneggiava però un grande letto matrimoniale sul quale non vidi l'ora di tuffarmi.

'Letto matrimoniale?' La mia coscienza tirò fuori un problema del quale prima non mi ero accorta.

«Letto matrimoniale?» Diedi voce ai miei pensieri osservando di sbieco il riccio che stava tirando fuori dei vestiti dallo zainetto che aveva portato con sé.

«Non cominciare a fare la santarellina. Costava di meno e visto che la pago totalmente io non penso che tu possa lamentarti.» Lanciò velocemente dei vestiti sopra al letto.

«Ora mettiti questi e non tormentarmi più del dovuto per favore.» Mi fece cenno verso gli abiti spiegazzati con fare annoiato.

Alzai gli occhi al cielo non potendo ribattere e mi chiusi in bagno per cambiarmi. Mi sciacquai il viso con acqua calda togliendomi il poco rimasuglio di trucco che non mi aveva abbandonato durante la serata.

Presi la maglia bianca e la indossai. Vidi che era abbastanza lunga ma decisi comunque di mettere anche i pantaloni neri da ginnastica che mi aveva prestato il ragazzo.

Piegai i miei vestiti, appoggiandoli sopra una mensola ed uscii finalmente.

Harry era appoggiato sopra al grande letto in camera con il telefono in mano. Appena mi vide indugiò per qualche secondo lo sguardo freddo sul mio corpo e poi non dicendo nulla si alzò e si diresse anche lui in bagno.

Tirai fuori dalla mia borsa il caricabatterie che portavo sempre con me e attaccai il telefono alla presa stendendomi a letto.

Quando il riccio uscì dal bagno qualche minuto dopo, quasi ebbi un tracollo.

Il suo fisico scolpito e asciutto era messo in bella mostra dal fatto che, indosso, aveva solo ed unicamente un paio di boxer.

--

Eccolo qui il nuovo capitolo!

Fatemi sapere se vi piace e lasciate un commento se vi va!

Chapter's Question: Quali cantanti seguite?

Al prossimo capitolo e... baci stellarii

Bea

  
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