Ho paura.
Tanta paura.
E ho passato gli ultimi giorni a piangere.
Perché non mi sentivo amata, rispettata, ben voluta.
Sono successe troppe cose in questi giorni.
E io sono confusa.
Ti amo, amo il tuo odore e la tua pelle.
Ma posso continuare così?
Con un mal di pancia dopo l’altro.
Primo perché non rifletti prima di infilarlo in un buco, anche se ti fa schifo quella persona e poi mi chiedi di conviverci, poi perché la tua famiglia sembra odiarmi e amarmi a tratti.
Lei è un fantasma.
Lo sanno tutti.
Una presenza che varrà sempre da confronto.
E io so di essere migliore di lei.
Io so di non essere neanche lontanamente paragonabile a lei.
E mi dà fastidio anche solo il fatto di dovermici rapportare, comparare.
Ho tanta paura questa notte.
Perché la mia testa ha viaggiato troppo.
E ho paura che tutti i nostri progetti possano non avverarsi, ho paura di aver corso troppo, ho paura che tu mi stia pigliando per il culo.
È il terzo giorno che bagno il mio cuscino di lacrime.
Prima non mi reggevo in piedi.
Questa situazione mi sfinisce.
E non è giusto.