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Autore: littlepink6690    01/08/2019    3 recensioni
Raccolta di oneshot sulle possibili reazioni di Lena Luthor alla scoperta che Kara Danvers è Supergirl.
Ogni storia è separata dall'altra.
Ogni shot avrà il titolo dell'episodio dalla quale è stata estrapolata, ma anche puro allontanamento dalla storia in se!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Mon-El, Samantha Arias / Reign
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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For Good

For Good

Eve ha appena portato del caffè alla signorina Luthor, come è solita prenderlo sempre, nel suo bicchiere di carta. Lena porta il bicchiere alle labbra, pronta ad assaporare il gusto del caffè che le piace tanto, all’italiana, quello che ti lascia il sapore vero dei chicchi. Si avvia verso la balconata dello studio di James Olsen, ma Lena sente che oltre al sapore del caffè c’è dell’altro in quel bicchiere, inizia ad accusare un lieve giramento di testa e una sudorazione fredda, si volta appena in tempo. Kara l’afferra all’istante e poi non erano così vicine in quel momento, eppure le braccia dell’amica l’avvolgono in vita e lei non può fare altro che aggrapparsi alle sue spalle, prima di mandare gli occhi all’indietro ed iniziare a schiumare in preda alle convulsioni. Sente solo le parole di Kara.

È veleno, James devo – pronuncia la bionda prima di sollevare di peso Lena e spiccare il volo verso il DEO. In quel momento stava mettendo a repentaglio la sua vera identità pur di salvare la donna più importante della sua vita, dopo Alex and Eliza. Nonostante questo Lena non sapeva ne che fosse Supergirl, ne quali fossero i suoi sentimenti nei suoi confronti.

Kara? – la interrogò Lena pressocchè incosciente. Kara continuò a volare il più velocemente possibile, consapevole di dover dare successivamente delle spiegazioni alla Luthor. Arrivata al DEO, chiese presto l’intervento di Alex, che fece avvicinare una barella sulla quale Kara distese Lena. La dottoressa Danvers si mosse velocemente per capire come avessero avvelenato Lena.

Odore di mandorle – disse scostando la mascherina dell’ossigeno sul viso di Lena – Cianuro – diede indicazioni su cosa somministrare, ma era necessario abbassare la criticità dell’organismo della mora che stava collassando, così Kara con il suo getto congelante, aiutò la sorella a stabilizzare Lena.

 

È meglio che quando Lena si risvegli sia in un posto a lei famigliare – disse J’onn raggiungendo Kara sul balcone del DEO – Sei stata coraggiosa a mettere a rischio tutto per Lena! – la guardò – Devi tenerci tanto!

Più di tanto J’onn – disse sospirando – E adesso ho paura che possa allontanarmi per non averle detto nulla e per chi sono in realtà!

Ti ha riconosciuta? – chiese incuriosito – Sono certo che sarà comprensiva! Si vede che ci tiene a te – le appoggiò un braccio sulla spalla –Va!

 

Lena si risvegliò ed era sdraiata sul divano nell’ufficio di Olsen, con le gambe sulle cosce di Kara, che in quel momento stava guardando James, come spaventata a morte da qualcosa.

Come ti senti? – chiese l’uomo passandole un bicchiere di acqua, mentre Lena si metteva a sedere, infilando i piedi nelle sue scarpe con tacco.

Come se mi avesse investito un tram, e ho fatto un sogno strano – sospirò – Kara che mi portava in volo tra le sue braccia.

Come fa Supergirl? – disse Kara per sdrammatizzare – Strano vero?

Beh contando che sono ancora viva solo Supergirl poteva salvarmi e il tuo viso è l'ultima cosa che ricordo prima di collassare – spiegò tenendosi la testa tra le mani – Quindi forse il mio cervello ha unito le due cose!

Kara annuì, non era pronta a dirle la verità, ma doveva.

 

Qualche giorno dopo, Lena aveva incontrato sua madre nel pomeriggio, seguendo le sue tracce. Aveva scoperto che era stata lei a manomettere l’auto di Edge e ad ammazzare il suo killer del caffè. Lillian Luthor voleva far fuori quel verme che aveva tentato di uccidere sua figlia. Lena da brava osservatrice si era accorta di alcuni badge.

Sempre sul balcone della CatCo, stava ripensando a qualche giorno prima, quando aveva perso i sensi, poi aveva sentito i passi indistinguibili di Kara e si era voltata, voleva essere onesta con lei.

Ho tentato di ammazzare Edge – disse diretta – Quando mi ha accusata di aver avvelennato i bambini – sospirò- Adesso lo vuole ammazzare mia madre.

Lillian è tornata? – disse una Kara preoccupata – L’importante che tu non lo abbia fatto – alluse al tentato omicidio.

Solo perchè lui è un passo avanti a me- disse amareggiata sedendosi sul divano.

Ehi, tu sei un’ottima scacchista – disse Kara.

Voglio solo fermare mia madre e far confessare Edge sul tentato mio omicidio – disse voltandosi verso i televisori e vide un’intervista all’idiota – Verresti con me a quel gala? E stare con me? – disse indicando la tv e guardando Kara.

Sempre – rispose automaticamente Kara sorridendole.

 

Qualche ora dopo, percorrevano il tratto che dal parcheggio portava all’edificio. Kara non smetteva di ammirare il vestito indossato da Lena, che aveva una generosa scollatura sul seno. Percorreva con lo sguardo lo spazio tra la mascella della mora fino a quel neo sul seno sinistro, doveva smetterla.

Kara tesoro stai bene? – chiese guardandola – Non ho pensato alla sicurezza di Edge, per scegliere il vestito – disse buffamente la Luthor.

Oh si si sto benissimo – bugiarda Kara, sei una bugiarda – Ci penso io, tu va – oh si Lena allontanati da me o finisce male.

Mentre Kara si allontanava, Lena sentì indistintamente il profumo che qualche giorno prima aveva annusato tra le braccia di Supergirl. Come poteva essere possibile? Solo una coincidenza. Quando Kara distrasse il body guard all’ingresso, alzò il passo per raggiungere Edge, che faceva il viscido con una donna. Lo mise in guardia che sua madre lo vedesse morto e che se voleva salva la vita doveva confessare tutto quello che aveva fatto. Dato il temporeggiare di Edge, Lillian arrivò e indossò l’armatura di Lex, aveva occasione così di far fuori sia Edge sia Supergirl, che non aveva tardato ad arrivare in soccorso. Lena sentì di nuovo quel profumo e ebbe come la conferma che Kara e Supergirl fossero la stessa persona. Distratta dal rincorrere Edge, affinchè non scappasse con quella che era la sua confessiore registrata, lo rincorse con tanto di tacchi e vestito che non abbracciava del tutto il suo seno. Raggiuntolo, grazie all’aiuto di James, lo misero al tappeto, come finì poco dopo anche sua madre Lillian. Atterrarono a constatare che stesse bene Supergirl e Mon-el.

Signorina Luthor, vedo che sta meglio! – sorrise lui.

Posso dire la stessa cosa di te Mon-el –sorrise- Kara sa che sei qui? – chiese spontaneamente e non le sfuggì l’espressione di Supergirl, ennesima conferma di quello che aveva appena scoperto.

Quando ormai la polizia stava portando via Edge e i paramedici si occupavano di Lillian, Lena si avvicinò a Kara, dicendole che avrebbero dovuto parlare e che le avrebbe ricomprato il registratore che le aveva prestato. Il cuore di Kara iniziò a battere all’impazzata a quelle parole: parlare, non poteva più sfuggire.

 

Nello studio di Lena alla Lcorp, Kara era a braccia conserte, sul vestito nero che ancora indossava, fissava Lena negli occhi, cercando di non far cadere lo sguardo sul seno messo in mostra dal vestito.

Che strano vero? – disse poggiata alla sua scrivania – Nell’arco di due giorni ho scoperto tante di quelle cose! – la fissò a lungo – Posso? – sorrise avvicinandosi a sentire il profumo di Kara, e con la punta del naso le sfiorò il collo e la bionda rabbrividì – Lo stesso profumo assurdo!

Di chi? – disse Kara ingoiando a vuoto e guardandola.

Di Supergirl – disse – Due sono le cose o amate la stessa boutique o sei lei – sorrise ancheggiando di nuovo verso la scrivania.

Lena io – balbettò guardandola – Io volevo... 

Proteggermi – sorrise – Le persone fanno cose pazze quando sono innamorate – sussurrò – E tu lo sei di me!

Come – sospirò – Come fai a saperlo?

Beh non avresti rischiato la tua identità per salvare me, una comune mortale e sorella di Lex Luthor – ammise.

Tu non sei tuo fratello – sorrise avvicinandosi – Eh si è vero le persone fanno cose pazze quando sono innamorate, non potevo fare altrimenti! – disse avvolgendo le braccia sulla vita dell’altra.

Non smettevi di fissarmi il seno stasera – ridacchiò perdendosi nei suoi occhi blu – Mi hai fatto sentire speciale!

Oh ma tu lo sei, sennò non mi sarei innamorata di te – sorrise Kara posandole un dolce bacio sulle labbra.

Sai per me significa tanto essere amata –Kara la zittì con un nuovo bacio, questa volta più intenso, tanto che Lena dovette circondare le braccia intorno al collo dell’altra per reggersi, mentre la sollevava sulla scrivania – Anche io mi sono innamorata di te – ammise – Il tuo sorriso mi annebbia i sensi Kara Danvers.

Uhm buono a sapersi, potrei annebbiarti anche il raziocinio! – sorrise iniziando a baciarle il collo con molta lentezza.

Un’idea allettante, portami a letto allora Supergirl – sorrise sussurrandole all’orecchio.

Non sono soddisfattissima di questa shot, ma spero che voi l'apprezziate! Che dire, oggi ho pensato ad una nuova reazione di Lena, siamo a quota altre 3 shot, a voi è venuto in mente altro? Fatemelo sapere! Buona serata xoxo

  
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