Per scacciare via un po’ di tristezza mi sono messa a scrivere questa breve storia. Un augurio a chi spera sempre nonostante tutto!
 
COGLI L’ATTIMO!
Mi trovo in Inghilterra per una partita di Champions League: corro insieme ai miei compagni di squadra del Barcellona all’ interno di un parco. Ripenso alla fatica che ho fatto per entrare a far parte della prima squadra, ma adesso il Mister mi ha dato fiducia e da qualche mese sono diventato titolare.
Mentre sono immerso nei miei pensieri, mi rendo conto di correre sotto un viale pieno di alberi: quanti ricordi, penso al mio Giappone e al viale dei ciliegi, ai miei compagni di squadra della New Team con i quali ho mosso i primi passi per diventare un calciatore professionista. Ripenso alla mia famiglia, ai compagni di scuola, alle manager che ci hanno sempre supportato e … a lei, che è rimasta in Giappone senza averle mai detto ciò che provo. Ora studia in Inghilterra, non ho avuto il tempo di avvisarla che sarei venuto qui per la partita, sono troppo preso dagli allenamenti. Ad un tratto vedo una ragazza che legge un libro sotto un albero. Mi fermo e mi accorgo che i miei compagni di squadra mi oltrepassano. Solo Rivault si ferma:
Che ti prende amico?”
“Ho riconosciuto una persona”
“Dove?”
“E’ seduta sotto quell’albero” e indico al mio compagno-amico il luogo preciso
“E’ carina, ti ha riconosciuto?”
“Non mi ha visto, è immersa nella lettura, come faceva quando vivevamo in Giappone”
“Perché non la raggiungi?”
Mi volto e lo fisso… ha ragione: “Sì, avvisa tu gli altri e il mister che vi raggiungerò direttamente in albergo”.
“Quando il mister si rivolgerà a me con tono ‘arrabbiato’ per non averti convinto a stare con la squadra, che cosa gli dirò?”
“Che non potevo fare altrimenti!”
“Lo sai che sarebbe capace di rispedirti in seconda squadra?”
“Lo credi davvero?”
“No, e poi se lo rifarebbe stavolta verrei anche io… da quando ci sei tu nella prima divisione sono tornato a divertirmi come un bambino!”
Risero… “In bocca al lupo amico!”
“Crepi!”

Holly si avvia verso la ragazza, il cuore gli batte forte: “Ora basta aver paura di rovinare l’amicizia, sono un uomo, basta aspettare!”
Oliver aveva capito che non poteva più fare finta di niente. I suoi sentimenti erano sinceri e stavolta avrebbe parlato con il cuore in mano: “Patty!”
La ragazza alzò il volto sorpreso e con gli occhi lucidi dalla commozione:
“Holly sei davvero tu?”, l’aiutò ad alzarsi e si abbracciarono a lungo. I suoi capelli, il suo profumo, gli era mancato tutto di lei. Mal volentieri dovette staccarsi e a Patty, per la troppa emozione, scesero alcune lacrime. Lui le prese una mano e la tenne stretta e con l’altra le asciugò le lacrime. Si sedettero, la tirò a sé e lei appoggiò il suo volto contro il petto di lui: non osò dire nulla, il cuore le stava esplodendo dalla gioia e sentiva anche il cuore del suo amato battere all’ impazzata.
“Ti amo” disse Holly con un filo di voce carico di emozioni e Patty si voltò a guardarlo per accertarsi di aver sentito bene. Holly gli sorrise e lei ricambiò. Rimasero seduti e abbracciati per un po’ senza parlare, stringendosi per paura che uno potesse decidere di lasciare l’altro, quando finalmente Patty riuscì a dire: “Ti ho aspettato così tanto!”.
“Non dovrai più aspettare!”, rispose risoluto Holly.
Si alzarono, cominciarono a parlare, avevano tante cose da dirsi… iniziarono a percorrere i primi passi verso la loro nuova vita insieme!