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Autore: chrysalism_jess    05/08/2019    0 recensioni
Jungkook deve trovare un regalo per sua nonna e si ritrova ad entrare in questa bottega dove vendono amuleti e oggetti strani, lì incontra il proprietario, Taehyung un giovane stregone dai capelli blu. Taehyung propone a Jungkook, una volta che ha acquistato il regalo di tornare per farsi leggere il futuro, dato che sospetta che le loro vite possono intrecciarsi, Jungkook accetta. Quando torna Taehyung gli legge il futuro e vede il futuro del ragazzo, il loro futuro, preoccupato Taehyung inventa una scusa lasciando il minore, Jungkook se ne va Pensando di non rivedere più quello strambo ragazzo,ma il destino li farà rincontrare e le conseguenze porteranno ai due problemi perché Taehyung è uno stregone e nel mondo mondano non potrebbe innamorarsi di un umano. Ma delle regole severe riusciranno a essere spezzate dall’ amore?
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jungkook ci pensava di continuo a quel ragazzo dai capelli blu, a scuola, a casa, mentre faceva i compiti, sotto la doccia era arrivato perfino a sognarlo ed era passata soltanto una settimana. A sua nonna il regalo era piaciuto cosi tanto che appena si era messa il profumo si era messa a piangere dicendo che quello era il regalo più bello che potesse fargli, l’aveva fatto felice ma quella reazione gli sembrava esagerata, da allora lo indossava sempre, anche stando semplicemente a casa e quel Taehyung aveva ragione, l’aveva resa davvero felice che canticchiava sempre. Jungkook non sarebbe voluto tornarci in quella bottega, non era costretto a farlo, ma non sapeva come ma quel ragazzo misterioso dai capelli blu l’aveva come stregato che sentiva il bisogno fisico di rivederlo. Senza rendersene davvero conto un giorno dopo scuola era finito per caso in quel viale, non era certo di ricordarselo davvero finché non si rese conto che si trovava davanti al numero 25. Stava fissando il negozio e si rese conto solo dopo che c’era qualcosa di diverso, si rese conto solo ora dell’insegna grande sopra di esso, un’insegna che era sicuro che la volta scorsa non ci fosse, era in verde bottiglia con una scritta in oro che diceva: BOTTEGA DI MAGIA DI KIM TAEHYUNG. Jungkook batte gli occhi due volte per essere sicuro che non stesse sognando ma l’insegna era grande e molto visibile. Come poteva non averla notata? Notò anche che i vetri del portone brillavano al tocco dei raggi solari formando dei giochi di luce sul pavimento, se ne rese conto perché era nel centro esatto e fissandosi risplendeva in quei colori, quella sensazione lo fece sorridere come un bambino che vedeva le bolle di sapone disperdersi in aria, notò che Taehyung aveva fatto le polveri, i vetri non erano più impolverati ma lucidi e la vetrata era sistemata, all’interno notò dei giocattoli come un peluche posto a terra, una vecchia scacchiera in legno e un vaso antico con dei disegni egizi, notò una lampada simile a quella che aveva in cassa la volta scorsa, c’era anche un divanetto di velluto con appoggiata sopra un’inquietante bambola di porcellana. Visto cosi sembrava un negozio per giocattoli, ma stando attenti ai dettagli si potevano vedere anche spade esposte e altri oggetti vintage, notò una macchina da scrivere antica appoggiata su un tavolino rotondo in legno sempre sopra quel tavolino, notò dei guanti di pelle rossa e una collana con un ciondolo e anche un piccolo caleidoscopio in ottone. Il tutto questo era esposto in modo disordinato e messo a casaccio che dava l’idea che all'interno non era molto in ordine. Jungkook pensò che a Taehyung non piaceva affatto l’ordine. Questa cosa lo irritava e non sapeva perché dato che anche lui non era ordinato. Stava per avvicinarsi alla porta d’ingresso quando si rese conto del cartello, il negozio era chiuso, si senti profondamente triste senza sapere il vero motivo, ultimamente le emozioni prendevano il sopravento senza che lui le controllasse. Aspetto qualche attimo per vedere se magari Taehyung comparve, dato che non c’erano gli orari di apertura né altro, quando si rese conto di star aspettando inutilmente preso dalla delusione e convinto che ormai era inutile aspettare senti una voce al suo fianco. <> disse la voce di Taehyung << ce ne hai messo di tempo.>> Jungkook si volto verso la voce con un sorprendente sorriso sul volto fissando Taehyung che se ne stava lì in piedi con la testa china di lato come un cucciolo in attesa, con i suoi capelli più blu della volta scorsa scompigliati e leggermente mossi, gli occhi sembravano viola sotto la penombra del sole ed era stranamente bellissimo, indossava dei pantaloni blu, come i capelli, e una camicia bianca con dei fiori e delle farfalle, sulle spalle portava una giacca dello stesso colore dei pantaloni con una striscia argentea sul colletto e un’enorme spilla con un rubino rosso sul lato destro e delle semplici scarpe bianche eleganti e verniciate, per quanto strambo aveva stile e Jungkook ne era quasi invidioso. Tra le mani aveva una borsina e Jungkook pensò che molto probabilmente era andato in pausa pranzo, sebbene erano quasi le quattro del pomeriggio. << i-io ecco…io…>> cerco di dire il ragazzino quando Taehyung rise passandogli accanto << dai…>> disse << entra.>> appena passo al suo fianco a Jungkook venne un brivido lungo la schiena e senti un piacevole profumo di fiori e agrumi, fisso Taehyung avvicinarsi alla porta tirando fuori dalla tasca un enorme chiave d’orata, Junkook non aveva fatto caso alla serratura, una cosi grande serratura, non aveva manco notato che il portone era davvero enorme, si senti sotto un incantesimo ubriaco come se era la prima volta che vedeva quel posto. Taehyung era già dentro lasciando la porta aperta << su… su…>> stava dicendo avvicinandosi alla cassa e accendendo la luce << poi chiudi la porta. Prendono freddo.>> Jungkook incrocio un sopracciglio e non sapeva di cosa si riferiva con” prendono freddo” ma decise che era meglio non chiedere. Involontariamente entrò nella bottega di magia, perché era cosi che a quanto pare si chiamava, entrò come se fosse stato spinto da dietro da una forza invisibile e senti una folata di vento alle sue spalle, appena entrò la porta, si chiuse da sola e lui si volto spaventandosi notando che sul pavimento ci stavano dei petali di ciliegio. Appena entrò fissò Taehyung con lo sguardo, aveva deposto la borsina di plastica dietro la cassa e poi sorrise a Jungkook << seguimi.>> disse sereno, Jungkook percorse la prima stanza, quella che aveva già visto la volta scorsa segui poi Taehyung dopo un’arcata ed entrò in una seconda stanza, quella Jungkook non l’aveva ancora vista, non si sorprese che anche quella stanza fosse cupa con solo le candele consumate a fare luce, in quella stanza Jungkook percepiva di nuovo il profumo balsamico dei fiori e quasi si senti all'interno di un bosco, c’era il rumore dell’acqua che scorreva, come se ci fosse una cascata, è scoprì che una piccola cascata c’era davvero con un piccolo laghetto artificiale in fondo al lato della stanza, mentre percorreva la stanza Jungkook notò il luccichio sul pavimento, come di un vetro, quando alzo il viso rimase sorpreso e affascinato, sul soffitto pendevano cosi tanti sonagli di vetro di mare di qualsiasi colore e di qualsiasi forma che rendeva il soffitto unico e magico, insieme ai sonagli c’erano dei acchiappa sogni di piume, alcuni sembravano perfino intrecciati con filo d’oro, ma era sicuro che era come le altre cose, un effetto ottico ma a Jungkook non importava perché ne restò incantato, tanto che quando chiuse gli occhi vide le stelle nel cielo. << bellissimo…>> disse ad alta voce quando lo stava solo pensando << si lo so…>> la voce di Taehyung lo fece scuotere la testa e farlo tornare alla realtà. Quella stanza era sorprendentemente più lunga di quanto pensasse e più vintage che dava tutto quel tocco antico, le pareti erano color petrolio ed erano tappezzate di quadri, per lo più erano di opere d’arte ma c’erano anche alcuni ritratti e Jungkook giurò di aver visto un quadro con raffigurato un leone muoversi, ma non ci badò perché ormai non faceva più caso a ciò che stava succedendo lì dentro. Non c’era molto in quella stanza e sembrava quasi spoglia, alla sua destra c’era una fila unica di libreria con sopra libri con rilegatura antica mentre alla sua sinistra c’era un armadio di vetro con interno provette e boccettini di profumi, Jungkook vide quello di sua nonna, quel color lilla e disse << a mia nonna è piaciuto tanto il regalo.>> si volto verso Taehyung che stava in piedi in fondo alla stanza sorridendo << immaginavo.>> sorrideva e Jungkook ricambio il sorriso, si volto e notò un quadro Jungkook sorrise appena ammirò la copia delle Ninfee di Monet che a parere suo ci stava un casino con l’arredamento << sei un appassionato d’arte?>> Taehyung sorrise << io amo l’arte.>> alzo le mani come per far ammirare altri quadri attorno a se, quadri che Jungkook non aveva ancora notato, c’era Van Gogh, Monet, Picasso, Caravaggio, Frida, Herbert, Pieter e molti altri, ogni opera d’arte stava appunto, dove doveva stare e rendeva la stanza, un museo, le pareti sembravano cosi lunghe che Jungkook si chiedeva com'era possibile che potessero tenere appesi cosi tanti quadri. Taehyung sorrise << sono felice che ti piaccia l’arte.>> lo disse come se lo stesse leggendo dentro Jungkook scosse la testa tornando con i piedi a terra << sembra un museo>> disse stando ancora al centro della stanza << è quello che volevo che sembrasse.>> sorrise Taehyung. << vieni siediti.>> Jungkook finì con fissare l’ultima cosa in quella stanza, oltre al pianoforte sulla destra. Al centro in fondo alla stanza c’era un tavolo rettangolare con due sedie poste una di fronte all'altra. Jungkook si aspettava un tavolo rotondo con una pietra di cristallo al centro o delle carte di tarocchi già messe in esposizione sul tavolo, ma lì c’era un semplice tavolo di legno, è non era rotondo, sopra di esso c’era una semplice piantina e un centro tavola con una teiera e due tazze da tea color pesca, nient’altro che quello. Dubbioso Jungkook si avvicinò e Taehyung lo fece accomodare per poi sedersi di fronte a lui. << dammi le mani.>> Jungkook inarcò un sopracciglio. << come nessun tarocco o palla di cristallo?>> fece una battuta che però Taehyung non parve capire << come scusa?>> Jungkook rise << niente.>> gli porse le mani e lui sorrise per poi stringerle, come sospettava Jungkook le mani di Taehyung erano calde e lisce cosi morbide al tocco da sembrare di toccare la seta, quasi si vergogno perché le sue erano secche e umidicce << ora che succede?>> chiese Jungkook fissandolo ma Taehyung già aveva chiuso gli occhi, si aspettò sempre qualcosa tipo il tavolo che si mosse, qualche strana cosa o lui che finse di parlare con dei morti o fare sedute spiritiche o altro, ma non accadde niente di tutto quello, c’era un silenzio con solo l’acqua della cascata che fece di sottofondo. << concentrati.>> disse dopo poco Taehyung << in che senso?>> chiese Jungkook << libera la mente e smetti di guardarti in giro. Chiudi gli occhi. Ci sono troppi pensieri non riesco a concentrarmi.>> Jungkook si fece scappare una piccola risata che fece aprire un occhio a Taehyung << scusa.>> sorrise Jungkook concentrandosi e smettendo di ridere. Cercò di rilassarsi e di chiudere gli occhi concentrandosi sul profumo di fiori e sul rumore dell’acqua. A un tratto accadde qualcosa Jungkook senti una scossa elettrica alle mani e stava per ritirarle quando Taehyung le strinse più forte, aprì gli occhi di scatto e lo vide sorridere poi Jungkook trattenne il fiato e tutto sembrava rallentare attorno a se, il mondo sembrava andare più lentamente quasi che riusciva a vedere la polvere svolazzare attorno a se. Taehyung teneva gli occhi chiusi stringendo forte le mani di Jungkook per non perdere il contatto, lo sentiva agitato ma concentrato abbastanza per stringere i legami. Era entrato nella sua mente e ora poteva vedere quello che accadrà a quel ragazzo, poteva vedere tutta la sua vita percorrergli davanti come se stesse vedendo un film, era come se si trovava in una stanza con le pareti bianche e su quelle pareti c’era la vita passata di Jungkook, vide le sue giornate in libreria, vide lui che disegnava, ascoltava la musica e componeva in camera sua, vide le giornate di sole e sentiva il sole sulla palle non appena alzo il viso, senti il profumo di salsedine nel’ aria quando lo vide al mare con i suoi amici e poi infine il passato diventò futuro e Taehyung sorrise, ora stava vedendo oltre, stava vedendo ciò che sarebbe successo, lo vide diplomarsi, lo vide felice, lo vide con lui… il cuore di Taehyung batte forte e strinse di più le sue mani provando una forza mai provata prima, li vide insieme in una casa, la loro casa, li vide baciarsi, li vide mano per mano per la città, li vide nel letto la mattina appena alzati e di notte prima di addormentarsi, percepì la felicità di entrambi, sentiva dentro di se le farfalle allo stomaco e le lacrime agli occhi quando si rese conto che non solo stava guardando il futuro di Jungkook ma anche il suo. Ma d’un tratto in quelle immagini c’era anche dolore, Taehyung percepì anche un forte dolore e tristezza cercò di concentrarsi e riuscì a vedere solo Jungkook con una felpa rossa e riuscì a sentire solo il rumore del traffico e sentire il sapore metallico del sangue nella sua bocca quando poi le immagini svanirono e si ritrovò a fissare una parete bianca. Il contatto cessò. Le mani di Jungkook erano scivolate via dalla sua stretta e Taehyung si accascio sul tavolo ansimante Jungkook ritirò le sue mani rosse per la stretta << che stai facendo?>> disse Jungkook spaventato, Taehyung lo fisso << s-stai bene?>> chiese fissando il ragazzo che quasi sembrò arrabbiato << mi hai fatto male. P-poi tutto sembrava strano come se…>> si fermò deglutendo <> ripetete << mi dispiace.>> disse Taehyung ricomponendosi << che ti abbia fatto male.>> disse e Jungkook notò del sudore sulla fronte come se avesse corso << c-cos’è successo-?>> domando Jungkook << ti ho letto il futuro.>> rispose il ragazzo dai capelli blu << cosi?>> chiese Taehyung inclinò la testa << in che senso?>> Jungkook alzo le spalle << pensavo esistessero solo i tarocchi per leggere il futuro.>> rispose Taehyung rise << quello e per i fasulli per i…>> si schiarì la voce << insomma ognuno ha i suoi metodi no?>> disse sorridente << è dimmi…>> chiese Jungkook << cosa hai visto nel mio futuro?>> Taehyung era indeciso su cosa digli, di certo non poteva digli che sarebbero andati a vivere insieme, Jungkook non sembrava quel tipo di ragazzo che avrebbe reagito bene all'idea di avere un ragazzo al suo fianco, era ancora confuso sull’amore e in più lo avrebbe preso per uno stalker o magari pensava che ci stesse provando, Taehyung ci penso, sarebbe scappato da lui e il futuro poteva anche cambiare. << ecco sarai felice, ti diplomerai in arte e vivrai una vita molto felice.>> Jungkook alzo un sopracciglio << tutto qua?>> Taehyung rise << cosa ti aspettavi?>> gli domando << non lo so… qualcosa tipo l’amore della mia vita, fortuna o avvertimenti di morte?>> Taehyung rise << come ho detto ognuno, ha i suoi metodi.>> disse << vuoi del Tea?>> domando Taehyung versandosi il liquido in una delle due tazze, Jungkook annui senza manco sapere se avesse davvero voglio di un Tea << però c’era qualcuno… a proposito di amore…>> disse Taehyung fissandolo con la coda dell’ occhio << uh…>> disse Jungkook << una bella ragazza immagino…>> rise << mi hai visto sposato con trecento figli urlanti mentre esco di casa per andare al lavoro vero?>> Taehyung rise porgendogli la tazza fumante << no…>> disse sorseggiando << ma ho visto…>> stava per finire la frase quando sulle sue ginocchia apparve un Pomerania che fece sobbalzare Jungkook che si rovescio il tea fumante addosso. << cazzo…>> urlo Jungkook scottandosi << YEONTAN!>> urlò Taehyung fissando il cagnolino tra le sue gambe << Yeon…>> Jungkook il fisso inarcando un sopracciglio capendo solo dopo che stava parlando con una palla di pelo in versione cane << mi dispiace tanto…>> Taehyung si alzo appoggiando l’animale al suo posto e porgendogli un tovagliolo di cotone che non sapeva da dove l’aveva tirato fuori. << spunta sempre quando non deve!>> disse Taehyung fissando il cane che si era seduto e guardava la scena, appena Taehyung appoggio il fazzoletto sul grembo di Jungkook il ragazzo, s’irrigidì arrossente mentre Taehyung continuo con il movimento asciugando la macchia << mi dispiace tanto…>> disse continuando e solo dopo si fermo rendendosi conto dell’imbarazzo di Jungkook << oh…>> si alzo di scatto porgendogli il fazzoletto << sono stato indiscreto. >> disse facendogli un piccolo inchino << m-mi dispiace. >> disse mordendosi il labbro inferiore . ma bravo, si disse, hai appena pensato di non farlo scappare è già lo tocchi in quel modo. Yeontan abbaio e Taehyung si alzo di scatto << no!>> urlo al cane << non ora… ho detto che... lo sai anche tu.>> Jungkook sempre più confuso fisso Taehyung che si era avvicinato al cucciolo di cane e sembrava parlargli insieme mentre lui abbaio, come se i due stessero conversando e Yeontan stesse parlando invece che abbaiando e Taehyung lo stava capendo benissimo. Si schiarì la voce interrompendo la discussione tra cane e padrone << forse dovrei proprio andarmene, >> disse Jungkook alzandosi e prendendo la tracolla scolastica che aveva appoggiato non appena si era seduto al tavolo, Taehyung prese Yeontan tra le braccia e annui <> disse fissando un punto alla cieca << credo dovresti.>> Jungkook lì sorrise << è stato un piacere. >> gli disse mentre Taehyung lo accompagno all'ingresso Jungkook, si accorse che non voleva davvero andarsene, se era per lui, avrebbe voluto viverci all'interno di quella bottega magica e quando era quasi all'ingresso, si volto di colpo spaventando Taehyung << ah…>> disse fissando il ragazzo che sobbalzo << devo pagarti il regalo e…>> ci penso su come chiamare la lettura del futuro e decise con << quella cosa di prima…>> dato che non le venivano le parole giuste per definire quello che era successo. Taehyung rise facendo segno con la mano che era tutto ok << va bene cosi…>> disse Jungkook scosse la testa << no invece…>> disse e si tolse la tracolla frugando in cerca del portafogli << va bene anche…>> disse Taehyung quando Jungkook estrasse un fiore dalla tracolla ammirandolo, era un alstroermeria di un giallo vivace, Jungkook la fissò sorpreso chiedendosi come ci fosse finito un fiore dentro la sua tracolla, il fiore fu preso dalle mani di Taehyung che lo annuso << questo andrà benissimo grazie.>> Jungkook inarcò un sopracciglio << ma…>> mormorò ma Taehyung gli aprì la porta << è davvero tardi Jungkook.>> disse sorridendogli. Jungkook si sorprese di vedere che il cielo era ormai tramontato e quasi buio << allora emh… ti ringrazio.>> disse Jungkook fissandolo per un’ultima volta, si chiese se lo avrebbe rivisto prima o poi, se per qualche ragione sarebbe tornato in quella bottega, magari per il prossimo regalo di compleanno di sua nonna, anche se qualcosa gli diceva che prima o poi si sarebbero incontrati ancora. Taehyung sorrise << grazie a te >> disse Taehyung alzando il fiore a mò di saluto. Jungkook si fece scappare un sorriso e poi uscì dalla bottega, si volto nella speranza di rivedere Taehyung una seconda volta ma lui non c’era più, la porta era chiusa e il cartello era girato su Closed, le luci erano già spente come se fosse chiuso da un po’ sebbene Jungkook era appena uscito da lì, si chiese dov'è che Taehyung abitasse, se lì vicino o se dormiva direttamente in negozio. Scosse la testa e tirò fuori il cellulare, sebbene non era silenzioso aveva quattro chiamate perse da sua madre e tre messaggi di Jimin, si domando com'è che non avesse sentito la suoneria, l’occhio scappò sull'orario e quasi fece cadere il cellulare quando lesse che erano le 21:35 e si chiese com'è che avesse passato cinque ore al’ interno di quella bottega, fisso di nuovo la bottega e si chiese se non è che avesse sognato e che avesse vagato per la città e si fosse addormentato da qualche parte, ma tutto quello non era possibile che era stato un sogno perché semplicemente Jungkook non ne aveva la capacità di immaginarsi una cosa così bella e magica. Si toccò lo stomaco sentendosi le farfalle svolazzare al pensiero di quello che aveva passato lì dentro, sebbene non era successo niente si sentiva euforico come se fosse stato nel paese delle meraviglie o a Hogwarts, sorrise scuotendo la testa fissando per l’ultima volta la bottega. << che è davvero magica?>> disse leggendo l’insegna. Rise fra se per poi decidersi a riprendere a camminare. Non sapeva se ci sarebbe tornato ma gli mancava già quel posto. Lì dentro in qualche modo si sentiva al sicuro e a casa. *Alstroermeria: simboleggia la generosità e l’inizio di una amicizia. *
  
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