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Autore: chrysalism_jess    03/08/2019    1 recensioni
Jungkook deve trovare un regalo per sua nonna e si ritrova ad entrare in questa bottega dove vendono amuleti e oggetti strani, lì incontra il proprietario, Taehyung un giovane stregone dai capelli blu. Taehyung propone a Jungkook, una volta che ha acquistato il regalo di tornare per farsi leggere il futuro, dato che sospetta che le loro vite possono intrecciarsi, Jungkook accetta. Quando torna Taehyung gli legge il futuro e vede il futuro del ragazzo, il loro futuro, preoccupato Taehyung inventa una scusa lasciando il minore, Jungkook se ne va Pensando di non rivedere più quello strambo ragazzo,ma il destino li farà rincontrare e le conseguenze porteranno ai due problemi perché Taehyung è uno stregone e nel mondo mondano non potrebbe innamorarsi di un umano. Ma delle regole severe riusciranno a essere spezzate dall’ amore?
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LA BOTTEGA MAGICA
DEL RAGAZZO DAI CAPELLI BLU

CAPITOLO 1-LA BOTTEGA DIETRO L’ANGOLO.

 
Era il compleanno di sua nonna e Jungkook non sapeva, dove andare a prendergli il regalo, suo fratello gli aveva consigliato una bottega in una via che non c’era mai stato prima: hanno detto che è inquietante ma lì sicuramente troverai il suo stile. Gli aveva detto suo fratello, sua nonna era un po’ particolare aveva sempre creduto nelle stelle, negli amuleti, nei malocchi e nella magia in se… lui era ovvio che non ci credesse, tutti sapevano che la magia non esisteva, che Harry potter era solo una cosa per bambini ma sua nonna compiva ben ottantasei anni, doveva farla contenta no?
Odiava fare i regali, aveva sempre paura di sbagliare a prendere qualcosa che poi non sarebbe piaciuto e odiava anche andare in posti oscuri come quelli. Non che avesse paura, ormai era un uomo, ma i vicoli stretti e isolati gli mettevano una certa ansia. Lesse più volte l’indirizzo sul foglietto che suo fratello gli aveva dato e ormai c’era. Scese una lunga scalinata ed era arrivato, solo che lì non c’era niente. Le case arrivavano fino al 24 e lui doveva entrare nel numero 25 ed era un negozio. Percorse il vialetto e poi rilesse l’indirizzo, non c’era niente. Sospirò, avrebbe cercato il regalo di sua nonna altrove, penso voltandosi, nell’esatto momento che si volto per tornare indietro si alzo un vento forte che fece alzare la polvere dal terreno, costringendo Jungkook a ripararsi il viso con la mano destra, fu allora che qualcosa lo abbaglio un luccichio alla sua sinistra. Quando il vento si calmo Jungkook si volto e notò solo allora che la via non finì ma si poteva voltare l’angolo ed eccolo lì il numero 25.
Appena si mise di fronte fissando il negozio Jungkook rilesse più volte l’indirizzo sorpreso, pensava di trovare un’insegna con il nome del negozio ma quel negozio non aveva nessun nome, era come una casa con una vetrata, si grattò la nuca confuso, la vetrata era anche impolverata come se lì dentro non ci andò nessuno da qualche tempo, si chiese se il negozio era aperto oppure no, ma si rispose non appena notò che sul portone c’era la scritta OPEN. Il portone a differenza della vetrata era lucido e pulito, era in stile gotico con i vetri colorati dal giallo al verde al blu, somigliavano tanto alle vetrate delle chiese, e sopra di esse c’erano delle scritte e dei disegni che a Jungkook inquietavano parecchio, ma erano alquanto senza senso. Girò il pomello entrando appena lo fece ci fu un tintinnio di un sonaglio di vetro appeso alla porta, sebbene il tintinnio non venne nessuno e Jungkook si chiese se era davvero aperto e se c’era qualcun, nel frattempo si guardò attorno nel negozio c’era un profumo buonissimo di fiori e muschio cosi balsamico che respirando sentivi l’aria fredda entrare nelle ossa. Il negozio era tetro con una sola lampada in stile turca che posava sulla cassa a illuminare il tutto oltre a qualche candele poste qua e là, era impolverato e pieno di cianfrusaglie che per Jungkook erano inutili, sulla parete alla sua sinistra c’erano dei ripiani pieni di libri, altri pieni di sopramobili sopramobili di animali e oggetti antichi, scatoline d’ottone chiuse a chiave, dei vecchi giocattoli. Alla sua destra c’era un’intera bacheca di vetro con degli insetti imbalsamati che Jungkook supponeva, non erano in vendita e poi c’era un lungo scaffale pieno di pietre dove ognuno aveva un nome, c’erano altri scaffali pieni di altre centinaia di cose inquietanti più in là ma Jungkook non voleva essere scortese e si fermo all’ingresso, notò che al centro del negozio, a pochi passi da lui, c’era un tavolo di vetro lungo con dentro dei pugnali e spade.
<< è permesso?>> disse Jungkook schiarendosi la voce. << c’è qualcuno?>> disse non ricevendo nessuna risposta. << oh…>> si senti una voce solo dopo qualche attimo << mi sembrava di aver sentito qualcuno entrare.>> disse una voce maschile, Jungkook si rese conto che in un negozio come quello si aspettava di vedere una vecchia signora stramba e non di sentire la voce di un ragazzo, che dalla voce sembrava anche giovane.  Finalmente l’appartenente della voce sbucò da una stanzina dietro la cassa << salve.>> disse il ragazzo << il mio nome è Kim Taehyung benvenuto nella mia bottega.>> Jungkook si soprese davvero di chi aveva di fronte, il ragazzo aveva sì e no la sua età, forse qualche anno più grande, era alto quanto lui e vestiva in modo bizzarro, indossava un completo color porpora e un chimono senza maniche color verde smeraldo ricamato di giallo crema ma la cosa che lo attirava di più erano i capelli di un blu elettrico che risaltavano gli occhi scuri come le ali di un corvo. Jungkook non avrebbe voluto guardarlo con la bocca socchiusa dallo stupore perché sapeva benissimo che era maleducato ma, non poteva farne a meno. << dolcetto?>> chiese Taehyung a Jungkook che quest’ultimo scosse la testa << come?>> Taehyung sorrise e porse davanti a lui una ciotola di caramella che era esposta in cassa, Jungkook lo fece per prendere notando dopo che appoggiato sul retro, cassa c’era un barattolo di lombrichi disgustato fece una smorfia che Taehyung notò << oh è per un esperimento.>> disse spostando il barattolo, Jungkook inarcò un sopracciglio prendendo una caramella dalla carta gialla.  << solare.>> mormorò Taehyung << cosa?>> chiese Jungkook scartando la caramella e mettendosela in bocca, sapeva di limone o agrumi << nulla… alloraaa…>> Taehyung mise via la ciotola di caramella e si sporse in avanti appoggiando i gomiti sulla cassa e il mento sopra le mani a coppa << cosa ci fa nella mia bottega un bel ragazzo come te?>> Jungkook notò le mani del ragazzo, grandi e delicate e scommetteva che erano anche morbide da quanto erano curate, notò gli anelli che portava alle dita e uno in particolare era un zaffiro << io emh… sto cercando un regalo per mia nonna.>> Taehyung rise << un posto bizzarro per cercare un regalo per una vecchia signora.>> disse fissandolo negli occhi, Jungkook a disagio abbasso il viso << timido.>> sussurro fra se Taehyung << come?>> chiese Jungkook, Taehyung indietreggiò << niente niente…>> Jungkook si schiarì la voce << diciamo che mia nonna è un po’ particolare ecco..>> Taehyung rise << me ne sono accorto.>> fece il giro della cassa uscendo e in quell’istante il cellulare di Jungkook vibrò dalla tasca. I suoi amici lo aspettavano e lui doveva fare in fretta, mandò un messaggio veloce scrivendo a Jimin che ora non poteva raggiungerlo. << allora…>> continuo Taehyung fissando Jungkook << cos’è che possiamo regalare a tua nonna?>> il cellulare vibro e lui lo prese di nuovo << non lo so…>> disse mentre schiacciava i pulsanti sulla tastiera << qualcosa di carino?>> disse continuando con la testa china sul cellulare. << carino?>> Taehyung rise << non so una di quelle pietre può andare o che so mh… un sopramobile. Questo con….>> Jungkook stava per prendere in mano un sopramobile di quello esposto ma Taehyung lo fermo posandogli la mano sulla sua << emh… meglio se non tocchi niente può essere pericoloso.>> Jungkook arrossi << chiedo scusa.>> disse provando un brivido lungo la schiena ora che era a cosi pochi passi da quel Taehyung il suo cuore prese a battere forte e a fissarlo meglio aveva l’impressione di averci già parlato, anche se era impossibile perché lì dentro non c’era mai stato ed era certo che un ragazzo dai capelli blu non era facile da dimenticare. << noi ci siamo già visti?>> come se Taehyung gli lesse nella mente Jungkook si sorprese indietreggiando << c-come? N-no non credo.>> Taehyung scosse la testa e tornò a sorridergli. << allora…>> disse riprendendo a guardarsi attorno cercando qualcosa per sua nonna << tua nonna che tipo è?>> chiese  al ragazzo che però non sentì perché era alle prese con il cellulare. << come scusa?>> chiese alzando per un secondo gli occhi su Taehyung << dimmi qualcosa di lei.>> disse Taheyung << di lei?>> chiese Jungkook inviando il messaggio appena in tempo che il cellulare gli fu strappato dalle mani << non ti hanno mai detto che è da maleducati stare al cellulare quando qualcuno ti parla insieme?>> Jungkook deglutì imbarazzato << mi scusi. >> disse porgendo la mano << potrei riaverlo?>> chiese timidamente << solo se lo metti via.>> Taehyung sembrava un padre che stava sgridando proprio figlio e quando Jungkook annui lui sorrise come se niente fosse e gli porse il cellulare che lui mise in tasca.  << dicevo.>> riprese Taehyung << com’è tua nonna?>> Jungkook inarcò un sopracciglio << ha 86 anni.>> disse seguendo Taehyung in giro per il suo negozio lo senti ridere << non l’età.>> disse << intendo com’è lei?>> Jungkook si grattò il mento fissando il soffitto di quel negozio  << mh.. solare io credo. >> Taehyung pensò << più dettagli grazie.>> Jungkook respirò profondamente << bhe, solare, parla tanto bhe che dire è una nonna.>> Taehyung lo fissò << cosa le piace? Che cosa faceva da piccola? La sua infanzia è stata felice? Con chi vive?>> Jungkook si sorprese di tutto quelle domande << sono domande riservate lei non pensa?>> Taehyung deglutì << mi dispiace.>> abbasso il viso come se fosse rimasto deluso << gli piace la marmellata di more. Vive da sola con un gatto bianco. >> alzo le spalle Jungkook  facendo sorridere il ragazzo dai capelli blu si voltò di scatto andando a prendere un libro e sfogliandolo e cercando delle parole nella parete delle pietre << puoi dirmi altro?>> chiese Taehyung << cosa fa durante le sue giornate?>> Jungkook pensò << fa a maglia e legge molto.>> Taehyung chiese <<  che tipo di lettura?>> Jungkook si strinse nelle spalle << non so misteri?>> Taehyung sospirò << crede anche nelle stelle. Un po’ nella magia nei amuleti.>> Taehyung si volto sorpreso fissando il ragazzo come se avesse detto chissà cosa Jungkook sposto lo sguardo imbarazzato << può andare bene qualsiasi cosa…>> rise << sono sicuro che le piacerà tanto.>> Taehyung chiuse il libro e andò da lui lentamente << è tu Jungkook credi in queste cose?>> lo disse lentamente avvicinandosi sempre di più  e quando era davvero a un passo da lui gli sorrise fissandolo negli occhi << nella magia?>> Jungkook rimase a fissarlo come ipnotizzato da quello sguardo, da quel ragazzo, dalla pelle cosi perfetta da sembrare quella di una bambola di porcellana, dalle labbra rosse che sembrava avesse un rossetto ma erano cosi naturalmente, finto, Taehyung sembrava una bambola, sembrava finto come se non esistesse, eppure era proprio davanti a lui se allungava la mano poteva toccarlo?
<< no.>> disse dopo troppo tempo << non ci credo.>> si schiarì la voce e Taehyung si allontanò velocemente << ah…>> disse deluso. Sembrava davvero dispiaciuto, sembrava davvero rattristato. << mia nonna è vedova da poco>> disse poi Jungkook, Taehyung si volto confuso come se non seppe di cosa stesse parlando << ah…>> disse poi di colpo spaventando Jungkook che guarda Taehyung correre dietro uno scaffale.
Tornò dopo qualche istante con una boccettina di vetro con un liquido lilla all’ interno << ecco…>> disse Taehyung porgendolo. Jungkook stesse per spruzzare il profumo ma Taehyung lo blocco ridendo << n-non farlo.>> Jungkook lo fisso inarcando un sopracciglio << dallo a me ok? Te lo impacchetto direttamente si?>> Jungkook lascio che Taehyung gli prese il profumo tra le mani e lo fissò andando alla cassa, si chiese perché cosi tanto casino per un profumo. << con questo regalo tua nonna sarà davvero felice di nuovo.>> Jungkook lo fissò << di nuovo?>> Taehyung inclinò la testa << a perso il marito da poco.>>Jungkook sorrise << ma lei sta bene.>> Taehyung fece una smorfia << cioè almeno dice di star bene.>> fissò Taehyung face il pacchetto in modo cosi delicato che sembrava una fata << oh vedrai che se non è cosi con questo sarà cosi.>> confuso Jungkook attese che finì << quanto ti devo?>> chiese estraendo il portafogli << ti andrebbe di farti leggere il futuro?>> chiese improvvisamente Taehyung sorprendendolo << c’è qualcosa in te che non capisco…>> Jungkook confuso lo fissò inarcò un sopraciglio << emh… mi spiace ma forse non mi hai sentito poco fa… non credo in queste cose.>> disse Jungkook << oh no ti ho sentito.>> inclunò la testa << vuoi farti leggere il futuro?>> Jungkook sorrise educatamente << no grazie.>> Taehyung lo fisso << i-io pensavo volessi.>> Jungkook lo fisso per un istante i suoi occhi sembravano cambiar colore e sembrava davvero triste << il fatto è che ora devo proprio andare.>> Taehyung lo fisso << magari verrai la prossima volta?>> Jungkook annui << sicuro.>> disse mentendo << quanto ti devo?>> Taehyung batte le mani felice << facciamo che mi paghi la prossima volta allora ok?>> disse porgendogli il pacchetto << no senti io…>> disse JUngkook ma il cellulare in tasca vibro e non era un messaggio lo stavano chiamando. << mi sa che devi andare.>> disse Taehyung. Jungkook lo fisso prendendo la borsa con il profumo << ci vediamo prossimamente.>> disse Taehyung salutandolo con la mano mentre Jungkook si diresse all’ uscita, si volto sorridendogli << grazie.>> disse per poi uscire.
Una volta voltato l’angolo il telefono smise di vibrare e quando lo prese inarcò un sopracciglio era certo che stava vibrando insomma l’aveva sentito anche quel Taehyung no? Sospirò. Tanto valeva tornare indietro e dargli i soldi ora, penso Jungkook, si volto deciso e tornò davanti al negozio ma la scritta Open non c’era più era stata sostituita con closed, Jungkook provò a girare il pomello ma il negozio era davvero chiuso, si chiese com’era possibile dato che era appena uscito sospirò mordendosi il labbro inferiore arrendendosi poi all’ idea che doveva tornarci per forza in quella strana bottega per pagare il regalo di sua nonna però mentre si allontanava si sentì quasi felice al pensiero che avrebbe rivisto di nuovo quello strambo ragazzo dai capelli blu.
 
 
 
  
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